Venerdì l'evento di "Io ci sto" con
Antonio Ingroia: aderiscono anche
Gino Strada, Sabina Guzzanti e
Saverio
Lodato
Continuano le adesioni al manifesto messo a punto dal comitato promotore "Io ci sto"
a sostegno dell'iniziativa che si terrà venerdì 21 dicembre alle 17.30, al teatro Capranica
di Roma. Grande attesa per l'intervetno che farà Antonio Ingroia, che potrebbe sciogliere
le riserve sulla sua candidatura. "Anche oggi - si legge in una nota - sono giunte centinaia
di firme dall'Italia e dall'estero e le adesioni di Gino Strada, Massimiliano Bruno, Max Paiella,
Sabina Guzzanti, Saverio Lodato e Vauro. L'assemblea sarà trasmessa in diretta
audio-video streaming su www.iocisono.com. Diretta live anche su Twitter (@iocisono),
lanciata dall'hashtag #iocisono".
Venerdì l'evento di "Io ci sto" con
Antonio Ingroia: aderiscono anche
Gino Strada, Sabina Guzzanti e
Saverio
Lodato
a sostegno dell'iniziativa che si terrà venerdì 21 dicembre alle 17.30, al teatro Capranica
di Roma. Grande attesa per l'intervetno che farà Antonio Ingroia, che potrebbe sciogliere
le riserve sulla sua candidatura. "Anche oggi - si legge in una nota - sono giunte centinaia
di firme dall'Italia e dall'estero e le adesioni di Gino Strada, Massimiliano Bruno, Max Paiella,
Sabina Guzzanti, Saverio Lodato e Vauro. L'assemblea sarà trasmessa in diretta
audio-video streaming su www.iocisono.com. Diretta live anche su Twitter (@iocisono),
lanciata dall'hashtag #iocisono".
La base è il manifesto
"Io ci sto" firmato da Ingroia insieme ai Sindaci di Palermo, Leoluca Orlando
e di Napoli, Luigi de Magistris.
Roma - 19 dic (Prima Pagina News) "Continuano
ad arrivarele adesioni,dall'Italia e dall'estero, al
manifesto, propostodal comitato promotore
'Io ci sto', a sostegno dell'iniziativa che
si terra'il 21 dicembre al teatro Capranica di Roma,
alle 17.30, con Antonio Ingroia. Tra le centinaia di firme giunte oggi anche
quelle di Franco Battiato, Milly Moratti, Fiorella Mannoia e Paolo Olmi".
E' quanto rende noto il ComitatoPromotore "Io ci sto"."Il dato certo
è che le elezioni politiche in Italia si terranno anticipatamente. Ad
oggi non ho deciso di essere in lizza per le consultazioni che daranno
un nuovo Parlamento e un nuovo Governo al Paese. Sto ancora riflettendo.
La mia richiesta al Csm di aspettativa per motivi elettorali è solo cautelativa",
dice il agistrato.L'alternativa di governo - si legge nel manifesto di 'Io ci sto' - si
costruisce con una forza riformista che ha il coraggio di un proprio progetto
per uscire dalla crisi e rilanciare l'Italia finalmente liberata dalle mafie e dalla
corruzione. Abbiamo come riferimento imprescindibile la Costituzione
Repubblicana, a partire dall'art. 1 secondo cui il lavoro deve essere al centro
delle scelte economiche.
Per noi l'Unione Europea deve diventare autonoma dai poteri finanziari con
organismi istituzionali eletti dai popoli ed è fondamentale il cambiamento
della Casta politica e burocratica italiana mentre lo sviluppo del mezzogiorno
é l'unica scelta per unificare il Paese"
ad arrivarele adesioni,dall'Italia e dall'estero, al
manifesto, propostodal comitato promotore
'Io ci sto', a sostegno dell'iniziativa che
si terra'il 21 dicembre al teatro Capranica di Roma,
alle 17.30, con Antonio Ingroia. Tra le centinaia di firme giunte oggi anche
quelle di Franco Battiato, Milly Moratti, Fiorella Mannoia e Paolo Olmi".
E' quanto rende noto il ComitatoPromotore "Io ci sto"."Il dato certo
è che le elezioni politiche in Italia si terranno anticipatamente. Ad
oggi non ho deciso di essere in lizza per le consultazioni che daranno
un nuovo Parlamento e un nuovo Governo al Paese. Sto ancora riflettendo.
La mia richiesta al Csm di aspettativa per motivi elettorali è solo cautelativa",
dice il agistrato.L'alternativa di governo - si legge nel manifesto di 'Io ci sto' - si
costruisce con una forza riformista che ha il coraggio di un proprio progetto
per uscire dalla crisi e rilanciare l'Italia finalmente liberata dalle mafie e dalla
corruzione. Abbiamo come riferimento imprescindibile la Costituzione
Repubblicana, a partire dall'art. 1 secondo cui il lavoro deve essere al centro
delle scelte economiche.
