sabato 10 ottobre 2009

SPEZIALE,SALVINO E I QUATTRO GATTI

Chi è che non ha visto almeno una volta un giovane che da oltre dieci anni si piazza dietro uno dei tanti giornalisti televisivi che realizzano i servizi in diretta facendo le corna, le smorfie, e dicendo quel che gli capita? Questo giovane si chiama Paolini e molto spesso, e a volte anche opportunamente, viene cacciato a calci nel sedere. Pensavo a questo ,ieri, durante una intervista televisiva ,davanti il palazzo municipale di Partinico, con il Presidente della Commissione regionale antimafia che, notoriamente, non conta niente e soprattutto in Sicilia ha dentro discutibili personaggi . Mentre parlava di sciocchezze grandi quanto una casa – di cui dirò- accanto all’on. Speziale, appunto il Presidente, della Commissione ,vi si collocava dietro perché fosse ben in vista ,Salvino “prezzemolino”,un deputato regionale Presidente della Commissione Attività produttive della Regione siciliana ,notoriamente “presenzialista” a mò di Paolini ,e conosciuto per le montagne di chiacchiere che suole ripetere ad ogni occasione non venendo fischiato ,soprattutto a Partinico, in virtù forse del suo status di deputato che ancora ad oggi nelle realtà quali la nostra riesce ad incutere un certo reverenziale timore. L’on. Caputo Salvino prezzemolino,ad esempio, recentemente davanti una platea di consiglieri comunali e Sindaci del territorio radunati alla Cantina borbonica sulla questione della crisi della vitivinicoltura quando ormai ,però,la vendemmia si era disastrosamente conclusa, ha avuto l’ardire senza che nessuno lo fischiasse , che lui sarebbe intervenuto presso il Pesidente della Regione perché…. bla,bla,bla.Vi ricordate come si diceva una volta? “Doppu ca’ santa Fara la rubbaru ci ficiru a cancellata di ferru” .Come a dire che Caputo se avesse veramente avuto a cuore gli interessi dei vitivinicoltori, sarebbe dovuto intervenire prima nei confronti del “suo” governo regionale e cioè prima che avesse inizio la vendemmia .Se voleva recuperare un minimo di credibilità e qualche centesimo in più per il prezzo dell’uva che arricchisce,come abbiamo detto in altre occasioni, le cantine quelle fasulle e soprattutto le distillerie, avrebbe dovuto chiedere con forza interventi straordinari a sostegno di un comparto irrimediabilmente in crisi . Ma tant’é…

Dunque Speziale ,un ex comunista molto ma molto ex e molto ma molto pentito, parla e parla alle tivvù locali (l’on.Salvino-prezzemolino-paolini gli si colloca subito accanto perché tutti possano ammirarne il volto serafico ,inespressivo in quanto capace di controllare rigorosamente ogni millimetro di muscolo facciale ) e dice una serie di incredibili fesserie che scandalizzerebbero ,persino , Turi cià-cià personaggio mitico della nostra Sicilia che nella sua lunga vita ne vide di cotte ed anche di crude .Cosa dice l’ex Speziale venuto a Partinico con altri quattro gatti della Commissione per pomposamente riunirsi prima con Giunta e Consiglio e poi “ a porte” chiuse col Sindaco di Partinico? Dice che per sconfiggere la mafia e ripristinare la legalità nel nostro territorio bisogna chiedere al Governo di eliminare il blocco delle assunzioni e consentire ai Comuni di procedere ad altre assunzioni. Ma vi rendete conto da chi siamo governati? Ma si rende conto Speziale che prima di procedere ad altre assunzioni negli enti locali costoro hanno l’obbligo di stabilizzare , se ne sono capaci, i precari che lavorano 18/20 ore al mese e percepiscono stipendi di fame? Ma si rende conto che Partinico ha in organico, tra vecchi e nuovi assunti ,qualcosa come circa 500 DIPENDENTI cioè un esercito mal pagato, mal utilizzato ed usato sempre, specie da questa maggioranza, come massa di manovra clientilare buona ad ogni uso e per tutte le stagioni ?Devo ammettere che ieri mi sono vergognato come non mai anche perché i quattro “pellegrini” sono venuti alla nostra faccia perché gli abbiamo dovuto pagare anche la trasferta .Voi,a questo punto, mi chiedete cosa ha potuto dire il Sindaco di Partinico “in camera caritatis”e ai “quattro gatti”? Questo, resterà un mistero per omnia secula seculorum.Amen

Toti Costanzo

7 commenti:

Sempre Io ha detto...

Vorrei suggerire al sindaco Le Blond alias zero o nullo la seguente riflessione......

