L’intervista a reti unificate
segue le immagini diffuse dalle
emittenti locali . Sono le immagini del nostro
giovane sindaco accompagnato dal fedelissimo Jhonny e da Filippino .Ci
viene subito in mente il miracolo di San Gennaro, però al contrario, nel senso
che per il santo avviene lo scioglimento del sangue mentre per i nostri prende
corpo la solidificazione, la
ricomposizione di un trio assai noto ai tempi della sindacatura di Giugio. Filippino
,che gode della nostra massima stima per tante ragioni, all’epoca di Giordano era uno e trino ma restava
sicuramente leader e per tali ragioni veniva
nominato assessore ,mentre il
gatto e la volpe eletti consiglieri, lo tallonavano a vista nel senso che
stazionavano stabilmente dietro la porta assessoriale per evitare interferenze o eventuali distrazioni o ,come diciamo dalle nostre
parti, possibili quanto inopportuni straccquamenti
. Come se il tempo si fosse fermato ,e in un gioco delle parti, sono ancora
insieme come allora seppur a ruoli invertiti . Mutatis mutandis. Dunque,
durante le interviste di ieri a reti unificate sulla questione dei rifiuti , il nostro
ragazzo risponde alle domande degli intervistatori con un atteggiamento
sardonico di chi vuol far credere di saperla lunga , di chi dice e non dice ,tanto da farci
pensare con una certa preoccupazione ad una forma di riesumata omertà 'a partinicota frutto di
stratificati sedimenti della storia personale che, però, mal si confà con le
sceneggiate cui spesso ci ha abituati ad assistere :collocazione di targhe per
associazioni antiracket( nate ,però, dalla volontà e dalla passione civile di galantuomini
su cui intenderebbe “mettere il cappello”),
inaugurazioni di parlamenti della legalità sciolti come neve al sole in quanto nate
dalle fumoserie estemporanee di personaggi
effervescenti e folkloristici che chiamano “nonno”
uomini dello spessore morale di Antonio Caponnetto che avrebbe sicuramente
fatto a meno di queste parentele , firme apposte con tanto di pompose cerimonie come se avesse firmato,novello Guglielmo III Principe d’Orange,
conte di Nassau, statolder delle Province unite dei Paesi Bassi,
re d’Inghilterra, di Scozia e d’Irland, l’editto di Edimburgo ,senza disdegnare firme
anche su codici e protocolli che un autorevole magistrato come De Francisci ha
recentemente definito “carta straccia” perché potrebbero anche
essere usati come la classica foglia di
fico. Se quanto affermato dal magistrato l’avessimo detto noi quando dentro la sala degli Specchi fu firmato
il codice per la Poli
, apriti cielo! Avrebbero detto in coro
che siamo i soliti comunisti conservatori che non credono in niente ,che
siamo per lo sfascio e contro lo
sviluppo della imprenditoria locale . Ma togliamoci ,con l’occasione,
finalmente, due sassolini dalle scarpe e chiediamo a Peppe Varvaro( che ABBIAMO
VOLUTO noi comunisti vice sindaco nella
giunta Motisi contro il parere di tutti gli altri ) ,a Vito D’Amico e Mimmo
Provenzano : dite,vi risulta che i comunisti che sono stati con voi e nell'ultima Giunta di Gigia e poi di "Motisi parte prima “ ,siano stati di impedimento allo
sviluppo dell’imprenditoria locale cosi’ come volgarmente sostengono Lo Biundo
e i suoi attaché ? E vi risulta che negli anni ‘80 il glorioso PCI in Consiglio
comunale lottò con forza contro parte della DC che difendeva gli interessi dei
proprietari di contrada Margi, ma vinse la
sua battaglia perché nel Piano comprensoriale n. 3 buona parte di quelle aree
venissero destinate alle imprese artigiane? E risulta storicamente che il gruppo consiliare di quel Partito (
Costanzo, La Fata
, Fedele,Taormina )si batté per ottenere i finanziamenti e realizzare li’ i
Piani per gli Insediamenti Produttivi (PIP)? E vorremmo chiedere al vice Presidente
del Consiglio comunale di Partinico ed ora anche Presidente della Commissione
Bilancio se lui è d’accordo nel definire , cosi' come fa il sindaco che ha contribuito ad eleggere e continua a sostenere ,COMPROMESSA E SFASCISTA DELLE RISORSE
COMUNALI l’ex Assessore al Bilancio di Rifondazione Comunista , Franca Tranchina?
