Dunque eravamo stati facili
profeti.Avevamo fin da subito intuito come
la rapida conversione della Bertolino alla delocalizzazione
dell’impianto di viale dei Platani potesse nascondere quel che soltanto ,fino ad oggi, possiamo ipotizzare . E qualcosa si comprese circa un anno fa quando Lo Biundo e soci ,
SICURAMENTE in collaborazione con l’industriale ,ebbe ad organizzare un incontro
all’interno dell’atrio del palazzo dei Carmelitani per spiegarci che la
delocalizzazione era cosa fatta (era stata firmata una convenzione tra i due )
che come sempre i comunisti e gli ambientalisti si mettevano di traverso solo
perché non erano stati capaci di fare quel che loro poterono (sic!) ,che come
sempre rappresentavano una palla al piede nei processi di sviluppo economico della città
,che la lavorazione delle biomasse significava ricchezza a costo zero anche perché
si poteva produrre energia a tinchité senza tralasciare la distillazione che
,bene o male, ancora qualche utile lo assicura. .Ci cascarono in tanti mentre i
pennivendoli prezzolati a servizio del padrone di turno ,come al solito,ci
vennero addosso con contumelie e disgusto per questi residuati comunisti
conservatori che non vogliono il riformismo (sic!) e simili amenità.Ci
sbeffeggiarono cercando ,cosi’, di tentare di neutralizzare i nostri dubbi
pubblicamente esplicitati ma paradossalmente confortati da un giovane ingegnere
veneto che “portato” ,ovviamente,
dall’industriale e messo a disposizione del Sindaco in quell'incontro ai carmelitani doveva convincerci della bontà
dell’operazione “impianto a biomasse”
.L’ingegnere non essendo un
siciliano e messo di fronte alla domanda di un consigliere di opposizione “Se l’impianto poteva anche trasformare i
rifiuti “ ,EBBE A RISPONDERE con onestà
che “Si, con un piccolo accorgimento
tecnico questo é possibile”.E i dubbi nascevano da un preciso quanto
lapalissiano interrogativo: la Bertolino non si è mai
voluta smuovere da viale dei Platani .Non lo fece neppure quando nel 1997
fu approvato il PRG e si indicò in un’area lungo l’asse
Partinico-Alcamo la possibilità di traslocare li’ la distilleria essendo questa
una industria insalubre di prima classe. E dire che l’operazione fu concordata
proprio tra l’industriale e l’amministrazione comunale ! E allora, ci siamo
chiesti :perché dovrebbe farlo ora?Per accontentare l’orgoglio di un ragazzotto e soci che sono messi nelle mani il governo della città manifestando con chiarezza come i loro intendimenti e quelli dei soci siano soltanto legati alla
salvaguardia degli interessi di potentati economici e politici verso cui
servilmente SEMPRE si sono inchinati ? E non s’inchinarono prima a Salvatore Cintola da sempre "amico" della Bertolino ,poi
ad Antinoro e Saverio Romano, passando per Iemi ,la Bertolino ed ora per Crocetta
e Lumia? Dunque- dicevamo- cosa effettivamente ci sarebbe sotto la fumosa
delocalizzazione se non UN CHIARO INTERESSE PER L’INDUSTRIALE ? E quali gli strumenti per solidificare profitti? Conoscevamo
bene le capacità strategiche e gli interessi diffusi della industriale
partinicese per poterci cadere anche noi. Infatti ritornavano alla nostra
memoria i fatti dell’84. Il tentativo all'epoca , di fronte alla forte azione dei
Comunisti (ai quali ,DOPO, si aggregarono con determinazione e passioni democristiani “anomali” come Nino Amato dirigente della CISL o come Gaspare Orlando ed Enzo Tamburello ), di opporsi a tutto
l’entourage democristiano che allora governava la città, e costruire un forte
movimento di contrasto. Ritornò alla memoria il tentativo della industriale di
far passare ,ANCHE IN QUEL CONTESTO , come la distillazione fosse un processo
eco-compatibile. Infatti qualcuno “di
sinistra” le consigliò di costruire, addirittura ,un impianto di
depurazione (una grande vasca) con l’utilizzo di piante acquatiche che
avrebbero “digerito” e ,dunque,
depurato in maniera “naturale” i
reflui della lavorazione .Questi, però, una volta immessi nella vasca ,e per
l’altissima temperatura ,“uccisero”
le piante facendo precipitare nel ridicolo quel tentativo maldestro.Né poté ,
intervenendo in maniera ossessiva nei confronti dei vertici regionali del nostro Partito , il PCI, impedire
a parte dei Comunisti di Partinico di proseguire la battaglia a difesa dell’acqua,
del mare dell’aria fino alla sua prima
chiusura .
Oggi ci risiamo ?La protagonista
è sempre lei,l’industriale forte e determinate di sempre , disposta a lottare
con forza per affermare i diritti dell’impresa che è quella di realizzare
profitti?Sembra proprio di si . E sul suo cammino non trova più democristiani,socialisti e
repubblicani-socialdemocratici della cosiddetta prima repubblica ma “una politica debole ed accondiscendente”, una
generazione di amministratori che avrebbero dovuto comprendere la lezione e la
storia dell’84 e decenni seguenti, ma
che, al contrario, ha deciso di accondiscendere anche se in questa occasione
non c’è stata ancora alcuna inaugurazione in pompa magna come fu in quella stagione con Segretari locali della DC, Presidenti di Provincia o Arcivescovi
spregiudicati a benedire . Questi nostri giovanotti sono in perfetta buona fede? E’ ancora tutto
da dimostrare .Dunque le lancette dell’orologio della storia sembra siano ritornate indietro
,in forma diversa, di quasi 40 anni . Si tenta di riproporre il modello di una economia verde che non produce danni ma ricchezza per tutti (sic!)
e si trova un tizio esponente di un gruppo palermitano che ha dato vita al
Movimento Più che si è prodigato per la
elezione di Crocetta mettendosi al servizio dello stesso e poi di Lumia ed ora, ovviamente
dell’accondiscendete Lo Biundo e soci . Per
fare che?
