Finalmente. Dopo quattro anni “di lunga e penosa malattia il malato prende un brodo” Questa frase ci frullava in testa e materializza una scena che si ripeteva quotidianamente quando, negli anni’60 , attorno ad un tavolo di un locale Circolo ricreativo alcuni avventori ‘ncaccamuti nel gioco delle carte di ramino si riunivano un po’ per vizio , un po’ per cercare di lucrare qualche lira agli altri partecipanti,un po’ per ammazzare il tempo che all’epoca, soprattutto per i pensionati, non scorreva mai . Forte era l’accanimento con il quale il gioco aveva svolgimento , imbarazzante il rosario di irriverenti bestemmie che snocciolava uno dei quattro quando le cose non andavano per il giusto verso, palpabile il nervosismo che spesso sfociava in una isterica reazione da parte di un altro quando l’ultimo giocatore ,con una calma serafica,lanciava sul tavolo la sua carta vincente e , alla faccia degli altri, soleva, appunto dire cosi’ :”dopo lunga e penosa malattia l’ammalato prende un brodo” .
mercoledì 29 febbraio 2012
lunedì 27 febbraio 2012
LE QUATTRO PORCHERIE. CI CHIEDIAMO: COSA AVREBBE DETTO FIFI’ FIORINO?
Come è possibile che quattro opere importanti possano diventare nel tempo quattro costosissime porcherie senza che per questo nessuno paghi ?Semplice : basta mettere in fila , e nel tempo, tre sindaci come Giordano , Motisi e Lo Biundo .Cerchiamo di spiegarlo ai nostri lettori, soprattutto quelli assai giovani, che poco conoscono della “storia” , quella impudica ,di questa nostra città . La prima porcheria la tentò Giuseppe Giordano .Il Comune di Partinico aveva ottenuto dall’Assessorato regionale T.A un finanziamento di un miliardo delle vecchie lire per la realizzazione di un Centro per la raccolta dei rifiuti differenziati. Necessitava un’area di proprietà comunale per la sua realizzazione. Giordano la individuò all’interno dell’area della terza zona di edilizia economica e popolare e cioè quella confinante lato Palermo con la scuola materna”Rodari”,con l’impianto sportivo “Ninni Cassarà” lato mare e quasi di fronte la caserma dei Carabinieri.
giovedì 23 febbraio 2012
PER IL "MACELLO" QUALCUNO DOVRA' PAGARE
Oggi, come Circolo di Rifondazione Comunista, abbiamo presentato al Presidente del Consiglio comunale di Partinico , Gioacchino Albiolo, una interrogazione su di una vicenda che anche noi avevamo lasciato nel dimenticatoio della nostra memoria in questi quattro anni di devastazione sociale . Una cosa grave per un Partito anche se dobbiamo dire che durante la sindacatura di Giuseppe Giordano presentammo ,attraverso Ottavio Puleo che era nostro rappresentante in Consiglio, una interrogazione che però rimase senza risposta. Senza alcuna risposta come è solito fare oggi Lo Biundo non solo con le nostre pubbliche richieste ma soprattutto con quelle dei Consiglieri comunali di opposizione che ne avrebbero diritto PER LEGGE . Ovviamente appare del tutto evidente come il concetto di “legge” non trova riscontro nel vocabolario di questa amministrazione comunale e soprattutto del Segretario Generale il quale dovrebbe essere il garante della legalità degli atti (sic!).
martedì 21 febbraio 2012
IL CAICCO SENATORE GARRAFFA TROMBATO A PIANA DEGLI ALBANESI. E LA SINISTRA IN ITALIA E' AL 22,4%
Bellissimo. In una piccola città carica di storia come è Piana degli Albanesi ,hanno luogo le elezioni primarie per la scelta del candidato a Sindaco del centro sinistra per le imminenti elezioni comunali. E che succede? Succede che uno dei più fedeli caicchi dell’onorevole Antonello Cracolici (quello della sfiducia a Gigia con regia di “pizzett” ,del governo con l’inquisito Lombardo, con l’intreccio di interessi con i policentri locali ,con “io a tele jato non rispondo”,della festa per i suoi primi 50 anni in un palazzo nobiliare di Palermo celebrata a sua insaputa, di “questa giunta a Partinico tra democristiani e comunisti non sa da fare “e tanto altro ancora ) è stato sonoramente battuto da un ragazzo del luogo, Vito Scalia di Sinistra ecologia e libertà( ex militante di Rifondazione ) con una storia politica chiara alle sue spalle essendo anche consigliere comunale della sua città .Il caicco si chiama Costantino Garraffa che visse per tantissimi anni prima nella Confesercenti ,organizzazione costruita dal PCI ,e infine eletto per caso e poi rinominato Senatore della repubblica gravando, quindi, da oltre dieci anni sulle spalle dei contribuenti. E considerato che alle prossime elezioni ,ritornando il voto di preferenza il Parlamento se lo può scordare che fa? Con la regia del “mastro” tenta di piazzarsi al Comune di Piana. Bbonu e bboné , se dovesse vincere le elezioni e fare il Sindaco , per altri cinque anni “è misu”. E invece? Invece viene sonoramente trombato ed è costretto a ritornarsene a Palermo con le pive nel sacco.