Per noi l'Unione Europea deve diventare autonoma dai poteri finanziari con
organismi istituzionali eletti dai popoli ed è fondamentale il cambiamento
della Casta politica e burocratica italiana mentre lo sviluppo del mezzogiorno
é l'unica scelta per unificare il Paese"
.Questo il decalogo di "Io ci sto":
1) Vogliamo che la legalità e la solidarietà siano il cemento per la
ricostruzione del Paese
2) Vogliamo uno Stato laico, che assuma i diritti della persona
e la differenza di genere come un'occasione per crescere
3) Vogliamo una scuola pubblica che abbia sia per gli insegnanti
sia per gli studenti il criterio del merito, con l'università e la
ricerca scientifica pubbliche non sottoposte al potere economico
dei privati e una sanità pubblica con al centro il paziente,
la prevenzione e il riconoscimento professionale del personale
medico e infermieristico
4) Vogliamo una politica antimafia nuova che abbia come
obiettivo ultimo non solo il contenimento, ma l'eliminazione
della mafia, e la colpisca nellasua struttura finanziaria e nelle
sue relazioni con gli altri poteri, a cominciare dal potere politico
5) Vogliamo che lo sviluppo economico rispetti 'ambiente,
la vita delle persone, i diritti dei lavoratori e la salute dei
cittadini e la scelta della pace e del disarmo sia la strada per
dare significato alla parola "futuro". Vogliamo
che la cultura sia il motore della rinascita del Paese.
6) Vogliamo che gli imprenditori possano sviluppare progetti,
ricerca e prodotti senza essere soffocati dalla finanza, dalla
burocrazia e dalle tasse
7) Vogliamo la democrazia nei luoghi di lavoro e ripristinare
il diritto al reintegro sul posto se una sentenza giudica illegittimo
il licenziamento
8) Vogliamo che i partiti escano da tutti i consigli di amministra
zione,a partire dalla RAI e dagli enti pubblici e che
l'informazione nonsia soggetta a bavagli
9) Vogliamo selezionare i candidati alle prossime elezioni con
il criterio della competenza, del merito e del cambiamento
10) Vogliamo che la questione morale aperta in Italia diventi
una pratica comune, mentre ci vogliono regole per l'incandidabilità
dei condannati e di chi è rinviato a giudizio per reati gravi,
finanziari e conntro la pubblica amministrazione. Vogliamo
ripristinare il falso in bilancio e una vera legge
contro il conflitto di interessi.
Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, dichiara:
«Domani pomeriggio sarò al Teatro Capranica all’assemblea lanciata
da Antonio Ingroia,col manifesto «Io ci sto». Rifondazione
Comunista lavora per aggregare in questo quarto polo tutte le realtà
che si sono opposte alle politiche del rigore messe in atto dai “tecnici”
appoggiati da centro destra e centro sinistra. Il paese ha bisogno di
cambiare radicalmente indirizzo politico, uscendo dalle politiche
di austerity imposte dalla CommissioneEuropea e verso cui il
complesso della classe politica italiana ha avuto una drammatica
subalternità».
.Questo il decalogo di "Io ci sto":
1) Vogliamo che la legalità e la solidarietà siano il cemento per la ricostruzione del Paese
2) Vogliamo uno Stato laico, che assuma i diritti della persona
e la differenza di genere come un'occasione per crescere
3) Vogliamo una scuola pubblica che abbia sia per gli insegnanti
sia per gli studenti il criterio del merito, con l'università e la
ricerca scientifica pubbliche non sottoposte al potere economico
dei privati e una sanità pubblica con al centro il paziente,
la prevenzione e il riconoscimento professionale del personale
medico e infermieristico
4) Vogliamo una politica antimafia nuova che abbia come
obiettivo ultimo non solo il contenimento, ma l'eliminazione
della mafia, e la colpisca nellasua struttura finanziaria e nelle
sue relazioni con gli altri poteri, a cominciare dal potere politico
5) Vogliamo che lo sviluppo economico rispetti 'ambiente,
la vita delle persone, i diritti dei lavoratori e la salute dei
cittadini e la scelta della pace e del disarmo sia la strada per
dare significato alla parola "futuro". Vogliamo
che la cultura sia il motore della rinascita del Paese.
6) Vogliamo che gli imprenditori possano sviluppare progetti,
ricerca e prodotti senza essere soffocati dalla finanza, dalla
burocrazia e dalle tasse
7) Vogliamo la democrazia nei luoghi di lavoro e ripristinare
il diritto al reintegro sul posto se una sentenza giudica illegittimo
il licenziamento
8) Vogliamo che i partiti escano da tutti i consigli di amministra
zione,a partire dalla RAI e dagli enti pubblici e che
l'informazione nonsia soggetta a bavagli
9) Vogliamo selezionare i candidati alle prossime elezioni con
il criterio della competenza, del merito e del cambiamento
10) Vogliamo che la questione morale aperta in Italia diventi
una pratica comune, mentre ci vogliono regole per l'incandidabilità
dei condannati e di chi è rinviato a giudizio per reati gravi,
finanziari e conntro la pubblica amministrazione. Vogliamo
ripristinare il falso in bilancio e una vera legge
contro il conflitto di interessi.
Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, dichiara:
«Domani pomeriggio sarò al Teatro Capranica all’assemblea lanciata
da Antonio Ingroia,col manifesto «Io ci sto». Rifondazione
Comunista lavora per aggregare in questo quarto polo tutte le realtà
che si sono opposte alle politiche del rigore messe in atto dai “tecnici”
appoggiati da centro destra e centro sinistra. Il paese ha bisogno di
cambiare radicalmente indirizzo politico, uscendo dalle politiche
di austerity imposte dalla CommissioneEuropea e verso cui il
complesso della classe politica italiana ha avuto una drammatica
subalternità».
da Antonio Ingroia,col manifesto «Io ci sto». Rifondazione
Comunista lavora per aggregare in questo quarto polo tutte le realtà
che si sono opposte alle politiche del rigore messe in atto dai “tecnici”
appoggiati da centro destra e centro sinistra. Il paese ha bisogno di
cambiare radicalmente indirizzo politico, uscendo dalle politiche
di austerity imposte dalla CommissioneEuropea e verso cui il
complesso della classe politica italiana ha avuto una drammatica
subalternità».
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