mercoledì 13 maggio 2009

SCONCEZZE OVVEROSSIA COSE INDECENTI

SCONCEZZA NUMERO UNO

C’è una trasmissione su Tele Occidente dal titolo “Casa Minutella”. Un presentatore televisivo palermitano, Massimo Minutella, intrattiene nel suo salotto personalità della politica, dello spettacolo, della cultura e con i suoi ospiti discute con una certa gradevole leggerezza anche di cose serie. Recentemente mi è capitato di ascoltare una lunga discussione tra l’intrattenitore e l’onorevole Gianfranco Micchiché che, per quanti non lo sappiano , attualmente ricopre un incarico governativo assai importante. Infatti Micchiché è Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al CIPE, cioè il Comitato interministeriale per la programmazione economica. Una potenza politica ,un miracolato da Berlusconi al quale Micciché procurava contratti pubblicitari per le sue televisioni .Micciché, lo ricordo bene , fu molto spesso ospite di Salvo Giordano a Prima Radio quando si presentò per la prima volta quale candidato al Parlamento nazionale . Era il 1994. Da allora ad oggi Micciché è stato Ministro della Repubblica, Presidente dell’Assemblea regionale siciliana ed ora Sottosegretario.
Ma qual’era il centro della discussione con Minutella’? Il ruolo della mafia in Sicilia e l’uso di simboli che risultano negativi per l’economia della nostra isola se collegati , appunto, alla mafia e alla lotta nei confronti di questa . Un tema di straordinaria e seria importanza che un membro del Governo nazionale avrebbe dovuto sviluppare con seria incisività ed opportune argomentazioni. Ma, invece, cosa ebbe a dire Micciché in quella trasmissione? Cioé: qual’è ,per il Sottosegretario berlusconiano, il simbolo più rappresentativo ma in senso negativo che provoca danni economici alla Sicilia? La Mafia?Il pizzo?L'usura?Il controllo della droga e della prostituzione?Il clientelismo ?Il saccheggio delle risorse pubbliche? L'evasione fiscale? Niente di tutto questo .Il male peggiore per la Sicilia é L’AVERE INTITOLATO A FALCONE E BORSELLINO L’AEREOPORTO DI PUNTA RAIS! Avete capito bene. Micciché disse proprio cosi’ e spiegò a Minutella il senso del suo dire dicendo quasi testualmente:” Ma vi rendete conto che un turista che deve venire in Sicilia, a Palermo ,appena legge sui depliants che l’aereoporto è intestato ai due magistrati massacrati dalla mafia, si guarda bene dal prendere l’aereo?” Io sono sicuro che i lettori non mi crederanno. Ma invece il Sottosegretario osceno pensò e disse proprio cosi’.

