venerdì 26 novembre 2010

I BENI CONFISCATI, IL SINDACO, IL SEGRETARIO GENERALE NEL GIOCO DELLE TRE CARTE

Ci sono due,tre  cose su cui desidero soffermare l’attenzione.
La prima: il gruppo dei tre consiglieri comunali (Piero Di Trapani, Diego Campione e Pino Giovia) una volta gruppo indipendente ed ora movimento autonomo che dall’opposizione è passato nella maggioranza di Lo Biundo, dopo avere svolto un importante lavoro di forte opposizione .Ma come primo ,inspiegabile atto ha ritirato una serie di interpellanze,interrogazioni e mozioni che aveva presentato su problemi concreti della città . Lo scopo dell'uso delle interpellanze ,interrogazioni e mozioni é quello di sollecitare agli amministratori una migliore azione per risovere i problemi collettivi e questo  indipendentemente dal loro essere dentro una maggioranza oppure no.
Dunque, azione politica assai ecomiabile quella dell'attenzionare e denunciare i problemi . Ora se nessuno di noi si scandalizza se un gruppo di consiglieri sceglie di lasciare un ruolo per assumerne un altro, ciò che preoccupa sono le ragioni che portano,però,  un consigliere o , come nel caso, un gruppo a ritirare quanto precedentemente sollevato. Perché i casi sono due: o la sollecitazione aveva un serio fondamento nel senso che radiografava una realtà indiscutibile che andava evidenziata ,ed allora non si comprendono le ragioni per cui sono state ritirate le richieste di informazioni ed interventi  ,oppure quella presentazione "a raffica"  altro non era se non una azione solo strumentale di contrasto ,o come molti sostengono "di interessata pressione", nei confronti dell'Amministrazione in carica .

La seconda: continuo a trovare davvero di cattivo gusto le dichiarazioni (l’ha fatto anche nell’occasione di un incontro che ha avuto luogo ieri al Palazzo dei Carmelitani promosso dall’Associazione nazionale costruttori edili)di Lo Biundo il quale continua a dire imperterrito, "comu quannu ‘o sceccu ci mettinu i paraocchi", che dodici anni or sono alla manifestazione per l’uccisione dell’avvocato La Franca c’erano cento persone mentre alla fiaccolata scorsa organizzata dal Comune i presenti eravamo mille. Mi continuo a chiedere: ma chi voli riri, chi voli rappresentari? Che senso hanno tali comparazioni. Vuole forse dire che dodici anni or sono i cittadini di Partinico manifestavano minore sensibilità rispetto ad oggi? O,forse,  che da quando a Partinico abbiamo Lo Biundo come Sindaco ,costui é nella condizione di provocare una fortissima mobilitazione popolare e la mafia , quindi,  avrebbe una minore capacità di condizionare la nostra società locale perché c'é lui che fa da baluardo? La verità é che siamo nelle mani di chi non si rende conto come la lotta alla mafia non si misura , di certo, con la presenza di cittadini in più o in meno ad una manifestazione( che é ,comunque, sempre una cosa importante e da fare ) quanto dalla pervicacia con la quale si esalta la LEGALITA' e si mette un freno alla disamministrazione, alle clientele, alla violazione continua e palese di ogni norma e regola. Oppure ,ma mi resta un dubbio (e questo sarebbe davvero il colmo) volere a tutti i costi dimostrare come  il Sindaco Gigia Cannizzo ,sindaco di grandi capacità,spessore culturale, carisma ,aveva un minore capacità di convincimento alla partecipazione contro la mafia rispetto a quanto ne avrebbe lui che cosi' non solo eguaglia Gigia ma addirittura la sopravanza!Ma in una eventuale diagnosi per analizzare un siffatto convincimento ci costringerebbe ad  entrare in un campo che non é più di nostra competenza !
La terza é ultima “perla” : il protagonista principale  é il  Segretario generale del Comune di Partinico .Il dott. Pioppo é noto anche quale  Presidente della Commissione che ha assegnato con disinvoltura il bene di via Fermi confiscato a Nino Bonura ad un’associazione TEMPORANEA(sic e poi sic!) di imprese con procedure che abbiamo stigmatizzato e definito in maniera assai severa in altri post . Ebbene se c’era qualche dubbio sul ruolo subalterno del Segretario generale del Comune di Partinico nei confronti della volontà del Sindaco, e presupponiamo anche degli Assessori , questo dubbio lo abbiamo già sollevato da tempo .
I fatti. In una dichiarazione che non abbiamo dimenticato di certo e rilasciata davanti agli “ottu cannola” ,il Sindaco invei’ con pesanti definizioni nei confronti del Presidente dell’Osservatorio “La Franca”. La ragione? Quell’Associazione ,insieme a quella del prof. Giuseppe Casarrubea " Non solo Portella" che avevano partecipato al bando per l’assegnazione del bene di via Fermi, aveva presentato un ricorso contro le anomale procedure di assegnazione di favore all'ATI .

