In un nostro post pubblicato il 28
agosto e dal titolo “186: sintemu arré
puzza d’accarpu” l’avevamo anticipato e scritto :”La chiusura della S.S 186 negli anni ’80 e che si protrasse
anche fino alla metà degli anni '90 fu un classico esempio DI
SPECULAZIONE AFFARISTICA
.Ed aggiungevamo proprio per
sventare eventuali manovre speculative :
“ Ad ogni buon conto noi riteniamo che al
tavolo tecnico i sindaci del nostro territorio -e in primis quello di Borgetto,
il più attivo , sensibile ed attento ai problemi della statale - s’impegnino a nominare con urgenza
un perito di parte per
constatare lo stato della parete cui fa riferimento l’ANAS. In tale modo
abbiamo, questa volta, la possibilità di verificare DIRETTAMENTE E A
PRIORI gli interventi REALI che dovranno essere eventualmente
realizzati ed i costi necessari. Perché se cosi’ non sarà, se lasciamo
fare all’ANAS o a pezzi della sgangherata ,fallimentare Regione dove convivono
fameliche schiere anche di funzionari alla ricerca di
schecchi morti pi' livarici ‘u crapistu ci potrebbe essere il
rischio che si riproponga il già visto negli anni ’80 e’90.”
Eravamo
stati facili profeti. La strada non si apre anche se i massi non cadono ed
anche se conoscitori dei luoghi come lo possono essere “i forestali” affermano ,seppur sottovoce ,che il pericolo di
caduta massi sulla 186 è abbastanza remoto,i 190 mila euro stanziati- a quanto
è dato sapere dai servizi televisivi- non bastano perché ci vuole ALMENO UN MILIONE
DI EURO ( e ti pareva!) e, cosi’ , signori e signori
fate un altro giro , rien ne va plus ,il gioco è fatto. La strada resta chiusa,
il sindaco di Borgetto giustamente protesta, fa bile e si appella a ipotetici
,antistorici , anacronistici “Sua Eccellenza” oltre che
alle masse pronte a rompere gli indugi ed eliminare le truffaldine barriere.
Una storia, questa, già vista e che si colloca in un contesto in cui non c’è
giornale, servizio televisivo, note ufficiali ed ufficiose che non parlano di
malapolitica, affari, corruzione, interessi loschi , saccheggi delle poche
risorse rimaste nelle casse dei vari Enti locali Dunque potremmo essere, ancora una volta e secondo i ciclici corsi e
ricorsi della storia , davanti a quel che abbiamo già visto .Un davanti ,davanti
al quale la gente per bene resta impotente, impietrita, sconcertata, confusa,
sconfitta, nauseata, schifiata . Impotenti gli amministratori come il Sindaco
Davi’ ( quello di Partinico, come si suol dire, ‘sa scotula
e manda avanti il buon Gianlivio ),la Commissione d’inchiesta nominata dal Consiglio
comunale di Borgetto ai sensi dello Statuto che cerca disperatamente di avere
conoscenza e scienza del fatto mentre arrivano i copiosi comunicati di un deputato di
Monreale e dintorni ,tal Salvino inteso prezzemolino .Di Briganò-Briganò-Briganò non si hanno più notizie mentre è comparsa una
nota a sostegno della SS186 di un illustre sconosciuto che risponde a tal candidato Pietro La Torre ,ovviamente dell’UDC,
il cui faccione campeggia da tempo sulle mura delle nostre contrade entrando in
concorrenza anche col serafico Nuccio Genova ( il suo sorriso che compare dai
manifesti elettorali , secondo voi, ha qualcosa da invidiare a quello della leonardiana Gioconda?) oltre che con l’effervescente
Vincenzino Briganò che apre comitati elettorali abusivi in ogni dove, lascia
fac-simile perfino ai rivenditori di frutta e verdura che rischiano, cosi’, la
perdita dei clienti mentre Vincenzone ci
dice che con lui all’ARS la
Sicilia diventerà “bellissima”.
Caro Vincenzo, auguri ma troppa grazia . Ci accontenteremmo che diventasse
almeno “bella”
Dunque
cari Sindaco Davi’ e Consiglio comunale di Borgetto: nominate di corsa un vostro consulente per i problemi della sicurezza e presentate il conto alla Regione. Siamo sicuri che soltanto
operando in tal maniera sarà possibile
sventare una eventuale operazione riveduta e corretta nel senso che negli anni 80/90 costò
miliardi di lire ed ora vorrebbero accollare alla comunità qualche milione di
euro che fatti i conti e zero e va zero, è la stessa, identica cosa.
Toti Costanzo
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