Chi ha un pur minimo di
conoscenza di quel che sono diventate le Province Regionali ,soprattutto
dall’inizio di questo nuovo secolo, non può che essere d’accordo sulla loro
ingloriosa fine.Sono state ,specie negli ultimi tempi dei veri carrozzoni
elettorali costosi e vuoti, organismi che hanno soltanto gratificato la cerchia
degli amministratori e i loro clienti ,contenitore di funzionari assunti sempre
per chiamata diretta e mai per concorso che ,nel caso fosse stato espletato,
avrebbe dato lo stesso risultato tanta è stata l’arroganza del Potere e della
certezza dell’immunità che hanno anche fatto a meno di una seppur minima
parvenza di legalità. .E il consigli provinciali sono anche stati strumenti per
la collocazione di tanti tromboni e
trombati di Partiti vari collocati nelle
Giunte secondo criteri di mera spartizione E tutto ciò alla faccia dei giovani
disoccupati, dei laureati a pieni voti costretti a ricercare un lavoro in altre regione se non
addirittura fuori dal nostro Paese. E’ stato , quest'ultimo, un ventennio di grande e sostanziosa pacchia. Consiglieri gratificati
con succosi gettoni di presenza, viaggi a tinchité e tutto spesato , gettoni
altrettanto remunerati per presenze in ipotetiche,inutili Commissioni. Una pacchia iniziata con l'inizio del nuovo secolo . Ma non era cosi’ nella prima repubblica. Il sistema e la presenza
di Partiti come il PCI imponevano
procedure e rituali confacenti con la democrazia. Consiglieri eletti che
DOVEVANO RISPONDERE del loro impegno ed
operato e soprattutto coltivare ,attraverso il collegamento con le Sezioni di riferimento , i rapporti con i lavoratori ed i problemi del territorio . E il
PCI obbligava anche gli altri Partiti ad esercitare un ruolo politico dignitoso
e assai produttivo sebbene all’insegna degli scontri e delle contrapposizioni.
Le Province erano davvero luoghi della democrazia rappresentativa e capaci di
costruire una politica del fare che spesso suppliva alle deficienze della Regione
e degli stessi Comuni.. Tante furono le opere realizzate anche nel nostro territorio
, soprattutto scuole e strade, e tanti i progetti che seppur iniziati da quella
classe dirigente si arenarono con la fine della prima repubblica per cui quelli
che hanno occupato in maniera indecorosa questa Istituzione provinciale,
dilapidandola, hanno lasciato tutto
all’abbandono e al degrado. A Partinico, ad esempio, non è stata più costruita
una nuova scuola, quella realizzata dal
nostro Comune a Bosco Falconeria e transitata nella disponibilità della
Provincia è ora lasciata in stato di degrado ed abbandono cosi’ come abbandonati
i locali dell’ ex colonia di Balestrate che ospita la scuola alberghiera , anch’esso
abbandonato il progetto del mattatoio intercomunale cosi’ come la realizzazione
della piscina olimpionica in via dei Mulini e del progetto realizzato dal Consorzio per il disinquinamento dell'area del partinicese .Per non dire dell’elisoccorso,ultima vergogna in ordine di tempo.Dunque ,
finalmente, i nostri consiglieri provinciali locali- ovviamente senza rammarico
da parte di alcuno- se ne andranno a casa e li’ si dovrebbe concludere la loro
carriera politica.Seppur, tra tutti, Vincenzo Di Trapani essendo il più giovane avrebbe il diritto ad aspirare, avendo ancora tutta una una vita davanti a sé mentre tu pensi che
Enzo Briganò, finalmente, si sarà dato
una “calmata” ritirandosi e cu nappi nappi .Per non dire di Vituzzu .Vincenzino, dunque, si ritira?
Ma quando mai !.Per cui si dice che
Vincenzone dovrebbe candidarsi come sindaco per conto del PDL, mentre
Vincenzino stancu si ma saziu mai e che come la buonanima di
Totò Gallico “lavora solo e senza
compagno” ,pare si presenterà quale candidato sindaco con una sua lista civica .