Non trascorsero tanti mesi e,probabilmente convinto da "qualcuno" che non era opportuno entrare in rotta di collisione  con l'Associazione che ,tra l'altro,portava il nome dell’Avvocato La Franca che della mafia era stato una vittima ( noi pensiamo ,però, che ci siano anche altre meno nobili ragioni) , cambiò rotta e dichiarò d’essere disponibile ad assegnare all’Osservatorio il bene confiscato ai Vitale in via Foscolo.Un’assegnazione tà-tà, direttamente, senza alcun bando convinto com’è,forse, che i beni sono nella sua piena, personale assoluta disponibilità Le immagini delle emittenti locali hanno rappresentato una delegazione dell’Osservatorio che con il Segretario comunale fa una visita ispettiva al bene perché l'Associazione ne avesse contezza . DUNQUE, IL SEGRETARIO ERA NEL CONVINCIMENTO CHE QUEL BENE POTEVA ESSERE AFFIDATO DIRETTAMENTE E NON CERTO ATTRAVERSO UN BANDO PUBBLICO. In caso contrario, in quel giorno, in quell’ora non sarebbe stato li’ a presenziare . Sembrava cosa fatta. Ed invece non passò tempo che si apprese come il Sindaco ,per ragioni che non ebbe mai a spiegare , avesse deciso il contrario .E allora contrordine compagni,il bene non viene più assegnato all’Osservatorio .Perché? Perché ( e questo lo fa dichiarare al Segretario generale ca cci accucchiau un trunzu di malafiura) " IL BENE DI VIA FOSCOLO ERA DESTINATO AD UFFICI COMUNALI E SE L’AMMINISTRAZIONE VOLEVA ASSEGNARLO CON BANDO PUBBLICO E PER ALTRE FINALITA’ DOVEVA CHIEDERE AL CONSIGLIO LA MODIFICAZIONE DELLA SUA DESTINAZIONE D’USO "
E allora la domanda é : ma se era destinato ad uffici comunali ,e la cosa era evidentemente risaputa ,com'era possibile affidarlo direttamente ?Oppure: se non ci fosse stata una forte pressione di opinione pubblica perché il Sindaco rispettasse le procedure, quel bene destinato ad uffici comunali poteva essere assegnato anche ad una Associazione, seppur benemerita? Ma che idea hanno costoro del CONCETTO DI  LEGALITA'?
PS:  non ci risulta - e lo diciamo con nostro grande dispiacere- che sulla vicenda ci si stato un consigliere , un gruppo, un Partito che abbia chiesto al Sindaco e al dott. Pioppo conto e ragione di tali allegri ,quanto irresponsabili comportamenti
Toti Costanzo

10 commenti:

Caterina di A. ha detto...

Nuddu si pigghia si nun si rassimigghia!

Lo Biundo si è scelto Pioppo perchè in materia di diritto (e legalità) è proprio come lui!

Basta oservarli entrambi i tutti i loro comportamenti adottati in campo istituzionale!

Virgilio ha detto...

Caterina ha ragione.
Ricordo che al tempo di "ciaccaficu" il segretario comunale tuttofare incaricato di operazioni di killeraggio nei confronti di funzionari comunali non allineati era un certo Ricupati, alias "lu nivuru" per via del colore del suo animo, adesso incappato nelle maglie della giustizia che lo sta processando presso il Tribunale di Trapani per falso ideologico e abuso di ufficio, reati in cui ha coinvolto anche l'attuale sindaco di Alcamo, di cui è segretario, anche se non più gradito!

Toti ha detto...

Caterina con quella efficace espressione siciliana ha posto all'attenzione un problema molto serio che é quello della scelta del Segretario comunale da parete dei Sindaci .Mentre prima il Segretario era un funzionario dello Stato assegnato al Comune indipendentemente dalla volontà del Sindaco al fine di svolgere il ruolo oltre che di sostegno giuridico anche di garante della legalità degli atti oggi altro non é se non un vero e proprio "mercenario" al servizio del Sindaco che lo usa con lo scopo di fargli avallare qualunque "porcheria" giuridica. Se ci mettiamo anche la mancanza di uno strumento di controllo sugli atti dei Comuni che prima si chiamava CORECO ,o ancor prima Commissione provinciale di Controllo, il gioco é fatto . Un Sindaco violentatore della legalità si sceglie , appunto, un suo simile perché é vero ca nuddu si piagghia ca nun s'rassimigghia. E Virgilio,giustamente, ci ricorda tanto per confermare quanto sopradetto, il ruolo nefasto per il nostro Comune che ebbe un Segretario ai tempi del Sindaco Giordano.
Toti Costanzo

Antonino Partinico ha detto...

