Dobbiamo dire la verità seppur spiace . Ha fatto
molta impressione vedere quell'esile busto piegato in avanti, il volto giovane stravolto,
quel dito puntato sull’avversario e soprattutto quella colorita espressione “Si sciacqui la bocca” rivolta ad
consigliere comunale che , presumiamo, criticava l’operato dell’amministrazione
Lo Biundo di cui è parte . E pare, a quanto ci è stato riferito,che il tutto
veniva accompagnato da altre colorite figurazione del tipo “la gallina che é abituata a razzolare…” con lo scopo di rappresentare nel modo più
plateale oltre che umiliante e devastante per un uomo ,il ruolo del consigliere avverso . Una cosa sconcertante ,mai vista a memoria
d’uomo all’interno del Consiglio,nel senso che mai si ebbe ad assistere ad un
cosi’ sconveniente scontro tra una Assessora ed un consigliere comunale di
Partinico .”Sembrava una Erinni seppur
in versione jeans e camicetta ,-ebbe
a dire uno spettatore presente –quelle
che nella mitologia greca impersonavano
la vendetta femminile .” . Ovviamente noi pensiamo che si sia trattato soltanto di esternazione esagerata avendo "perso la testa" ,di una persona cioé senza alcuna esperienza, immessa in un clima nuovo e scossa da tensioni che per reggere alle quali bisogna avere nervi saldi e notevole self control. Una persona aggregata al carro di Lo Biundo il quale cerca sostegno, disperatamente e in ogni dove , capitata li’ per caso e
in ragione di non si sa bene quali progetti . Lo Biundo, in questi circa cinque anni, ci ha abituati ad un continuo turn over di assessori con lo scopo abbastanza palese di raccattare qualche
voto in più . E' ormai un sindaco bollito che aspetta soltanto la fine del
suo disastroso percorso che lascerà , però, macerie e ferite nel corpo della nostra
società . Ma quel più ha sconcertato gli spettatori ,che ebbero la ventura di assistere alla scena sinteticamente
raccontata ,è stato anche l’atteggiamento proprio del Sindaco.Muto, immobile, forse compiaciuto
per quel che accadeva ma soprattutto sovrastato
e scavalcato da quel fascio di energia
esplosiva che contestava con argomenti assai discutibili ,e facendo ricorso quale
sostegno alle sue tesi, alle classiche invettive .D’altronde commentava qualcuno che si diletta
con i detti siciliani :” nun c’è nuddu cà si pigghia ca nun si
rassumigghia”. Come adire: sono della stessa pasta .Politicamente parlando .Eppure dentro quel Consiglio comunale, o quali componenti di
Giunte, ebbero a transitare fin dalla ripresa della vita democratica dopo la
caduta del fascismo delle presenze femminili di rilievo, livello e cultura che
hanno lasciato una forte impronta nella vita della città .Chi non ha mai sentito
citare come presenza autorevole in Consiglio comunale,la professoressa Maria Addamo prima docente della scuola media
“G.B. Privitera” e poi Preside della stessa per tanti anni? Figura di donna austera,
misurata, efficace , di altissimo livello culturale. Donna severa. E la signora
Maranedda Amato? Ostetrica di professione,popolare nel mondo femminile che di
lei ebbe necessità , sempre disponibile e materna .E in tempi più ravvicinati Lina Cantelli ed Enza Maria, Romano che fu
anche sindaco della città ,espressione l’una e l’altra di un mondo femminile
fatto d’impegno, serietà , passione politica . E poi Franca Salvia e Franca
Currieri, entrambe donne di legge,puntuali nello studio degli atti
deliberativi, propositive ed efficaci nel ruolo che avevano avuto assegnato dai
cittadini elettori e che hanno onorato con serietà e passione . E come non
pensare per un momento a Margherita Settimo che se ne è andata troppo presto lasciando un vuoto e nella vita politica e nella vita sociale
della nostra città? Lasciando ,soprattutto ,il rimpianto di una dolce persona
,attiva ed efficace nel mondo della solidarietà. E Francesca Tranchina? E che
dire di Gigia Cannizzo, il sindaco per antonomasia ? Di elevatissima cultura e
sensibilità, sicuramente combattiva e passionale ma mai volgare . E poi non
possiamo tacere di Caterina Panzavecchia
discreta e mai invasiva seppur all’interno di un contesto arrogante,
supponente di bassissima levatura , senza dimenticare la dottoressa Antonella
Lo Porto una “signora” nei gesti,
nelle espressioni, nella sua azione amministrativa, nei rapporti anche con le
opposizioni. Dunque la nostra città ha avuto nella sua lunga storia
istituzionale ,anche se modeste nella
quantità, donne di qualità che hanno
elevato il livello della vita politica locale.Diciamo la verità : sempre più si
scava dentro l’amministrazione Lo Biundo e sempre più ci accorgiamo che davvero
al peggio non c’è fine.
P.S.: Ieri sera è stato approvato con appena 15 voti ( Lo Biundo ha
iniziato la sua attività amministrativa con il sostegno di 23 consiglieri) il Bilancio di previsione
(sic!) del 2012. Ovviamente lui non ha, di questo, alcuna colpa. La colpa è del
bajon.Ma per fare quadrare i conti (del bilancio nella sua sostanza ci
occuperemo appena avremo la fortuna d’ottenere di riversu quagghiu alcune carte ) ha incominciato a vendere . No non
i suoi beni ma quelli degli altri.Un esempio? Ha messo in vendita ciò che del Comune non è più almeno fino
all’incirca il 2070 e cioè delle aree
che sono parte di un Piano particolareggiato di una zona PEEP e concesse con tanto di atto ad una
cooperativa edilizia già nel 1979 .Ovviamente la disperazione fa anche di
questi brutti scherzi . Come i due milioni della signora Bertolino di cui
sentiamo l’odore (anche se non sgradevole
come i suoi fumi ) e nulla più. L’odore
dell’arrosto che sul tavolo non
sappiamo quandoarriverà.
sappiamo quandoarriverà.
Toti Costanzo.
1 commento:
Ma la classe e l'eleganza, come il coraggio, chi non ce l'ha non se le può dare
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