L’avvocato Giuliano Pisapia con oltre il 45% dei voti vince le primarie di Milano, sconfigge il candidato ufficiale del PD, l’architetto Boeri, e andrà a sfidare alle prossime comunali la signora Letizia Moratti già ministro, già Presidente della Rai, berlusconiana. Cioè una donna assai potente. Noi comunisti di Rifondazione siamo contenti non solo perché Giuliano Pisapia é autorevole giurista oltre che figlio dell’avvocato Giandomenico che fu uno dei padri della riforma del diritto penale, ma perché un comunista, UN COMPAGNO. Ma io lo sono - ed è la prima volta che manifesto un giusto orgoglio personale - un poco più degli altri compagni. Fu quando con Francesco Forgione, che avevo convinto a diventare direttore responsabile di Tele Jato quando l’emittente rimase senza Direttore della testata giornalistica (Francesco Alotta si era dovuto dimettere per problemi legati al suo lavoro) organizzammo una importante convegno-manifestazione a difesa della libertà d’informazione in una terra di mafia come la nostra. Pino Maniaci aveva ricevuto di già una serie infinita di querele da parte dell'industriale Bertolino (così come anche il sottoscritto ed altri ambientalisti partinicesi) ed era opportuno creargli attorno un muro a sostegno di questa sua importante battaglia di civiltà che era anche la continuazione di quella di un pezzo dei comunisti del PCI di Partinico iniziata nella indimenticabile estate del 1984 che ci vide, insieme a Nino Amato, protagonisti di uno scontro che non ha avuto tregua e che si trascina ancora fino ai nostri giorni soprattutto per la pusillanimità di sindaci che hanno sempre avuto timore di opporsi fino in fondo alla distilleria più grande d’Europa.
Seppur opinione non condivisa da Pino Maniaci per ragioni diverse, ho sempre sostenuto che tra Tele Jato e Radio Aut di Peppino Impastato, per certi versi anche se con sostanziali distinguo politico-culturali, c’è sempre stato un filo rosso di collegamento. E Francesco Forgione da straordinario uomo politico qual’è sempre stato, immediatamente recepì l’importanza della iniziativa da me proposta in ragione dell'impatto che questa avrebbe avuto sulla opinione pubblica partinicese che da lì a poco sarebbe state chiamata ad eleggere il Sindaco della città. Io suggerii una parte del titolo (proprio quella della relazione tra Radio Auto e T.J.) da dare a quella giornata piena di incontri e di iniziative che partirono la mattina dell'11 marzo 2005 dall'Istituto “C.A. Dalla Chiesa“ per concludersi, nel pomeriggio, in una sala stracolma del Teatro Gianì, con protagonisti della stampa e della politica nazionale. E proprio GIULIANO PISAPIA concluse quella giornata non solo nella qualità di parlamentare di Rifondazione ma soprattutto quale giurista che poneva con forza all'attenzione della nostra opinione pubblica il rischio del condizionamento dell'informazione democratica che, abbiamo visto, è stato uno degli scopi seppur fino ad oggi naufragati dell’escalation più pericolosa del berlusconismo sulle tante nostre libertà. Una giornata memorabile fu “Da Radio Aut a Tele Jato - La libertà d’informazione in terra di mafia” nella storia della nostra città con i giornalisti Sandro Ruotolo, Nicastro, Lo Bianco, Zingales, Rizza e con la partecipazione della Borsellino, di Claudio Fava, dello stesso Forgione insieme a Salvo Vitale, Umberto Santino e ai magistrati Ingroia e Giuseppe Di Lello che fu anche deputato e poi senatore di Rifondazione. Irripetibile giornata, dunque, quella dell’11 marzo 2005 che ci faceva conoscere ed apprezzare l’equilibrio, la cultura e la formazione giuridica di un comunista per certi versi “anomalo” come Giuliano Pisapia. Di famiglia alto borghese, studi presso le scuole cattoliche di Milano, cresciuto nei boy scout ma che aveva scelto, però, di stare da comunista dalla parte anche di coloro i quali non hanno vergogna a dichiararsi tali . Contro l’apparato del PD, dunque, ha vinto le primarie a Milano un esponente politico sostenuto dalla Federazione della Sinistra e dai compagni di Sinistra Ecologia e Libertà di Nichi Vendola oltre che dalla società milanese e di altri importanti pezzi del PD in dissenso con la proposta della candidatura dell'architetto Boeri. E se provassimo, in Italia, a rimetterci ancora e seriamente insieme non pensiamo che un pezzo consistente dell’elettorato DI SINISTRA del PD starebbe con noi e non certo con gli ex democristiani, ex comunisti pentiti e i giovani alla Renzi Sindaco di Firenze presuntuosi rottamatori di uomini, di vite, di storie, valori, sacrifici che fecero grande il nostro paese liberandolo dal fascismo, combattendo la corruzione, costruendo un forte democrazia parlamentare?
