DOMANI 30 DICEMBRE ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DI DANILO DOLCI .PER RICORDARE E CONSERVARE LA MEMORIA
martedì 29 dicembre 2015
venerdì 25 dicembre 2015
I NOSTRI AUGURI TRA IL SERIO ED IL FACETO
-a chi non ha un lavoro,una casa,una famiglia;
-a chi lascia la sua terra ,e una parte di sé ,con la speranza di approdare in un mondo migliore;
-a chi nella nostra città continua a battersi perché dignità e rispetto per i beni comuni,trovino udienza;
-a quanti,singoli , Associazioni e Movimenti di Partinico non intendono arrendersi alla clientela,all'affarismo,alla malapolitica;
-a quella Chiesa(e ai suoi tantissimi sostenitori)fatta di umanità,solidarietà,pervicace convincimento che la bellezza salverà il mondo e che,intanto, tenta concretamente di salvare almeno un pezzo della nostra città dal degrado e dall'abbandono;
-alla Scuola locale, generosa,attiva,propositiva e creativa che in queste feste natalizie ha saputo ,come DA SEMPRE (checché ne dica Pantaleo ma che,intanto, spera anche nell'organizzazione del prossimo Carnevale ), mobilitare alunni,docenti,genitori e cittadini costruendo oltre ai Presepi, simbolo della natività ,anche momenti di gioioso intrattenimento;
-ai Dirigenti scolastici di Partinico che dopo avere onorato l'impegno di ridare almeno per qualche giorno alla città la sua immagine migliore persa nei meandri del piu' becero plebeismo,sono costretti a pagare per le iniziative musicali degli alunni ed organizzate nell'occasione del Natale , 35 euro a scuola per pagarsi pure la SIAE .D'altronde é nota la solfa: il Comune non ha un euro(con esclusione ,ovviamente,della vasta clientela)!
-a Filippino, Presidente del nostro Consiglio comunale , che per il prossimo anno conoscendo i cosidetti "polli" ,si guardi bene dal dichiarare urbi et orbi che il Bilancio sarà approvato entro il 31 marzo.Eventualmente si consiglia, quantomeno,di non specificare l'anno;
-ai sei Assessori comunali della nostra Giunta perché in occasione della Festa del prossimo 4 novembre si collochino davanti la "statua" con lo scopo di ben rappresentare oltre ogni aspettativa "i militi ignoti".Il modo migliore per farsi finalmente conoscere;
-a Lo Biundo che in questi giorni é stato visto girare sul trenino che allieta i pomeriggi dei nostri bambini perché possa salire su di un treno vero, ma per DESTINAZIONE IGNOTA ;
-ai compagni di ogni città o regione perché come noi continuino ad essere convinti e a lottare che un nuovo mondo e migliore sia possibile;
- a quanti della nostra città intendono battersi per gli ULTIMI,I DIRITTI DEI CITTADINI ,LA NOSTRA COSTITUZIONE,
-a chi lascia la sua terra ,e una parte di sé ,con la speranza di approdare in un mondo migliore;
-a chi nella nostra città continua a battersi perché dignità e rispetto per i beni comuni,trovino udienza;
-a quanti,singoli , Associazioni e Movimenti di Partinico non intendono arrendersi alla clientela,all'affarismo,alla malapolitica;
-a quella Chiesa(e ai suoi tantissimi sostenitori)fatta di umanità,solidarietà,pervicace convincimento che la bellezza salverà il mondo e che,intanto, tenta concretamente di salvare almeno un pezzo della nostra città dal degrado e dall'abbandono;
-alla Scuola locale, generosa,attiva,propositiva e creativa che in queste feste natalizie ha saputo ,come DA SEMPRE (checché ne dica Pantaleo ma che,intanto, spera anche nell'organizzazione del prossimo Carnevale ), mobilitare alunni,docenti,genitori e cittadini costruendo oltre ai Presepi, simbolo della natività ,anche momenti di gioioso intrattenimento;
-ai Dirigenti scolastici di Partinico che dopo avere onorato l'impegno di ridare almeno per qualche giorno alla città la sua immagine migliore persa nei meandri del piu' becero plebeismo,sono costretti a pagare per le iniziative musicali degli alunni ed organizzate nell'occasione del Natale , 35 euro a scuola per pagarsi pure la SIAE .D'altronde é nota la solfa: il Comune non ha un euro(con esclusione ,ovviamente,della vasta clientela)!
-a Filippino, Presidente del nostro Consiglio comunale , che per il prossimo anno conoscendo i cosidetti "polli" ,si guardi bene dal dichiarare urbi et orbi che il Bilancio sarà approvato entro il 31 marzo.Eventualmente si consiglia, quantomeno,di non specificare l'anno;
-ai sei Assessori comunali della nostra Giunta perché in occasione della Festa del prossimo 4 novembre si collochino davanti la "statua" con lo scopo di ben rappresentare oltre ogni aspettativa "i militi ignoti".Il modo migliore per farsi finalmente conoscere;
-a Lo Biundo che in questi giorni é stato visto girare sul trenino che allieta i pomeriggi dei nostri bambini perché possa salire su di un treno vero, ma per DESTINAZIONE IGNOTA ;
-ai compagni di ogni città o regione perché come noi continuino ad essere convinti e a lottare che un nuovo mondo e migliore sia possibile;
- a quanti della nostra città intendono battersi per gli ULTIMI,I DIRITTI DEI CITTADINI ,LA NOSTRA COSTITUZIONE,
GLI AUGURI DEI COMUNISTI DI PARTINICO
giovedì 17 dicembre 2015
DA UNA SCENEGGIATA ALL'ALTRA :E IL SERVIZIO IDRICO CONTINUA A PERDERE ACQUA DA TUTTI I PORI
VI RICORDATE ? SI ERA APPENA INSEDIATO E ALL'INIZIO DEL 2009 IL SINDACO DI PARTINICO CEDETTE ALLA SOCIETA' PRIVATA ACQUE POTABILI SICILIANE (APS) IL NOSTRO SERVIZIO IDRICO.RISULTATO: DISSERVIZI CONTINUI E A TINCHITE' ,COSTO DEL PERSONALE RIMASTO SUL NOSTRO GROPPONE ,FALLIMENTO DELLA SOCIETA'.
