Se Salvo Lo Biundo avesse frequentato il Liceo classico di Partinico, con assoluta certezza data la sua età, sarebbe stato un mio alunno. Molto probabilmente gli avrei insegnato, senza presunzione alcuna, non solo la conoscenza delle tecniche per l’esercizio delle attività sportive più diffuse insieme alla storia dell’educazione fisica, alla conoscenza dell’anatomia e fisiologia, ma la sostanza dell’essenza della riforma Gentile e sicuramente avremmo discusso di mafia, antimafia, legalità, storia della nostra città, lo sciopero alla rovescia, le lotte per la diga sullo Jato, libertà dell’etere, democrazia e rispetto del lavoro, banditismo, stragi del ’47 ed altro ancora. E se fosse stato fortunato, scolasticamente parlando come lo fui quale studente del Ginnasio, e cioè quella d’avere avuto un docente di Lettere quale io ebbi la fortuna di avere, tal professore Nunziata che era anche carinese oltre che sacerdote e soprattutto un’autorità nel latino ed anche nel greco, avrebbe avuto la possibilità d’incominciare il suo anno scolastico come lo iniziavamo noi studenti d'allora e cioé con lo studio del vocabolario. Il prof. Nunziata, infatti, all’inizio dell’anno, portava in classe un vocabolario, si sceglieva una parola, se ne imparava il significato approfondendolo per cui, col tempo, era difficile utilizzare una parola con un significato assegnandogliene un altro. Dunque se Lo Biundo fosse stato alunno del prof.Nunziata saprebbe, di sicuro, che se la Cantina borbonica ha necessità di reperire risorse per il suo automantenimento, bisogna utilizzare il termine di "UTOFINANZIARE" e non, come ebbe a dire in una intervista dei Mercoledì 20 u.s. su T.J. "AUTOCONVENZIONARE". E saprebbe con assoluta certezza il significato di “DELOCALIZZAZIONE “ (cioé trasferire una cosa da un posto ad un altro) riferito all’industria Bertolino mentre lui è convinto che delocalizzare significhi ”CREARE UNA NUOVA INDUSTRIA IN UN ALTRO LUOGO”. Tant’é che ha, a quanto da lui stesso dichiarato, incontrato l’industriale e le ha proposto un’area supergiù nella zona di Valguarnera sulla quale realizzare un NUOVO impianto senza, però, eliminare l’esistente. Ora, se Pino Maniaci, in questi ultimi tempi non fosse un poco distratto dalle innumerevoli, stressanti conferenze cui partecipa, gli avrebbe sicuramente chiesto come e quando ha incontrato la Bertolino e perché le ha proposto di realizzare una nuova struttura industriale in una nuova area senza annullare l'esistente ed in più le ragioni per cui NON SOLLEVA, RENDENDOLO PIU’ EVIDENTE, IL COLLETTORE DI SCARICO CHE PORTA I REFLUI DELLA DISTILLERIA DENTRO IL TORRENTE PUDDASTRI perché sia visibile, leggibile da parte di tutti. E gli chiederebbe se l’industria si approvvigiona ancora con l’acqua dell’invaso Poma così come decise illegittimamente l'onorevole Cuffaro quand'era ancora Presidente della Regione siciliana mentre ha l’obbligo, per legge, di avere fonti autonome per l'esercizio della sua attività lavorativa. E gli spiegherebbe che per controllare la Bertolino non sono necessari "i miei avvocati" come ebbe a dichiarare al Giornale di Sicilia subito dopo la sentenza di prescrizione, ma di tecnici, di esperti, di professionisti capaci di "leggere" il sistema di lavorazione della distilleria. Perché con gli "Avvocati" si fanno le cause e non certo il controllo degli impianti industriali.
Ma il prof. Nunziata a Lo Biundo avrebbe anche insegnato IN MANIERA INDISCUTIBILE E RIGOROSA il significato di LEGALITA’, MAFIA, LEGGI, REGOLE, REGOLAMENTI DA RISPETTARE, DI RISORSE DA NON SPRECARE, DI CLIENTELA DA NON ESERCITARE, DI SOSTEGNO DA NON DARE AD INQUISITI PER SCAMBIO DI VOTI CON I MAFIOSI E SOPRATTUTTO GLI AVREBBE INSEGNATO AD AVERE IL PUDORE DI NON RENDERE PUBBLICHE LE SUE REFERENZIALI DEBOLEZZE E DAVANTI AD UN PROCURATORE DELLA REPUBBLICA IN VISITA DI CORTESIA ALLA NOSTRA CITTA’. Perché, a quanto mi è stato riferito, durante la recente iniziativa dell’Osservatorio per lo sviluppo e la legalità proprio dentro la Cantina e davanti il Procuratore aggiunto De Francisci e ad un folto pubblico, così si è espresso, difendendo l’onorevole Antinoro e METTENDO IN DISCUSSIONE LA STESSA DIGNITA’ E AUTORITA' DEL RUOLO ISTITUZIONALE CHE RICOPRE. E gli avrebbe anche insegnato che i suoi supporter non possono e non debbono intimorire i giovani che per Antinoro non intendono votare, che non ci si reca presso le famiglie private portandosi appresso i bolli del Comune per firmare, nelle dimore private, atti pubblici, che non si chiamano i consiglieri comunali della maggioranza a raccolta prima di dare inizio al dibattito col Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’ATO Rifiuti per non metterlo in difficoltà perché “l’Avvocato è dalla nostra parte“ cioè disponibile a tenere in considerazione tutto ciò che è possibile considerare mentre le montagne di rifiuti stanno per toccare i soffitti delle abitazioni, che non si può nominare il Segretario comunale quale Ragioniere Generale in quanto reato ascrivibile ad abuso di potere, che non si possono utilizzare ancora ad oggi i locali dell’ex parcheggio quale “munnizzaru”, che non si possono assumere Comandanti della Polizia Municipale se dentro la macchina si dispone delle figure necessarie!
E non si possono, caro Sindaco, tante e tante altre cose che oggi ti voglio risparmiare.
E non si possono, caro Sindaco, tante e tante altre cose che oggi ti voglio risparmiare.
Toti Costanzo
1 commento:
"........... che non si può nominare il Segretario comunale quale Ragioniere Generale in quanto reato ascrivibile ad abuso di potere ...."
SECONDO ME, DEL REATO DI ABUSO D'UFFICIO (danno ingiusto per il Comune che ha un Capo Settore incompetente e privo dei requisiti ed ingiusto vantaggio per il Segretario) NE RISPONDONO IN CONCORSO SIA IL SINDACO CHE LO STESSO SEGRETARIO, DI LUI CONSIGLIORI GIURIDICO.
IL REGOLAMENTO REGIONALE DEGLI ENTI LOCALI VIETA DI ATTRIBUIRE INCARICHI DI GESTIONE AMMINISTRATIVA AL SEGRETARIO COMUNALE!
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