giovedì 2 settembre 2010

MANIACI, SCRIVILO! LA POLICENTRO SI FARA'


Comprendo la effervescente soddisfazione manifestata recentemente ai microfoni di Tele Jato da parte del Presidente del COSAR, Mimmo Provenzano. Disse: ”Maniaci, scrivilo! La Policentro si farà!” parodiando, così e con il massimo del godimento, la  frase “Maniaci, scrivilo: la Policentro non si farà mai!” che Pino  ha voluto rendere celebre a qualunque costo ma non certo per esaltare il personaggio che la pronunciò  semmai per l’esatto contrario: Era successo, infatti qualche giorno prima, che gli organismi convocati presso i locali della Cantina Borbonica (che le malelingue hanno diffuso la voce  essere diventata la dimora estiva dell’Assessore Parrino)  e cioè la Camera di Commercio, la Provincia di Palermo, il Comune di Partinico ed il rappresentante dell’Assessore regionale alle attività produttive, Ventura, si pronunciassero  favorevolmente all’approvazione del progetto per la realizzazione di un Centro commerciale in contrada Margi nella famosa zona D2.
Un progetto una volta appannaggio della sola società Policentro Daunia ed oggi, come è stato spiegato sul blog Libera mente,  con dentro tutta una serie di società costituite da soggetti locali,  riconducibili al  Cosar, alla  Confcommercio e a   commercianti del settore dei supermercati alimentari . Soggetti  che nel tempo si distinsero per avere assunto prima un posizione di opposizione senza se e senza ma al progetto Policentro legandosi addirittura lungo le  scale del Comune di Partinico e occupando anche la sala consiliare per poi scegliere la strada della condivisione e della compartecipazione all’affare . Una storia da noi già raccontata  e che  alla luce di questi nuovi fatti ultimi stiamo rianalizzando come Partito  per farla diventare , a breve, patrimonio della pubblica opinione  democratica della nostra città . Una storia  non sempre chiara , che dura  ormai da dieci anni con una iniziale,determinante  intrusione della mafia sull’acquisto dei terreni ,cosi’ come ebbe a dichiarare Giusy Vitale e che ha visto una incredibile sequenza di fatti e una serie di personaggi carichi di  contraddizioni,debolezze,interessi,sbracamenti,infingimenti,capovolgimenti,”tradimenti”. E per  raggiungere questo attuale stato di cose alcuni di questi protagonisti, il COSAR nello specifico, si sono dovuti “fare politica”: prima con Gigia Cannizzo, poi inizialmente contro  Giordano ma per  brindare subito dopo insieme in occasione dell’inizio dei lavori di urbanizzazione dell’area artigianale a Margi .E dunque  con Motisi e poi contro per finire con Lo Biundo mentre di volta in volta cambiavano i referenti-padrini politici: dal PD di Cracolici all’UDC di Antinoro e ora, ritornati a Canossa cioè costretti a rientrare ancora nel PD o meglio  in un pezzo di questo  cioé quello collegato all’assessore regionale alle attività produttive. Intanto perché non ci siano dubbi sulla loro ricollocazione politica e manifestare pubblica gratitudine si sono dovuti ripresentare di nuovo sotto le insegne del Movimento Democratico per Partinico una formazione nata ai tempi di Motisi  per differenziarsi dal PD locale saldamente nelle mani di un  vecchio pezzo della DC che notoriamente fagocita gli aderenti o li emargina se non si subordinano all’antico ceppo che fino a poco tempo fa ruotava attorno alla figura di quel dirigente che ebbe a pronunciare la famosa frase: “Maniaci,scrivilo! La Policentro non si farà”.Il Movimento si candidò alle elezioni a sostegno di Lo Biundo facendo eleggere due consiglieri, uno dei quali l’avvocato Scianna transitato di recente nell’UDC  mentre l’altro, Giuseppe Speciale dirigente della Confcommercio è rimasto in quel Movimento ritornando ad essere una costola di quel PD diventato un vero e proprio carvanserraglio. E non solo  in Sicilia. . Quanto durerà la condivisione ? Questo non è dato sapere anche perché ci hanno abituati alla loro disinvolta trasformazione . Ciò che invece è assai chiaro- e per questo  assai diverso  da quanto sostiene Mimmo Provenzano quando dichiara che il si nella conferenza dei servizi dimostra in maniera inequivocabile della legalità e legittimità delle procedure di approvazione del progetto del centro commerciale – è che quel si non cancella una verità incontestabile e da noi sempre denunciata  che è quella che al Consorzio degli Artigiani Partinicesi che aveva presentato un progetto e chiesto una parte dell’area di contrada Margi NON SI E’ MAI VOLUTO RISPONDERE E DUNQUE PECCANDO DI OMISSIONE . E NON SI E’ VOLUTO RISPONDERE NEPPURE QUANDO L’EX SEGRETARIO LUCIO GUARINO  CUI CI ERAVAMO RIVOLTI UFFICIALMENTE CON DUE DOCUMENTI ,CHIEDE SPIEGAZIONI AGLI UFFICI URBANISTICI DEL COMUNE PER ESSERE RELAZIONATO. Neppure lui ebbe risposta , cosa assai grave, per cui il Consorzio degli Artigiani non ottenne l’area richiesta E DI CUI AVEVA ASSOLUTO,LEGITTIMO DIRITTO . E la ragione è che se fosse stata data l’area a quel Consorzio la Policentro poteva dimenticarsi di realizzare il centro commerciale che fa oggi comprensibilmente esultare collaboratori di Iemi ,Cosar, Confcommercio, commercianti a vario titolo infilati nelle società costruite appositamente per gestire tutto “l’affaire” milionario . Ciò che è assai grave è l’approvazione del progetto da parte di un ,forse, inconsapevole Consiglio comunale le cui responsabilità, nell’approvare ,sono identiche a quella del Sindaco e degli uffici.
Toti Costanzo

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