E Vituzzu? Pensiamo sia stato assodato che finalmente lascia ( anche se lo sappiamo "in movimento" per le comunali,ovviamente per conto terzi) ,lasciando
però un forte rammarico in tutti noi: con lui finisce un’epoca che ha
visto vecchi leoni politici dominare non solo una parte notevole della prima
repubblica ma anche parte della seconda . Un esempio di longevità politica soltanto
paragonabile , con tutto rispetto ,a quella di personaggi come Andreotti ,Emilio Colombo e Giorgio Napolitano sempre loro,
sempre li’ appollaiati sugli scranni fin dall’alba della nostra Repubblica
Si chiude ,dunque, con le
Provincie e si chiude soprattutto con i Puccio,i Musotto, gli Avanti che hanno
lasciato dietro di se il NULLA . Giusto. Ma con che cosa le sostituiamo?E qui’
viene fuori tutta la capacità istrionesca ed affabulatrice ,oltre che
illusionistica, di Saro Trombetta. Il quale con una operazione propagandistica
di straordinaria capacità e sfoderando le armi che sà meglio maneggiare, :il populismo e la demogogia, va su tutti i giornali e le tivvù italiane
facendo gridare al “miracolo Sicilia
“ e alla “Sicilia come laboratorio
politico “ in cui si indica ai grillini la strada da seguire anche sul piano nazionale.Entrare a far parte della maggioranza ,anche se “ di volta in volta”. Dunque gioisce
Crocetta e gioiscono i grillini che ,dichiarano, d'essere stati loro i protagonisti capaci di costringere l'ARS ad abolire le Province cioé i 9
carrozzoni e con essi tutti gli sprechi .
Occhei.. Domanda insistente : ma con quali altri strumenti di democrazia,però, le sostituiamo ?E qui’ tutto diventa opaco,
fumoso, nebula perché si parla di liberi consorzi che liberi non sarebbero nel senso che se ne determinerebbe ,a priori ,il numero e gli abitanti costituenti(almeno 150 mila) , né si comprende chi e come li dovrebbero amministrare .Amministrerebbero i Sindaci? Amministrerebbero i consiglieri comunali eletti dai colleghi di tutti i Comuni consorziati con una elezione di secondo grado cosi' come avveniva prima che Presidenti e consiglieri provinciale venissero eletti direttamente ?E il personale che fine farebbe? E le competenze attuali delle province a chi sarebbero trasferitie? Ai Comuni, ai Consorzi, alla Regione? Vedremo ,anche perché sull'argomento necessita ritornare . Una cosa, però, è assolutamente
certa. Il tutto viene spostato ,probabilmente, alla fine dell’anno- anche se noi ne dubitiamo -mentre Saro
Trombetta avrà , intanto, piazzato su ogni ex Provincia che dovrà necessariamente continuare ad amministrare milioni di euro, i suoi
zuini.E allora se le cose dovessero restare cosi' come noi le ipotizziamo ci permettiamo ,sommessamente e per l'affetto che per lui nutriamo ,
rivolgerci al Sindaco di Partinico che non essendo più sindaco –nel senso che non sarà
più eletto- non potrà ,dunque, trovarsi nella condizione d’essere inserito quale
amministratore in uno di questi Consorzi in quanto gli verrà meno il requisito della eleggibilità .Per cui gli proponiamo una dignitosa via di fuga : visto che dopo l’amicizia conclusasi ‘a
schifiu con Antonello Antinoro, Saverio Romano e Totò Cuffaro , é stato subito capace di legarsi "di fraterna amicizia " a Cracolici che di Saro è compariello,
perché non abbandona il campo essendo ancora in tempo ( ‘u fuiri è vriogna ma è sarvamentu ra vita!)
e si fa nominare Commissario in una di queste estinte Province? Non pensa che potrebbe
essere anche una buona idea e la fine del suo umano e tribolato calvario, senza disdegnare la consistente "sardella" che gliene verrebbe ? Non si dice, forse, dalle nostre parti che ogni ficateddu ri musca é sustanza?
Toti Costanzo
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