Seppur opinione non condivisa da Pino Maniaci per ragioni diverse, ho sempre sostenuto che tra Tele Jato e Radio Aut di Peppino Impastato, per certi versi anche se con sostanziali distinguo politico-culturali, c’è sempre stato un filo rosso di collegamento. E Francesco Forgione da straordinario uomo politico qual’è sempre stato, immediatamente recepì l’importanza della iniziativa da me proposta in ragione dell'impatto che questa avrebbe avuto sulla opinione pubblica partinicese che da lì a poco sarebbe state chiamata ad eleggere il Sindaco della città. Io suggerii una parte del titolo (proprio quella della relazione tra Radio Auto e T.J.) da dare a quella giornata piena di incontri e di iniziative che partirono la mattina dell'11 marzo 2005 dall'Istituto “C.A. Dalla Chiesa“ per concludersi, nel pomeriggio, in una sala stracolma del Teatro Gianì, con protagonisti della stampa e della politica nazionale. E proprio GIULIANO PISAPIA concluse quella giornata non solo nella qualità di parlamentare di Rifondazione ma soprattutto quale giurista che poneva con forza all'attenzione della nostra opinione pubblica il rischio del condizionamento dell'informazione democratica che, abbiamo visto, è stato uno degli scopi seppur fino ad oggi naufragati dell’escalation più pericolosa del berlusconismo sulle tante nostre libertà. Una giornata memorabile fu “Da Radio Aut a Tele Jato - La libertà d’informazione in terra di mafia” nella storia della nostra città con i giornalisti Sandro Ruotolo, Nicastro, Lo Bianco, Zingales, Rizza e con la partecipazione della Borsellino, di Claudio Fava, dello stesso Forgione insieme a Salvo Vitale, Umberto Santino e ai magistrati Ingroia e Giuseppe Di Lello che fu anche deputato e poi senatore di Rifondazione. Irripetibile giornata, dunque, quella dell’11 marzo 2005 che ci faceva conoscere ed apprezzare l’equilibrio, la cultura e la formazione giuridica di un comunista per certi versi “anomalo” come Giuliano Pisapia. Di famiglia alto borghese, studi presso le scuole cattoliche di Milano, cresciuto nei boy scout ma che aveva scelto, però, di stare da comunista dalla parte anche di coloro i quali non hanno vergogna a dichiararsi tali . Contro l’apparato del PD, dunque, ha vinto le primarie a Milano un esponente politico sostenuto dalla Federazione della Sinistra e dai compagni di Sinistra Ecologia e Libertà di Nichi Vendola oltre che dalla società milanese e di altri importanti pezzi del PD in dissenso con la proposta della candidatura dell'architetto Boeri. E se provassimo, in Italia, a rimetterci ancora e seriamente insieme non pensiamo che un pezzo consistente dell’elettorato DI SINISTRA del PD starebbe con noi e non certo con gli ex democristiani, ex comunisti pentiti e i giovani alla Renzi Sindaco di Firenze presuntuosi rottamatori di uomini, di vite, di storie, valori, sacrifici che fecero grande il nostro paese liberandolo dal fascismo, combattendo la corruzione, costruendo un forte democrazia parlamentare?
Toti Costanzo
2 commenti:
Si è costituito a Partinico il gruppo SEL ( Sinistra Ecologia e Librtà ) guidato da Franco Fermo e momentanwamente raccoglie circa 48 iscritti.
Sono particolarmente e profondamente contento. I compagni di SEL sanno quanto bisogno abbiamo di una forte unità per la costruzione ,anche a Partinico, di una SINISTRA A SINISTRA DEL PD. Buon lavoro ai compagni e sentiamoci presto.
Toti Costanzo
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