sabato 20 febbraio 2010

LE PINOCCHIATE IN TANDEM DI ANTINORO-LOBIUNDO

Come è possibile, mi sono chiesto oggi ascoltando le interviste all’on. Antinoro e al Sindaco di Partinico sul commissariamento dell’UDC di Partinico, avere a che fare con personaggi che altro non sono se non veri e propri politici da operetta? Come è possibile ridursi così in una città come la nostra che nel passato ha avuto una diffusa classe politica dirigente d’altissimo livello dal punto di vista culturale, amministrativo ed anche personale nei confronti della quale come comunisti abbiamo fatto, come si suole dire, “la guerra”, ma tuttavia di questa avevamo rispetto seppur nella totale difformità di cultura e di pensiero? Così come? Ma con un eurodeputato non solo fortemente inquisito per voto di scambio con la mafia palermitana ma che ha ritenuto di assumere l’incarico di Commissario straordinario di un Partito locale per esautorare dal loro ruolo personalità della politica come Enza Maria Romano, Vito Di Marco e, persino, l’on. Salvatore Cintola senza contare Tanino La Corte e Gioacchino Catalano e tanti altri che della vita politica della città sono stati e sono ancora protagonisti. Antinoro viene a Partinico perché due consiglieri comunali iscritti all’UDC e altri quattro non iscritti ma con il pedigre di sostenitori ad oltranza di Lo Biundo, inviano un documento di denuncia al segretario regionale nel quale scrivono come il Sindaco abbia difficoltà a governare perché il gruppo consiliare e la dirigenza locale promuoverebbero una costante azione ostruzionistica. E lui, l'uomo dei 30/40 mila voti di preferenza in buona parte scambiati così come sostiene la Procura di Palermo, accetta questo ruolo senza riflettere sulle conseguenze politiche devastanti che questo può avere solo perché deve salvaguardare quei quattro voti del suo capo elettore a Partinico e degli annessi galoppini che per una serie di circostanze fortuite, e soprattutto per il sostegno dell’UDC rappresentato dalle citate personalità, poté diventare Sindaco della città. Alle emittenti che oggi lo intervistavano chiedendogli spiegazioni, Antinoro, tentò di rispondere arrampicandosi sugli specchi nel senso di dire e non dire e con una carica di palese ipocrisia da scoraggiare pefino i più scafati della politica locale. Antinoro ebbe in sintesi a dire che si, lui era stato nominato commissario della locale sezione, però…non significa niente… dobbiamo vedere… dobbiamo capire, e amenità di questo genere. COMMISSARIARE un gruppo dirigente - se Antinoro non lo sà glielo spieghiamo noi (ma lui lo sa!) - significa esautorarlo da ogni incarico di Partito, assumendo OGNI E POSSIBILE DECISIONE e, dunque, azzerando il ruolo dei questi gruppi. E’ la cosa più estrema che un Partito possa fare nei confronti dei suoi più qualificati ed autorevoli militanti. Un atto politico che si usa solo in casi estremi. E quale sarebbe l’estremità del caso? Che c’è un Sindaco che non sapendo governare, incapace di gestire anche il quotidiano, nella mani di forze ancora tutte da decifrare e con un ruolo subalterno a poteri che devono ancora essere identificati con chiarezza, chiama a sostegno “quelli di Palermo” come il bambino che non potendo riavere il suo giocattolo strappatogli dalle mani chiama in aiuto il suo papà. Dunque, è chiaro, che Antinoro è venuto con lo scopo di annientare il gruppo storico e consegnare l' UDC al nuovo referente Lo Biundo e il gruppo che capeggia. Nel contempo l'eurodeputato approfitta della situazione e cerca di chiudere la partita soprattutto con chi, come l’onorevole Cintola, gli è stato avversario e sicuramente lo è ancora ad oggi. Ma non fu intervistato solo Antinoro. Lo Biundo con l'aria mesta di chi é dentro una bufera di grandi proporzioni, rispondendo ad un domanda dell'intervistatore disse grosso modo che anche per lui il commissariamento “era stato un fulmine a ciel sereno (sic!)“, che quella mattina doveva avere svolgimento una riunione dell’UDC di Partinico ma non poté avere luogo perché il capogruppo Gioacchino Catalano era fuori città. Ovviamente si trattava di un falso, di una pinocchiata nel senso che nessuno ha potuto credere che i suoi fedelissimi hanno inviato un documento aprendo un conflitto di così alta portata contro il gruppo dirigente storico dell’UDC di Partinico e lui non ne fosse al corrente. Con l’aggravante che a Tele Jato telefonava in diretta il consigliere Catalano il quale smentiva la sua assenza dalla città dichiarando con fermezza che il gruppo dirigente di Partinico, esautorato in maniera così plateale, non aveva voluto incontrare Antinoro al quale sostanzialmente non si riconosce alcun ruolo politico e decisionale. D’altronde un gruppo dirigente come l’UDC di Partinico non può essere ridicolizzato dagli ultimi arrivati in quel partito come Lo Biundo ed Antinoro. Il primo seguace di tal Ciccio Nicolosi che in batter d'ali fondò Patto per la Sicilia, un Partito fai da te, che durò lo spazio di un mattino scomparendo nel nulla e l'altro arrivato da altro analogo Partito, Nuova Sicilia, che fu la meteora costruita da quel Bartolo Pellegrino arrestato per concorso esterno in associazionismo mafioso.E con l'arresto la fine di un'altra illusione.
Noi non siamo, per costume, adusi ad occuparci degli affari degli altri Partiti. Ma questa è una questione diversa. E’ una questione che coinvolge anche il governo della nostra città e dunque ne siamo fortemente interessati. E la seguiremo con la massima attenzione.
Toti Costanzo

