venerdì 5 febbraio 2010

SAL E JHONNY COME LE SORELLE KESSLER...

Come ogni mattina corriamo all’edicola, compriamo il GdS non senza un certo nervosismo ed una notevole agitazione e dopo avere velocemente sfogliato tutte le pagine fino ad arrivare “al dunque” cioé quella tra la venticinquesima e la trentesima, tiriamo un forte sospiro di sollievo. C’è. Il “pezzo” c’è e c’è pure la foto. Bella, grande, marcata, limpida nei tratti e soprattutto a colori come si conviene data l’importanza del servizio, con tanto di didascalia e nomi di riferimento in grassetto. E ci sono loro, giovani, alti, belli, disinvolti, fotogenici, sorridenti. Sono “i nostri”, quelli che da quando ci sono Loro assurgono, quasi giornalmente, agli onori della cronaca, alla ribalta, sotto i continui riflettori della notorietà. Sono quelli che non dicono mai di no, che se non li avessimo dovremmo inventarli. Che vanno "‘ncinsiati” perché sono ovunque, comunque, con chiunque. Al mare, ai monti, in pianura, nel deserto, tra le foreste e le dune, tra gli uccelli, le belve, al nord ed al sud, al sole e dentro le bufere. Sono un insieme, un amalgama, un nucleo, un gruppo, UNA SQUADRA. Ma c’è soprattutto e sempre Lui, Jhonny, che quando governava Giordano insieme a Sal formavano una invidiabile, inscindibile, indissolubile coppia. La coppia che incuteva timore, metteva il panico, diffondeva la paura. I "gemelli" terribili di cui Giugio e Filippino Faremo avevano terrore perché non potevano aprire l’uscio che se li ritrovavano davanti attenti e presenti, sospettosi, esigenti, intransigenti . Sempre insieme come le sorelle Kessler, come Gianni e Pinotto, come Stanlio ed Ollio. Come Giano. E Lui si distinse (fu, però, una sola volta) anche da Sal perché intese protestare contro le esose bollette del servizio idrico anno 1999 occupando, per protesta, l’allora sala consiliare del Palazzo dei Carmelitani dove vi dormì una sola, lunga, memorabile notte accanto al talebano Ottavio e Totò candidato double-face (come riferì "La Repubblica") che, di recente, dopo un corso accelerato è divenuto il volto nuovo della tivvù più piccola d’Italia e dunque collaboratore in prima di don Pinuzzu tiggei. Fu, quella, però la sola, unica volta.
Il lavoro della squadra è prezioso. Con le piastrelle ma soprattutto con le “ balate“ nessuno è più di loro nella condizione di maneggiare, rimuovere, sollevare, trasportare, scavare, rimettere, ripulire, risistemare. Ma questo prezioso “sapere” lo hanno acquisito solo da quando c’è Lui e l'altra Kessler, Sal. Da loro sono stati tratti dall’oblio, riesumati, sollevati, rispolverati. Prima della loro venuta non vivevano, non operavano, ma vegetavano. Perché loro gli hanno dato la carica, la sveglia, la gioia di vivere e di operare. Ma soprattutto la notorietà, linfa che scorre nelle vene, che dà forza, che sferza come la brezza marina in un giorno di forte maestrale. Manca la luce? Oplà. L’albero disturba? Olé. Pende un filo e provoca panico? Cucù, siamo quì.
Vincenzo, dove sei? Gioacchino, cosa fai? Gino sei tutti noi. E così la squadra sotto la loro attenta ed oculata direzione si muove, si compatta, si scompone e si ricompone in un crescendo di voci, di colori, di applausi elargiti da un pubblico che bighellona ma é generoso, che si ritrova in loro, nel loro dinamismo, solerzia e capacità di fare.
Ma Giovedì, 4 febbraio 2010, la gioia è stata ancora più grande. Una gioia grande, appunto, incommensurabile come quando con amore seguiamo la nidiata di pulcini che scovano, dei gattini e di cuccioli di yorkshaire che nascono. Ma che dico? Come quando nasce un figlio! Finalmente nella squadra s’infilò pure ‘Ntrea. In posa, la giacca al vento, le mani nelle tasche il sorriso beffardo, sicuro si sé. In posa in primo piano, quasi davanti a tutti perché si sappia che è sempre lui il fustigatore, lui il picconatore, lui l’uomo che non deve mai dire “tank’you!”. Il duro dei 108, l’Attila dell’isola ecologica che fu, lo sturatore di collettori fognari periferici, lo sfrondatore rapido di alberi, arbusti et similia, il dominus del mercatino. Lui, ‘Ntrea, che come nel film di Luchino “La terra trema”, riveste però i panni di ‘Ntoni che si vorrebbe liberare dalla schiavitù del potere ma il potere è più forte di lui. E fu così, purtroppo per noi, che ’Ntrea-‘Ntoni divenne, a causa delle sorelle Kessler, solo, soltanto e definitivamente un un ex.
Sala Rossa

7 commenti:

patrocini ha detto...

Ntrea ex di cosa? Di qualche "anomalia" come dice sempre e ad ogni intervista per dar l'impressione di cultura?
Lei " e' contento" quando trova sul giornale la foto delle gemelline...ma qualche mattina avra' la sorpresa di vedere "crescere" il gruppo....Che ne pensa del "quartetto cetra"...
Saluti

Toti Costanzo ha detto...

Per dare un giudizio sul "quartetto cetra" mi interesserebbe averne conoscenza. Chi é? Ringrazio per un evenuale ,necessario hiarimento.
Toti Costanzo

Antonino Partinico ha detto...

alle gemelline e al quartetto cetra preferisco il cantante "Spatuzza"

patrocini ha detto...

Sal,jhonny,Bart e Kate.Che ne dice..

Toti Costanzo ha detto...

Efficace la definizione, data da Patrocini, di "Quartetto Cetra" riferito a Sal,Jhonny,Bart e Kate. Infatti il "Quartetto" costitui' uno dei più affiatati ed affermati gruppi musicali del dopoguerra che avevano oltre la capacità di amalgamarsi musicalmente-potremmo dire :una voce sola- anche quella del trasformarsi interpretrando personaggi che, però, erano tutti e quattro funzionali alla realizzazione di gustose sceneggiate" . Ed , infatti, i "nostri" quattro sono diventati maestri non solo nell'arte del dividere (anche se, ovviamente , non in parti eguali) ma sopratutto in quella di sceneggiatori e trasformisti.
Toti Costanzo

patrocini ha detto...

E se ci dovessero essere gelosie da parte degli altri assessori ,"no problem",con Nardo,Antonella,Vito e l'aggiunta di Ntrea, ad onorem,potremmo fare i 4+4 di nora orlandi....
Che ritornelli...da favola..

Antonino Partinico ha detto...

se poi ci aggiungi i consiglieri Gioiosa e E. Lo Iacono formiamo "Icugini di campagna"