Nasce "Rifonda TV Partinico" per volontà dei Giovani Comunisti/e. Un evento politicamente importante che aggiunge un nuovo strumento di comunicazione a quelli di cui il nostro Partito dispone a Partinico, frutto di volontà, sacrificio, passione politica. Invito, ovviamente, i nostri lettori a seguire la nostra web-tv. Troverà uno spaccato della "cultura" di sinistra: pensieri, scritti, musica, cinema, voci.
Detto questo reputo opportuno intervenire ancora sulla questione del personale, con specifico riferimento ai Settori del VERDE E DELLE MANUTENZIONI. Appare necessario a questo punto, e per la delicatezza e complessità del problema, assumere l'impegno di dedicare UN DOSSIER SPECIFICO al resto della macchina burocratica tenuto conto che per ovvie e giustificate ragioni l'attenzione, anche dell'opinione pubblica, ad oggi si é concentrata su questi due soli importanti e più visibili Settori.
Dico subito che va dato atto a Michele Giuliano di occuparsi, in qualità di giornalista, delle questioni relative al "personale" del Comune. Lo ha fatto attraverso il Giornale di Sicilia e il blog Libera Mente. Encomiabile iniziativa di un giornalista che con i suoi servizi, per certi versi, cerca di "stanare" gli amministratori attuali e li costringe a dire qualcosa sull'importantissima (almeno per noi), "questione politica". Michele fa dire, ad esempio, ad un "disperato" Assessore D'Orio che, ad oggi, dice di disporre di 10 custodi di "ville" comunali e di soli 6 operatori. Un'affermazione sicuramente vera ma discutibile se non sostanziata da una seria ricerca e verifica sul personale del "verde" di cui il Comune disponeva già nel 1999 (n. 1 geometra assunto appositamente insieme a n. 1 agrotecnico, n. 3 giardinieri, n. 3 esperti coltivatori, n. 12 operai generici, n. 1 bracciante agricolo) e ricercare le ragioni "della fine" di quell'organico. E insieme a queste le proposte che l'Assessore intende attuare DANDONE CONOSCENZA ALL'OPINIONE PUBBLICA. La quale cosa, almeno fino ad oggi, l'Amministrazione Lo Biundo si guarda bene dal fare. E', questa una chiara strategia, del dire e lasciare intendere, perché alla fine si formi una opinione pubblica GIUSTIFICAZIONISTA nel senso che le responsabilità si intendono SEMPRE trasferire alle Amministrazioni precedenti che, certamente, non ne sono immuni.
Dunque nel 1999 esisteva una situazione sopradescritta ma con la Giunta Motisi il personale addetto alla MANUTENZIONE VERDE PUBBLICO, RANDAGISMO E CACCIA (così risulta da un quadro prospettico ufficiale) diponeva del seguente personale con qualifica A1, cioé degli addetti a servizi sia interni che esterni: n. 5 dipendenti di ruolo, n. 9 contrattisti e n. 4 L.SU.
Ora, io non sò che fine hanno fatto i dipendenti addetti al Verde in attività nel 1999 o quelli dell'epoca Motisi, ma é certo che i cittadini hanno il diritto, quantomeno, di chiedersi in quali "ville" operano questi custodi di cui parla l'Assessore, considerato che di questi non c'é traccia né all'interno del Parco del Castellaccio che come comunisti abbiamo fortemente voluto strappando quell'area ad una sicura cementificazione, né nell'abbandonata "villa del Pino" o quella della terza zona PEEP che i cittadini residenti hanno salvato dall'abbandono e dal sicuro degrado assicurando custodia e manutenzione oltre che averla arredata con costi "zero" per il Comune. A tal proposito si desidera sapere le ragioni per cui il gabinetto pubblico, in quell'area inserita ed una volta funzionante, perché resta chiuso al pubblico. Mentre, é certo, che i pochissimi "residui attivi" di adetti al verde non possono certamente assicurare la gestione di tutto il patrimonio che si é riusciti a costruire in anni di lotte e sacrifici e che oggi va in malora. Al prof. D'Orio voglio anche ricordare che, sempre nel 1999, il Comune aveva assunto tramite un apposito progetto, n. 6 L.S.U. ADDETTI ESCLUSIVAMENTE AGLI IMPIANTI SPORTIVI che facevano egregiamente funzionare e lo stadio comunale, il pallone tensostatico ed anche l'mpianto della terza zona. Verde, Manutenzione, Impianti sportivi: un esercito di operai con professionalità diverse che questi amministratori hanno l'obbligo di "riportare in vita".