5 commenti:

Gerlando da A. ha detto...

"Noi non siamo, per costume , adusi ad occuparci degli affari degli altri "Comuni" .
Ma questa è una questione diversa. E’ una questione che coinvolge anche il governo della nostra città e dunque ne siamo fortemente interessati .
E la seguiremo con la massima attenzione."

Ho solo parafrasato la parola "partiti" sostituendola con "Comuni" ed ho notato che il periodo finale dell'articolo di Toti poteva benissimo servire ad introdurre la seguente notizia.

Ieri, 24 febbraio il GUP di Trapani ha tenuto la prima udienza del procedimento penale che vede imputati il sindaco di Alcamo Giacomo Scala e il suo Segretario Comunale Cristofaro Ricupati, entrambi indagati per abuso di ufficio.

La vicenda è quella della nomina di tre consulenti esterni che - secondo la Polizia - avrebbero svolto un servizio che poteva benissimo essere svolto da funzionari comunali.

Il GUP ha rinviato la propria decisione (archiviazione o rinvio a giudizio ) al prossimo 23 marzo per valutare preliminarmente le richieste di costituzione di parte civile fatte da tre soggetti :

1) il sig. Liborio Ciacio, ex consulente,che accusa il sindaco di avergli fatto indebite pressioni per indurlo alle dimissioni;

2) l'avv. Giuseppe Benenati, ex candidato sindaco in contrapposizione a Scala, che si ritiene essere stato danneggiato dalle nomine illegittime dei tre consulenti, qualcuno dei quali (forse il Ciacio) avrebbe votato per lui se non gli fosse stato promesso da Scala il "posto" di consulente per tutta la durata del mandato;

3) il Comune di Alcamo ( avete capito bene!!) che proprio la vigilia dell'udienza preliminare ha deliberato ( in una Giunta presieduta dal vice sindaco Fundarò e con la presenza di tutti gli assessori, assistiti dall'avvocato del Comune quale segretario f.f. ) ) all'unanimità la costituzione di parte civile contro il Sindaco e contro il Segretario Comunale.

Non ci resta, allora, che attendere l'esito dell'udienza del 23 marzo 2010!

Toti Costanzo ha detto...

Caro Gerlando sono assolutamente d'accodo con te e,dunque, con le tue stringenti argomentazioni dalle quali si evince conoscenza e competenza.Anch'io ,te lo confesso, seguo e seguirò le vicende di Alcamo per capire quale linea segue su vicende di malcostume e clientela ,la Magistratura. Sarà importante perché una eventuale decisione potrà esserci di grande utilità nel come affrontare analoghi problemi nella nostra città . Trovo la decisione della Giunta che si costituisce parte civile, come un'atto di coerenza e responsabilità nei confronti degli interessi della collettività che vanno difesi anche nei confronti del Sindaco che qulla Giunta ha nominato .
Toti Costanzo

Gerlando da A. ha detto...

Caro Toti,
grazie per il riconoscimento della "competenza", che mi stimola ad andare oltre, per farTi partecipe anche della "conoscenza".

Sulla vicenda processuale pare che c'è "qualcuno" che ci stia speculando politicamente.

E' in questo senso, infatti, che va letta la delibera di Giunta di costituzione di parte civile e non "come un atto di coerenza e responsabilità nei confronti degli interessi della collettività che vanno difesi anche nei confronti del Sindaco che qulla Giunta ha nominato".

