Quando dopo avermi
affettuosamente abbracciato e salutato ,Franco mi porse il suo
fac-simile perché candidato anche lui al consiglio comunale e in una lista che
non dico, mi sono reso conto del baratro nel quale siamo precipitati sul piano
politico e principalmente morale Franco è un giovane uomo ,un
affettuosissimo ragazzo ma con seri problemi occupazionali . Chi ha avuto l’ardire di illuderlo mettendolo in lista? Come
hanno potuto? Franco vive con una modestissima pensione . Da anni frequenta corsi
professionali con i quali guadagna qualche cosa per vivere ma che non gli hanno mai assicurato uno stabile lavoro . Sono quei corsi che non servono a niente tranne a dilapidare risorse
pubbliche e fare ingrassare i tenutari locali di tali attività ma che sono da sempre ammanigliati con il sistema delle cliente regionali che perdura fino ad oggi checché ne dica il
presidente Trombetta . Un po’ quel che
accade con le case-famiglia i cui titolari,nuovi sanguisughe ,vivono sui
bisogni e sul degrado delle parti più deboli della nostra popolazione. Dunque c’è Franco in lista
. Mi incuriosisco ed indago. E scopro che c’è anche una parente .Mi chiedo
perché .Poi penso che il marito è da anni un disoccupato. E poi c’è un’altra
parente ancora . E’ in lista anche lei .Perché? Poi rifletto sulla sua famiglia. Un
solo stipendio e tre figli tutti giovani e tutti, ovviamente, disoccupati e
tutti carichi di moderne necessità . E allora si spiega. E poi? Poi c’é la candidata cui hanno promesso il pagamento
dell’affitto dell’abitazione per almeno sei mesi “poi vedremo se ti possiamo fare occupare una abitazione popolare” .E
poi c’è la ragazza col marito disoccupato, quella che presta la sua collaborazione per 3/400 euro al mese. In
lista pure lei .Obbligatoriamente.
D’altronde perché non approfittare della occasione per render un favore al suo seppur
temporaneo datore di lavoro? E poi un esercito di giovani tutti convinti che è
“la politica” , QUESTA POLITICA ,quella che dovrà risolvere, in un modo o in un
altro, i loro i problemi visto che i governi regionali e nazionali hanno altro
cui pensare: gli equilibri tra gruppi di potere e correnti, scontro per
l’accaparramento di posti di governo e di sottogoverno, latrocini e vantaggi
vari . Resto sconcertato.E dire che in decenni d’impegno politico di porcherie
ne ho visto un mare Leggo attentamente i
nomi delle altre liste . Per fortuna c’è anche tanta gente seria ed impegnata.
Ci sono anche giovani di valore in tante e diverse liste. Una speranza? Forse. Tuttavia
quando leggo il nome del solito medico, chiacchierato e candidato sempre da
decenni e “pi tutti ‘i roti” , mi cadono le braccia. Ma come? Ma non è lo
stesso che fu consigliere comunale a Partinico? E non fu poi trombato ? E non
si presentò nel 2007 a
Palermo candidato al Consiglio e poi per una serie fortuita di dimissioni di
suoi colleghi di lista ,che scelsero di fare altro ,si ritrovò tra i 50 eletti della
capitale?Entrò in consiglio come Nofriu
‘ncarrozza ma nel giro di poco ,però, cambiò almeno tre gruppi consiliari .
Lo scorso anno si ripresentò di nuovo a Palermo. Un tonfo ed una sonora
trombatura . Oggi ritorna al suo paesello ché tanto bello .In quale lista ? Lo
pensavamo con Enzuccio il quale è stato quasi 5 anni vice sindaco della città
con Giugio e 4 ,tramite prestanomi, alla corte di Lo Biundo. Dice che sarebbe
l’uomo adatto per costruire una nuova città se i cittadini lo eleggono a
sindaco (sic!) .Intanto si presenta in tutte le occasioni elettorali appropriandosi di opere o iniziative pensate ,gestite ed
anche realizzate da altri . Tanto per citare : parco dello Jato,
elisoccorso,liceo scientifico ,muso dei Frank Zappa,bilancio partecipato e altro ancora .Ma com’è che non ci penso’ nel
decennio in cui ebbe nelle mani buona parte del “manio”? Perché due sono le cose : o era un pupu nelle mani di Giugio e di Lo Biundo oppure un incapace .Noi ovviamente siamo
dell’avviso che era l’una cosa ed anche l’altra . Ma ritornando al nostro peripatetico candidato medico che fa la spola tra Partinico e Palermo ed apre una segreteria elettorale” mancu si
fussi ‘u deputatu Turi cià-cià “ costui si presenta in una delle tante liste
del Lo Biundo il quale , come Trombetta ,raccoglie tutto il rituffo possibile
ed immaginabile convinto che ,cosi’, rimetterà le mani sulla nostra città
insieme ai suoi noti soci che sugli affari hanno le idee ben chiare .E intruppa
amici-nemici di ieri che ritornano amici di oggi, saltimbanchi di straordinaria
potenza ed efficacia, saltatori di sedie da fare impallidire quel nostro famoso
deputato che provocò col suo voto la fine nel 1998 del governo Prodi e di cui
il nostro Nino Amato aveva smurfiato il
cognome in Li®otta. E poi intruppati con Trombetta e con la speranza,
finalmente, di agguantare qualche manageriato
personaggi della più antica repubblica duttili e spregiudicati ,cosi’
come dottoricchi alla ricerca della
solita Commissione medica che elargisce pensioni a tinchité ( con ovvio
trattenimento di percacci oltre che
dei voti) o prestanomi di professionisti i quali vorticosamente girano attorno
ai lavori pubblici con i quali “spartinu” Si dice che si accontentano anche di 4/500
euro a lavoro che poi sarebbe l’equivalente delle 500 mila lire di cui si
accontentava un noto ingegnere finito ,quasi alla fine del secolo scorso ,sui
telegiornali di tutta Italia ed ovviamente all’Ucciardone .Un mondo di mediocri
appurpatura è stato costruito dall’inizio del secolo ad
oggi . Un esercito che si ingrossa ad ogni 5 anni. Ieri i candidati sindaco
erano 5 oggi sono 8 . Ieri le liste erano 14 oggi 23. Un esercito di
concorrenti alla stregua di quando viene indetto un pubblico concorso .Qualcuno
sostiene che questa abnorme partecipazione alla competizione rappresenta l’esaltazione della democrazia.Teoricamente avrebbe ragione se ciascun
candidato fosse spinto da effettivo interesse democratico o passione politica .
Ma non é cosi’ e lo sanno tutti. Maniaci sostiene ogni giorno da Tele Jato che
i cittadini hanno in mano la possibilità di cambiare attraverso l’uso giusto
del voto. Sostiene che non si vota per amici e parenti . Giusto .Ma in questi
giorni ciascuno di noi ha registrato con sconforto non solo che si continua a
votare per amici e per parenti ma che ci
sono genitori i quali ricercano il voto
al figlio o alla figlia casa pi' casa “picchi’ si va
‘nto consigliu comunali almeno pi’ 5 anni po’ metteri a pignata”. Chiaro
come i lazzaroni l’hanno avuto vinta inquinando irrimediabilmente la vita
civile e democratica delle nostre comunità?
Toti Costanzo
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