GLI FU DETTO: RIPRENDIAMOCI LE RETI PERCHE' ABBIAMO LE MAESTRANZE E UNA GRANDE ESPERIENZA ,LE RISORSE IDRICHE ,I MEZZI .CON L'AGGIUNTA DI RISPARMIARE ALMENO 500 MILA EURO L'ANNO. NULLA DA FARE .ALLE PROPOSTE DEI COMUNISTI SI RISPONDE NO
FALLITA L'APS LE NOSTRE RISORSE VENGONO TRASFERITE ALL'AMAP.SI RICOMINCIA D'ACCAPO:DISSERVIZI A TINCHITE',PROTESTE DEI CITTADINI COSTRETTI AD ACQUISTARE L'ACQUA DAL SERVIZIO IDRICO PARALLELO ( le autobotti private)MENTRE IL SOLITO PANTALEO DICHIARA URBI ET ORBI CHE TUTTO E' A POSTO.MA L'ACQUA IN BUONA PARTE DELLA CITTA' MANCA. E PANTALEO CIACCUCCHIA UN TRUNZU DI MALAFIURA. PER TENTARE DI SALVARE LA FACCIA SCRIVE ALL'AMAP ,PROTESTA ,GRIDA AL DISSERVIZIO,PESTA I PIEDI. TU GLI DICI :VISTO CHE A FINE GENNAIO 2016 SCADE IL RAPPORTO CON L'AMAP, ALLORA CE LE RIPRENDIAMO LE NOSTRE RETI?
FALLITA L'APS LE NOSTRE RISORSE VENGONO TRASFERITE ALL'AMAP.SI RICOMINCIA D'ACCAPO:DISSERVIZI A TINCHITE',PROTESTE DEI CITTADINI COSTRETTI AD ACQUISTARE L'ACQUA DAL SERVIZIO IDRICO PARALLELO ( le autobotti private)MENTRE IL SOLITO PANTALEO DICHIARA URBI ET ORBI CHE TUTTO E' A POSTO.MA L'ACQUA IN BUONA PARTE DELLA CITTA' MANCA. E PANTALEO CIACCUCCHIA UN TRUNZU DI MALAFIURA. PER TENTARE DI SALVARE LA FACCIA SCRIVE ALL'AMAP ,PROTESTA ,GRIDA AL DISSERVIZIO,PESTA I PIEDI. TU GLI DICI :VISTO CHE A FINE GENNAIO 2016 SCADE IL RAPPORTO CON L'AMAP, ALLORA CE LE RIPRENDIAMO LE NOSTRE RETI?
NOI DICIAMO CHE ANCORA UNA VOLTA RINNOVERANNO IL CONTRATTO CON L'AMAP . E VOI CITTADINI COSA DITE ?
INTANTO IL GRUPPO CONSILIARE "Cambiamo Partinico" STAMANI HA PRESENTATO UNA INTERROGAZIONE AL SINDACO CHE TRASCRIVIAMO
INTERROGAZIONE DEL GRUPPO CONSILIARE
"CAMBIAMO PARTINICO"
AL SINDACO DI PARTINICO
All’Assessore ai servizi a rete
Al Presidente del Consiglio Comunale
Oggetto: interrogazione sullo stato della distribuzione idrica in città
Premesso che
- dall’inizio del mese di dicembre si sono registrati numerosi disservizi in città, con l’interruzione della distribuzione idrica in interi quartieri e la forte riduzione della durata del turno di erogazione in tutta la città;
considerato che
- a seguito di un comunicato stampa emesso dal nostro gruppo consiliare, nel quale si stigmatizzava il silenzio di cui in primis l’AMAP era protagonista, l’assessore Pantaleo comunicava tramite il proprio profilo facebook che i guasti al pozzo di Podere Reale erano stati riparati con il conseguente ripristino delle condizioni ottimali;
atteso che
- in verità, i disservizi persistono e sempre più cittadini devono far ricorso ad autobotti private per sopperire il mancato arrivo dell’acqua dalle pubbliche condutture;
i sottoscritti consiglieri comunaliINTERROGANO
l’Amministrazione Comunale al fine di sapere:
- quali sono le reali condizioni delle fonti idriche comunali;
- quali sono i reali tempi per il ripristino della regolare distribuzione idrica nella città;
- per quali motivi, la società AMAP non ha comunicato né comunica alla cittadinanza il verificarsi di guasti;
- per quali motivi si verificano diverse modalità di erogazione nelle varie zone della città con quartieri che usufruiscono di turnazioni di diverse ore e altri invece di pochi minuti.
Partinico, 16/12/2015
venerdì 4 dicembre 2015
CARI GIANFRANCO MICCICHE' E VITO D'AMICO,MEGGHIU SULI CA' MALI ACCUMPAGNATI
Bisogna avere l’onestà di ammetterlo: Gianfranco Micciché ha avuto il coraggio di ritornare a Partinico nelle vesti di un perdente ( ovviamente sul piano politico) con lo scopo di ricostruire il “suo Partito”. Lo ha fatto nel piu’ classico dei modi convocando a Palazzo dei Carmelitani un’assemblea di cittadini alcuni dei quali- abbastanza pochi in verità- erano stati con lui quando rappresentava il massimo del potere politico soprattutto in Sicilia. Vi ricordate alle elezioni del 2001? Fu un inequivocabile quanto sonoro 61 a zero per il centro sinistra e ad un suo comizio in piazza Duomo fece il pieno. All'epoca tutti con Gianfranco il figlioccio di Berlusconi che nel 1994,sceso in campo,sconfisse la gioiosa macchina da guerra messa su da un personaggio,tale Achille Occhetto,che noi comunisti partinicesi sebbene fosse il segretario nazionale del Partito storpiando e dissacrando volutamente il suo cognome,chiamavano “ochetto” .Come a dire un tizio di modeste dimensioni e livello che aveva indebitamente preso il posto che fu di Togliatti,Longo,Berlinguer. Non avevamo torto tant’è che nel 1989 ,e dopo la caduta del muro di Berlino alla Bolognina,quartiere di Bologna,liquido’ quasi 80 anni di storia dei comunisti italiani affidando poi il nuovo Partito a personaggi del tipo D’Alema (da noi definito ‘u mastru varveri in ragione del suo baffetto da sparviero) e ,ancor peggio ,quel Veltroni come si suole dire “senza arte né parte” cresciuto dentro quel Partito che gli diede tutto e che lui ,come Giuda, rinnego’ avendo anche avuto il coraggio di dichiarare per un meschino processo di revisionismo storico e per compiacersi il centro destra ,“io non sono mai stato comunista”!
Dunque Gianfranco con un passato giovanile in Lotta Continua palermitana,divenuto poi per volere di Dell’Utri il responsabile della Publitalia ’80 dell’ex cavaliere,entra in politica con Forza Italia ed ottiene tutto. Compreso l’affetto passionale e dis-interessato di Giuseppe Giordano che nel 2000 sostenuto da quel Partito diventa anche sindaco della città.Gianfranco avrà chiesto a tanti dei presenti – e tra questi sicuramente al nostro amico Saverio - dove fosse finito GiuGio a cui FI aveva dato tutto.Pare che la risposta sia stata unanime:GiuGio non stà mai con i perdenti tant’è che si è vociferato di una sua nomina quale assessore nella giunta di Lo Biundo.No,non perché il sindaco dovesse ricambiare i favori ricevuti quando Giordano governava la città,ma perché Lo Biundo politicamente furbastro com’è è convinto che quando si candiderà alle regionale i voti di Giordano gli serviranno di certo.
