“Vincenzo ,Matteo avvicinatevi a me .Vito, Vituzzo , Assessore Vituzzo per favore quà per la foto-ricordo . Geometra .No,no lei ma l’altro . Venga .C’è posto pure per voi. Oggi é una giornata storica .Vi rendete conto di quel che abbiamo fatto? Vi rendete conto che prima di noi nessuno si era occupato di realizzare opere per cui il lavoro era solo parassitismo?Gaspano, Gaspano accosciati.Ntrea, unné 'Ntrea? E Tandem unni iu a finiri ?. E JhonDesi? Glielo avevo detto che questa mattina non potevano mancare. Capite che c’è la televisione? Trecentomila euro abbiamo avuto dalla Regione per i cantieri e ci sono lavoratori scelti dall’Ufficio (una voce da lontano gridò:ammogghiala!!!) che si sono vuscati il pane con uno stipendio .Mai un’altra amministrazione aveva portato tanto lavoro a Partinico Altro che passato? Altro che prima repubblica!”.
Jhonny non si poteva contenere. Saliva e scendeva lungo quel marciapiede del viale Moro incorniciato da quei meravigliosi e rigogliosi pini che furono l'orgoglio, a quanto pare, di tal "pizzetto" che giustamente ne portava vanto . Jhonny , intanto, invitava alcuni passanti,li’ per caso, a fermarsi e fari fudda. Una signora che lo conosceva da bambino ci parsi malu e non potendone fare a meno si fermò. Lui l’abbraccio con affetto sussurrandole”Signora Ciccina ‘u viri chi ficimu? U viri ca ri quannu ci semu nutri ,eu e ‘u Sinnacu Lo Biunnu ,comu canciaru i cosi?” La signora Ciccina annuiva non convinta ma annuiva lo stesso mentre Jhonnny preso da euforia incontenibile con slancio poggiando la mano sulla ringhiera anch'essa realizzata col cantiere e a protezione , a suo dire, dei vecchi e dei bambini che si potrebbero sdirrubbari ,saltò dall’altro lato del marciapiedi con le gambe ‘nchitte come quello della pubblicità dell’olio Cuore. Olé,hoplà. Dall’alto del primo piano della villetta contigua ai marciapiedi del viale ,nascosta dietro un’ampia tendaggio stile impero, faceva capolino la testa del professore che fumava con comprensibile nervosismo . A tipu ti viu e nun ti viu. Il professore diceva tra sé e sé : “Affacciu e lancio contro costoro una sonora pernacchia alla Totò nel film “I due maresciallii”, oppure continuo con l’azione legale?Capite che il pino è ancora li’ davanti la mia casa e fa dannu supra e sutta? A cristia c’ammanciari-pensò . L’avvocato mi disse : professore non ti preoccupare .Loro non pagano e ogni giorno che passa gli interessi ammuttanu.Dunque, futttinni picchi’ annu a esseri a ttia e tu ci farai iccari a’ sangata”.
L’arrivo della televisione scatenò l’adrelanina e con essa la bagarre. Jhonny si mise al centro . A destra Vituzzo s’infilò fendendo la calca , mentre a sinistra si contendevano il posto Gioacchino, Matteo, Gaspano e un altro passante che visto a fudda s’infilò per potere passare alla storia della città. Pensava: “ Minchia, oggi a me casa mi virino n’ta televisione di don Pinuzzu tiggej” . Jhonny intanto davanti ai microfoni prese la parola .Disse, ovviamente parole di circostanza.Emozione non prevista della signora Ciccina che non pensava che Jhonny fosse cosi’ allittratu. Pensò tra se e se :”Chi parra bedduuu. Mu vassassi tuttu comu quann’era picciriddu!” .Poi prese la parola un geometra-sindacalista o ,meglio, un sindacalista anche geometra che aveva curato uno dei cantieri .Per l’emozione aveva qualche difficoltà nell’esprimere compiutamente il suo pensiero .D’altronde erano secoli che non svolgeva quel lavoro di tecnico . Ma voi capite che Sal e Jhonny non potevano farsi sfuggire l’opportunità di affidargli un incarico. E poi, la scelta dei direttore non era di competenza dell’Assessore e del Sindaco e dunque facoltativa ?Picciò ,amu a fari voti - avevano detto al momento della nomina a direttore -e i voti di quella “putia” piazzata in maniera strategica “o chianu di adduzzu” e dunque quasi vicino di casa di Sal ,non poteva che fare gola per la prossima campagna elettorale .Un sindacalista , tintu tintu ,un t’accucchia almeno 200 voti ? Poi intervistarono un altro geometra e poi un terzo Alla fine la cerimonia si sciolse con un applauso autoconsolatorio in quanto la signora Ciccina,ammucciuni ammucciuni ,aveva preso la via del ritorno, qualche operaio si defilò , le televisioni locali, fatto il servizio, corsero altrove e Jhonny restò come la barca del ritornello della canzone “E la barca tornò sola “ cantata da Giorgio Consolini che ripeteva in maniera quasi ossessiva “…mare crudele,mare crudele….”
Durante tutta la cerimonia ,seminascosto dietro un pino, un signore attempato scuoteva la testa e parlava con un vicino . Gli diceva “ Ma chisti ,appena fannu un piritu tuttu stu burdellu organizzanu? Ma si rendono conto che Partinico, fin dagli anni ’50 cioè fin dai tempi del Sindaco Mario Mancuso, ha vissuto con migliaia di cantieri scuola? Ma lo sa l’assessorichhio che quasi tutte le opere pubbliche della città sono state realizzate con i cantieri di lavoro? E lo stadio comunale, e i primi interventi di restauro nel Palazzo dei Carmelitani,e la devastazione dell’ex Oratorio di Piazza Garibaldi e tutte le chiese restaurate della citta, e le centinaia di chilometri di stradelle di campagne a tinchité? .E lo sa che durante la prima repubblica non ci fu sindaco, assessore o consigliere comunale che sosteneva le giunte della dicci’pissi'pisdipirripilli che non si fece realizzare ,con i soldi della Regione, la sua bella stradella nei pressi della proprietà o casetta di campagna ? E tutte le strade della città come ci pari ca’ foru asfaltate ?E l'acqua e i fognaturi ? Ma si rende conto come sui cantieri scuola ( ma perché si chiamavano cantieri scuola? Ma cosa dovevano imparare i poveri lavoratori disoccupati cronici lavorando cu' pala e picu? Mbooh) fecero ingrassare la mafia locale e crescere qualche cancaruni da strapazzo che la spalleggiava ? Ma da dove vengono costoro che per avere ottenuto otto cantieri che la Regione ha dato a cani e gatti ( Montelepre con meno di 6000 abitanti ne ha avuto addirittura dieci ) suonano le trombe, si mettono la fascia ,radunano i lavoratori prima dell'inizio dei lavori e poi alla fine e si lanciano in pericolose affermazioni del tipo : ma cosa ha fatto Gigia? E GiuGio? E Peppone? !
L’interlocutore del signore attempato , scuotendo la testa ,si avviò verso casa col capo chino comu un cani vastuniatu La moglie preoccupata :” Iachi? Ma chi ti successi? “ .”Nenti miggheri mia, metti a pignata e futtemuninni –rispose Iachino- picchi' a Partinicu semu propriu arriddutti cu’ culu ‘nterra”.
Sala Rossa
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