Ieri mattina il noto vignettista
Vauro, comunista non pentito come tanti di nostra conoscenza , intervenuto in una
trasmissione televisiva ebbe ad esprimere un concetto semplice ma
straordinariamente efficace. Disse: “ Don
Pino Pugliesi non ha combattuto la mafia
“a parole” ma con i fatti” . E aggiungeva “l’ha talmente combattuta con i fatti che è stato
barbaramente assassinato”
.Assassinato ,aggiungiamo noi ,cosi’ come lo fu Peppino Impastato prima di lui e a
due passi da casa nostra per una ragione assai semplice: denunciava con i fatti gli affari,
gli intrallazzi,gli intrecci tra mafia e
mala politica cinisara .E lo faceva a viso aperto .Dunque la mafia la si combatte seriamente toccando i
nervi sensibili , cioè evidenziando gli INTRECCI , per cui ormai da tempo
abbiamo compreso come esistano gli antimafiosi dei fatti(pochissimi)) e quelli delle parole i quali, ultimi, sono diventati tantissimi e per di più petulanti oltre che ripetitivi di slogan e niente più .E sono ,ovviamente, molto ma molto più di quelli che la
mafia la combattono seriamente e con efficaci atti. Tra questi ,alcuni ( ma solo alcuni
) magistrati della Procura di Palermo, quelli impegnati nell’inchiodare alle
loro responsabilità tromboni della politica , generali felloni e sbirri deviati
dei servizi segreti che in combutta con la mafia contribuirono all’assassinio
non solo di Falcone,la moglie e la scorta ma di Paolo Borsellino e gli uomini che lo
proteggevano, cosi’ come prima , dei giudici Terranova e
Costa e poi di Libero Grasso.Cosi' come tanti giornalisti con la schiena dritta e pochissimi
uomini politici tra cui Pio La Torre .Tra costoro ,cioé tra gli antimafiosi di sostanza ,non possiamo certamente annoverare il neo senatore di Trombetta, antimafioso a parole, da microfono ,pronto a rilasciare
interviste come quella di domenica scorsa a Partinico a Tele Jato.Nell'intervista con l’ apprendista antimafioso(sic!) Lo Biundo allievo di Cintola,Cuffaro,Antinoro e
Saverio Romano (il più lontano dalla mafia di costoro si è beccato qualche anno
di galera per contiguità) e con un pezzo della sua nuova corte partinicota costituita anche da pseudo ambientalisti finci nemici della
Bertolino, ebbe a tranquillizzarci dichiarando che insieme a questi allievi “ROMPEREMO LE OSSA ALLA MAFIA”. Da fottersi dal ridere per una settimana se non si trattasse di un rappresentante delle nostre istituzioni .E il senatore “per
il rotto della cuffia” Lumia che la
legalità la esalta tutti i santi giorni , è lo stesso che ebbe a sostenere fino alla fine ,e senza provare alcuna vergogna, il
governo di Raffaele Lombardo con processo in corso per contiguità oltre che a
far scrivere ad “Altra Agrigento on line “il 22 aprile del 2011: "…. Adesso, il senatore del Pd Giuseppe Lumia dovrà limitarsi a
difendere se stesso, davanti al Tribunale del lavoro di Palermo, dall’accusa di
avere calpestato lui per primo quei sacrosanti valori ( il senatore aveva pagato in nero
il giornalista Davide Romano violando le leggi dello
Stato .n.d.r.). A
portarlo davanti al giudice è il suo storico addetto stampa, Davide Romano,
giornalista e scrittore molto noto a Palermo – e non solo – che per circa 8
anni ne ha curato i rapporti con gli organi di informazione e la segreteria
politica". E Davide Romano oltre che giornalista è lo stesso che con la
sua casa editrice “La Zisa ”
ha pubblicato i libri del
nostro Francesco Billeci cosi' come le poesie di Salvo Vella .Né possiamo tacere di quel che ha scritto proprio l'altro ieri Blog Sicilia ,giornale on line di
Palermo, sul ruolo che Lumia ebbe a svolgere contro l’ex senatore Crisafulli
del PD (un'altro assai noto antimafioso!) utilizzando la nota velenosità del notissimo antimafioso ed
ambientalista di livello come l’avvocato
agrigentino Giuseppe Arnone ,eccellente saltatore politico di banchi (DS,Verdi,Rifondazione,PD)
sospeso dall’ordine degli avvocati, condannato per diffamazione,rinviato a
giudizio per calunnia, ,sostenitore dello scempio che la società Iclub stà realizzando in questi giorni a Calarossa, e nel passato appassionato collaboratore del neo senatore ed usato da costui contro l’ex senatore Crisafulli coinvolti entrambi in una faida interna al nuovo Partito Democristiano ,per questioni di potere .Ora Arnone ,anch’egli sfegatato sostenitore
del governo Lombardo, sostenitore di Ferrandelli a Sindaco di Palermo e contro la
candidatura della Borsellino ,viene accusato da Crocetta e da Lumia per avere , a
detta loro, tentato di “estorcere” col ricatto un posto da candidato alle
nazionali nella lista del Megafono. No,
non c’è che dire : con certa antimafia e certo ambientalismo " di sinistra" ,in Sicilia e
dalle nostre parti ,siamo davvero messi bene !