La sala dei Carmelitani era assai mesta.Degli ex, quasi nessuno e tra questi Toto’ Rizzo Puleo che di quel Partito a Partinico,insieme al geometra Barbici assente ingiustificato,era stato il fondatore. Presente,Rizzo Puleo,ma volutamente piazzatosi nelle retrovie.E i tanti che da FI erano stati gratificati perché tempi di vacche grasse?Scomparsi,squagliati come neve al sole. Semplicemente ingrati ?Gianfranco,tuttavia,sebbene questo Partito di FI difficilmente potrà minimamente ritrovare anche nella nostra città i fasti del passato,ha messo a segno un vero colpo.Il reclutamento,quale coordinatore locale,del consigliere Vito D’Amico.Una scelta,quella dell’ex assessore di Lo Biundo politicamente poco comprensibile in ragione dell’essere stato da oltre un ventennio uno dei leader del Movimento degli artigiani che,tra luci ed ombre,appariva un soggetto orientato al sostegno delle forze cosiddette del centro sinistra.Ovviamente avrà avuto le sue buone ragioni seppure non spiegate.Chiaramente si tratta di una scelta personale che scaturisce da riflessioni e motivazioni che vanno rispettate.Ciascuno ha il diritto di andare là dove lo porta il cuore.
Toti Costanzo
lunedì 23 novembre 2015
GINO SCASSO AVREBBE DETTO: ZANNA SICURAMENTE NO!
Sabato pomeriggio nella sede della Biblioteca “Salvatore Barra” ha avuto luogo per iniziativa dell’Associazione culturale “ Peppino Impastato” e della Biblioteca un incontro pubblico per ricordare Gino Scasso nell’anniversario della sua scomparsa. Ricordarlo, come ha chiarito Pino Dicevi nella sua introduzione,non come ambientalista ma come da sempre militante della Sinistra partinicese (Psiup,PDUP,Democrazia Proletaria, Verdi) amico di Peppino e rappresentante nelle istituzioni per tanti anni. Gino ,come ricordo' Peppe Nobile, fu consigliere comunale dal 1970 al 1975 e dal 1980 al 1990 e durante questa ultima consiliatura,per una traumatica rottura all’interno del suo Partito, ne usciva fondando prima in consiglio comunale il gruppo dei Verdi insieme al consigliere eletto nel PCI, Paolo Taormina, e poi eletto nel Consiglio provinciale in questo Partito .
Con la scomparsa di Gino se ne va una parte dell’ambientalismo militante,l’ambientalismo che ha radici nella cultura politica della sinistra italiana.Non certo l’ambientalismo salottiero (alla Chicco Testa tanto per intenderci)che vuole salvare l’ambiente ma anche le industrie inquinanti e il ritorno al nucleare,che si guarda bene dal porre in essere iniziative di contrasto con gli amministratori collusi anzi con questi collaborare,che sono per l’ambiente ma anche per la privatizzazione dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti,che non spendono una parola per la privatizzazione dell’acqua e scelgono,come l'attuale Direttore di Legambiente Zanna,di difendere la privatizzazione degli accessi al mare come è accaduto di recente alla Tonnara di Scopello e come sabato sera ricordava Paolo Arena,da sempre militante della sinistra castellammarese e fondatore dello storico Circolo Metropolis.
Tuttavia l’ambientalismo politico, a prescindere da quel che pensano e dicono vari saltimbanchi locali, continua nella nostra città per l’impegno non solo di Rifondazione Comunista ma soprattutto del gruppo consiliare “Cambiamo Partinico” sostenuto,bisogna ribadirlo,da alcuni deputati regionali del Movimento 5 Stelle come Palmeri e La Rocca.
D’altronde è nell’estate del 1984 che a Partinico la lotta per la difesa dell’aria,dell’acqua e del mare diventa coscienza collettiva trasformandosi in battaglia politica.E ad iniziarla un pezzo consistente del gruppo dirigente del PCI partinicese insieme al gruppo consiliare il quale apriva uno scontro frontale contro la distilleria Bertolino che i governi locali ,nell’arco di un quinquennio (1975/1980),avevano trasformato da “quarara” cui aveva dato vita negli anni ’30 don Peppino Bertolino,ad una industria ad altissimo potenziale inquinante.
Non tutto il PCI,e per ragioni diverse,in quell’estate fece la scelta radicale.Un pezzo( e tra questi il segretario della federazione provinciale dei giovani comunisti di allora,Gianfranco Zanna,che partecipo’ ad un incontro nella sezione ospitata in un’abitazione di proprietà di Mimi’ Bacchi nei pressi di Piazza Garibaldi diventando poi deputato regionale e dirigente fino ad oggi dell’associazione Legambiente)si pose in contrasto. Le ragioni?Non si poteva,a loro dire,far chiudere un’industria che garantiva il lavoro ad alcune decine di famiglie operaie che intanto la Bertolino aveva già licenziato utilizzandoli quale strumento di pressione .Gino Scasso,allora consigliere comunale di DP,scelse anche lui questa linea tant’è che quando in maniera strumentale i Partiti che costituivano il governo della città (DC,PSI,PSDI,PRI)presentarono un documento per la costituzione di un fantomatico Comitato cittadino con lo scopo di consentire alla distilleria (che intanto era stata chiusa) di riprendere la lavorazione, fu anche sottoscritto da lui oltre che dalla CGIL,CISL ed UIL.Il solo a votare contro fu, ovviamente,il gruppo consiliare del PCI (Costanzo,Fedele,La Fata,Cantelli).
Le ragioni dei gruppi consiliari che facevano riferimento al governo locale erano quelle di garantire l’industriale ed il suo potente ruolo elettorale a Partinico e non certo gli operai che già nel 1979,guidati dal compagno Simone Giacopelli,avevano occupato la fabbrica ma venendo licenziati senza pietà o scrupolo.Gino si accorse ben presto che la sua adesione veniva strumentalizzata in chiave anticomunista e scelse definitivamente e fino all'ultimo di stare dalla parte della difesa della salute e dell’ambiente senza se e senza ma.Insieme al PCI,e fin da subito,un pezzo di CISL con Nino Amato ed altri collaboratori ed amici del sindacato democristiano con i quali fu costituito il COMITATO POPOLARE PER LA LOTTA ALL'INQUINAMENTO IDRICO ED ATMOSFERICO DELLA COSTA S.CATALDO-CIAMMARITA E DEL PARTINICESE.