Quella delibera va letta nel senso di convincere il GUP a rinviare a giudizio i due indagati e dare la spallata definitiva al sindaco per sostituirlo alle prossime elezioni amministrative del 30 e 31 maggio.

Infatti,proprio oggi è stato approvato dal Governo regionale il provvedimento di fissazione delle date delle amministrative, con l'elenco dei 38 comuni siciliani in cui si voterà.

Saranno ricompresi nell'elenco, ovviamente, anche tutti quei Comuni nei quali gli organi amministrativi dovessero cessare dalla carica anticipatamente e la cui definizione dei provvedimenti dovesse avvenire entro il 55° giorno antecedente la data fissata per le elezioni.

Nel caso molto probabile che il 23 marzo il GUP deciderà per il rinvio a giudizio dei nostri due beniamini ( Scala e Ricupati), il patròn politico del Comune - in atto senatore della Repubblica - pretenderà, dopo avere ottenuto l'approvazione di quella delibera del 22 febbraio, anche le dimissioni del sindaco Scala, provocando improvvisamente le elezioni anticipate.

Sarà facile così per lui - spiazzando tutti, avversari e colleghi di partito e alleati - con questa mossa a sorpresa , farsi eleggere per un quinquennio, Sindaco di Alcamo.

Naturalmente, il primo atto del nuovo Sindaco sarà quello di licenziare per comprovata incompetenza quel segretario generale.

Se questa fumata bianca si leverà alta dal comignolo del Palazzo di Città di Piazza Ciullo, gli alcamesi il 31 maggio potranno gridare, con lo sguardo rivolto verso l'alto " Habemus Papa...niam"!

PS = Non fare sapere nulla a Pinuzzu TJ che è notoriamente un fan di Scala e ne soffrirebbe molto!

Toti Costanzo ha detto...

Caro Gerlando conoscendo Pino Maniaci mi appare difficile pensare che lui possa "innamorarsi" del "Potere" anche se notoriamente continua a definire , a mio modesto parere,in maniera eccessiva Alcamo come la Svizzera della Sicilia mandando in sollucchero il giovane che fu devoto allievo del Papa...nia.Pino Maniaci, però si disamora facilmente cosi' come facilmente s'innamora ovviamente in senso intellettuale Ed é anche giusto che sia cosi'per uno che ha nelle mani un potente strumento di formazione del consenso .La tua ricostruzione, in verità, mi appare assai fantasiosa ma essendo tu cittadino alcamese(credo) conosci meglio di me le cosidette "dinamiche interne" al potere locale che in Papania ormai da anni ha il suo punto di forza.Scala sarà licenziato prima dalla magistratura e poi dal suo (ex)sponsor? Se le vicende dovessero svolgersi cosi' come tu le descrivi ,presumo che tu possa essere annoverato tra i più acuti analisti politici che io abbia mai conosciuto.E di questo mi compiaccio per te e per la pubblica opinione
Toti Costanzo

Eleonora ha detto...

TOTI COSTANZO HA DETTO............."Scala sarà licenziato prima dalla magistratura e poi dal suo (ex)sponsor? "

Pur essendo una partinicese, le argomentazioni di Gerlando ( forse alcamese?) mi hanno convinta in pieno.

Infatti, anch'io so che il Sen. Papania ha una intelligenza superiore alla media (dei politici) e che da una vicenda giudiziaria, a prima vista alquanto fastidiosa per chiunque, ne saprà trarre vantaggio sia per sè che per il suo Partito Democratico (che vede in Alcamo un'isola felice nell'Isola Trinacria oppure, come dice Maniaci, una piccola Svizzera).

Vantaggio per sè. C'è l'ha ben spiegato Gerlando.

Vantaggio per il PD. Darà la prova all'opinione pubblica che - a differenza dei berlusconiani - gli uomini del PD lasciano "volontariamente" le cariche pubbliche quando vengono sfiorati dal semplice sospetto di aver commesso reato ( rinvio a giudizio e non sentenza di condanna passata in giudicato)!

Vantaggio per lo stesso politico rinviato a giudizio perchè, dopo la sua probabile assoluzione ( vedasi la conclusione di una vicenda simile di cui è stato protagonista il sindaco Diego Cammarata , lo stesso senatore sponsorizzerà ulteriormente per farlo arrivare alla prossima occasione direttamente ( e senza scala!) a Palazzo dei Normanni, quale fulgido esempio per tutto il mondo politico siciliano e nazionale di comportamento "politicamente corretto" !

E vi pare poco?