martedì 1 settembre 2009

NOTTE BIANCA, RAMADAM E ZUINI A TINCHITE',

Ieri, per certi versi è stata una giornata particolare. All’ora dei tiggi locali apprendevamo che il Sindaco ed alcuni Assessori avevano presentato ,in mattinata attraverso una conferenza stampa, la seconda “Notte bianca “ .La pomposità e l’enfasi con la quale si dissertava sulla iniziativa “…41 eventi, 20 location ( ora, per darsi ulteriore tono tentando un disperato inserimento nel filone dell’ internazionalismo vippistico paesano ,hanno imparato a ripetere questo termine anglosassone infilandolo ad ogni occasione ,anche se non opportuna) ,musica,mostre , sagre e degustazioni “.” Si inizia alle 17” -ebbe a dire Bartolo- “e si finisce alle 5 del mattino" ed ovviamente trattandosi di manifestazione di alto livello sportivo non poteva che avere conclusione se non allo stadio “Giuseppe La Franca” con i giochi d’artificio.D’altronde, se c’era già stata la ruspa ,perché non potevano trovare ospitalità i fantasmagorici, entusiasmanti, meravigliosi , colorati ghirigori ? Ovviamente la Notte bianca altro non è se non una intuizione intelligente( sic!), originale(doppio sic!) ,culturalmente elevata(sic ed ancora sic!) di questa amministrazione che l’ha inventata appena ,appena insediatasi lo scorso anno e in un conato di forte elaborazione intellettuale ha pensato, come diceva Pino Maniaci, di concentrare in un solo giorno quel che non si riesce a realizzare in un anno intero. Come a dire:” meglio un giorno da leoni che un anno da pecoroni”.

Dunque mentre la mattina Lo Biundo dava l’annunzio “dell’habemus Notte” con il controcanto di Bartolo che, al massimo dell’orgasmo intellettuale,comunicava non senza emozione e tremolio della voce che “ci saranno gli Amici di Maria De Filippi e ,sursum in corda, la selezione per partecipare al Grande Fratello” ,il popolo osannante conta di già le ore e si prepara con sedia portatile a tracolla a spostarsi da un luogo all’altro della città in un itinerario da mille e una notte al culmine del quale ,avendo già iniziato il suo necessario partinicoto ramadam , concluderà il tutto con le grandi abbuffate di quella indimenticabile occasione .Siamo sicuri che alla fine ,come un sol uomo li’ allo stadio,grideranno in coro:”Dio, perché ci hai fatto dono di questi meravigliosi giovanotti ?”

Dunque a Lo Biundo e alla sua Giunta che hanno aumentato enormemente la tassa sui rifiuti,confermato l’aumento dell’addizionale , elaborato ed approvato falsi Bilanci, che fanno marcire nell’ignominia le carte della Storia della città , che distribuiscono euro ai dipendenti di fiducia in ragione della loro fedeltà , che regalano beni comunali a chi non ne ha diritto “basta che abbiano votato per noi” , che pensano di trasformare la cantina Borbonica in una specie di mezzo bordello, che non si preoccupano se la SERIT mette ganasce alle macchine di mezza città e ipoteche sulle modeste case di pensionati e poveracci che non possono pagare ,che distribuiscono euro ed indennità a destra e a manca, che si guardano bene dal mettere mano perché circa 500 dipendenti possano essere utilizzati maniera fortemente produttiva, che non si preoccupano se le scuole comunali siano coperte dall’amianto, il verde abbandonato, le periferie invase dai rifiuti e dai topi ,che non hanno provato neppure vergogna a consegnare ai privati l’acqua della nostra città, né speso una seria parola sulle condizioni di vita degli agricoltori, sul carrozzone Consorzio di bonifica che non solo è alla deriva ma sta dilapidando l’acqua dell’invaso sudore delle lotte di una intera generazione e tante altre cose ancora ,COSA GLI POTEVA INTERESSARE CHE A TRAPPETO ,OSPITI DI QUELLA AMMINISTRAZIONE, ALCUNI SUOI CONCITTADINI DAVANO VITA AD UN “Comitato di lotta” nel nome e nel ricordo di Danilo Dolci ,INSIEME AI TANTI TRAPPETESI CHE HANNO PARTECIPATO RIEMPENDO LA SALA COMUNALE CON LO SCOPO DI DIFENDERE L’ACQUA, LA SUA DEMOCRATICITA’, IL REDDITO DEI COLTIVATORI E CERCANDO DI COSTRUIRE UNA NUOVA POLITICA A DIFESA DI CHI HA ANCORA LA FORZA ED IL CORAGGIO DI COLTIVARE LA TERRA. Un insieme di uomini che pensano come anche la Notte bianca sia cosa da fare ma prima viene LA DIFESA DEL LAVORO E DELL’OCUPAZIONE, DELLE FAMIGLIE.

Me lo vedo davanti Lo Biundo che chiede -come ha fatto in altra occasione per altro Comitato- ad uno dei tanti zuini: “Ma quant’erano? Quattro gatti? .” Si perché dovete sapere che ,per questa nuova generazione di apprendisti-dilapidatori , quel che conta è il numero.

Toti Costanzo

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