Quel che accaduto Domenica scorsa a Montelepre mi sembra politicamente abbastanza interessante e rilevante per cui ritengo che vada la pena analizzarne alcuni aspetti essenziali. Si apre la campagna elettorale per le elezioni del Sindaco della cittadina e al comizio tenuto dalla Lista “Noi con Voi” che ha quale candidato il dottore Giuseppe Terranova dirigente dell’UDC ma proveniente dalla vecchia DC, presenziano i seguenti esponenti politici: gli onorevoli Lupo, Vitrano e Mattarella (tutti ex diccì) ed attualmente deputati all’ARS per il PD. In più l’onorevole Lupo, che proviene dalla CISL ed è l’unico siciliano che fa parte della Direzione nazionale di Franceschini, è lo stesso deputato che a Borgetto sponsorizza il gruppo del PD che sostiene l’attuale Sindaco Davì di centro destra in contrapposizione all’altro gruppo dello stesso Partito al quale aderiscono il Segretario cittadino, Alessandro Santoro, ed alcuni consiglieri comunali quali Panettino e Barbaro. Insieme a questi tre deputati del PD (l’operazione ha avuto, addirittura, il beneplacito ufficiale dalla Segreteria Provinciale di questo Partito) nientemeno che l’onorevole Dina e il senatore Totò Cuffaro dell’UDC (tutti e due rigorosamente provenienti dalla estinta DC) e poi un rappresentante dell’MPA (il cui leader siciliano, l’on. Lombardo, è un pezzo di storia democristiana) ed un rappresentante del PdL in contrasto con quello locale che sostiene l’uscente Sindaco Tinervia, legato alla cordata politica dell’on. Micciché, con un fratello Assessore al Comune di Palermo. Dunque a primo acchito si potrebbe ben dire che si tratta di un palese inciucio di tipo localistico e niente più tra ex componenti della vecchia diccì estinta con il tifone di mani Pulite i cui pezzi, però, non sono mai scomparsi ma si sono diversamente collocati in alcuni Partiti nati nella seconda Repubblica. Cioé, si vorrebbe dire, una operazione circoscritta, locale, che inizia e finisce a Montelepre? Io non sono d’accordo su tale semplicistica analisi quanto piuttosto, a mio parere, tutti questi pezzi di ex democristiani hanno voluto scegliere l'occasione della competizione negli Enti locali per riproporre un meccanismo che rimette insieme elementi sparsi della DC per un progetto di ricomposizione e costruzione di una nuova versione del Partito dei cattolici in Italia che ha alcuni epigoni dentro il PD (tutti gli ex democristiani, il pentito radicale Rutelli e altre componenti moderatissime di provenienza diessina), l’UDC in toto e pezzi del PdL seppur attualmente marginali. Il convincimento nasce dalla presenza sul palco di Montelepre del senatore Cuffaro e della componente ex democristiana del PD, nessuna presenza di ex diessini a diversi livelli e per di più un pezzo di questo partito, quello di tradizione di “sinistra” con appendici nel passato piccì, é dentro la Lista “Liberi tutti” che candida quale Sindaco il giovane Cristiano che, se non ricordo male, fu segretario della locale sezione del PCI-PDS ai tempi di Filippo Puntorno. Appare evidente che se l’alternativa a Tinervia-Micciché sarà Terranova-Cuffaro-Mattarella i miei compaesani per caso (visto che quasi per caso sono nato in via Castrenze Di Bella) avranno ancora nel loro futuro tanta ipocrisia, clientela, promesse e diritti negati.
Noi comunisti, ovviamente, abbiamo simpatia per questa lista “di sognatori” e per questo candidato considerato che, almeno questa componente del PD, non ha ritenuto di stare né sul palco, e neppure simbolicamente con il Partito siciliano di Cuffaro falcidiato dalle denunce, dagli arresti, dalle condanne per mafia, per scambio di voti, per clientele. Senza dimenticare lo spezzone di Raffaele Lombardo presente nella lista di Terranova, nuovo esempio di Partito trasformista e clientilare che ha affossato ogni speranza di cambiamento nella nostra Sicilia.
Alla Lista “Liberi tutti” va la solidarietà dei comunisti di Partinico e per quel che sarà possibile anche l’impegno attivo per un loro successo politico.
Toti Costanzo
Alla Lista “Liberi tutti” va la solidarietà dei comunisti di Partinico e per quel che sarà possibile anche l’impegno attivo per un loro successo politico.
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