Lo stesso ragionamento si può fare per il SETTORE DELLA MANUTENZIONE del quale si occupa l'Assessore Pantaleo che invitiamo a ricercare, con lo scopo di comprendere, cosa sia successo dal 1999 ad oggi con il personale e se lo ritiene opportuno ne dia informativa alla città visto che una caratteristica di questa Amministrazione su tali questioni é il SILENZIO che, a lungo andare, rasenta L'OMERTA'.
Nel 1999 il settore diponeva di ben 15 dipendenti di ruolo (manovali, elettricisti, autisti, fontanieri, muratori etc.) di n. 21 tratti dalle Liste dei disoccupati di lunga durata (operai, fontanieri, idraulici, muratori, falegnami, elettricisti, imbianchini, n. 1 esperto in computer e n. 1 geometra) e in più n. 6 dipendenti L.S.U. addetti specificatamente all'acquadotto comunale mentre Motisi aveva ereditato da Giordano la seguente situazione riferita al Settore delle Opere Pubbliche: n. 8 contrattisti con profilo professionale A1 (addetti ai servizi esterni ed interni) per "l'Ufficio espropriazioni e per Pubblica utilità", n. 2 contrattisti per "l'Ufficio impianti di illuminazione e segnaletica", integrati da altri 14 L.S.U. .
TUTTI GLI ALTRI, CHE FINE HANNO FATTO, Assessore Pantaleo? E' vostro compito ricostruire "le dinamiche della fuga" e darne contezza alla città. Lamentarsi della mancanza di personale non può rappresentare giustificazione per alcuno. Nemeno per voi.
Per oggi penso che basti. Io credo che questa Amministrazione debba concludere un ciclo che l'ha vista fino ad oggi, come fanno i bambini colti sul fatto, ricorrere sempre alla solita, giutificazione: "Che c'entriamo noi? La colpa é degli altri", che per certi versi sarà anche vero. Una formula, però, che fino ad oggi hanno utilizzato per TUTTO QUEL CHE ERA POSSIBILE: per le difficoltà delle scuole, per il verde, i servizi di manutenzione compreso il traliccio collocato da costoro al cimitero. Per non dire di feste e festini.
Tuttavia hanno ora l'obbligo di iniziare una fase del DEL FARE SENZA RICRIMINARE. D'altronde, come si suole dire, hanno voluto la bicicletta e gli elettori gliel'hanno fornita. Ed allora, cari amici, pedalate, pedalate senza voltarvi più indietro. Ne va della vostra credibilità anche personale.
Toti Costanzo
Detto questo reputo opportuno intervenire ancora sulla questione del personale, con specifico riferimento ai Settori del VERDE E DELLE MANUTENZIONI. Appare necessario a questo punto, e per la delicatezza e complessità del problema, assumere l'impegno di dedicare UN DOSSIER SPECIFICO al resto della macchina burocratica tenuto conto che per ovvie e giustificate ragioni l'attenzione, anche dell'opinione pubblica, ad oggi si é concentrata su questi due soli importanti e più visibili Settori.
Dico subito che va dato atto a Michele Giuliano di occuparsi, in qualità di giornalista, delle questioni relative al "personale" del Comune. Lo ha fatto attraverso il Giornale di Sicilia e il blog Libera Mente. Encomiabile iniziativa di un giornalista che con i suoi servizi, per certi versi, cerca di "stanare" gli amministratori attuali e li costringe a dire qualcosa sull'importantissima (almeno per noi), "questione politica". Michele fa dire, ad esempio, ad un "disperato" Assessore D'Orio che, ad oggi, dice di disporre di 10 custodi di "ville" comunali e di soli 6 operatori. Un'affermazione sicuramente vera ma discutibile se non sostanziata da una seria ricerca e verifica sul personale del "verde" di cui il Comune disponeva già nel 1999 (n. 1 geometra assunto appositamente insieme a n. 1 agrotecnico, n. 3 giardinieri, n. 3 esperti coltivatori, n. 12 operai generici, n. 1 bracciante agricolo) e ricercare le ragioni "della fine" di quell'organico. E insieme a queste le proposte che l'Assessore intende attuare DANDONE CONOSCENZA ALL'OPINIONE PUBBLICA. La quale cosa, almeno fino ad oggi, l'Amministrazione Lo Biundo si guarda bene dal fare. E', questa una chiara strategia, del dire e lasciare intendere, perché alla fine si formi una opinione pubblica GIUSTIFICAZIONISTA nel senso che le responsabilità si intendono SEMPRE trasferire alle Amministrazioni precedenti che, certamente, non ne sono immuni.
