E' vero: la storia non si fa con i SE. Tuttavia quella locale, che é importante per una comunità seppur ristretta, attraverso i SE potrebbe consentirci di avere una visione diversa da quella che é rapresentata oggi alla luce dei risultati elettorali, quelli ufficiali, cioé quelli che hanno determinato UNA SITUAZIONE POLITICA ORMAI DEFINITIVA E CONSOLIDATA.
Dunque con riferimento alle elezioni comunali e ai risultati elettorali definiti nella cosidetta "prima tornata", i nostri lettori devono concederci questa opportunità e permetterci di dire: SE, ad esempio Totò Bono, Gisella Pecoraro, Mimmo Briganò, Franco Calamia, Giuseppe Lo Baido e qualche altro non avessero trovato, ALL'ULTIMO ISTANTE, una collocazione all'interno delle liste che supportavano di già il candidato Lo Biundo, quali sarebbero stati i risultati elettorali?
Vediamo: le liste di Lo Biundo totalizzano 10.006 voti e cioé il 53,92% e dunque a queste vengono assegnate 18 consiglieri comunali e cioé una maggioranza di tipo berlusconiano, la stessa che ebbe il centro destra nel 2000 con l'elezione a Sindaco di Giordano.
Che poi il candidato Sindaco abbia totalizzato meno del 47% conta poco nel senso che con il ballottaggio si ricomincia d'accapo.
Ora vediamo cosa sarebbe successo se alcuni candidati che, come dicevamo sopra, per ragioni diverse, che ci interessa poco oggi analizzare, avessero scelto di stare ALTROVE .
Per esempio Mimmo Briganò e Franco Calamia (iniseme 315 voti alla Civica per il Governo di Partinico) nel loro Partito, l'MPA. E poi Gisella Pecoraro e Totò Bono entrambi parte di quell'Alleanza Democratica definita "di opposizione" (che il gruppo degli artigiani volle, fin da subito, che si infrangesse sugli interessi del COSAR e della Policentro), così come convenuto, di stare con Rifondazione in una Lista di cui già si era abbozzato il simbolo (289 voti entrambi alla Lista Partinico Nuova). E se il dott. Giuseppe Lo Baido fosse rimasto in Alleanza Nazionale e quindi nel Popolo delle Libertà (475 voti alla Lista Una Città per Tutti) e infine il candidato La Mantia sostenuto da Totò Chimenti (199 voti alla Civica per il Governo di Partinico), senza contare altri candidati "spuri" che hanno contribuito al successo delle Liste di Lo Biundo, COSA SAREBBE SUCCESSO?
Sarebbe accaduto che alle Liste di Lo Biundo sarebbe mancato qualcosa come il 7% (cioé circa 1300 voti) e la composizione del Consiglio comunale NON SAREBBE STATA QUELLA CHE OGGI E'. Sarebbe stata diversa così come diversa sarebbe stata la definitiva percentuale assegnata al candidato Sindaco Lo Biundo nella prima fase nella quale ha ottenuto il 46,03%.
UNA VERA E PROPRIA RIVOLUZIONE ed uno sconvolgimento politico di proporzioni notevoli. Va anche aggiunto che i 1300 voti trasferiti alle Liste di Lo Biundo non solo hanno consentito l'elezioni di alcuni consiglieri comunali che non lo sarebbero diventati MA HA PORTATO IN CONSIGLIO SOLTANTO IL DOTT. GIUSEPPE LO BAIDO. Una ben magra consolazione per i nostri amici.
Fuori dal Consiglio, Totò Bono, Gisella Pecoraro, Mimmo Briganoò cioé tre consiglieri di esperienza e combattività, sicuramente utili per la soluzione di problemi importanti della città. Probabilmente, se non tutti, almeno due sarebbero, come si dice in gergo, andati "dentro" se, ovviamente, avessero scelto diversamente.
Così non é stato e dunque, ora, a noi non resta che attendere il risultato che si avrà con il ballottaggio e, se é il caso, ritornare su alcune questioni che abbiamo solo accenato in questo post.
Dunque con riferimento alle elezioni comunali e ai risultati elettorali definiti nella cosidetta "prima tornata", i nostri lettori devono concederci questa opportunità e permetterci di dire: SE, ad esempio Totò Bono, Gisella Pecoraro, Mimmo Briganò, Franco Calamia, Giuseppe Lo Baido e qualche altro non avessero trovato, ALL'ULTIMO ISTANTE, una collocazione all'interno delle liste che supportavano di già il candidato Lo Biundo, quali sarebbero stati i risultati elettorali?
Vediamo: le liste di Lo Biundo totalizzano 10.006 voti e cioé il 53,92% e dunque a queste vengono assegnate 18 consiglieri comunali e cioé una maggioranza di tipo berlusconiano, la stessa che ebbe il centro destra nel 2000 con l'elezione a Sindaco di Giordano.
Che poi il candidato Sindaco abbia totalizzato meno del 47% conta poco nel senso che con il ballottaggio si ricomincia d'accapo.
Ora vediamo cosa sarebbe successo se alcuni candidati che, come dicevamo sopra, per ragioni diverse, che ci interessa poco oggi analizzare, avessero scelto di stare ALTROVE .
Per esempio Mimmo Briganò e Franco Calamia (iniseme 315 voti alla Civica per il Governo di Partinico) nel loro Partito, l'MPA. E poi Gisella Pecoraro e Totò Bono entrambi parte di quell'Alleanza Democratica definita "di opposizione" (che il gruppo degli artigiani volle, fin da subito, che si infrangesse sugli interessi del COSAR e della Policentro), così come convenuto, di stare con Rifondazione in una Lista di cui già si era abbozzato il simbolo (289 voti entrambi alla Lista Partinico Nuova). E se il dott. Giuseppe Lo Baido fosse rimasto in Alleanza Nazionale e quindi nel Popolo delle Libertà (475 voti alla Lista Una Città per Tutti) e infine il candidato La Mantia sostenuto da Totò Chimenti (199 voti alla Civica per il Governo di Partinico), senza contare altri candidati "spuri" che hanno contribuito al successo delle Liste di Lo Biundo, COSA SAREBBE SUCCESSO?
Sarebbe accaduto che alle Liste di Lo Biundo sarebbe mancato qualcosa come il 7% (cioé circa 1300 voti) e la composizione del Consiglio comunale NON SAREBBE STATA QUELLA CHE OGGI E'. Sarebbe stata diversa così come diversa sarebbe stata la definitiva percentuale assegnata al candidato Sindaco Lo Biundo nella prima fase nella quale ha ottenuto il 46,03%.
UNA VERA E PROPRIA RIVOLUZIONE ed uno sconvolgimento politico di proporzioni notevoli. Va anche aggiunto che i 1300 voti trasferiti alle Liste di Lo Biundo non solo hanno consentito l'elezioni di alcuni consiglieri comunali che non lo sarebbero diventati MA HA PORTATO IN CONSIGLIO SOLTANTO IL DOTT. GIUSEPPE LO BAIDO. Una ben magra consolazione per i nostri amici.
Fuori dal Consiglio, Totò Bono, Gisella Pecoraro, Mimmo Briganoò cioé tre consiglieri di esperienza e combattività, sicuramente utili per la soluzione di problemi importanti della città. Probabilmente, se non tutti, almeno due sarebbero, come si dice in gergo, andati "dentro" se, ovviamente, avessero scelto diversamente.
Così non é stato e dunque, ora, a noi non resta che attendere il risultato che si avrà con il ballottaggio e, se é il caso, ritornare su alcune questioni che abbiamo solo accenato in questo post.
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