domenica 23 maggio 2010

SE FALCONE FOSSE VIVO AVREBBE LA MIA STESSA ETA'


Ci sono momenti della vita che non si possono mai dimenticare. Con il dott. Carmelo Graziano eravamo cresciuti insieme a Terrasini , dunque ci legava e ci lega un’antica amicizia. Carmelo venne a trovarmi al Comune . Ero vice Sindaco ed anche Assessore alla Pubblica Istruzione .Lui, oltre che medico, era divenuto uno degli animatori di una comunità religiosa evangelica assai diffusa i Italia e in quell’anno ,era il 1992,aveva organizzato un raduno nazionale a Partinico.
Aveva necessità di disporre dei locali di Mirto e dell’area circostante di proprietà comunale perché bisognava costruire una tendopoli ed utilizzare le cucine e i locali della scuola come centro direzionale ed operativo .Il 23 maggio era di Sabato. Quel pomeriggio ci incontrammo anche con un gruppo di suoi collaboratori per effettuare dei sopraluoghi .Alle ore 17,58 discutevamo proprio all’interno di un’area che come amministrazione avevamo “già spianato” e destinata quale superficie per realizzare l’elisoccorso. C’erano già stati degli incontri con l’ufficiale responsabile dei piloti e degli elicotteri che si occupavano allora del servizio di trasporto sanitario di emergenza il quale riteneva quel posto assai idoneo . Sosteneva che, provenendo da Boccadifalco ,gli elicotteri non avevano la necessità di attraversare la città col rischio di impigliarsi sui fili delle linee elettriche e telefoniche e che il collegamento con l'Ospedale, come noi sostenevamo, era proprio possibile per l'esistenza della via che porta alla scuola di Mirto a due passi dall'Ospedale . L’area, appunto perché già sistemata, si prestava per ospitare la tendopoli. Carmelo mi parlava anche di un progetto assai interessante della sua organizzazione religiosa che era quello di individuare nella nostra piana un’area estesa con lo scopo di realizzarvi un centro nazionale di formazione religiosa con annesso convitto e strutture di supporto e collaterali. Chiedeva alla nostra amministrazione di agevolare nel rispetto delle leggi , le eventuali procedure urbanistiche ed amministrative.L’impegno,ovviamente, era scontato. Discutevamo ,quando uno dei suoi collaboratori che era rimasto nei locali di Mirto si precipitò verso di noi per comunicarci che proprio in quel momento alla radio aveva ascoltato la notizia dell’attentato a Giovanni Falcone. Non era ancora chiara la matrice né gli effetti devastanti dell’attentato. Si pensava che il magistrato fosse ferito e trasportato d’urgenza a Palermo insieme alla moglie e agli uomini della sua scorta. .Ovviamente solo più tardi attraverso le immagini televisive si ebbe chiaro quel che era avvenuto: la strage era stata devastante ed aveva massacrato il magistrato, la moglie Francesca Morvillo e i giovani agenti Vito Schifani ,Antonio Montinaro,Rocco Dicillo .Partecipai in rappresentanza del nostro Comune ai funerali
Sono passati 18 anni da quel pomeriggio. Oggi Giovanni Falcone, se fosse ancora vivo, avrebbe la mia stessa età e molto probabilmente la sua intelligenza ,professionalità ed onestà di magistrato avrebbe potuto dare altri contributi all’affermazione e alla supremazia della legalità ,quella vera, quella seria e non parolaia ,sulla mafia
Ieri a Capaci è andata in scena una manifestazione divenuta oramai un rituale per certi versi stantio e con la presenza ,insieme a tante persone per bene, di trombette e tromboni impresentabili e la cui circolazione é ancora consentita soltanto in una italietta berlusconiana senza dignità e senza moralità in cui non si comprende bene quanto ci sia di sentito e quanto d’ipocrita, di costruito, di falso. Sarà cosi’ anche a Partinico quest’oggi? Spero proprio di no anche se un rischio c’è pure dalle nostre parti .Ma bisogna essere ottimisti e pensare che ,alla fine, se anche uno solo dei nostri ragazzi quest’oggi proverà una forte emozione nel pensare al sacrificio della vita di quegli uomini che nient’altro facevano se non il loro dovere di cittadini e servitori dello Stato, allora tutto non sarà perduto. Allora la Scuola, anche quella di Partinico che di queste iniziative è l’animatrice e per questo bisogna darle merito , potrà dire d’avere svolto con dignità ed onestà la sua funzione educatrice .
Toti Costanzo .

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