Dunque nel 1999 esisteva una situazione sopradescritta ma con la Giunta Motisi il personale addetto alla MANUTENZIONE VERDE PUBBLICO, RANDAGISMO E CACCIA (così risulta da un quadro prospettico ufficiale) diponeva del seguente personale con qualifica A1, cioé degli addetti a servizi sia interni che esterni: n. 5 dipendenti di ruolo, n. 9 contrattisti e n. 4 L.SU.
Ora, io non sò che fine hanno fatto i dipendenti addetti al Verde in attività nel 1999 o quelli dell'epoca Motisi, ma é certo che i cittadini hanno il diritto, quantomeno, di chiedersi in quali "ville" operano questi custodi di cui parla l'Assessore, considerato che di questi non c'é traccia né all'interno del Parco del Castellaccio che come comunisti abbiamo fortemente voluto strappando quell'area ad una sicura cementificazione, né nell'abbandonata "villa del Pino" o quella della terza zona PEEP che i cittadini residenti hanno salvato dall'abbandono e dal sicuro degrado assicurando custodia e manutenzione oltre che averla arredata con costi "zero" per il Comune. A tal proposito si desidera sapere le ragioni per cui il gabinetto pubblico, in quell'area inserita ed una volta funzionante, perché resta chiuso al pubblico. Mentre, é certo, che i pochissimi "residui attivi" di adetti al verde non possono certamente assicurare la gestione di tutto il patrimonio che si é riusciti a costruire in anni di lotte e sacrifici e che oggi va in malora. Al prof. D'Orio voglio anche ricordare che, sempre nel 1999, il Comune aveva assunto tramite un apposito progetto, n. 6 L.S.U. ADDETTI ESCLUSIVAMENTE AGLI IMPIANTI SPORTIVI che facevano egregiamente funzionare e lo stadio comunale, il pallone tensostatico ed anche l'mpianto della terza zona. Verde, Manutenzione, Impianti sportivi: un esercito di operai con professionalità diverse che questi amministratori hanno l'obbligo di "riportare in vita".
Lo stesso ragionamento si può fare per il SETTORE DELLA MANUTENZIONE del quale si occupa l'Assessore Pantaleo che invitiamo a ricercare, con lo scopo di comprendere, cosa sia successo dal 1999 ad oggi con il personale e se lo ritiene opportuno ne dia informativa alla città visto che una caratteristica di questa Amministrazione su tali questioni é il SILENZIO che, a lungo andare, rasenta L'OMERTA'.
Nel 1999 il settore diponeva di ben 15 dipendenti di ruolo (manovali, elettricisti, autisti, fontanieri, muratori etc.) di n. 21 tratti dalle Liste dei disoccupati di lunga durata (operai, fontanieri, idraulici, muratori, falegnami, elettricisti, imbianchini, n. 1 esperto in computer e n. 1 geometra) e in più n. 6 dipendenti L.S.U. addetti specificatamente all'acquadotto comunale mentre Motisi aveva ereditato da Giordano la seguente situazione riferita al Settore delle Opere Pubbliche: n. 8 contrattisti con profilo professionale A1 (addetti ai servizi esterni ed interni) per "l'Ufficio espropriazioni e per Pubblica utilità", n. 2 contrattisti per "l'Ufficio impianti di illuminazione e segnaletica", integrati da altri 14 L.S.U. .
TUTTI GLI ALTRI, CHE FINE HANNO FATTO, Assessore Pantaleo? E' vostro compito ricostruire "le dinamiche della fuga" e darne contezza alla città. Lamentarsi della mancanza di personale non può rappresentare giustificazione per alcuno. Nemeno per voi.
Per oggi penso che basti. Io credo che questa Amministrazione debba concludere un ciclo che l'ha vista fino ad oggi, come fanno i bambini colti sul fatto, ricorrere sempre alla solita, giutificazione: "Che c'entriamo noi? La colpa é degli altri", che per certi versi sarà anche vero. Una formula, però, che fino ad oggi hanno utilizzato per TUTTO QUEL CHE ERA POSSIBILE: per le difficoltà delle scuole, per il verde, i servizi di manutenzione compreso il traliccio collocato da costoro al cimitero. Per non dire di feste e festini.
Tuttavia hanno ora l'obbligo di iniziare una fase del DEL FARE SENZA RICRIMINARE. D'altronde, come si suole dire, hanno voluto la bicicletta e gli elettori gliel'hanno fornita. Ed allora, cari amici, pedalate, pedalate senza voltarvi più indietro. Ne va della vostra credibilità anche personale.
Toti Costanzo
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