PER CERCARE DI CAPIRE DI PIU’ PUBBLICHIAMO
UN COMUNICATO INVIATO IERI ALLA STAMPA E ALLE TIVVU’ LOCALI E A FIRMA DEL
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA Circolo “Peppino Impastato” .E come da
decenni ormai ,ieri 9 maggio anniversario della sua uccisione ,a Peppino abbiamo testimoniato ancora una volta la nostra fedeltà politica con
l’impegno di combattere il malaffare ovunque questo si annidi e soprattutto
nelle pubbliche amministrazioni. Peppino non “politico” come l’ha voluto scrivere questa Amministrazione comunale su di una tardiva targa collocata sulla
via a lui dedicata ,MA COMUNISTA E RIVOLUZIONARIO ASSASSINATO DALLA MAFIA .
COMUNICATO STAMPA
Finalmente cade la maschera del riformista Lo Biundo .Infatti di recente nel nostro Comune sono stati organizzati degli incontri sulla problematica dello smaltimento di rifiuti .A presiedere oltre che il sindaco Lo Biundo anche il portavoce di un movimento politico palermitano dal nome “Movimento Più” e sostenitore elettorale del Presidente Crocetta . Questo Movimento nelle sue finalità persegue anche un chiaro obiettivo : quello di occuparsi dei rifiuti siciliani attraverso l’introduzione nell’isola del cosiddetto “Sistema Peccioli” cioè un sistema adottato da un piccolo Comune della Toscana e che per la sua funzionalità si fonda su alcuni elementi di cui diremo .Fin qui’ niente di scandaloso Il fatto è che il cosiddetto “Sistema Peccioli” è con forti argomentazioni avversato non solo da Associazioni come Legambiente e WWF ma da una miriade di Comitati locali oltre che dello stesso UDC del Comune di Peccioli che vogliono , al contrario ,la soluzione dei rifiuti zero attraverso la raccolta differenziata porta a porta che produce lavoro, recupera ricchezza ed ha effetti positivi sulla salute e sull’ambiente .Questi Comitati si sono coalizzati per impedire non solo l’allargamento della discarica di Peccioli ma soprattutto l’utilizzo dei cosidetti dissociatori molecolari.Infatti il Sistema propagandato in questi giorni a Partinico dal portavoce di Movmento Più e da Lo Biundo si fonda su tre elementi .
Il primo: la necessità di una enorme discarica di rifiuti;
Il secondo : l’interramento controllato degli stessi per il recupero energetico di biogas;
Il terzo : la presenza di UN DISSOCIATORE MOLECOLARE per la lavorazione dei RIFIUTI INDUSTRIALI ED IL TRATTAMENTO DEL PERCOLATO .
Ora appare del tutto evidente che non esiste alcuna possibilità , e per ragioni diverse, che nel nostro territorio possa insediarsi una discarica enorme come quella di Piccioli. Infatti l’interesse del “Movimento Più “e di LoBiundo non è certamente la costruzione di una discarica, come qualcuno pensa e teme, in quanto QUESTA DISCARICA ESISTE GIA’ ED E’ A BELLOLAMPO, cioè a due passi da Partinico.E la discarica di Bellolampo OSPITA RIFIUTI in abbondanza e soprattutto PRODUCE PERCOLATO cioè la materia prima da utilizzare e trasformare industrialmente .Per cui l'interesse potrebbe essere lA COSTRUZIONE DI UN DISSOCIATORE MOLECOLARE che secondo una esemplificazione dei tecnici altro non è se non UN INCENERITORE COMPRENSIVO DI UN PROCESSO DI GASSIFICAZIONE DELLA PARTE ORGANICA MA CHE IMMETTE IN ATMOSFERA DIOSSINA ,MERCURIO E FURANI
Dunque quel che temevamo con la cosiddetta delocalizzazione della distilleria potrebbe apparire sempre più chiaro . Infatti dichiara il riformista Lo Biundo alla stampa : “Come Sindaco di Partinico da un anno collaboro con il Movimento Più per promuovere questo modello riformista partecipato ..” mentre aggiungono quelli del Movimento Più che “ NEL FRATTEMMPO E’STATA INDIVIDUATA UN’AREA CHE POTREBBE ESSERE IDONEA ALLA REALIZZAZIONE DEL “MODELLO PECCIOLI” IN SICILIA LIMITROFA ALLA NUOVA ZONA INDUSTRIALE “ E qual'é l'area industiale di Partinico se non quella lungo l'asse viario Partinico-Alcamo ? E quale sarebbe , allora, quella limitrofa alla zona industriale di Partiico individuata da Lo Biundo e dal Movimento Più ? La risposta la lasciamo a Lo Biundo e ai suoi soci .
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
CIRCOLO “Peppino Impastato “ di Partinco
Partinico 9 maggio 2013
Nessun commento:
Posta un commento