giovedì 30 luglio 2009

QUAQUARAQUA'


QUAQUARAQUA’.

In gergo mafioso significa “spia” oppure” nfami”. Può anche significare “minchione senza palle” ma anche “feccia degli uomini”. Oppure un papero,un anatroccolo,uno di quelli che parlano parlano e non concludono mai cosi’ come “un cretino che parla ma non quaglia mai”. Devo dire che tutto questo mi frullava seguendo ieri il tiggi’ di Tele Jato sulla vicenda del bene confiscato alla mafia e sito in via Fermi . Un bene che il Consiglio comunale aveva destinato per le attività delle Associazioni giovanili della città . La vicenda è quella che è abbastanza conosciuta e che sintetizzo. Un Sindaco ,Lo Biundo, deve pagare alcune “cambiali elettorali” ad alcuni clientes e lo fa alla maniera classica che noi abbiamo spiegato in tanti post. Ma lo fa anche con una furbizia che nessuno gli riconosce e quindi sicuramente su guida,indicazioni, suggerimenti di terzi che possono essere , di volta in volta, consulenti gratuiti(per modo di dire) ,legali gratuiti(per modo di dire), amici disinteressati(per modo di dire) o può anche essere il suo segretario personale che poi paghiamo noi e sarebbe il Segretario Generale del Comune che in alcune iniziative ci ricorda tanto uno del passato ,tristemente famoso per gli spregiudicati suggerimenti che dava ad altro Sindaco . Una montagna di continue illegalità venivano commesse e continuano ancora ad oggi in un percorso di impressionante continuità . In una parola i Segretari comunali altro non sono diventati se non dei professionisti profumatamente pagati con i soldi pubblici ma al servizio non della collettività della quale dovrebbero tutelare i diritti ma del “padroncino politico” di turno .Ovviamente non senza vantaggi. Dunque, uno tra questi “disinteressati” che ho citato ,gli dà un suggerimento e dice:”Caro Sindaco ,visto che devi affidare un bene confiscato alla mafia a persone che ti stanno a cuore nel senso che si sono sbracciati per te e quindi ti devi disobbligare ,devi fare in modo nel non incorrere nei rigori della legge. Allora fai come ti dico: pubblica un Bando e invita chi è interessato ed ha i requisiti a presentare le proposte .Però ,perché tu possa darlo a chi vuoi tu devi introdurre nel bando, fra i titoli che aumentano il punteggio ,quello di favorire chi ha già avuto un bene confiscato alla mafia .In questo modo arriverai liscio-liscio al dunque.” E lo Biundo cosi’ fà .Mette insieme due associazioni di ex Carabinieri ed ex militari insieme un’associazione che ha avuto assegnato di già un bene dal Comune ma che , a quanto pare, ha lasciato nel più totale abbandono. Costoro costituiscono un’ATI(Associazione Temporanea di Imprese) acquisiscono, cosi’, in partenza un punteggio che altri non possono raggiungere ed il gioco è fatto .E cosi’ fu. Il Presidente dell’Associazione che costituisce l’ATI( un classico della mafia per accaparrarsi con assoluta certezza un appalto!) essendo dipendente precario del Comune al Sindaco, giustamente, non può certo dire di no, e quindi aggrega gli ex ai quali piuttosto che affidare loro direttamente uno spazio in altro bene comunale li imbarca nell’operazione “Via Fermi”. Mi chiedo : perché ad esempio,il Sindaco non assegnava agli ex uno spazio nei nuovi, ma sempre quelli , ampi, arieggiati, funzionali , decentrati locali di via Catanzaro riaffittati ,aumma-aumma ,con cospicuo contratto ad amici degli amici anch’essi prodigatisi per la sua candidatura?

Fino a questo punto alcuni fatti di premessa.