Non tutto il PCI,e per ragioni diverse,in quell’estate fece la scelta radicale.Un pezzo( e tra questi il segretario della federazione provinciale dei giovani comunisti di allora,Gianfranco Zanna,che partecipo’ ad un incontro nella sezione ospitata in un’abitazione di proprietà di Mimi’ Bacchi nei pressi di Piazza Garibaldi diventando poi deputato regionale e dirigente fino ad oggi dell’associazione Legambiente)si pose in contrasto. Le ragioni?Non si poteva,a loro dire,far chiudere un’industria che garantiva il lavoro ad alcune decine di famiglie operaie che intanto la Bertolino aveva già licenziato utilizzandoli quale strumento di pressione .Gino Scasso,allora consigliere comunale di DP,scelse anche lui questa linea tant’è che quando in maniera strumentale i Partiti che costituivano il governo della città (DC,PSI,PSDI,PRI)presentarono un documento per la costituzione di un fantomatico Comitato cittadino con lo scopo di consentire alla distilleria (che intanto era stata chiusa) di riprendere la lavorazione, fu anche sottoscritto da lui oltre che dalla CGIL,CISL ed UIL.Il solo a votare contro fu, ovviamente,il gruppo consiliare del PCI (Costanzo,Fedele,La Fata,Cantelli).
Le ragioni dei gruppi consiliari che facevano riferimento al governo locale erano quelle di garantire l’industriale ed il suo potente ruolo elettorale a Partinico e non certo gli operai che già nel 1979,guidati dal compagno Simone Giacopelli,avevano occupato la fabbrica ma venendo licenziati senza pietà o scrupolo.Gino si accorse ben presto che la sua adesione veniva strumentalizzata in chiave anticomunista e scelse definitivamente e fino all'ultimo di stare dalla parte della difesa della salute e dell’ambiente senza se e senza ma.Insieme al PCI,e fin da subito,un pezzo di CISL con Nino Amato ed altri collaboratori ed amici del sindacato democristiano con i quali fu costituito il COMITATO POPOLARE PER LA LOTTA ALL'INQUINAMENTO IDRICO ED ATMOSFERICO DELLA COSTA S.CATALDO-CIAMMARITA E DEL PARTINICESE.
Un pezzo di storia della Sinistra e della società civile di questa nostra città .
Insieme a Dicevi,Nobile e Arena sono intervenuti,il prof. D'Asaro,il presidente del Consiglio comunale Aiello, Toto' Bono, Faro Di Maggio,Andrea Bartolotta, Gianluca Ricupati, il prof. e giornalista Enzo Di Pasquale.
P.S. QUANTI VOLESSERO CONOSCERE QUELLA VICENDA DELL’ESTATE DEL 1984
POSSONO ANDARE SU prc partinico DOSSIER "QUEL MARE ROSSO SHOCHING"
POSSONO ANDARE SU prc partinico DOSSIER "QUEL MARE ROSSO SHOCHING"
Sala Rossa
martedì 17 novembre 2015
DIALOGO TERRATERRA TRA L’ATTIVISTA A DUE STELLE NOFRIO E L’ATTIVISTA A UNA E MEZZA ,VIRTICCHIO.
Ci
eravamo limitati a manifestare una modestissima critica nei confronti di quella
che avevamo ritenuto una contraddizione tra quanto scritto in un primo tempo
dagli attivisti 5 stelle locali sull’aro rifiuti dell’amministrazione comunale
di Lo Biundo & C. e quanto scritto successivamente.
Non
l’avessimo mai fatto perche’ mal ce ne colse! Siamo stati investiti da una
tempesta di improperi e volgarita’ anticomuniste da far impallidire oltre che Salvini
e il cavaliere banana perfino i vecchi democristiani ancora in attivita'
permanente o i noti porgitori di microfono.
Diciamo
la verità: siamo rimasti letteralmente sconcertati e frastornati. Ci siamo
riuniti nottetempo per stabilire il da farsi. Dunque, che fare? Li ignoriamo?
Rispondiamo per le rime? Lanciamo una sonora pernacchia alla Totò? Abbiamo
scelto una quarta via, tanto per sdrammatizzare. Anche perche' i 5 stelle, a
prescindere dal sentimento di qualche locale, non sono certo i nostri nemici
politici.Dunque, abbiamo deciso di rispondere cosi'.
FIRMATO: I Comunisti con le virgolette afflitti da becero vittimismo
DIALOGO TERRATERRA TRA L’ATTIVISTA A DUE STELLE NOFRIO E L’ATTIVISTA A UNA E MEZZA ,VIRTICCHIO.
FIRMATO: I Comunisti con le virgolette afflitti da becero vittimismo
DIALOGO TERRATERRA TRA L’ATTIVISTA A DUE STELLE NOFRIO E L’ATTIVISTA A UNA E MEZZA ,VIRTICCHIO.
Nel
dialogo per semplicità li indicheremo con una N. ed una V.
N a due stelle: hai visto come a quei quattro sfasciallitti di
comunisti di Partinico gliele abbiamo cantate con quel nostro post su facebook del 14 nov?
V ad una stella e mezza: Bellissimo! Mi sono talmente scompisciato dalla
risate che hanno dovuto chiamare l’autombulanza di Tonino il quale durante la
traversata per l’ospedale mi riferì che gli sfascialliti erano letteralmente
impazziti perché li abbiamo chiamati comunisti con le virgolette. Una
trovata che solo uno come te avvezzo alla gioiosa vita di mondo, tra musica e canzoni, era capace di
congegnare;
N: Pensa
che costoro avevano avuto l’ardire di mettere in discussione la nostra ben nota
coerenza politica, la nostra capacità di essere operativi. Ad esempio, noi due
non c’eravamo, ma hai visto come i nostri generosi militanti hanno ben ripulito tutto l’esterno del mercato?Te lo dico in confidenza per non farlo
sentire a loro che sono sensibili alle tematiche ambientali, diversamente da noi due,avendolo fatto col cuore e si potrebbero pure incazzare con noi: l'assessore Giovannuzzu ci ha ringraziati mandando un suo segreto
emissario sciacquino con una ‘nguantera di cannola per te e per me .
V: Bravissimi, furono
davvero esemplari.Anzi approfitto dell’occasione per riferirti che il tuo
parente Totò avrebbe necessità di una ben ripulita davanti casa sua. In questi
giorni da' un ricevimento per il suo ultimo padrino, Antony, che è stato
nominato di recente da Trombetta assessore regionale.Ci saranno tutti e vorrebbe fare figura.Dice che come scopiamo
gli esterni noi neppure la S.S.C.I.RSU spa.
N:
Fatti dare la data e saremo lì. D'altronde tu lo sai che noi siamo quelli del
“sempre sì” o “sempre no”. E quando si tratta di Toto’ noi non abbiamo alcun
dubbio: per lui è sempre sì.
