mercoledì 24 novembre 2010

DA LOMBARDO AL "GIP" PASSANDO PER IL PD DI CRACOLICI E LUMIA

"Appoggiando la Giunta Lombardo tradiamo gli elettori” Lo dichiara Leoluca Orlando portavoce di Italia dei Valori ed aggiunge:”Non si tradiscono gli elettori per sostenere un personaggio come il Presidente della Regione punto di riferimento d’interessi poco chiari di ambienti malavitosi e mafiosi”.Parole chiare, parole dure come pietre nei confronti del PD dilaniato al suo interno tra una componente maggioritaria che continua a dare fiducia ad un Presidente eletto dal centro destra che con assoluta disinvoltura ha tradito i suoi elettori scegliendo di stare con chi le elezioni le aveva perse. E a perderle era stata la sinistra siciliana cioè Rifondazione, Comunisti italiani,Verdi, Socialisti insieme nella lista Arcobaleno che sfiorò ,però, il 5% cioè quella soglia di sbarramento voluta da un killer politico della sinistra come Cracolici che si accordava con l’ex Presidente Cuffaro (si, Cuffaro il Presidente colluso con la mafia!) al fine di eliminare la presenza dentro l’Assemblea regionale di forze pulite, non dedite al compromesso e interessate allo sviluppo della nostra isola.
Ma a perdere quelle elezioni regionali fu lo stesso PD che aveva umiliato la candidatura della Borsellino imponendo la Finocchiaro, poi sonoramente battuta dal centro destra e da quel Lombardo oggi dalla stessa sostenuto con l’ausilio di Cracolici e l’antimafioso Lumia che non si sono neppure scandalizzati davanti alle pubbliche ammissioni di Lombardo che si incontrava  con i mafiosi  quando "QUESTI ERANO POLITICI"(sic!) .E’ i rapporti di Cuffaro con la mafia palermitana non passavano, forse,attraverso " uomini politici” che però con la mafia palermitana ed agrigentina sembrava non avessero alcun apparente collegamento? Dove sta la differenza? La verità è che ha ragione Leoluca Orlando cosi’ come quanti dentro il PD( anche se ancora una minoranza) sostengono che bisogna finirla col trucco del Governo tecnico ed andare alle elezioni  perché è a tutti noto come la maggioranza del PD sia dentro “l’affare Regione ”(, assessori, posti di sottogoverno, esperti e consulenti, sponsorizzazione di dirigenti regionali, contributi a gruppi collaterali etc,) che serve soltanto ,attraverso il sistema della clientela, a rafforzare carriere politiche esclusivamente personali .D’altronde non sfugge a nessuno come ciascun deputato (regionale o nazionale) si sia creato “’u bancareddu” in ogni Comune con lo scopo evidente di costruire un serbatoio di voti necessario alle successive elezioni che assicurino un posto di prestigio all’ARS o dentro il Parlamento nazionale . Per non andare lontani: a Partinico si sono costituiti almeno tre gruppi di iscritti al PD ciascuno dei quali fa riferimento ad un suo deputato o gruppi di deputati .Lo stesso avviene a Borgetto o a Montelepre, cosi’ come in tutta la Sicilia. Ovviamente é la fine del “Partito” come l’abbiamo conosciuto nel senso di unico contenitore cui volontaristicamente si subordinano gli iscritti rispettando le regole e contribuendo ,TUTTI INSIEME , a tracciare una politica comunale o nazionale alla quale ci si subordina senza patemi e senza traumi  . Dunque ,oggi, siamo di fronte all’esaltazione del particolarismo ,dell’individualismo , dell’interesse di gruppo che significa,poi, frantumazione, disaggregazione esaltazione del potere quale unico strumento di convincimento .Il Potere ,non certo le idee . E quando  l’aggregazione avviene questa si solidifica ed ha quale collante sempre il “potere” piccolo a grande che sia. E ciò accade indifferentemente per il PD come per tutte le altre forze di centro destra.Non è cosi’ a Partinico? Non è cosi’ dentro il Consiglio comunale?. Quanti sono i consiglieri che ammettono candidamente di “appartenere al deputato” piuttosto che ad un Partito? E quanti sono quelli che lo confessano senza provare alcun fastidio ritenendolo cosa buona e giusta? E non è , ad esempio, il Sindaco Lo Biundo o altri suoi collaboratori ,che dichiarano d’essere “amici dell’onorevole Antinoro “ piuttosto che parte di un Partito politico? In definitiva alla Provincia di Palermo, alla Regione siciliana cosi’ come nel Parlamento nazionale oggi accade quel che accade dentro qualunque Consiglio comunale: la proliferazione e frammentazione dei gruppi . Dunque se il PD, che si dichiara Partito di centro sinistra, perde le elezioni regionali ,ma si trova paradossalmente a guidare il Governo con Lombardo che è uomo del centro destra, non è che poi si scandalizzano in tanti .Tranne ,ovviamente, noi che restiamo ancora legati all’idea “del Partito” e non del "Gruppo" indistinto che può anche esistere ed avere un ruolo ma non certo sostitutivo quanto integrativo. O ,forse,si scandalizza qualcuno nel rilevare come alcuni consiglieri comunali di Partinico eletti in liste a sostegno di candidati che si contrapponevano a Lo Biudo, oggi con Lo Biundo ,si trovano a governare la città?. Chi si è scandalizzato, ad esempio ,che Nuccio La Tona o Baldassare Marino ,eletti nelle liste a sostegno di altri candidati a Sindaco ,si trovino oggi a fare parte della maggioranza? E chi se l’MPA di Partinico sostiene un Sindaco che fa parte di un raggruppamento che alla Regione siciliana o alla Provincia è strenuo oppositore di Lombardo? E quanti si scandalizzano che il Movimento Democratico degli Artigiani sostiene Lo Biundo essendo parte organica della Giunta mentre i due consiglieri del PD (Partito al quale gli artigiani ,pare ,abbiano di recente riaderito ) sono all’opposizione di Lo Biundo? O si è scandalizzato qualcuno quando in questi ultimi giorni il GIP (Gruppo Indipendente Partinicese) composto da consiglieri tutti eletti in liste in contrapposizione al Sindaco, oggi diventano MAP ( Movimento Autonomo Partinicese) e quindi organici alla maggioranza? Quella  stessa maggioranza che fino a ieri criticavano ferocemente ma giustamente ? Il fatto è che dobbiamo abituarci ancora per altro tempo a vedere “la politica” che esalta il particolare, il soggetto al centro di un potere , la frammentazione, la disorganicità, la mancanza di punti fermi di riferimento. Di questo è ovvio, ne risente “l'altra  Politica” che è lo strumento della massima aggregazione ed omogeneità soprattutto culturale , della chiarezza e coerenza ,che non insegue il particolare, l'immediato,il quotidiano (anche seppur questo é necessario) ma pensa alto. Ha in testa un PROGETTO ORGANICO , pensa allo sviluppo e valorizzazione delle risorse , al miglioramento della vita dei cittadini, alla soluzione sempre più dei problemi collettivi e sempre meno di quelli personali.

Toti Costanzo.



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