sabato 18 febbraio 2012
SUI COSTI DELL'ATO RIFIUTI: FARFANTI E FURFANTI
E' insopportabile. E’ una cosa insopportabile ,almeno per le persone serie. E la bugia, "a’farfantaria" come si suole dire dalle nostre parti alla quale si ricorre per mascherare, mistificare la verità ,è davvero cosa insopportabile. Si potrebbe dire , parafrasando, che chi non dice il vero non è “uomo d’onore “. E lo si è ancor meno uomini di onore quando si tratta di bugie raccontate dagli amministratori comunali che intendono violentare la verità dei fatti ,degli avvenimenti politico-amministrativi ,ovviamente per trarne un indebito vantaggio. E per questo devono fare ricorso , per forza di cose e per dare maggiore credibilità a quel che dicono ,alla conseguenziale denigrazione degli avversari politici .Siamo stati in questa ultima settimana spettatori increduli di tre dichiarazioni televisive non veritiere ,cioè di tre grosse bugie . Due dell'Assessore Pantaleo- dichiarazioni a nostro avviso meno gravi rispetto a quelle dell’altro di cui diremo - perché siamo convinti che Pantaleo NON RACCONTA BUGIE nel senso che quando non dice il vero - e gli capita assai spesso- è talmente convinto che quel che dice invece lo sia da convincersi che il falso è verità e la verità potrebbe anche essere il suo esatto contrario .Lui non dice il vero non perché bugiardo ma perché convinto che quel che lui dichiara rappresenti le cose cosi’ per come LUI SE LE IMMAGINA.
giovedì 16 febbraio 2012
A PARTINICO L'ACCATTONAGGIO POLITICO E' SOSTARE DIETRO LA PORTA DI LO BIUNDO
IERI A TELE JATO E' STATO LETTO UN REDAZIONALE SUL CONCETTO DI ACCATTONAGGIO.OVVIAMENTE DI ACCATTONAGGIO COSIDETTO "politico" .
CI E' PIACIUTO, PER CUI COL PERMESSO DELLA REDAZIONE DELL'EMITTENTE LO RIPROPONIAMO AI NOSTRI LETTORI
Cos’è l’accattonaggio? La definizione più accreditata dice che l’accattonaggio è chiedere l’elemosina per mestiere . Cioè chiedere agli altri non sempre per reale necessità ma perché chi accattona , spesso non avrebbe alcun bisogno per la sua sopravvivenza ma lo fa perché ormai lo considera un mestiere cioè una parte di se, parte essenziale della sua personalità. Cioè ci sono persone che se non accattonano, se non chiedono, se non pietiscono non si sentono se stessi. Dunque non sempre chi chiede agli altri si trova in stato di bisogno. Ora accade che a Partinico da quando si è insediato Lo Biundo la schiera dei suoi sostenitori a vario titolo esercitando tanti tra costoro le più svariate forme di accattonaggio ,si è infoltita ogni giorno di più , si è ingrossata come un fiume carsico che prima sotterraneamente e poi sempre più palesemente emerge ,esplode e diventa realtà. Dietro la porta di Lo Biundo ,ovviamente in senso figurato, staziona giornalmente una truppa di accattoni.
martedì 14 febbraio 2012
PER RICORDARE UN UOMO ED UN ARTISTA
“La scomparsa di Salvatore Tartamella impoverisce il quadro culturale della Sicilia. Egli cantò la sua terra,ne descrisse il fascino come solo può fare un poeta”. Ho voluto scegliere questa sintetica quanto incisiva rappresentazione che Pietro Alagna ha fatto di Salvatore che a soli 60 anni se ne è andato da pochi giorni accompagnato da un commosso commiato di Fausto Cannone , da una grande, commossa folla di suoi concittadini alcamesi e soprattutto accompagnato da una delle sue più belle, struggenti canzoni “Pantelleria é” che è un atto d’amore nei confronti di un’isola che è parte della storia del nostro Mediterraneo e ,dunque, della nostra storia .”Lu ventu,ventu è Pantelleria, l’amuri,amuri è Pantelleria…..” Dopo Ludovico Corrao se ne è andata una delle personalità più prestigiose della cultura del nostro territorio e la città di Alcamo può essere orgogliosa d’averlo avuto suo figlio . Fu giornalista, poeta, cantautore, pittore. Fu amico di Fifo e, quindi anche nostro amico seppur non avessi con lui se non fugaci frequentazioni in tempi ormai lontani .