V: Dimmi,mio caro Nofrio.Non pensi che ai virgolettati gli dobbiamo dare una ulteriore
nuova strigliata,oppure per adesso va bene così?Certo, gliene abbiamo dette di
tutti i colori.D’altronde mi hanno detto che per elaborare il documento ti sei
dovuto sucari per due giorni di seguito quanto sproloquia quotidianamente,fino
all’ossessione,don Pinuzzu "tiggei" trascrivendo paro paro quel che dice su di
loro.Ho visto che non te ne è sfuggita neppure una. Bellissima quella del
“becero vittimismo” oppure quella “per mera visibilità politica e
per futuribili scopi elettorali” o quella “che per fare eleggere i propri
rappresentanti in Consiglio comunale ha dovuto nascondersi dietro il nome di
Cambiamo Partinico formando mezza lista poi accoppiata ad un’altra mezza
lista civica (Servire e non servirsi) e perfino rivisitare il
"compromesso storico” entrando in coalizione con ex consulenti del sindaco, ex
assessori di lo Biundo oltre che (!)diversi esponenti della estrema destra
partinicese”.
N: Sì,è proprio un capolavoro di eccellenti contumelie anche se non poteva mancare
il solito intellettuale di sinistra, quelli che se la toccano con la pezza, che alla fine della lettura ebbe ad esclamare:”Ma come scrivono
questi? Quale scuola hanno frequentato?Non è che per caso hanno avuto
come docente di lettere quel prof. che uscito dall’aula si fiondava sul
trattore e via verso ‘a Cammuca?” Tu dici che si tratta delle solite
malelingue?Però,è sempre bene la prossima volta che prima di mandare in onda
lanciamo il testo sottoponendolo al parere degli iscritti.
V: Ma quale iscritti! Non penso ce ne sia
bisogno.Luigi XIV non suoleva dire:”L’Etat c’est moi"? E il M-Eta(p)t di Partinico cu’ è? Non
siamo io e tu da soli ,come nella canzone di Mina?”
A QUESTO PUNTO UNA MANO AMOREVOLE FECE CADERE, MESTAMENTE, IL SIPARIO.
Sala Rossa
venerdì 13 novembre 2015
FINO A QUANDO IL FALSO LO DICE LO BIUNDO, TRANSEAT! MA SE ANCHE I 5 STELLE.....
PREMESSA:non ci siamo mai scandalizzati se su di una questione importante dal punto di vista politico un Partito,un Movimento o altro aggregato umano nel giro di poco tempo cambia opinione rispetto alla sua opinione precedente.Se c'é una giusta motivazione.Ciascuno ha sempre il diritto di dire e pensare come vuole.Tuttavia per la simpatia che abbiamo sempre nutrito nei confronti del Movi 5 Stelle anche di Partinico un po' ci siamo preoccupati per il repentino cambio di giudizio che gli "Attivisti" locali hanno manifestato nei confronti del progetto di ARO(raccolta e smaltimento dei rifiuti) presentato dall'amministrazione Lo Biundo.Il giudizio dato sull'ARO dal Movi di Partinico era stato sommario.Si tratta -hanno scritto e noi confermiamo- di un progetto oltre che costoso inspirato da "interessi personali, clientilari,finanziari"(Tratto dal documento del 22 ottobre u.s. a firma "Gli Attivisti").Ma c'é di piu'.Il Movi ha attribuito al PRC responsabilità gravi e per la costituzione della Società di gestione dell'ATO Pa1 ed assunzione di personale da parte della Società Servizi Comunali Integrati RSU spa.Nel documento sotto pubblicato ristabiliamo la verità dei fatti che Lo Biundo e la sua corte hanno sempre cercato di violentare per connaturata cattiveria.Ma se anche i 5 Stelle....
Noi manteniamo sulla "questione rifiuti" lo stesso giudizio di sempre e ci opporremo con tutti gli strumenti di cui si dispone perché questo "affaire",come quello della Policentro,non vada in porto.
DOCUMENTO DEL PRC CIRCOLO "Peppino Impastato" DI PARTINICO
La recente dichiarazione di un attivista del Movimento 5 Stelle di Partinico,rilasciata ad una emittente locale in occasione di una iniziativa dello stesso nei locali dell’Open Space,sul servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti,ci ha lasciati profondamente perplessi,oltre che politicamente preoccupati.
L’attivista, omonimo del sindaco di Partinico, dichiarava,insieme a tante altre discutibili,affermazioni che il progetto ARO dell’amministrazione Lo Biundo risultava,a suo dire ,"un discreto Aro ”.
La nostra perplessità trova giustificazione per quel che scritto in un documento del M5S locale datato 22 ottobre u.s.,che sintetizziamo e riportiamo nei punti essenziali:
1) il piano ARO elaborato dal Comune costava 1 milione e mezzo in più rispetto a quello che alcune forze politiche (tra cui lo stesso Movimento) ed ambientaliste avevano offerto gratuitamente all’amministrazione e da questa rifiutato;
2) Il costo del servizio potrebbe ulteriormente diminuire se i dipendenti ATO venissero assunti dalle nuove SRR,applicando quindi il contratto “Enti-locali”anzichè quello FEDERAMBIENTE, che comporta un complessivo aumento del costo della manodopera del 30%;
3) “Per motivi a noi sconosciuti (leggasi interessi personali, clientelari, finanziari) l’amministrazione comunale ha deciso di esternalizzare il servizio affidandolo, tramite pubblico incanto, a ditte esterne”.
Come appare del tutto chiaro ed evidente gli Attivisti firmatari del documento avevano espresso un giudizio documentato, severo, pesante come un macigno sul progetto ARO dell’amministrazione Lo Biundo.
Perché, allora, questo repentino cambiamento di giudizio per cui questo progetto diventa invece, secondo quanto affermano adesso, discreto e dunque accettabile?
Ma c’è di più. Il nostro Partito ha sempre sostenuto che una forza politica è davvero seria e incisiva quando nel manifestare un giudizio, una opinione fonda, giudizio o opinione, su fatti accertati e indiscutibilmente veritieri.
Duole rilevare come gli Attivisti locali siano fortemente e gravemente disinformati su fatti e avvenimenti della vita politica di Partinico.
Scrivono,infatti, che “coloro che hanno condiviso la nascita del carrozzone ATO Rifiuti, Giunta Motisi in primis, Partito Democratico(Margherita e DS)Artigiani,Rifondazione Comunista e Verdi, hanno la grossa responsabilità politica di decine di assunzioni clientelari, che contribuiscono ad aumentare in modo abnorme il costo del servizio”.
Troviamo tali affermazioni, almeno per quel che riguarda il nostro Partito, assolutamente prive di serio fondamento, oltre che offensive e lesive della dignità nei confronti di chi ha una lunga storia di lotte, sacrifici ed impegno sempre condotte con determinazione e senza concessioni o cedimenti, anzi sempre in prima linea contro malapolitica, corruzione, clientelismo e mafia.
