venerdì 7 maggio 2010

A PROPOSITO DI ACQUA ALL'AGRICOLTURA: E SE UNO NON NASCE LEONE?



Il prof. Giuseppe Casarrubea , sul suo blog ,con un post dal titolo "Acqua di mafia" si é occupato della diga ,degli operai dell'ex Cooperativa irrigua che attendono ancora d'essere assunti dal Consorzio , del ruolo della mafia nella gestione delle risorse idriche. Al post hanno anche dato contributi sia Masetto Aiello che Salvo Vitale. Noi vogliamo contribuire con una nostra nota .


Mercoledi’ sera ho partecipato, come da sempre, ad una assemblea di coltivatori organizzata dalla Confederazione italiana agricoltori (la CIA) nei locali del Palazzo dei Carmelitani . La iniziativa era stata preceduta molto opportunamente da due giorni di bandizzazione (un metodo abbastanza usuale ed efficace nella vita politico-sindacale della prima repubblica ma da tempo in disuso ) e la presenza degli interessati la si potrebbe definire abbastanza discreta.Sarà perché si informavano i coltivatori che sarebbe stato presente anche il Commissario straordinario del Consorzo di bonifica Palermo 2 ,il dott. Richiusa, che ad oggi rappresenterebbe il quarto o quinto da quando nel lontano 1995 fu approvata la legge n.45 che nelle intenzioni doveva riorganizzare democraticamente ,cioé affidandoli a Consigli di amministrazioni elettivi, la gestione delle acque per uso irriguo nel territorio siciliano rendendo più efficiente e rapido il servizio della distribuzione delle aque per ragioni irrigue .Come è finita ,invece, lo sanno tutti: acqua a Palermo che attraverso l'AMAP la vende a peso d'oro agli utenti,assunzioni clientilari e soprattutto sprechi, inefficienza, disorganizzazione . Il fatto é che i commissari imposti dalla "politica regionale" (indifferentemente nominati da governi di centro sinistra o centro destra; in uno ,addirittura ,seppur per poco ci fu anche il rappresentante del mio Partito eletto all’ARS quale indipendente ) hanno , di fatto, privato i coltivatori dall’essere responsabili e padroni del loro destino e dei loro interessi espropriandoli del diritto alla gestione diretta e partecipata A Palazzo dei Carmelitani,Mercoledi’ sera, la rabbia dei 12 ex operai della Cooperativa "Consorzio irriguo Jato" era palese e giustificata . D’altronde è da quattro anni che attendono d'essere assunti dal Consorzio di bonifica Palermo2, carrozzone clintelare, mangiasoldi ,inefficente, inconcludente,sprecone che non é neppure nella condizione d'approntare uno straccio di operatività per una campagna irrigua già alle porte “Ci vorranno due,tre settimane per incominciare” ebbe a dichiarare il Commissario. Ciò significa non prima della fine di maggio .Se tutto va bene .La serata registrava un intervento assai dimesso , privo di efficacia e convincimento del Sindaco di Partinico, il quale null’altro ebbe a dire se non che con i suoi colleghi di Balestrate e Trappeto si mettevano a disposizione del Consorzio. Non disse , però, per fare cosa .Lo dico io : per dare in uso a gratis al carrozzone mangiasoldi che ,però, si guarda bene almeno fino ad oggi dall’ assumere i 12 operai, i locali di proprietà comunale di via Cesare Rossarol da tempo abbandonati dall’Amministrazione cosi’ come ha abbandonato quelli che ospitavano le stanze della legalità, quelli dell’ex ufficio del Lavoro ,quelli annessi alla Villa Falcone che furono in uso all’ATO rifiuti, ai locali ex mattatoio.E mentre si abbandonano all’incuria e al degrado i locali comunali si sono assunti con contratti d'affitto i soliti ,cioè SEMPRE QUELLI di via Catanzaro .Qualcuno sosteneva che il Sindaco avrebbe dovuto fare, quella sera, la voce grossa, battere i pugni sul tavolo ,annunciare una mobilitazione popolare con lui avanti a tutti ,fasciato dal nastro tricolore e ,dietro di lui ,soprattutto la schiera delle badanti-zavorra-richiedenti che lo seguono da quando è stato eletto .Schiera che , a quanto pare, si ingrossa ogni giorno di più . Ma tu non puoi chiedere a chi leone non è di diventarlo . Sarebbe come fare una forzatura alla “natura” dei soggetti .Ci sono stati, ovviamente, degli interventi. Alcuni mi sono apparsi assai interessanti non solo per l’analisi dei fatti ma per le soluzioni da dare alla vicenda .Analisi e proposte che tuttavia trovano il tempo che trovano in quanto il Commissario Richiusa, sempre con assoluta onestà intellettuale, ebbe a smorzare ogni aspettativa.”Il baget che ho a disposizione –disse – per fare interventi sui 650 chilometri di condotte, buona parte delle quali ancora in cemento amianto ,è di appena 100 mila euro." 100 mila euro! Una goccia nel mare, un'offesa allo sviluppo,al lavoro dei contadini, ai loro interessi .E tu pensi subito gli sprechi della Regione, ai milioni profusi ai clienti periferici , ai circa 600 mila euro assegnati al Comune di Partinico (notizia di ieri del Giornale di Sicilia) all’ultimo momento per graziosa intercessione dell’on. Caronia ,giovane deputata di belle speranze ,eletta in una lista di Lombardo ma ora transitata all’UDC . 600 mila euro circa per intervenire dove? Nella villetta “Pino” voluta dall’ultima Giunta Cannizzo, realizzata durante la sindacatura Giordano i cui costi iniziali ,con le perizie di varianti sono lievitati in maniera esponenziale costando, cosi’, alcuni centinaia di milioni delle vechie lire ma immediatamente, abbandonata prima da Giordano,poi da Motisi ed infine da Lo Biundo. Una villetta sempre nelle mani dei vandali, mai un giorno di manutenzione,di irrigazione, meno che meno custodia e cura. Come si fa a non prendersela con i trasformisti ed illusionisti deputati del PD (ovviamente niente da dire al centro destra che continua ad esercitare il suo antico mestiere) che alla Regione gridano :“ Al Governo, al Governo, al Governo con Lombardo per fare le Riforme”? Ovvia delusione dei coltivatori che intanto –anche per l’ora tarda- alla chetichella guadagnavano l’uscio avendo compreso come oramai a Partinico “la politica” è un guscio vuoto fatto di niente ed assolutamente svirilizzata dalla logica del qualunquismo ,dalla fine del ruolo dei Partiti, dalla mancanza di autorevolezza dei soggetti che dovrebbero esercitare una forte azione amministrativa e politica .Uscendo i soliti capannelli e le promesse di rivederci a presto.Noi , ovviamente, ci saremo ancora anche se sempre più con il capo chino.
Toti Costanzo

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