PER MEDITAZIONE

Un po' di tempo fa mi avevano colpito le parole di Lucrezio, il quale ricordava che il nulla, per il solo fatto di esistere, deve essere una sostanza dell'Essere. Anche Giuliano Kremmerz ricordava che l'Universo è tutto ciò che è e che il nulla è quindi uno stato dell'Essere, una creazione dell'Universo. Perciò in questi anni ho ripetuto a me stesso, ogni volta che un pensiero o uno stato d'animo si affacciava alla mia coscienza:"Scendi dentro di te in uno
spazio meno affollato, scendi verso il punto più buio della tua interiorità". In questo modo, proprio io, che ero abituato ad avere la mente affollata di pensieri, di emozioni, di sentimenti, sono approdato in paesaggi spopolati, in luoghi inaccessibili. Mi sono affidato sempre meno alla ragione e sempre più alla disidentificazione. Ho imparato a ripetere in ogni circostanza: "Tu non sei quello...". Non si ha idea della gioia che si prova a ripetersi, qualsiasi pensiero venga ad affacciarsi nel nostro spazio interno: "Io non sono questo pensiero". Io non sono quello che si è appena arrabbiato, io non sono il papà dolce e amoroso, io non sono la mia aridità.
Insomma "Io non sono..." sono le parole che hanno guidato il mio cammino. E così, dopo ogni successo, dopo ogni delusione, io ero pronto a dirmi: "Tu non sei niente di tutto quello che appare dentro di te, tu non sei niente di quello che riconosci".
Via via si è formato al mio interno un senso di non appartenenza quanto più questo sentire si affacciava in me, tanto più il vuoto interiore diventava il mio vero signore, il mio compagno fedele, l'unica realtà di cui potermi fidare e a cui affidarmi.
Ciò di cui parlo non è teorico, è estremamente pratico. Tutt'oggi, quando cammino in mezzo ad altre persone per strada, mi ripeto spesso dolcemente: "Non sono niente, non sono nessuno".
All'inizio la sensazione di vuoto spaventa, soprattutto in un'epoca in cui la coscienza è sempre piena di ricordi, di pensieri, di progetti, di vite future da realizzare, di riflessioni, di teorie, di spiegazioni, di conflitti, di problemi, di ansie, di stress. Non siamo abituati a considerare questi abitanti del nostro intimo come scarti del cervello, come passeggeri insignificanti della nostra anima, tanto che chiamiamo "me stesso" quel personaggio illusorio che ci siamo messi in testa di essere." (Anthony De Mello)

Anonimo ha detto...

Mio carissimo "Sempre", confesso che trovo le tue riflessioni il frutto di un ragionamento e dunque di una personalità che pensa, riflette, medita e arriva a conclusioni che sono di tutte le persone intelligenti, sensibili ed anche problematiche. Riflettere su se stessi, su quello che siamo , i nostri limiti, perplessità, difficoltà, ostacoli significa avere coscienza di sé e dunque capacità di autoanalisi e forza intellettiva . Se io dico "io non sono" significa,paradossalmente, che ho quale elemento del confronto quel che esiste, che c'é e ,dunque, avendone ovviamente conoscenza,coscienza e certezza sono in grado di fare delle comparazioni .Chi é nella condizione di provocare riflessioni ha davanti a sé il MONDO con il quale confrontarsie che conosce .E dal confronto tra il SE' e il MONDO é possibile definire un processo autovalutativo che sarà sicuramente equilibrato e reale .Ora, uno che quotidianamente pensa di ESSERE mentre invece NON E', pensi tu si possa inerpicare lungo i sentieri della coscienza ed avere capacità di analisi e comparazione? ZERO é , a mio modesto parere, e ZERO resta.
Toti Costanzo

Sempre io ha detto...

Carissimo Toti,
il vero problema è che Le Blond pare abbia seguito il mio consiglio e , meditando meditando, abbia finito per mettere in pratica e a ripetersi in ogni circostanza : "io non sono "ZERO", io non sono quello che tutti credono che io sia...."!
E adesso come la mettiamo?

< Sempre io >

Anonimo ha detto...

Caro "Sempre Io" la risposta é semplice semplice. Ti ricordi di quella canzone che diceva:"Illusione, dolce chimera sei tu..."Appunto, si può esistere illuendosi ,però,anche di ESSERE
Toti

Sempre io ha detto...

La canzone "ILLUSIONE" non me la ricordo ( data la mia alquanto giovane età !? ) ma credo di capire che non c'è alcun rimedio per...... salvare Le Blond.

Lui, anche ripetendo a sè stesso di..NON essere ZERO,non incide sulla reale inconsistenza del suo essere e semplicemente si illude e sogna ad occhi aperti...........

Concludo, quindi, come te: ZERO E' e ZERO RESTA !

< Sempre io >

Antonino Partinico ha detto...

Se fosse ancora vivo Cola Geraci, direbbe sicuramente che lo zero assoluto è alla continua ricerca dell'Elmo di Mambrino, peccato che è seguito da uno stuolo di "quattro facce come il cacio cavallo" e non da un esercito come i Paladini di Framcia

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo Cola soleva ,in Consiglio comunale, ripetere una poesia da lui approntata in quattro e quattr'otto e ispiratagli da un personaggio membro dell'allora Consiglio che ,poi, ebbe anche l'avventura di sedere, addirittura, nel Parlamento nazionale . La poesia,che può adattarsi efficacemente al Presidente del CdA dell'ATO rifiuti di Partinico , con una forzatura si potrebbe anche riferire a Sal Le Blond. Basterebbe che lui si lasciasse crescere( come stava accadendo con i baffi) anche il pizzo e la cosa si poteva dire "fatta". La poesiuola diceva cosi': " Di baffo e pizzo ti sei adornato.Il tuo cervello si é offuscato. Forse per interesse privato? " E cosi' dicendo Cola alzava il braccio destro ,faceva toccare il pollice con l'indice e ripetutamente e significativamente li strofinava. Oh Cola, Cola, compagno di tante battaglie!
Sala Rossa