venerdì 14 dicembre 2012

E SULLE SPALLE DELL'ONOREVOLE CRAC FU POSTA UNA PESANTE CROCE..TTA



L’inumano, ritmato  grido proveniva dal residence ove abita l’onorevole. Un gruppo di vicini si precipitò convinti si trattasse di un attentato con morti e feriti anche se alcuni che lo conoscevano assai bene intimamente scartarono, a priori, tale ipotesi . Non era possibile.Infatti ,mai le cronache cittadine durante la sua lunga carriera politica ,una specie di lunga marcia alla Mao prima della conquista del potere in Cina (nella FGCI, nel PCI,nel PCI-PDS,nel PDS,nei DS e infine nel PD) di lui si occuparono rappresentandolo quale ostacolo nei confronti di una variopinta umanità  fatta dai tanti quarumara che popolano i quartieri palermitani . Costoro mai avrebbero potuto costituire per lui un eventuale pericolo anche per ragioni di carattere antropologico .Loro suolevano girare  il quartiere annacandosi dalla mattina alla sera  ( nel senso di condurre in giro le  prominenti panze frutto di decennali bagordi a base di pani e  panelli, muffiuletti cà  meusa, cazzilli e rascatura, sasizza, maccarruna e purpu! ) con le tasche piene di pacchi di Malboro di contrabbando e un’ampia borsa con dentro i biglietti di una lotteria casereccia che si risolveva nell’arco della mattinata.Un biglietto da un euro (prima costava  mille lire) che veniva venduto alle famiglie le quali tentavano la fortuna con l’arriffo e con un monte premi a volte anche sostanzioso . La famiglia vincente per un po’ di giorni, come si suole dire, mittia ‘a pignata  mentre gli arriffatori  ,tolta la parte dovuta al boss locale che proteggeva dall’alto della sua autorità ,si dividevano il resto. E per qualche  giorno ‘a spisa era fatta e dumani  pensa Diu. E tutto questo sotto avveniva sotto gli occhi benevoli e tolleranti delle varie autorità L’onorevole era cresciuto in quel quartiere e sempre visto benevolmente ,anche durante tutte le campagne elettorali in cui era sempre stato candidato . E sempre candidato a qualche cosa :a capitano della squadretta di calcio del rione , a capoclasse nella terza “C” della locale scuola media, a capo dei giovani comunisti che comunisti non lo furono mai (vedasi la confessione spontanea di Elio Sanfilippo in“ Quando eravamo comunisti “) a segretario della Sezione, a capogruppo nel Consiglio di quartiere,ad assessore con il Professore, a capo dell’ala del dissenso della Federazione di Corso Calatafimi , e poi ,finalmente, approdato all’ARS e premiato con la nomina , ovviamente, di capo del gruppo dei deputati compresi quelli ( almeno sei) rubati alla sinistra dopo un accordo segreto con Totò Regina Coeli con sbafata finale di cannoli . Lui, Entony (Entony è nome di fantasia da noi scelto con  licenza poetica per mascherarne l’effettiva identità ) sempre capo di qualcosa . Mai sutta ,neppure quando si celebrava il rituale du’ tocco dà birra .in qualche taverna dopo le lunghe serate a costruire accordi, strategie,sgambetti,tragedie.In una parola ‘a fari ‘ i scarpi a qualcuno sempre rigorosamente “compagno”. Perché dagli uomini della dicci’ ( i Gioia, i Lima,i Ciancimino )bisognava guardarsi. Quelli non erano ri mussu ruci con coloro che si mettevano di traverso .E Entony si guardò sempre bene dal farlo.Dunque guerra e sempre in “famiglia” . E quella guerra gli risultava quasi sempre assai fruttuosa al punto che per questa sua “arte” ha potuto raggiungere le più alte vette . Addirittura da qualcuno ,per queste sue virtù( si fa per dire)  viene pure definito “uomo politico intelligente”.Un vero e proprio maestro ,però, lo é . E lo é nell’arte della mediazione al ribasso , del trasformismo elevata ad arte sempre con lo scopo di assicurare e proteggere carriere . Ovviamente la sua . Certo alle porte delle recenti regionali-lui ovviamente sempre candidato poi vincente - veniva sparso attak nel buco della serratura che chiude la sua segreteria personale allo Zen al punto che piovvero copiosi attestati di solidarietà . Evidentemente la sua attività sul territorio a qualcuno dà molto fastidio (dichiarazione senza rossore di tal Enzo Di Girolamo segretario, finci ,del PD provinciale) . Oppure : “Chi conosce….. sa che le intimidazioni non possono sortire alcun effetto. Siamo impegnati in un cammino serio e difficile in Sicilia. Sappiamo che dobbiamo fare i conti anche con questi metodi mafiosi (don Peppe antimafia  -sic!).