Ovviamente,per ritornare all’argomento delle infiltrazioni mafiose nei settori dell'economia , il
magistrato De Francisci afferma una semplice verità: non esistono protocolli o codici contro l’ingerenza della mafia negli interessi delle
imprese .Semmai c’è necessità di correttezza , rigore ed onestà di amministratori,
funzionari ed imprenditori .E su questo tema condividiamo quanto etto in un recente servizio di Tele Jato sulla
infiltrazione, ancora ad oggi, della mafia nel settore dei lavori pubblici.Anche
quelli di Partitico. Cosi’ come sappiamo che la mafia ,da sempre, E’ DENTRO GLI AFFARI DEI RIFIUTI. E
certamente non solo a Catania
Dunque
nessuna esaltazione e nessuna sottovalutazione dei codici e dei protocolli che
sono strumenti MA NON CERTO BARRIERE INSORMONTABILI CONTRO LA MAFIA .
Intanto il giovanotto sindaco per caso
durante la intervista, appunto, a reti unificate sorrideva sardonico quando gli
fu chiesto se risultava vero che “il
Comune di Partinico ha 13 milioni di euro di debiti con la Società servizi comunali
integrati” alla cui guida c’è ancora
l’avvocato Geraci eletto da Lo Biundo e soci ,Presidente del Consiglio di
amministrazione il 30 giugno 2010 prima e poi liquidatore il 24 gennaio 2011 . Ma
come ?ci si chiede in tanti: Per tanto meno brigò contro l’avvocato Palazzolo
sfiduciandolo mentre a Geraci da lui accusato come sostanzialmente incapace di
gestire la materia dei rifiuti , la sfiducia non l’ha propone ? Eppure
l’avvocato Geraci,che abbiamo apprezzato per la prima volta in ragione della
sua coraggiosa dichiarazione “Se il sindaco di Partinico e gli altri mi
reputano incapace ,perché non mi sfiduciano? “ ,li ha pubblicamente sfidati
Già, giovanotto di belle speranze, perché non sei conseguente con quel che dici
?Perché non chiedi la sfiducia per Geraci ?Cosa temi, per non agire come hai agito contro
Giacomo Palazzolo? Ma ritorniamo alla domanda dei 13 milioni di debiti con la
società dei rifiuti . La sua risposta ai
giornalisti è stata di conforto , almeno per noi che abbiamo sempre pensato, avendo
per tre giorni fatto parte della Giunta di Peppone ,d’avere lasciato 6 milioni
di debiti con la società in liquidazione ma che di volta in volta ,e a seconda
delle stagioni, per il sindaco diventavano o quattro, o sette, perfino otto. DUNQUE
. FINALMENTE, ABBIAMO APPRESO DALLA VIVA VOCE COME STANNO LE COSE : IL COMUNE NON HA 13 MILIONI
DI DEBITI CON LA SOCIETA ’
MA 13 milioni di DI CREDITI. Allora quando diceva che Peppone gli aveva lasciato debiti, mentiva? Ovviamente siamo un po' confusi nel senso che avremmo, almeno una volta, desiderato sentir dire a Peppone che sui debiti per i rifiuti ,Lo Biundo mentiva per la gola . Non l'ha mai detto e non sappiamo il perché considerato che il giovanotto se prima lo accusava oggi , di fatto, lo assolve .Conversioni in vista? Trasloco,immersione ed approdo , riconversione ad "U"?C'entra, per caso, Gianvi?
Ma , comunque, esultate gente che avete pagato i 2,39 euro a metro quadro per
avere i rifiuti dentro e fuori casa e a tinchité ,l’IMU sulla prima e seconda
casa senza dimenticare il raddoppio dell’IRPEF, perché siamo ricchi avendo
ricevuto una eredità dallo zio d’America e dal suo cerchietto magico .
Ma, tuttavia, passata
la sbornia e aspettando ulteriori novità dei vestiti a noi é venuto un dubbio e
abbiamo pensato : se abbiamo da ricevere 13 milioni di euro dalla società dell’avvocato Geraci ,POTEVANO QUESTI 13 MILIONI ESSERE INSERITI COME CREDITI ALL'INTERNO DEL BILANCIO 2012 RECENTEMENTE APPROVATO DAL CONSIGLIO COMUNALE? Ovviamente chiederemo lumi e conforto a chi sui numeri ne sà più di noi.
P.S. SI ,é vero, Lo Biundo in questi anni non ha SEMPRE approvato i piani industriali della società ,come avevamo scritto .MA NON HA MAI CONTESTATO QUELLA CHE LUI DEFINISCE GESTIONE DISASTROSA, AVALLANDOLA DI FATTO, DEL PRESIDENTE LIQUIDATORE GERACI..IN CASO CONTRARIO NE AVREBBE GIA' DA TEMPO CHIESTO LE DIMISSIONI E AVREBBE ACCOLTO E FATTE SUE LE PARTICOLAREGGIATE DENUNCE DELL'EX ASSESSORE BARTOLO PARRINO CHE SONO RIMASTE INEVASE . Comunque di rifiuti , é ovvio, ne parleremo ancora prima, durante ed anche dopo la campagna elettorale.
Toti Costanzo
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