Difficilmente uno come me davanti ad avvenimenti cosiddetti “politici” riesce a provare ancora sconcerto. Soprattutto quando questo è prodotto all’interno di una cultura ,quella della “sinistra” che almeno sul piano della moralità e dello stile ,si presume ,dovrebbe differenziarsi da altre . E invece accade che tu rimane sconcertato quando hai davanti a te uno scenario che ha quale protagonista uno dei più attivi saltabanchi politici della nostra Sicilia . Neppure il nostro Enzò Briganò ,che di salti ne ha fatto tanti, è riuscito ,almeno fino ad oggi ,ad eguagliarlo . Si tratta di Rosario Crocetta ,perito chimico di Gela nato nel 1961 e primo sindaco in Italia che ha dichiarato la sua omosessualità . Crocetta nasce politicamente nel PCI ( il fratello Salvatore fu senatore di quel glorioso Partito ) per poi passare a Rifondazione . Con questo Partito si fa eleggere, nel 1996 , Assessore della sua città . Ma il soggiorno nel PRC è breve . Nel 1998 riesce a farsi rileggere consigliere comunale nella Federazione dei Verdi ma per transitare ,quasi subito,nei Comunisti Italiani (a quell’epoca il Partito di Cossutta). Vi resta fino al 2001 e si candida ,quale Sindaco della città ,con una alleanza di centro sinistra . Non viene eletto. Lui non si perde d’animo e fa ricorso al TAR che gli dà ragione avendo recuperato i 197 voti che lo distanziavano dal candidato di centro destra . Diventa, cosi’, Sindaco di Gela . Sindaco, cioè, di una grande città industriale del Sud ,complessa, carica di problemi, con una mafia assai feroce ed attiva e con un ambiente distrutto dal petrolchmico Si ricandida nel 2007 e stravince le elezioni all’insegna della lotta alla mafia senza quartiere .Gela è una città che ha necessità d’avere un Sindaco a tempo pieno , dedito solo ed esclusivamente alla soluzione dei problemi di quella comunità Ma Crocetta è troppo innamorato di se stesso , è troppo presuntuoso e saltabanchi per accontentarsi di quel ruolo che gli è divenuto assai stretto . Lui vuole sempre di più, vuole che il suo IO venga esaltato , osannato, gratificato, riverito. E ad appena un anno dalla sua elezione ,nel 2008, lo troviamo nel ”listino” della Finocchiaro come eventuale Assessore regionale del centro sinistra.Se fosse stata eletta la Finocchiaro , Crocetta come fece Veltroni a Roma lasciando dopo appena un anno E IN MANIERA MISERABILE la città nelle mani di Alemanno ,avrebbe abbandonato l’incarico di Sindaco tradendo i suoi concittadini che lo avevano gratificato col 68% dei suffragi . Ma come è noto la Finocchiaro viene sconfitta dall’onorevole Lombardo ed allora a Crocetta , nel 2009, gli si offre un'altra buona opportunità :approfitta delle elezione per il Parlamento europeo ,transita nel PD ,abbandonando la città e tradendo, cosi', vergognosamente i suoi concittadini . Si candida e anche questa volta risulta eletto avendo fatto passare l’idea che lui sarebbe un feroce ostacolatore del ruolo della mafia. MA LA MAFIA SI SCONFIGGE MANTENENDO SALDAMENTE NELLE MANI IL PRIMO PRESIDIO DEMOCRATICO CHE E’ IL GOVERNO DELLA CITTA’ E NON CERTO FUGGENDO VERGOGNOSAMENTE A BRUXELLES. Ma la smania di protagonismo del personaggio davvero non ha alcun limite. Comprende come il PD sia un contenitore vuoto ,senz’anima e soprattutto senza seri ed autorevoli organismi di Partito.Lupo,una specie di segretario-pigliaboffe,non conta nulla. Contano i boss cioè i Cracolici , i Lumia, i Crisafulli, gli Enzo Bianco,i Papania , i Genovese . E lui il sodalizio con Cracolumia l’aveva sperimentata a Palermo.E’ convinto che Lombardo andrà col PD e allora si autocandida a Presidente della Regione . Si esalta con internet, s’inventa schiere di suoi sostenitori che chiedono ,a gran voce ,la sua candidatura, fa affiggere manifesti 6x3 a Palermo dove la pubblicità costa un occhio della testa, piagnucola su La Repubblica di ieri che “è costretto da dieci anni a vivere blindato e con le telecamere in casa collegate con la Questura ” e che se viene eletto ,come un buon cristiano,fa un fioretto: niente più sesso( sic!) . Una cosa davvero sconcertante, fuori dalle righe, carica di cattivo gusto . E perché non ci siano equivoci è disposto, pur di vincere ,ad allearsi con tutti SENZA ESCLUDERE NESSUNO. Per cui accordi con il Partito di Casini, anche con FLI, si fa fotografare sorridente insieme a quel galantuomo del deputato regionale Cateno De Luca fresco fresco di patrie galere ,si fa sostenere dai Ciancio che possiedono ,tra le altre cose, il quotidiano La Sicilia , si presenta in conferenza stampa per esplicitare la sua candidatura insieme a Lupo e dietro di lui il faccione sorridente di Pino Apprendi ( si, Pino il compagno “di base” che viene dal mondo del lavoro duro dei Vigili del Fuoco) deputato uscente. Stringe la mano con calore ad una specie di segretario provinciale del PD, .tal Enzo Di Girolamo ,anch'egli residuato del vecchio e glorioso PCI e che fu per diverse consiliature sindaco di Altofonte ma che,oggi, non conta il resto di niente . Né poteva mancare alla cerimonia di presentazione Lillo. Lillo Speziale Presidente della Commisione regionale antimafia che conta come il due di coppe nel gioco della briscola . Insomma una bella ammucchiata di saltatori e ricercatori di posti al sole da perpetuare picchi’ fina a cchi dura è furtuna.E per alcuni di questi,durerà
MI CHIEDO CON L'ANIMO PIENO DI RABBIA : MA CI PUO’ ESSERE UNO STRACCIO DI ELETTORE DI SINISTRA CON UN BARLUME DI DIGNITA’ CONVINTO CHE SI DEBBA VOTARE UN PERSONAGGIO COSI’ POLITICAMENTE SQUALLIDO?
Toti Costanzo
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