Ma quel che più commosse Entony -che pare abbia mandato un fascio di rose alla signora dello scribacchino leccalecca fu quanto scritto sul sito del Comune di Termini Imeresi.Ascoltate:”: Il grave atto intimidatorio subito nei giorni scorsi dall’onorevole ….. del nuovo Partito Democristiano, dopo che sabato ignoti hanno cosparso la serratura della sua segreteria politica con colla Attack, ha sconvolto l’opinione pubblica."Capite? Ad Antony cospargono il buco della serratura con la colla e l’opinione pubblica ( ma quale?) della città di Termini viene sconvolta” .Sconvolta .non dalla chiusura della Fiat e delle migliaia di lavoratori licenziati o in cassa integrazione ma per l’attak all’onorevole . Sconvolta come si fosse trattato dell’uragano Sandy .Intanto, durante la campagna elettorale,  Entony . partecipava ad iniziative benefiche, a premi  con rilascio di pergamena ,a concorsi di poesia  e di bellezza con accompagnamento di relativi attestati di benemerenza ,a cerimonie per quinquennali, decennali, centenari . E quando gli capitava faceva anche assumere lavoratori utilizzando le carte frutto di sacrifici degli altri spacciando il tutto come farina del suo sacco . Un classico: tu lotti, ti fai in due per difendere un diritto mentre arriva l’onorevole e,olé, vi mette il cappello ed il gioco é fatto Dunque i vicini accorsero trafelati e preoccupati  .Lo trovarono posizionato ‘a picuruni che lanciava sputi e grida ad intermittenza -come quelle lucine che scorrono in questi giorni lungo un cavo trasparente per onorare anche cosi' il Natale- e contro una foto stracciata in quattro parti e sciaminata per terra . Ad ogni sputo seguiva  l’inumano grido: “E chistu picchi’ non mi nominasti assissuri ; e chistu  picchi’ nun fui mancu Prisirenti di l’assemblea ;e chistu picchi mancu Vici della stessa fui; e chistu picchi’ mi facisti livari  puru ‘u titulu di Prisirenti dei deputati ; chistu è picchi’ mi pigghiasti pi’ fissa e mi lassasti nuru e cruru”. E sputava in continuazione e in continuazione gridava rivolto a quella immagine devastata da cui emergeva ,però, con chiarezza il sorriso sornione di una piccola Croce. Una Croce piccola come quella che fu posta anche sulle spalle di Barabba che ogni giorno di più é diventata talmente pesante al punto da sprofondarlo negli abissi senza ritorno .Almeno per i prossimi cinque anni  E non é certamente fatica da poco,anzi, trattasi di vera umiliazione.Intanto era ,per caso,arrivato anche  Gianli  Si era giustamente precipitato per portargli i ringraziamenti della comunità locale in ragione dell' interessamento di Antony a far arrivare nelle scuole di Partinicole stufe in uso ai terremotati o variamente disastrati. Esattamente la calamità che da oltre quattro anni ha colpito la nostra città finita nelle mani di Sal e Jhonny e che dovrebbero alleviare il gelo presente nelle classi .Ma il gelo che é calato sulla  Sal and  seven brothers, chi lo farà calare ?.
Sala Rossa

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