giovedì 13 ottobre 2011

DI BAFFO E PIZZO TI SEI ADORNATO!



"Di baffo e pizzo ti sei adornato. Il tuo cervello si è offuscato. Forse per interesse privato?” E cosi’ dal suo posto di consigliere comunale dopo avere chiesto la parola ,don Cola Geraci il Comunista per antonomasia, recitava quei pochi versi e concludeva strofinando il pollice e l’indice rivolgendosi ad un giovanissimo Assessore ,cui l’attenzione letteraria di Cola era indirizzata ,che in quel momento entrava (era l'inizio del 1970)  nella sala del Consiglio comunale di Partinico e si accomodava al tavolo occupato dagli altri suoi colleghi .Il personaggio cui Cola si rivolgeva rappresentava la nuova generazione dei dirigenti democristiani locali le cui aspirazioni anche sfrenate , seppur legittime, furono bene presto rese evidenti  e venivano costruite con la scelta ragionata non solo di un esasperato anticomunismo ma anche nella gestione concreta dell'enorme  potere amministrativo di allora . Quell'anticomunismo  , a volte  fuori luogo se non addirittura rasentante la pesantezza e sfiorando in alcuni momenti anche la volgarità, caratterizzava quei tempi di forti contrasti e tensioni . Si era ancora  in pieno clima sessantottino che vedeva un forte conflitto  tra pezzi del PCI e della DC rappresentativi di quella stagione fatta di permanente contrapposizione .Dunque ,Cola ,aveva  immediatamente colto la trasformazione subitanea del Nostro giovane Assessore che si era fatto crescere un  baffo ed un pizzo che, allora faceva tanto “spavalderia”  e successivamente, avendone mantenuto la condizione di stabile supporto all’effige ma avendo perso la giovanile chioma  lo facevano somigliare( i paradossi o forse, " le cattiverie “della storia ) sempre più al Lenin ultima versione cioé quella assai conosciuta dalle masse popolari ed esasperata dalla propaganda di quel regime cosi’ tristemente passato, poi, alla Storia della nostra umanità quale tradimento delle aspirazioni e soprattutto dei diritti dei popoli che costituirono col sangue l’Unione Sovietica dopo la Rivoluzione d’Ottobre . E Cola questo lo percepiva dall’alto della sua cultura anche se soleva dire che “ io sono arrivato appena alla quinta elementare e mi guadagno da vivere col lavoro di mediatore di vino”. Infatti Cola suoleva ,in Consiglio comunale,  portare con se un “quadernetto” del tipo che all’epoca era in uso nella scuola perché gli alunni potessero li’ appuntare le notizie ed informazioni a loro utili. Quel quadernetto Cola lo aveva circondato con un elastico che tratteneva anche un matita con la quale appuntava oltre “le partite di vino” che trattava con i suoi clienti ,riflessioni,  poesiuole ed epigrammi che dedicava “all’ampu” soprattutto agli avversari politici. Ne compose una per Salvatore Cintola che restò memorabile. Non ricordo più le parole ma il senso era questo: la natura quando concepi’ Salvatore non fece il suo dovere nel senso che lo congegnò “ cosi’ nero” ( cioé non di animo buono) che anche il Padreterno se ne dispiacque. Altri tempi, altri personaggi, altre passioni.Altra storia 
Dunque sono trascorsi quarant’anni e il baffo ed il pizzo ritornano di scena in Consiglio . E il baffo ed il pizzo incarnatisi in quell'anno sul volto del Nostro democristiano ,oggi si reincarnano idealmente sul volto di un giovane che,se non erriamo, veniva alla luce  proprio in quell’anno se non , chissà forse,lo stesso  giorno  .Vedi le cose della nostra vita! Ma Cola non c’è più per stigmatizzarlo , sottolinearlo ,tratteggiarlo con efficacia e poche parole com'era suo solito .E non  c’é neppure Salvatore Cintola scomparso prematuramente che di quella stagione fu anch’esso un protagonista ,anche se ci siamo ancora tanti di quell’epoca cosi’ come il personaggio che Cola allora immortalò. Cosa avrebbe scritto Cola se oggi fosse ancora tra di noi? Cosa avrebbe scritto del giovane Sal ? Che dietro questo suo nuovo look facciale si incarnano i corsi ed i ricorsi della storia? Che il giovane Sindaco intende cosi’  “sotto mentite spoglie” dare vita, rinnovare,  una nuova  stagione fatta di arroganza,  prepotenza, di nuovo e sempre vecchio ,sconcertante anticomunismo ? Ci fece recentemente sapere :” Se volete utilizzare il palco per la vostra festa di Liberazione dovete apporre sugli inviti il logo del Comune come “patrocinio!Roba da far accapponare la pelle. Capite? Una festa di Partito che in quanto utilizza un palco di proprietà comunale -che è poi di tutta la collettività -dovrebbe farsi sponsorizzare dal Comune .Perché il Comune ,ovviamente ,è “cosa loro” .Come la Cantina Borbonica,il Plazzo Ram ed altro ancora . Una cosa mai vista e mai sentita e neppure concepita nelle menti più torbide dei vecchi democristiani che dell’anticomunismo ne fecero, allora,  una religione. Cola avrebbe detto:”Roba da manicomio criminale”. Dunque se Cola fosse ancora tra di noi avrebbe riscritto sicuramente cosi' : “ Sal, di baffo e pizzo ti sei adornato. Il tuo cervello si è offuscato. Forse per interesse privato?” Ovviamente in questo "interesse privato"  non c’entrano né la Policentro né il nuovo business collegato alla produzione di  energie alternative.
Toti Costanzo

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