QUAQUARAQUA’.
In gergo mafioso significa “spia” oppure” nfami”. Può anche significare “minchione senza palle” ma anche “feccia degli uomini”. Oppure un papero,un anatroccolo,uno di quelli che parlano parlano e non concludono mai cosi’ come “un cretino che parla ma non quaglia mai”. Devo dire che tutto questo mi frullava seguendo ieri il tiggi’ di Tele Jato sulla vicenda del bene confiscato alla mafia e sito in via Fermi . Un bene che il Consiglio comunale aveva destinato per le attività delle Associazioni giovanili della città . La vicenda è quella che è abbastanza conosciuta e che sintetizzo. Un Sindaco ,Lo Biundo, deve pagare alcune “cambiali elettorali” ad alcuni clientes e lo fa alla maniera classica che noi abbiamo spiegato in tanti post. Ma lo fa anche con una furbizia che nessuno gli riconosce e quindi sicuramente su guida,indicazioni, suggerimenti di terzi che possono essere , di volta in volta, consulenti gratuiti(per modo di dire) ,legali gratuiti(per modo di dire), amici disinteressati(per modo di dire) o può anche essere il suo segretario personale che poi paghiamo noi e sarebbe il Segretario Generale del Comune che in alcune iniziative ci ricorda tanto uno del passato ,tristemente famoso per gli spregiudicati suggerimenti che dava ad altro Sindaco . Una montagna di continue illegalità venivano commesse e continuano ancora ad oggi in un percorso di impressionante continuità . In una parola i Segretari comunali altro non sono diventati se non dei professionisti profumatamente pagati con i soldi pubblici ma al servizio non della collettività della quale dovrebbero tutelare i diritti ma del “padroncino politico” di turno .Ovviamente non senza vantaggi. Dunque, uno tra questi “disinteressati” che ho citato ,gli dà un suggerimento e dice:”Caro Sindaco ,visto che devi affidare un bene confiscato alla mafia a persone che ti stanno a cuore nel senso che si sono sbracciati per te e quindi ti devi disobbligare ,devi fare in modo nel non incorrere nei rigori della legge. Allora fai come ti dico: pubblica un Bando e invita chi è interessato ed ha i requisiti a presentare le proposte .Però ,perché tu possa darlo a chi vuoi tu devi introdurre nel bando, fra i titoli che aumentano il punteggio ,quello di favorire chi ha già avuto un bene confiscato alla mafia .In questo modo arriverai liscio-liscio al dunque.” E lo Biundo cosi’ fà .Mette insieme due associazioni di ex Carabinieri ed ex militari insieme un’associazione che ha avuto assegnato di già un bene dal Comune ma che , a quanto pare, ha lasciato nel più totale abbandono. Costoro costituiscono un’ATI(Associazione Temporanea di Imprese) acquisiscono, cosi’, in partenza un punteggio che altri non possono raggiungere ed il gioco è fatto .E cosi’ fu. Il Presidente dell’Associazione che costituisce l’ATI( un classico della mafia per accaparrarsi con assoluta certezza un appalto!) essendo dipendente precario del Comune al Sindaco, giustamente, non può certo dire di no, e quindi aggrega gli ex ai quali piuttosto che affidare loro direttamente uno spazio in altro bene comunale li imbarca nell’operazione “Via Fermi”. Mi chiedo : perché ad esempio,il Sindaco non assegnava agli ex uno spazio nei nuovi, ma sempre quelli , ampi, arieggiati, funzionali , decentrati locali di via Catanzaro riaffittati ,aumma-aumma ,con cospicuo contratto ad amici degli amici anch’essi prodigatisi per la sua candidatura?
Fino a questo punto alcuni fatti di premessa.
Ma con l’affidamento del bene scoppiano ,giustamente, le polemiche: i giovani comunisti e non comunisti protestano,l’Osservatorio “
Toti Costanzo
1 commento:
I locali di Via Catanzaro fra un mese saranno occupati dal Settore della Polizia Municipale e Protezione Civile.
Il Comune deve consegnare all'ASL i locali di Piazza Verdi.
Mi permetto di dare la mia opinione sull'escamotage dell'A.T.I. usato per aggiudicare il bene confiscato alla mafia.
Ciò è palesemente illeggitimo in quanto non può costituire titolo di preferenza alcuna, non essendoci un'opera pubblica da costruire, che fa mettere insieme le risorse umane, finanziarie e delle attrezzature per il tempo necessario alla realizzazione dell'opera pubblica.
Poichè in materia di beni confiscati alla mafia si tratta di un'assegnazione per trent'anni, rinnovabili, l'A.T.I. - che nasce per un tempo ragionevolmente limitato - non può essere fatto tra due o più Associazioni, con statuti differenti, al fine di gestire un bene confiscato. E poi, per sua stessa definizione, le Associazioni ONLUS non sono "IMPRESE", in quanto la legge non prevede le "A.T.A.", cioè le Associazioni Temporanee di Associazioni. Questo è un espediente fin troppo evidente di essere tale, allo scopo di non tanto di "eludere", ma di violare la legge!
Adesso accadrà che l'impresa, pardòn l'associazione che ha avuto precedentemente assegnato il bene confiscato non curato e abbandonato(partecipante all'A.T.I.)cederà all'altra Associazione il bene. Quindi si scioglierà quell'A.T.I. mai in effetti costituita nè costitruibile tra due Associazioni ONLUS se non per fusione !
Partinico è tornata ad essere la Repubblica delle banane, dove - a simiglianza di queste - tutte le cose storte sono lecite!
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