Per cui è necessario che venga ripristinata la verità dei fatti :
a) l’ATO Rifiuti PA1,cioè la Società Servizi Comunali Integrati RSU spa, è stata costituita con atto del Notaio Orlando di Cinisi in data 30 DICEMBRE 2002,con sindaco di Partinico Giuseppe Giordano, sostenuto anche dai consiglieri comunali Salvatore Lo Biundo e Giovanni Pantaleo,oggi rispettivamente sindaco ed assessore del nostro Comune e con Presidente del Cda la dott.ssa Elena Conti, Direttore Generale del Comune di Partinico assunta dal Sindaco con contratto fiduciario e imposta agli altri sindaci dei 12 Comuni appartenenti all’ATO Rifiuti Pa 1;
b)Il consigliere comunale del Partito della Rifondazione Comunista di Partinico, OTTAVIO PULEO,FU IL SOLO a votare contro la costituzione della Società;
c)In data 31 DICEMBRE 2007 la Temporary,una società interinale, forniva alla Servizi Comunali Integrati nuovi dipendenti che si andavano ad aggiungere al personale proveniente dai Comuni.
Il Partito delle Rifondazione Comunista già dal MESE DI GIUGNO 2006 NON FACEVA PIU’ PARTE DELLA GIUNTA MOTISI;
d) Il 10 GENNAIO 2008 l’on. Giusto Catania,segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista,e l’on. Francesco Forgione del nostro stesso Partito e Presidente della Commissione nazionale antimafia, denunciavano le assunzioni clientelari anche all’ATO di Partinico (giornale La Repubblica).
Il nostro Partito nutre profondo rispetto e stima per i deputati del Movimento 5 Stelle e soprattutto per le deputate Palmeri e La Rocca con le quali, insieme al gruppo consiliare "Cambiamo Partinico", è stato possibile condurre importanti lotte contro il ruolo della distilleria Bertolino, sostenere le problematiche legate all'uso dell'acqua dell’invaso Poma ed altro.
Cogliamo l’occasione per rendere pubblica e manifesta gratitudine nei confronti di questi deputati che, come noi con serietà ed impegno,operano quotidianamente per la difesa ed avanzamento della Sicilia e a sostegno del miglioramento della vita dei lavoratori.
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
CIRCOLO “Peppino Impastato” di Partinico
lunedì 9 novembre 2015
E IL FIUME NOCELLA CONTINUA A VOMITARE
·
Rifondazione Comunista Partinico ha aggiunto 2 nuove foto.
QUESTA MATTINA ALLA FOCE DEL NOCELLA IL FIUME VOMITAVA ( E CONTINUA A VOMITARE) UNA MASSA ENORME DI ACQUA , SCURA ,PUTRIDA E PUZZOLENTE. COSI'COME ORMAI DA 31 ANNI .TACCIONO GLI AMMINISTRATORI COMUNALI, L'AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE, LA REGIONE SICILIANA ED IL SUO ASSESSORATO. EPPURE A QUALCHE CENTINAIA DI METRI DALLA FOCE E' STATO REALIZZATO UN DISCUTIBILE RECUPERO DELL'ANTICA CHIESETTA DI S.CATALDO CHE A DETTA DEL GRUPPO DI AZIONE LOCALE(GAL) CHE HA FINANZIATO L'OPERA DOVREBBE RILANCIARE IN QUELLA ZONA IL TURISMO, SOPRATUTTO RELIGIOSO .LO STATO DI ABBANDONO E DI DEGRADO DI TUTTA L'AREA COSTITUISCE UN VERO DETERRENTE,OLTRE CHE UN AFFRONTO ALLA NATURA , NEI CONFRONTI ANCHE DEI PIU' VOLENTEROSI CHE AMANO TUTTA LA ZONA DI S.CATALDO CHE E' DI UNA STRAORDINARIA BELLEZZA NATURALE .
giovedì 24 settembre 2015
HO UN'IDEA:PER REALIZZARE LA POLI PERCHE' NON CHIAMARE TIZIANO "pizzetto" RENZI EX DICCI' E PAPA' DEL BULLETTO DI RIGNANO SULL'ARNO?
Appena si sente in giro odore di
elezioni ( dirette o indirette) piu’ o
meno vicine cui è interessato il
Rifugiato di S.Vito a mare(versione aggiornata del Rifugiato di collina,abbandonata
nottetempo e precipitosamente)si
ricomincia a parlare dell’area lungo la Partinico-Alcamo dove s’infransero i sogni ultradecennali e la carriera politica di
Giugio ,quelli economici di don Lino e soci piu’ o meno occulti ,locali e
forestieri e che un insieme di imbecilli (tra cui lo scrivente) avevano
ingenuamente nel lontano 1999 consegnato nelle mani di alcuni imprenditori
locali per costruire li’ la speranza dell’impresa artigiana che doveva
significare sviluppo e soprattutto lavoro cosi’ come nella vicina Alcamo che
nella contrada Sasi ha insediato, ad oggi, piu’ di 150 imprese artigiane o con queste collegate.La cosa sappiamo come fini’.Qualcuno suole ricordarci,beffeggiandoci,il detto che
fini’ “ come ‘dda cosa ra ‘zza Bittidda”.Dunque,caduta l’illusione,buggerati ciclicamente centinaia di padri di famiglia(
i bisognosi’,è noto,sono sempre speranzosi ed abboccano all’amo),rastrellati voti a tinchitè non solo per sé ma per i suoi padroni di turno,fanno
circolare ‘a babbu mortu le solite
voci che colpiscono ancora una volta al cuore centinaia di disperati alla
ricerca di un lavoro qualsiasi per sé o per i figli.Prede facile di sciacalli
allenati ad azzannare e portare casa per felicemente banchettare.Rigirano,dunque,le
voci del tipo:“ forse abbiamo trovato
nuovi acquirenti dell’area,forse acquistano i cinesi (i quali,intanto,si
sono saldamente piazzati dentro la città e nelle immediate periferie),forse arrivano i russi”.Si riaprono
le danze.Ovviamente,come al solito e fino ad ora si tratta di voci dal
sen uscite,di illusioni e pii desideri.Tuttavia noi che siamo stati additati
da un noto incontrollato ed
incontrollabile sciagurato quali responsabili del fallimento dell’affaire del secolo,abbiamo una chiara e seria proposta da fare ai nostri ipotetici
ma ancora esistenti interlocutori.Per
farci perdonare.Chi sono ?Adesso non ne
abbiamo piu’ la pur minima idea visto
come le società di affari si compongono e si scompongono,ma sappiamo che ci
sono,che aspirano,che pregano,che implorano perché questo accada.E noi li
possiamo ben capire ed anche giustificare. E dare loro una mano.