SCONCEZZA NUMERO DUE

L’Assessore regionale siciliano all’agricoltura, La Via ,è anche docente della Facoltà di Agraria all’Ateneo di Catania . È un professore abbastanza giovane e disinvolto,si esprime con chiarezza, sembra molto sicuro di sé ,è anche lui un berlusconiano ,ha un incarico importante nel Governo regionale e cioè Assessore all’Agricoltura (quell’Assessorato che Totò vasa-vasa tenne,per ovvie e comprensibili ragioni, sempre per sé e in tutti i governi regionali e di centro destra e di centro sinistra) cioè un carrozzone mangia soldi che tra le altre cose, mantiene fino ad oggi uno sconcio come i Consorzi di Bonifica , contenitori vuoti ma pieni di clienti. Siamo nella condizione ,ad esempio, per il Consorzio di Bonifica Palermo2 di fare nomi e cognomi di quanti figli,mogli, fidanzate ed anche amanti di deputati, dirigenti della Regione, sindacalisti ed altra varia umanità è in quel posto collocato. Ed il Consorzio di Bonifica Palermo2, é tristemente noto alle nostre popolazioni agricole per la dissennata gestione di certo ingegnere Sucato, molto ammanigliato a Partinico anche dal punto di vista della sua professione. L’ingegnere, infatti, è stato ad esempio, in tandem con altro noto ingegnere partinicese ed ebbero un incarico milionario -ovviamente per “meriti politici “e soprattutto di appartenenza alla vecchia dicci’- e cioè la progettazione dei Piani di recupero urbanistico della città che costò alla Regione ma anche al nostro Comune , qualcosa come oltre venti miliardi di lavori ancora ad oggi non tutti definiti, con vere e proprie “porcherie” urbanistiche ,con gravi contenziosi e con tanti proprietari espropriati che aspettano ancora d’essere pagati. Dunque, La Via non pago del prestigioso incarico di Assessore regionale e docente universitario , si è candidato nel PdL ed è alla ricerca di voti che lo dovrebbero traslocare a Bruxelles . A chi li chiederà, questi voti ? Ma a tutti coloro che con l’agricoltura , come si suole dire, bazzicano compresi i lavoratori dipendenti dell’ex Cooperativa “Consorzio irriguo Jato” costruito per la perspicacia di Danilo Dolci all’inizio degli anni ’70 e il cui destino,o contratto di lavoro che dir si vuole, è legato al giuoco delle correnti interne al PdL . L’Assessore, infatti, gioca a tutto campo . Promette al Presidente del Consiglio di Amministrazione della Cooperativa ,Pino Lombardo , la stipula di una Convenzione attraverso la quale, finalmente, i lavoratori citati potrebbero essere riassunti e ciò in ragione del fatto che proprio il Presidente della cooperativa ,notoriamente legato al Partito di Berlusconi , si è speso con forza e coerenza per la soluzione del problema . Nel contempo sposa una linea “altra” perseguita da altre correnti dello stesso Partito che trova a Partinico il sostegno del neo consigliere provinciale Vincenzo Di Trapani in collaborazione con l’autonominatosi “ Presidente degli agricoltori” del partinicese Salvatore Rizzo Puleo anche loro del PdL.Infatti l’Assessore La Via partecipa ad una conferenza stampa durante la quale promette, ovviamente, la soluzione di questi ed altri problemi che dipendono soltanto da lui mentre il giorno precedente era andato a protestare contro il Governo Berlusconi ,cioè il SUO GOVERNO ,ritenendolo responsabile delle politiche agricole che penalizzerebbero la Sicilia. Intanto la stagione irrigua non parte, gli operai sono in sciopero ad oltranza, lo sponsor politico del Consigliere provinciale Vincenzo Di Trapani, l’onorevole Salvino “Prezzemolino” Caputo Presidente della Commissione Attività Produttive ,esponente della maggioranza politica che governa la Sicilia che “potrebbe” ,ma ovviamente non vuole, e si limita come nel gioco delle tre carte ,a presentare interpellanze ed interrogazioni. A chi? Ma al Governo regionale di cui lui è parte! Una sceneggiata indecorosa molto di più di una farsa alla siciliana.

SCONCEZZA NUMERO TRE

E mentre e tutto questo accade e ricade sulle spalle di lavoratori ed agricoltori del partinicese il Sindaco Lo Biundo si rifiuta di ricostruire l’Assessorato all’Agricoltura, non spende una parola per i lavoratori licenziati e per l’acqua che non arriva nelle campagne, ritenendo di fare alcune buone cose mentre , come si suol dire,la “casa brucia” : andare a Barcellona per un week-end insieme ai suoi amici (cosa assai sana ed anche assolutamente comprensibile), ipotizzare una buona spartizione delle poche risorse che il Comune si ritrova, pagare parcelle ad avvocati che non vincono una sola causa a favore del Comune, acquistare l’autovelox per fare cassa sulla pelle dei contribuenti, appellarsi per un giudizio emesso dal Giudice di Pace sulle bollette del canone idrico del 1999 che ancora una volta dà ragione ai ricorrenti e dunque al nostro Partito,incominciare a tirare fuori gli elenchi per portare voti all’onorevole Antinoro che se eletto,anche gli imbecilli capiscono che non andrà a Bruxelles buggerando ,in tal modo, gli allocchi elettori, i clienti, gli "aspettanti", i questuanti, i richiedenti, i camerieri, i servi, gli sciocchi ed anche i ruffiani .Un’insieme di umanità varia ,scadente, decadente che frequenta quotidianamente il Palazzo nel disincanto generale ( sul sondaggio di Libera Mente il suo sgradimento é arrivato addirittura al 62% !) e che ,per dirla come dalle nostre parti , " essicci o nun essicci è a stessa cosa!”
Toti Costanzo

5 commenti:

CAPPIDDAZZU PAGATUTTO ha detto...

