Abbiamo sempre sostenuto fin
dall’insediamento di questa amministrazione comunale ,la cui fine è ormai
segnata definitivamente , che questo quinquennio ha messo in evidenzia gli
effetti devastanti di un governo quando questo si fa sostenere da alcuni elementi essenziali e negativamente
caratterizzanti:: il qualunquismo, l’affarismo, il cinismo,l’impudicizia ,l’incultura.Qualunquismo
è sfiducia
nelle istituzioni , nei Partiti, nei vari soggetti della politica veduti come distanti, perniciosi o
comunque di disturbo, di intralcio agli scopi che sono quelli di costruire occasioni di vantaggio
personale e di gruppo e soprattutto di
conservare quel che si è acquisito attraverso l’uso di tali mezzi.
Affarismo è la tendenza a moltiplicare gli affari economici e perseguirli
indipendentemente dai valori morali
servendosi dei mezzi che il governo della cosa pubblica dispone per
avvantaggiare singoli o gruppi .Impudicizia è la mancanza di ritegno, di pudore
.Ed infine l’incultura che è sinonimo di ignoranza .Tuttavia mai alcun gruppo
dirigente della città, nella sua storia, ha saputo CONTESTUALMENTE assommare in se tante e tali negatività. Per
farci comprendere e per semplificare diciamo, ad esempio, che i dicci’ non
erano certamente qualunquisti o incolti ma parte di questi ebbe a coltivare anche
privati affari mentre i socialdemocratici o repubblicani ,nella versione
partinicese e che abbiamo conosciuto, oltre ad essere affaristi erano anche sicuramente spregiudicati e cinici ma non
certo incolti .Cosi’ fu anche nel PSI .Nel PCI , ad esempio, poteva anche accadere
l’affacciarsi di soggetti cinici ,impudichi ed anche affaristi ma mai incolti o
qualunquisti.Ma la loro esistenza,in quel Partito, non era di lunga durata come ,invece, avveniva altrove .
Dunque un insieme di incredibili , convergenti fattori ha permesso
che la città,in questi ultimi anni,
finisse nelle mani di alcuni trenta/quarantenni con l’innesto di qualche
sporadico cinquantenne i quali sono
riusciti in un solo momento ,e in un unico contesto temporale , a sfatare il
convincimento che “l’essere giovane”
è sempre rappresentativo di modernità, evoluzione , del possedere e custodire ideali e
valori. Purtroppo non è sempre cosi’ e comunque non lo è stato in questo
quinquennio. Gli esempi potrebbero elencarsi a mai finire . E perché non ci
siano dubbi diciamo , ad esempio, che quando il sindaco di Partinico dichiara
che “ non esistono più le ideologie ”
lo dice , ovviamente, per due ragioni. Perché ne sconosce il significato e
perché ,in tal modo, intende giustificare la sua mancanza di ideali e valori
per costruire nuove forme di qualunquismo e soprattutto la intima giustificazione
che non è scandaloso che “la politica” debba coltivare gli “ affari”per cui nella notte tutti i gatti sono bigi Cosa significa,infatti, l’aver voluto ad ogni
costo che l’area di contrada Margi si potesse usare per finalità urbanistiche
difformi da quanto prevede lo strumento ,che per noi è legge, che è il Piano
Regolatore Generale?: Questo significa che noi saremmo contro le società che
intendono investire nel nostro territorio per dare lavoro ? O invece perché
pretendiamo che lo sviluppo di un territorio ,giusto o sbagliato che sia ,debba
avvenire nel rispetto delle regole! E’
quanto di più meschino si possa inventare contro gli avversari politici .E ,quando
in maniera smaccata e plateale s’intende favorire l’industriale Bertolino ? C’entra
qualcosa con il “dare lavoro e creare
sviluppo ” visto che l’industria occupa lavoratori che si possono contare
sulle dita di una mano ?Cos’è questo se non l’asservimento a poteri da sempre spasmodicamente
impegnati nel volere sottolineare con caparbietà ed arroganza che potere
economico equivale ad onnipotenza e
dunque al diritto di violare ed essere anche impuniti cosi’ come accadeva nel
medioevo quando il signorotto aveva la prerogativa dello ius primae noctis nei
confronti dei poveracci?E quando si favoriscono gli affari dei privati a
scapito degli interessi della collettività come ,tanto per citare, è avvenuto
di recente per l’affare dei parcheggi e affini dei beni appositamente dimessi e
di proprietà del Comune per non parlare dell'ultima perla ,della ennesima collocazione di un impianto per la telefonia mobile in viale dei Platani dopo quello abusivo ed illegale del Cimitero ? E quando si
intende assegnare le responsabilità degli alti costi del servizio di raccolta e
smaltimento dei rifiuti al Sindaco
Motisi che avrebbe operato le assunzioni col sistema della
clientela dimenticando di dire che lui stesso aveva fatto richiesta di essere “comandato” dal Comune di Borgetto alla
Società servizi comunali integrati QUANDO ERA GIA’ SINDACO DELLA CITTA’? Si,
certo, se Motisi o gli altri sindaci fanno assumere gli operai si tratta di “clientela”
.Se ,al contrario, è lui stesso a raccomandarsi con l'avvocato Palazzolo per essere assunto dalla Società ,allora la cosa diventa lecita e clientela non é. Ma che concezione ha ,questo
ragazzo, del ruolo che deve svolgere un Sindaco ? Come pensa, che si debba e si
possa usare il potere che i cittadini
gli hanno assegnato con lo scopo di curare
gli interessi della città? Ritiene, al contrario, di usare “il governo” per farsi gli affari suoi e quelli dei suoi sodali ?Di
questo e di altro ancora dovrà rispondere alla città sconcertata dal modo in
cui parte di questa nuova generazione ha reputato di considerare il bene collettivo. Ma Lo
Biundo non sarà più sindaco. E non
certo perché qualche “pecora spersa” del
PD pensa di chiedergli di ritirarsi al fine di consentire al PD e alla Trombetta
di Partinico di rimettersi insieme e “scurdamunni
‘u passatu iemme a Napoli paesà” .Chi conosce il ceppo democristiano del PD
locale sà che a costoro si può chiedere tutto ma non certo di dovere capitolare
,accordandosi con chi loro reputano
ormai soltanto un cadavere politico . E
dunque Lo Biundo resterà solo e sarà costretto a ricandidarsi . E
ricandidandosi farà la stessa fine che prima di lui ebbe a fare Giuseppe
Giordano che ,detto tra noi e noi, di
fronte a Lo Biundo poteva considerarsi uno “statista”.Dunque
la sua sarà una sconfitta annunciata .E con la sconfitta il declino e la fine
delle illusioni. Per cui dovrebbe dare ascolto a chi gli chiede di ritirarsi e comu finiu finiu . E visto che non gli è stato possibile essere comandato nell’ATO PA1 si faccia
comandare ,almeno ,in quello della Terra dei
Fenici .Oppure chieda a Saro di assumerlo
nella sua nuova banda di trombettieri .Un posto "a comando" in un assessorato
qualsiasi lo ebbe a trovare pure Filippino .E perché se Filippino si’, lui no? .Un
posto lo trova perché Saro Trombetta deve costruire una nuova banda musicale Anche se si
tratta di una novella armata Brancaleone. “ Branca,branca,branca,leon,leon
leon”. Con fischio e pernacchia finale.
Toti Costanzo
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