Dunque,circola voce sulla stampa
che un tal Tiziano Renzi piu’ noto come imprenditore che papà del bulletto di
Rignano sull’Arno,ex consigliere comunale dicci’,e ovviamente dirigente del PD
di quelle parti,fornito di pizzetto( pare che il pizzo sia una caratteristica distintiva
di tanti democristiani d’altri tempi ma
sicuramente vivaci d’intelletto ed attivi ) e tanta voglia di fare,si è messo
in un circuito che potrebbe fare alla
nostra bisogna .Tizi,dopo le note vicissitudini economiche che lo hanno
coinvolto si è costruita una nuova
identità professionale: ricercatore di aree su cui poter costruire centri
commerciali e outlet dell’abbigliamento. La sua sfera d’azione oggi si ferma a
quelle zone della Toscana ma se,ad esempio,il Rifugiato di S.Vito forte dei
suoi ammanigghiamenti con il PD di Craco,uno dei tanti suoi ciclici padri
putativi neppure tanto nobile ( nel senso dei
sentimenti nei suoi confronti),si mettesse in contatto con Tizi facendolo arrivare dalle nostre
parti,non sarebbe come ricominciare da li’ dove don Lino ci ha lasciati?Craco però,a
nostro modesto avviso,dovrebbe con l'autorevole supporto di Gianli:1)definitivamente abbandonare la sciagurata
idea di ricercare sindaci dei Comuni
della provincia di Palermo e convincerli a votare uno che non ha saputo
governare una città di poco piu’ di 31 mila partincesi ma che vorrebbe a capo della città metropolitana con una popolazione e dei problemi di oltre 1 milione di cittadini;2)rimettersi in contatto con l’ex assessore alle attività produttive
della Regione,Venturi (anche se attualmente impelagato in una vicenda di mafia
ed antimafia da bassifondi ),che si prodigo’ anche su sollecitazione di un
senatore noto al pubblico televisivo
locale quale cattedratico dell’antimafia
verbale ,perché le carte della Poli sponsorizzate da Rifugiato di ex collina ed ora di mare,ricevessero tutti i pareri favorevoli dalla Regione e varare l’affaire;3)convocare una Giunta urgente con la presenza indispensabile della Segretaria
Divano del Sindaco e dare incarico fiduciario(ai sensi dall’art. 37 del Regolamento
dell’Organizzazione degli Uffici e dei Servizi)al sig. Tiziano"pizzetto"Renzi con
l’obbligo per costui di trovare acquirenti dell’area di Margi che siano beduini, asiatici,europei,indo,extra etc.purché danarosi e disposti ad investire dalle nostre parti sapendo a priori che dato l’alto
tasso di frariciume che circola potrebbero,come don Lino,lasciarci le penne.Noi siamo fiduciosi. E voi?
ERRATA CORRIGE: la segretaria generale del
nostro Comune fa di cognome DIVONO e non come
erroneamente da noi scritto DIVANO.Ce
ne scusiamo vivamente con l’interessata.
Toti Costanzo
lunedì 21 settembre 2015
PRESENTATO IERI ALL'ITCG "C.A. dalla CHIESA", IL REPORTAGE "BELLAMERICA" DI ENRICO M. CALAGNA
EMIGRANTI
Ieri pomeriggio nell'aula magna dell'ITCG Dalla Chiesa, Enrico M. Calagna su un'idea di Sergio Bonni' , ha presentato ad un pubblico numeroso ed attento un importante reportage -una vera bellissima inchiesta -che ha efficacemente scavato nel profondo della vita seppur di un piccolissimo nucleo di nostri emigrati in America per comprendere le ragioni del "sogno americano" che hanno rincorso anche tanti nostri parenti . E non solo il sogno di partinicesi ma sopratutto dei Comuni vicini .Le loro storie, sinteticamente da loro raccontate, ci dicono come la voglia di vivere una vita di dignità e benessere rompendo con miseria o indigenza é stata la molla , insieme a particolari situazioni esistenziali,a prevalere sui sentimenti che spesso ci legano alla nostra terra,alle famiglie, alle nostre radici che comunque resta nel profondo del loro cuore .Furono immensi i sacrifici e grandi le difficoltà per costruire oltre che una posizione economica anche una nuova identità, di quanti alla fine dell' '800 e lungo il secolo scorso scelsero l'America. E sono le stesse ragioni che oggi spingono migliaia di uomini, donne e bambini a lasciare l'Africa e ,sfidando la morte, approdare sulle nostre coste.Chi capisce la nostra emigrazione non puo' che accogliere quelli che oggi a noi si rivolgono per avere aiuto e sostegno .Abbiamo conosciuto uomini "dal di dentro", la loro umanità e forte fede religiosa (eccellente e "nuova" l'intervista a Mimi' Scaglione) , le loro storie ,le occasioni che hanno avuto ,le opportunità , il duro lavoro di un esercito di barbieri,muratori,sarti,contadini che diventarono imprenditori e successivamente i loro figli, affermati professionisti,uomini politici .Un lavoro culturale ben confezionato (testi,musica ,montaggio eccellenti) che conferma come esiste un pezzo di città che attraverso la Cultura non intende piegarsi ai nuovi razziatori che con il loro spirito distruttivo tendono ad annientare la storia di questa città .
Toti Costanzo
martedì 4 agosto 2015
CI HA LASCIATI IL PROFESSORE TANINO CANNIZZO
USTICA 1965-AL CENTRO TANINO CANNIZZO E GIOVANNI MARTUCCI-ULTIMO A DESTRA TOTI COSTANZO.IN PRIMO PIANO DANIELE PIOMBI CONDUTTORE TELEVISIVO |
Oggi ci ha lasciati un amico, una
carissima persona la cui amicizia affondava le sue radici nella nostra
lontana giovinezza,quella carica di
speranza e di sogni,di certezze e di voglia di vivere.Tanino Cannizzo volle
vivere intensamente la sua vita.Fu sicuramente una persona assai fragile ma con uno
straordinario cuore che si apriva ai bisogni degli altri,che metteva a
disposizione quel che aveva e spesso anche quello di cui non disponeva.Tanino
fu un sognatore,un uomo di una generosità fuori dal comune che visse una fase lunga della sua vita sicuramente,come si suol dire,sopra le righe rompendo canoni e schemi tradizionali ,lui che proveniva da una
famiglia della buona borghesia partinicese con un padre,lo straordinario
professore Mimi’ Cannizzo che fu per tanti della mia generazione un Maestro di
vita,e con la mamma signora Italia De Rosa insegnante di educazione fisica come
il marito e come lo fu lo stesso Tanino.Ebb come suocero l’avvocato Mario
Mancuso che fu uno dei sindaci piu’ amati dalla città il quale governo’ subito dopo
il dopoguerra quando bisognava ricostruire dalle macerie,pensare ai poveri e
ai disoccupati.E Mario Mancuso lo fece
come poteva un sindaco che a Partinico aveva dato vita alla DC insieme al
professore Vito Cartosio,Ciccio Oliveri,Vito Scaglione,Ciccino Russo,don Vito
Barone,il dottore Francesco Gurisco e tanti
altri . Una generazione,quella dell’avvocato Mancuso,che lascio’ una forte
impronta nella vita politica e culturale della nostra città.