Secondo il sindaco, la polizia municipale, con l'ausilio dell'autovelox, dovrà incassare - da ora a fine anno - ben 330.000 Euro di sanzioni per infrazioni al codice della strada, già previsti in bilancio 2009.
Pare che quale provvista per le previsioni di spesa da parte del Settore Legale per maggiori oneri da cause perse, decreti ingiuntivi e pignoramenti sia stata iscritta una cifra equivalente.
I soldi degli automobilisti partinicesi, allora, finanzieranno le maggiori spese legali previste?
Non sarebbe più economico prevedere una riduzione delle spese legali, affidando tutto il contenzioso all'Avvocato del Comune con facoltà di transigere, anzichè pagare avvocati esterni incaricati di "difendere" l'Ente e decidere sistematicamente di non pagare in tempo i debitori, facendo
lievitare il debito originario fino al 200/300 per cento ?
Il rischio dissesto finanziario può venire soprattutto dalla scellerata gestione del Settore Affari Legali, privo di un Capo Settore con i requisiti previsti dal Regolamento degli Uffici e dei Servizi, mentre l'Avvocato del Comune si usa quale consulente personale del sindaco, senza alcun carico di lavoro!
E io pago !

Anonimo ha detto...

Come non dare ragione a "Cappiddazzu paga tutto"? D'altronde più di una volta siamo intervenuti sulle vicende del cosidetto "Ufficio legale" del Comune e dei pesanti costi sostenute dall'Ente per cause "perse" ma utili soltanto ai legali incaricati i quali, giustamente, espletano il loro lavoro e vogliono essere pagati . Insieme a questo l'anomalia di un ufficio legale guidato non da un Avvocato, sebbene nell'organico un Avvocato esista , una Ragioneria che non dispone di un Ragioniere Generale, di una Polizia Municipale che aspetta d'essere guidata da un "esterno" mentre il Comandante potrebbe essere scelto tra i Vigili che dispongono dei requisiti previsti dalla legge e, cioé ,in primis la laurea.
Se le "anomalie" cui danno quotidianamente vita i nostri giovani amministratori fossero soltanto queste piangeremmo, come si suole dire, con un occhio. La verità é altra ed ancora più grave e si chiama INCONSISTENZA POLIICO-AMMINISTRATIVA .E in quest "inconsistenza" ciascun lettore ci trovi quel che vuole.
Sala Rossa

CRICKET ha detto...

INCONSISTENZA POLITICO-AMMINISTRATIVA ?
Aveva ragione Trilussa quando scriveva:

Conterò poco, è vero:
- diceva l’Uno ar Zero -
ma tu che vali? Gnente: propio gnente.
sia ne l’azzione come ner pensiero
rimani un coso vôto e inconcrudente.

L'INCONSISTENZA DELL'ESSERE "un coso vòto e inconcrudente" in dialetto romano, che in siciliano si traduce in " 'nna cosa inutili"!

avviddanato ha detto...

Professù...dopo chiddu chi 'ntisi a telivisioni 'ncapu sant'Antunellu...pensu ca pi aviri l'immunità finarmente sinni va di la Regioni pi irisinni na lu Parlamentu Europeo e 'nnu livami pi na vota bona di 'nmezzu li palli lassannuci però li soi di palli ca sannu sulu palliari na stu Comuni sfurtunatu.

Anonimo ha detto...

Caro "Avvidanatu" mi é molto piaciuta l'espressione "palliari" da te utilizzata con riferimento al ruolo di "palliaturi" che hanno i vari antinoro siciliani. "Palliari" ,secondo la nostra lingua, dovrebbe avere un doppio significato e cioé quello più romantico di chi ,pieno di fantasia, racconta "palle" e dunque "pallia" cioé si inventa le cose,si costruisce un mondo che non c'é. A questo proposito voglio raccontarti un aneddoto. Andavo ad insegnare a Camporeale proprio nell'anno del terremoto e con me si accompagnava un altro professore paesano il quale durante il tragitto e per tutto l'arco dell'anno scolastico mi raccontava sempre delle sue notevoli, continue, esaltanti avvenuture amorose che aveva avuto in terra di Sardegna dove aveva precedentemente insegnato. Il fatto é che mi raccontava queste cose in tempi diversi dandone sempre una versione diversa per cui ritenni di poter confermare a me stesso ( non ho mai avuto il coraggio di contestargli le diverse versioni)che il collega , appunto, "palliava". Ma c'é il secondo sinificato, quello più serio ,più grave e mascalzonesco e cioé il "palliari",il "pigghiari pi' fissa" specialmente i poveracci alla ricerca di un lavoro, con la necessità di soddisfare un bisogno primario,anche ad ottenere una raccomandazione.E ,caro "Avviddanatu" ,costoro sono soltanto dei miserabili perché non hanno coscienza, sono cinici e ,dunque, meritano di finire non certo a Bruxelles per evitare i rigori della legge ma direttamente all'Ucciardone.
PS: é evidente che tutti i loro seguaci locali, e ce ne sono tanti, che "palliano" alla stessa stregua sono degni del massimo, nostro disprezzo.
Con stima ed affetto
Sala Rossa