Ci sono almeno un paio di cose rilevabili dalle dichiarazioni del Sindaco Lo Biundo nella seduta dell’ultimo Consiglio comunale del 16 dicembre ,sulle quali vale la pena di soffermarsi .Intanto va rilevato che senza la richiesta di convocazione voluta da alcuni consiglieri di opposizione tra cui Giovia, Giuliano, Italiano,Piero Di Trapani e Campione ,NON SI SAREBBE DISCUSSO IN CONSIGLIO COMUNALE di acqua con le relative decisioni assunte. E su questo problema l’amministrazione Lo Biundo avrebbe fatto calare il silenzio ,così come é stato per tante altre importanti questioni. Dunque due cose su cui soffermare l’attenzione : il ruolo che ha avuto il Sindaco nel consegnare , appena eletto, gli impianti del servizio idrico alla società Acque Potabili Siciliane;il non avere voluto sentire ,prima di questa consegna, il Consiglio comunale convocato il 16 dicembre 2008 verso il quale aveva assunto l’impegno a relazionare sulle proposte che la Società gli avrebbe fatto . Su questo secondo argomento il consigliere Italiano ,leggendo i verbali proprio della seduta del 16 dicembre del 2008 ,ha messo Lo Biundo con le spalle al muro nel senso di dimostrare in maniera inequivocabile come il Sindaco nel suo intervento-relazione avesse mentito quando affermava che proprio in quella seduta del 2008 LUI NON AVEVA ASSUNTO ALCUN IMPEGNO NEI CONFRONTI DELL’ORGANO RAPPRESENTATIVO . Ovviamente di fronte alla lettura del verbale che dimostrava il contrario ,Lo Biundo è stato costretto a chinare il capo e ad operare una ritirata strategica. Infatti da quel momento non lo si è più visto in aula mentre il dibattito continuava in maniera interessante ed anche articolato e che ha visto una serie di interventi di quasi tutti i consiglieri di opposizione ma, specie quello dell’avvocato De Gaetano appartenente alla maggioranza che sulla questione dell'acqua ha detto parole chiare, assolutamente condivisibili e soprattutto inequivocabili . L’acqua – ha detto De Gaetano- non solo è un bene pubblico non mercificabile ma deve essere assicurata a tutti compresi coloro i quali oggettivamente non la possono pagare. Principi che sottoscriviamo e per i quali ci battiamo da alcuni anni contro i processi di privatizzazione che hanno dimostrato, cosi’ come per il servizio dei rifiuti urbani, il fallimento della politica berlusconiana e di buona parte del PD, che appunto esaltano il principio “che privato è bello”.Tuttavia la sua presa di posizione, per certi versi, arriva purtroppo in ritardo in quanto Lo Biundo ,avendo avocato a sé l’affare APS con un vero e proprio atto d’imperio, ha messo sia la maggioranza che l’opposizione di fronte al fatto compiuto e cioè di fronte non solo ai disservizi della società ma al non miglioramento della distribuzione dell’acqua e agli alti costi che graveranno ,a breve, sulle spalle dei cittadini. Né risultano ,ad oggi, investimenti migliorativi sulla rete idrica e fognaria e meno che mai la collocazione dei contatori perché ciascuno paghi secondo consumo e non certo in maniera forfettaria cosi’ come è stato per il passato . Aggiungo, quale aggravante per il Sindaco e per l’Amministrazione comunale ,che l’Assessore Pantaleo il 9 luglio 2009 nella conferenza dei Sindaci e del Presidente della Provincia che sono parte dell’autorità d’ambito territoriale ottimale 1-Palermo che ha avuto luogo presso la sede della Provincia ,ebbe a dichiarare che “..il servizio offerto dall’APS in termini di qualità ed efficienza abbia subito un rallentamento nel tempo a seguito dell’evidenziarsi di determinati problemi segnalati all’Azienda… che i costi degli allacci e volture siano molto esosi…lamenta il non perfetto funzionamento del depuratore e di non avere riscontrato nella programmazione dei lavori,interventi urgenti per i serbatoi idrici del Comune” (tratto dal verbale ufficiale di quella seduta).Una critica all’APS senza se e senza ma che, però, è rimasta avvolta nel silenzio .Infatti Lo Biundo non ha dato seguito alle critiche espresse dal suo Assessore restando in silenzio, qualità che esercita sempre di più e sopratutto quando si tratta di affari. Del tipo, ad esempio, della Policentro .
MA LA COSA ASSAI GRAVE CHE LO BIUNDO HA DETTO DURANTE LA SUA INTRODUZIONE ,e sulla quale si chiedono approfondimenti non solo politici , è stata la dichiarazione dalla quale emerge che PRIMA CHE L’APS (cioè una società privata) AVESSE AVUTO CONCESSI gli impianti e subentrare ,nella gestione del servizio idrico ,al Comune questa AVEVA SPESO 800 MILA EURO PER CONSENTIRE CHE L’ACQUA DAI POZZI DELLA COLLINA CESARO’VENISSE TRASPORTATA DENTRO LE VASCHE DI ACCUMULO. Cioé vi è una SOCIETA’ PRIVATA CHE NON FA BENEFICENZA MA TRATTA AFFARI E FA PROFITTI che SPENDE 800 MILA EURO a scatola chiusa, cioè senza avere la ufficiale certezza che gli impianti del Comune di Partinico sarebbero stati trasferiti alla stessa.
Alcuni interrogativi ci appaiono d'obbligo:
-Chi ha garantito alla Società APS che Lo Biundo era un Sindaco al quale si potevano concedere questi finanziamenti senza alcuna garanzia?
-E se c'é stato un garante si vuole sapere CHI E' e qual'é la ragione per cui è stato possibile che questa operazione andasse in porto?
-Con chi si è accordato Lo Biundo e perché ha avocato a se sull'APS ogni decisione non perseguendo la Società neppure quando l'Assessore Pantaleo denunciò ,nella conferenza dei Sindaci e della Provincia, i disservizi?
-Come è stato possibile che un Sindaco abbia potuto trattare con i privati in difformità alla linearità ,regolarità e legittimità delle procedure?Quali pezzi della macchina comunale sono stati eventualmente complici perché consenzienti?
Domani 21 dicembre ,molto probabilmente, sarà approvato dal Consiglio il documento che sancisce il principio dell’acqua quale bene pubblico e che impegna l'Amministrazione a recuperare gli impianti,fermare l'emissione delle fatture, rivedere il tutto . Ma chi risponderà a questi nostri interrogativi?.
Ci sarà qualche Consigliere comunale il quale chiederà la nomina di una Commissione d’inchiesta su tutta la vicenda APS?
Toti Costanzo
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