Chi ha conosciuto Tanino non ha
potuto fare a meno di volergli bene.Tra questi non posso non citare Nino
Bertolino che gli fu sempre vicino,anche nei momenti piu’ gravi della sua vita
perché Tanino fu disponibilità,generosità,altruismo,voglia di
vivere e vivere intensamente.Una forza che ti contagiava.Lui non si poneva né limiti
né ostacoli.Con la sua decappottabile( eravamo studenti all’ISEF di Palermo
anche se in contemporanea anche docenti ) dopo ogni allenamento pomeridiano andavamo
ad accompagnare nella vicina Altavilla Milicia il giovane promettente ostacolista,Salvatore
Scaletta,che gareggiava per la nostra Società sportiva e che fu,poi,anche sindaco della sua città.Né si sottrasse mai
all’impegno di accompagnare piu’ di una volta a settimana il mezzofondista
Paolo Finazzo che studiava nel nostro Liceo ma abitava a San Cipirello.Instancabile organizzatore alla sua caparbietà e volontà si deve la costruzione dell’Atletica Partinico
cosi’ come,per me indimenticabile fu quella vacanza che ci concedemmo nel 1965
ad Ustica ospiti di un nostro amabile e generosissimo collega,Giovanni
Martucci,grande atleta ed insigne docente.Giovanni mise a nostra disposizione
una sua casa di campagna dalla quale dominavamo il piccolo borgo ed il mare e
da cui a dorso di asino(era assolutamente vietato l’uso dell’automobile)ci
spingevamo fino allo Spalmatore allora soltanto una scogliera o fino ad
arrivare fino alla stazione metereologica. Li’ conobbi il gigante (era un omone
alto due metri) Camillo Padovani dichiaratamente
ed orgogliosamente comunista in un’isola che ha avuto diversi sindaci del PCI compreso
l’attuale,Attilio Ricciardi che da quella storia politica proviene.E ad Ustica
conoscemmo i Gufi,un gruppo di
cabarettisti composto da Lino Patruno,Roberto Brivio,Gianni Magni e Nanni Svampa che avevano scelto l’isola per
le loro vacanze.E Svampa all’isola di Ustica dedico’ una bellissima canzone, “La mia Isola” che soleva cantare molto
spesso anche in piazza luogo di incontro dei tanti ospiti .
Restammo ad Ustica fino a quando
fummo costretti ,per l’apertura dell’anno scolastico,a ritornare a Palermo e
riprendere la nostra vita.Avevamo perso la memoria del tempo.Quell’isola,per
noi magica ci aveva coinvolti non solo emotivamente.Ma Tanino ad Ustica
resto’ molto legato al punto da diventare uno degli organizzatori di diverse
manifestazioni musicali.Perché Tanino era fatto cosi’.
Ebbe sicuramente una vita,difficile,travagliata.La vita che lui ,però,scelse e di cui bisogna avere rispetto e comprensione umana.
Ma anche a Tanino,per
certi versi,devo la mia scelta politica nel PCI.Lui democristiano,forse per
convincimento o forse perché genero di una personalità come Mancuso ( ma
cugino di Ignazio Speciale che fu segretario della sezione comunista di
Partinico) in una sera d’inverno del 1970 davanti il biliardo di don Luigi Salamone
mi spingeva ad accettare la proposta di
Marco La Fata e Vincenzo Fedele a candidarmi,da indipendente,per il Consiglio
comunale.Mi disse una frase che non dimenticherò : “ Candidati .Se io potessi non avrei alcun indugio” .
Mi candidai e fui eletto nel
Consiglio.Tanino in quell’occasione mi confido’ d’avere votato per la prima volta per il Partito Comunista
Toti Costanzo .
venerdì 31 luglio 2015
E PANTALEO IN TIVVU' SEMBRO' UN PUGILE SUONATO!
L’altro ieri al “microfono sempre amico nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia”,l’assessore Giovanni Pantaleo sembrava un pugile suonato.Si lamentava,miagolava, picchiuliava perché pezzi di burocrazia comunale ostacolano – a suo dire- il lavoro grandioso della giunta Lo Biundo.E li’ a sciorinare traguardi mai raggiunti da altri dall’epoca dei Cistercensi fino ai nostri giorni. Si’,diceva Sciabo2, ci vuole qualche accorgimento nel senso di togliere qualche cumulo di volgare munnizza e la cosa si puo’ fare. Fare che? Ma consentire al Desaparecidos di approdare all’ARS perché Partinico – dice -non ha una rappresentanza alla Regione e al Parlamento nazionale.Dall’altro lato il tenutario,noto quando vuole anche per le sue fulminanti battute e aspri giudizi,restò muto come un pesce anche se Danilo sosteneva che anche i pesci parlano.Forse impietosito dalle condizioni ( un vero straccio) di Jhonny che in genere è pimpante, irriverente,effervescente,imbrogliante,travolgente,strabiliante, splendido splendente. Dunque dopo i disastri amministrativi mai visti dalle ultime cinque generazioni di partinicoti causati da una schiera di “rapini”(cosi’ definiva Cola alcuni noti democristiani dell’epoca dediti all’arte del togliere alla collettività a proprio favore) e Mesch cambiando anche qualche altro assessore-cuscinetto-sovrammobile-schiavettoselvaggio-accondiscendente-giustificante-pigliabboffe-(abbiamo fatto il conto e ne ha cambiati piu’ o meno quanto Rosario Trombetta) all’ARS potrebbe anche approdare.Si tratta di raccogliere altri fondi,esercitarsi con un corso accelerato nella lingua italiana,trovare ulteriori “sparsi” per il territorio disposti a scommettere sul NULLA. D’altronde l’Assemblea oggi non è piena di soggetti con caratteristiche tali e quali ?E poi se all’ARS al posto dell’incontinente(nel senso che non si contiene mai) Fabrizio Ferra potrebbe approdare perfino quello dei corsi di formazione che sponsorizza a Partinico abballavirticchio,perché non lui che,poveretto,rappresenta l’iconografia del giovane faidaté che arrampicando arrampicando è pervenuto là dove era impossibile immaginare?Dunque alla scalata di Chi l’ha visto? si opporrebbero alcuni,pochi,funzionari comunali.Chi? Sciaboletta non lo dice e il tenutario non glielo chiede perché a Jhonny tutto gli si puo’ chiedere ma mai per farlo classificare come un “ panza lenta”.E’ a questo punto che anche noi mossi a compassione dobbiamo interrogarci chiedendoci:questi quattro gatti di comunisti che ancora gironzoliamo a Partinico,se si dovesse candidare Queru(e)lante e gli dovessero necessitare quei quattro voti che ancora qualcuno mosso a pietà ci eroga che fà,finalmente non la faremmo una buona azione?Si,la buona azione di liberarci di un ingombro che andrebbe,nella eventualità, ad ingrossare le fila di un esercito di vaganti senza meta tanti dei quali tengono in scacco la nostra Sicilia ormai da troppo tempo.
Toti Costanzo
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