Ma con l’affidamento del bene scoppiano ,giustamente, le polemiche: i giovani comunisti e non comunisti protestano,l’Osservatorio “La Franca” che ne aveva fatto richiesta protesta, protestano anche l’Associazione “Non solo Portella” del prof. Giuseppe Casarrubea e la Lega Ambiente di Gino Scasso. E a questo punto arriva Lui .Lui è un deputato regionale noto alle cronache per avere mentito durante un processo che coinvolgeva l’ex Presidente della Regione, Cuffaro. Fa parte del PdL che governa la Sicilia e, addirittura, presiede una Commissione importante quale quelle delle Attività produttive ma fa continue, anche se inutili, demagogiche e pretestuose interrogazioni agli Assessori del SUO governo. Una specie di deputato “di lotta e di governo”,una specie di Borghezio siculo che ha come seguace molto fidato il Consigliere provinciale Vincenzo Di Trapani .Lui, è anche membro della Commissione regionale antimafia (pensa tu!) e per tale ragione a lui si rivolge l’Osservatorio “La Franca” .E Lui che fa? Tuona nelle tivvù private con fare deciso e risolutorio di chi sa il fatto suo. Chiede al Presidente della Commissione antimafia che non conta meno che niente , tale Speziale del PD, di convocare con urgenza il Sindaco di Partinico “perché relazioni sull’uso dei beni confiscati alla mafia”.Come a dire: “ Appena arrivi in Commissione, caro Sindaco, ti faccio nero e dovrai recitare il mea culpa, ritirare il bando ed assegnarlo a chi ne ha diritto soprattutto morale oltre che legale !” Lo scopo evidente è quello di mettere Lo Biundo in una condizione di difficoltà davanti a cotanto, autorevole( sic!) consesso. Giorno 28 viene convocato il Sindaco che si fa accompagnare dall’Assessore alla Legalità e dal Segretario comunale. Lo Biundo – riferisco nient’altro che quel che ha dichiarato e al Consiglio comunale ed anche alle tivvù private- relaziona, spiega, sminuzza dati ovviamente fasulli ed altro ancora. E l’onorevole di lotta e di governo ? Sempre da quanto riferito pubblicamente da Lo Biundo era talmente interessato che ai lavori della Commissione si è presentato in grande ritardo,poi prende atto, si complimenta insieme a Speziale col Sindaco per il lavoro svolto e alla fine finisce ,come si suole dire, a “tarallucci e vini” nel senso che l’onorevole “non mette in dubbio”,” sa con quale impegno lavora il Sindaco” ed altre amenità .Onestamente , mi dovete comprendere, non riesco ad aggiungere altro.Mi chiedo: cos’è ,il preludio di un idillio perché Vincenzo Di Trapani si possa intrufolare pure lui nel carrozzone sgangherato di Lo Biundo e compagnia e invece di assegnare coppe e targhe della Provincia ,assegnerà quelle del nostro Comune?

Toti Costanzo

1 commento:

Pietro C. ha detto...

I locali di Via Catanzaro fra un mese saranno occupati dal Settore della Polizia Municipale e Protezione Civile.
Il Comune deve consegnare all'ASL i locali di Piazza Verdi.

Mi permetto di dare la mia opinione sull'escamotage dell'A.T.I. usato per aggiudicare il bene confiscato alla mafia.
Ciò è palesemente illeggitimo in quanto non può costituire titolo di preferenza alcuna, non essendoci un'opera pubblica da costruire, che fa mettere insieme le risorse umane, finanziarie e delle attrezzature per il tempo necessario alla realizzazione dell'opera pubblica.
Poichè in materia di beni confiscati alla mafia si tratta di un'assegnazione per trent'anni, rinnovabili, l'A.T.I. - che nasce per un tempo ragionevolmente limitato - non può essere fatto tra due o più Associazioni, con statuti differenti, al fine di gestire un bene confiscato. E poi, per sua stessa definizione, le Associazioni ONLUS non sono "IMPRESE", in quanto la legge non prevede le "A.T.A.", cioè le Associazioni Temporanee di Associazioni. Questo è un espediente fin troppo evidente di essere tale, allo scopo di non tanto di "eludere", ma di violare la legge!
Adesso accadrà che l'impresa, pardòn l'associazione che ha avuto precedentemente assegnato il bene confiscato non curato e abbandonato(partecipante all'A.T.I.)cederà all'altra Associazione il bene. Quindi si scioglierà quell'A.T.I. mai in effetti costituita nè costitruibile tra due Associazioni ONLUS se non per fusione !
Partinico è tornata ad essere la Repubblica delle banane, dove - a simiglianza di queste - tutte le cose storte sono lecite!