Dunque, la macchina elettorale di LoBiundo che in questi ultimi
tempi si è abbastanza irrobustita con rientri di amici-nemici-di nuovo amici aspiranti
assessori, aspiranti manager, aspiranti
se è il caso anche di uno strapuntino , va avanti a tutta birra . Ma perché la
sua coalizione non sia definita per quella che in effetti è e cioè quale miscuglio
di interessi e qualunquismo ,ha bisogno di una nuova verniciata politica e di
una nuova paternità . E questa non è venuta a mancare tant’è che il Lumia gli
fa da nume tutelare al punto che ha
anche avuto l’ardire, sempre nella citata intervista di domenica scorsa a T.J, di definire Lo Biundo passato armi e bagagli
con Trombetta, sindaco antimafioso ”perché
ha assegnato i beni confiscati alla mafia di Partinico nel rispetto della
legalità “ .Per cui il tuo pensiero corre subito ai bandi truccati
per affidare i beni di Bonura e di contrada
Albachiara ai clienti elettorali VIOLANDO E CALPESTANDO LE LEGGI CON LA CONNIVENZA DI ALCUNI FUNZIONARI
COMUNALI.Senza dimeticare il tentativo di mettere il cappello anche sull’associazione
antiraket di recente costituzione e frutto di un prezioso,disinteressato lavoro di Francesco Billeci e alla quale ha assegnato (se ne vanta ad ogni
possibile, pubblica occasione come se il bene fosse di sua personale proprietà) ,QUALE SEDE ,UN BENE CONFISCATO ai Vitale in via Foscolo .Attenti dichiara ,
però, il magistrato Del Bene sempre a Tele Jato e in
occasione del processo per i rapporti tra mafia e Stato con riferimento alle
associazioni tra imprenditori, attenti perché
la mafia infiltra i suoi per controllare le iniziative degli imprenditori
onesti . Tuttavia noi non riusciamo a provare acrimonia nei confronti di questo
nostro giovane amministratore .Lui più che un protagonista è soltanto una
comparsa per di più vittima di ben radicati e chiari interessi economici che
ruotano attorno e dentro le pubbliche amministrazioni .Una specie di prestanome ricavandone qualche indiscutibile,personale vantaggio Il nostro giovane casasantaru é’ finito in un circuito per cui lui è convinto
d’essere un protagonista quando invece si tratta di vittima e comparsa .Ed è vittima per
una semplicissima ragione :perché ,per sua sfortuna, è stato colpito da un antico
male che si è sviluppato attraverso un virus sedimentato nei secoli di storia della nostra Sicilia
e mai estirpato .E’ IL VIRUS DEL SERVILISMO . Per cui,per vivere socialmente e politicamente , ha necessità come l’aria che respira di un padrone
. E un padrone si trova sempre .Ieri era il quadrunvirato Cincuffantirom
mentre oggi si è aggrappata al trio Lumicroccrac .Sono esattamente la stessa
cosa .Cambiano i nomi dei personaggi ma la loro storia personale,la loro natura E’ SEMPRE
QUELLA .Quella che ha reso la nostra Sicilia terra di nessuno e, forse, senza
alcuna speranza.
Toti Costanzo
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