mercoledì 2 maggio 2012

A BERSANI DICIAMO: I VOSTRI ANTENATI CERCATELI NELLA SPAZZATURA DELLA STORIA!




No, Bersani quella storia non ti appartiene più.E’ questo che ho subito pensato davanti le immagini televisive  della contestazione che ha,legittimamente e giustamente,  subito a Portella delle Ginestre. E non erano a contestare - come vogliono fare intendere - quelli dei centri sociali, dei No Tav o i sindacalisti   dell’USB . Anche quelli ma insieme a tanti, tantissimi giovani anche di Rifondazione Comunista tra cui i compagni di Partinico. Una contestazione decisa, ferma, forte nei confronti di chi, ancora ad oggi e senza alcun pudore e presentandosi con la faccia tosta del neo-trasformismo , vuol far intendere d’essere legato al mondo del lavoro cosi’ come lo furono , quel primo Maggio del 1947 ,quei poveri corpi straziati dalle pallottole del banditismo armato dalla mafia, dalla politica collusa, da pezzi dello Stato doppiogiochisti e al servizio del Ministro Scelba ,l’uomo della DC di De Gasperi e di Bernardo Mattarella.Vergogna e senza pudore. Presentarsi davanti quel luogo sacro  che se ci vai all’imbrunire ,nel silenzio della sera che si avvicina ,puoi ancora cogliere  le grida, i lamenti, lo strepitio  delle mitraglie e vedi cadere ad uno ad uno donne, uomini, bambini che scampati alla guerra non avrebbero più visto,però,  l’alba del secolo che avanzava e dentro il quale sarebbero potuti diventare  uomini .E ne avevano diritto come voi e come noi . Si presentarono dentro le provocatorie auto blu che si muovono con i nostri sacrifici e che  trasportano  corpi appesantiti dalla vergogna, dall’astio per gli altri, dalla bile accumulata nelle notti insonni a ordire trame  contro qualcuno e sempre contro quelli come loro e a loro vicini, a costruire strategie dentro le quali gli uomini “in carne ed ossa” ed i loro problemi non ci sono. Ci sono gli equilibri,le alleanze, le combine,  gli intrallazzi , le tragedie.C’è la spasmodica ricerca del potere ad ogni costo. Dunque si presenta prima a Piana e poi a  Portella il segretario nazionale del PD, accompagnato da una impresentabile quanto provocatoria carovana composta da  quello regionale, il democristiano Lupo, e gli ex comunisti Cracolici, Lumia, Apprendi ,Garraffa, Di Girolamo. Facce di bronzo ,oggi soltanto provocatori della classe operaia ,dei disoccupati, dei precari, di tanti uomini e donne della scuola che stanno subendo sulle loro spalle la più pesante crisi economica degli ultimi venti anni. Tasse, balzelli, IMU, aumento della benzina,dell’energia e forse anche dell’IVA. Tagli per eliminare tribunali e giudici, ridurre i servizi scolastici , servizi a difesa dei cittadini .Disoccupazione alle stelle. Il loro Governo, quello di Monti,  sta facendo tutto questo e loro hanno pure l’ardire di venire a provocare quanti ancora sentono dentro le loro vene  il desiderio di testimoniare,ad ogni primo Maggio,  ai morti di Portella la loro attiva e vera solidarietà . E vengono non da soli ma accompagnati da un pezzo di polizia in assetto antisommossa che si scaglia contro quei giovani inermi e a difesa di questi malnati cosi’ come fecero a Napoli quando Ministro dell’interno era il “loro” Giorgio Napolitano e a Genova quando uccisero Carlo Giuliani e massacrano i giovani alla scuola Diaz e dentro la caserma di Bolzaneto .E  loro a difendere il “loro” Di Gennaro . La stessa polizia di allora, quella di Scelba e Mattarella che uccideva ad Avola, a Reggio Emilia a Melissa . Niente a che vedere con quella al servizio dei cittadini che fa una seria e strenue lotta ai mafiosi, che si paga la benzina per fare funzionare le auto di servizio , che non chiede più una lira di straordinario .E niente a che vedere con quei poveri, giovani carabinieri mandati in Sicilia a combattere il banditismo ma che venivano massacrati da Giuliano sui tornanti di Bellolampo o assaltati fin dentro le loro caserme mentre i loro capi inciuciavano col bandito e con la mafia . Si presentano,ieri primo Maggio festa dei lavoratori,  a Piana ed a Portella  come se quella “storia” gli appartenesse ancora.Quella storia è soltanto storia nostra , storia dei Comunisti che non si sono pentiti, che non si vergognano di Gramsci ,di Togliatti o di Enrico Berlinguer, che non mettono in discussione il ruolo determinante delle brigate partigiane nel liberare il nostro Paese dal fascismo  ,che non hanno alcuna necessità “di rivedere” alcunché del loro glorioso passato fatto di orgoglio, sacrifici, esaltazione, valori. Che non hanno alcuna vergogna a dichiararsi ancora COMUNISTI  . E quando si diventa comunisti e non si abiura si eredita tutta questa storia che te la porti dentro per sempre perché è storia tua , della tua “famiglia”, sangue del tuo sangue  .Come un’eredità che ti spetta di diritto e si tramanda . E quando non lo si è più bisogna avere la decenza di dimenticare , di rinunciare a tutto ciò perché ormai non è più cosa vostra . Cari Bersani e compagnia varia ,i vostri antenati cercateli nella spazzatura della storia , fate vostre le biografie di Scelba e Mattarella ,presentatevi il prossimo primo Maggio a Caltagirone o a Castellammare del Golfo a celebrare  . Ma non presentatevi più davanti il sasso di Barbato perché quei compagni assassinati quel primo Maggio del 1947 potrebbero sollevarsi dalle tombe per maledire il vostro miserabile tradimento . Quello è patrimonio degli uomini liberi e giusti. E voi non lo siete più ormai da tanto .
Toti Costanzo   

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