Menomale che a volte certi proverbi sono sbagliati, e nel caso del segretario "nivuru" non si può applicare la regola "di li parrini pighianni li vini" perchè in questo caso "du parrinu un ci pighiu nenti propriu"

Andrea A. ha detto...

Scusami, caro Antonino, l'invadenza o curiosità: ma quel figuro che chiamiamo "lu nivuru" ( non certo per il colore scuro della sua pelle olivastra e da cui tu, molto apertamente, sembri prendere le distanze!) è per caso un tuo parente? Non mi dire che è il tuo padrino di cresima..............!

Antonino Partinico ha detto...

Ad Andrea voglio rispondere ed assicuralo nello stesso tempo, che sono del tutto estraneo a certe parentele, nella mia vita ho avuto tante sfortune, ma mi posso considerare fortunato per non avere avuto padrini e/o figliocci (sia di battesimo che di cresima) come (lu nivuru) che conosco bene sin da quando è nato, così come conoscevo (Giusto) il suo papà che per quanto mi riguarda, era un galantuomo.

Viviana B. ha detto...

Hai tranquillizzato Andrea, caro Antonino Partinico, e hai indirettamente confermato la mia convinzione ( curiosità ) di ritenere di conoscere l'identità del tuo nickname!

Così come, sono sicura, peraltro dell'identità di Niko o Nico Party che tempo fa scriveva su Sala Rossa e sul Blog Liberamente.......

Antonino Partinico ha detto...

cara Viviana, la mia identità non l'ho mai nascota e poi perchè dovrei? a chi giova nascondersi dietro un psedonimo?

Lucia ha detto...

Se Partinico piange, Alcamo non ride!

Mi si consenta di intervenire per aggiungere qualcosa di concreto sul conto di "lu nivuru".

Questi, che tra i suoi innumerevoli meriti ha anche quello di aver coinvolto il suo Sindaco in una kafkiana vicenda giudiziaria -che lo ha visto proprio tre giorni fa scagionato in Cassazione dall'imputazione di tentata concussione - la cui prima udienza dibattimentale è fissata presso il Tribunale penale di Trapani il prossimo 10 gennaio 2011.

I reati di cui devono rispondere i due imputati sono, per il segretario comunale "falso ideologico e abuso d'ufficio", mentre per il sindaco , solo di "concorso in abuso d'ufficio" che sarebbe stato commesso dal segretario ).

Finora neanche gli inquirenti, la polizia di Alcamo, si sono mai chiesti del "vero" movente che ha armato la mano e la penna dell'imputato principale, limitandosi a riferire alla Procura i semplici fatti e le circostanze dei reati che sono - attenzione !!- documentali !

Cioè la prova è già agli atti, tanto che solo il sindaco ha citato a sua difesa una decina di testimoni ( assessori, impiegati e un senatore) per dimostrare la sua estraneità al reato di cui è chiamato a rispondere, in una linea di difesa diversificata da quella del coimputato.

Il segretario pare affidi la propria difesa, più che ai fatti, ad argomentazioni surrettizie di diritto ed è molto probabile che lasceranno i tre giudici liberi di applicare i due articoli del codice penale violati.

Dicevo prima del "vero" movente.
Perchè "lu nivuru" - primo ed unico segretario siciliano in tale condotta - ha redatto i contratti giuridicamente inutili ma dannosi per le casse comunali, motivati falsamente, per i tre consulenti che il sindaco con altro provvedimento perfettamente leggittimo aveva già nominato ?

La risposta - probabilmente molto vicina alla verità - me l'ha data un ex segretario in quiescenza: "per incassare i diritti di rogito"!.

Se questo è vero, il processo in corso finirà per punire in realtà un imputato vizioso e molto venale che padre Dante avrebbe mandato sicuramente all'inferno!

Non ci resta che seguire - dal 10 gennaio - il processo........

Lucia ha detto...

ERRATA CORRIGE

All'ottavultimo rigo - per un refuso dattilografico sul tasto "g" - ho scritto "legittimo" con due "gg" invece di una.

Infatti, ecco il significato di " legìttimo" agg. [dal lat. legitĭmus, der. di lex legis «legge»]. – 1. a. Che è secondo la legge, che ha le condizioni richieste dalla legge, e perciò valido, regolare.

Ed è in questo senso che ho inteso usare l'aggettivo "legittimo".

Pertanto, chiedo venia, essendo la prima volta ,- pardòn, la seconda - che intervengo su questo blog.