venerdì 10 febbraio 2012
QUELLA COSA CHE NON SI PUO' DIRE E....QUASETTI RI SITA
C’è, a quanto è dato sapere ,una circolare della Regione siciliana che obbligherebbe i Comuni i quali fanno parte degli ATO Rifiuti ,che entro il 13 di questo mese ,se vogliono, possono presentare progetti sperimentali e percorrere altre vie di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei RSU. E,abbiamo appreso, come già il Consiglio comunale di Balestrate abbia chiesto di integrarsi nell’ATO rifiuti di cui é parte la città di Alcamo ,cosi’ come Cinisi e Terrasini abbiano deciso di consorziarsi mentre i Consigli comunali di Carini,Torretta,Capaci ed Isola dovrebbero deliberare oggi . E Partinico? Scomparso l’Assessore Parrino la cui competenza in materia ambientale ha varcato perfino i confini di Grisi’ tant’è che quelle popolazioni hanno fatto una petizione con lo scopo d’averlo ad ogni costo come consulente , Lo Biundo resta taciturno oltre che irritato . E la ragione è che il freddo polare di questi giorni mal si concilia con le sue note ,frequenti e necessarie notturne escursioni localistiche ( nel senso non dei luoghi ma dei “locali”) e per giunta suo malgrado si è dovuto anche impegnare nella ricerca di risorse per rimborsare i “ danni materiali e morali” provocati all’ex Comandante della Polizia Municipale che ,perché onesto e non corruttibile ,fu malversato, perseguitato, crocifisso prima dal duo Giugio-Cris e poi 'ncarcau puru Peppone notoriamente sensibile a continua, esterna istigazione essendo esecutore per conto terzi .
lunedì 6 febbraio 2012
IL MANICHEISMO DI CRACOLICI E LUPO ED IL SERAFICO PAPANIA
Chi ha vissuto l’esperienza politica dentro una formazione comunista della prima repubblica comprende come i militanti di quelle formazioni erano talmente convinti d’essere dalla parte della ragione che non ammettevano la possibilità “dell’errore”. Noi possedevamo la verità e, dunque, non potevamo ASSOLUTAMENTE sbagliare perché erano gli altri ad essere penetrati dall’errore.E il manicheismo altro non fu se non religione radicalmente dualista: da un lato la Luce e dall’altro le Tenebre. Per schematizzare o, meglio, banalizzare : i “comunisti” manichei erano la luce mentre “i democristiani” rappresentavano le tenebre . Ovviamente i democristiani manichei pensavano l’esatto contrario .E ,dunque, la sfida per certi versi contrapponeva due forme di manicheismo . Fu cosi’ per buona parte della vita politica e culturale della mia generazione e ,ancor più, per quella della generazione precedente.
venerdì 3 febbraio 2012
LA DONNA FRUGAVA NELL'ERBA E RACCOGLIEVA "CARDEDDA"
C’è un vecchio detto siciliano che spesso Pino Maniaci ripropone dagli schermi di Tele Jato :” U’ saziu nun po' cririri mai ‘o riunu”. Il significato ,soprattutto per noi siciliani ed anche per tanti meridionali ,è sempre stato abbastanza chiaro e crudo:chi dispone di beni e mezzi non può comprendere le ragioni di quanti nulla hanno “se non le loro catene”. Pensavo a questo proprio quando,l’altro giorno, il Presidente del Consiglio Monti, esprimeva alla televisione quell’infelice concetto- “I giovani si abituino all’idea di non avere più il posto fisso a vita. Che monotonia. E’ bello cambiare e accettare delle sfide.”. Se c’era qualcuno tra gli italiani, e noi non eravamo tra questi, che osannava il banchiere quale capo del Governo per il suo equilibrio, senso della misura ,capacità taumaturgiche ( insieme ai suoi Ministri compresi i chiacchierati e i compromessi) nel dare soluzione ai problemi gravissimi del nostro Paese, non aveva che da restare assai sconcertato.
mercoledì 1 febbraio 2012
DAVANTI LE FACCE DEI "FORCONI" ROSE DAL SOLE E DAL DURO LAVORO E PENSANDO A LI CAUSI, TURIDDU TERMINE E DANILO DOLCI
Non ho avuto alcun dubbio.Ho SUBITO solidarizzato con i lavoratori che per circa una settimana hanno occupato tutti gli svincoli delle strade di Sicilia, compreso quello di Partinico che ha visto , seppur in ritardo rispetto ad altre zone dell’isola, scendere in campo soprattutto piccoli proprietari di mezzi di trasporto, coltivatori con i loro trattori sia di Partinico che di Borgetto , gli uni e gli altri, sostenuti anche da figli , spesso disoccupati ed ovviamente preoccupati per il destino dei loro padri e di se stessi .Con loro anche piccoli commercianti messi in ginocchio dalla crisi economica che attraversa tutte le categorie e realtà sociali che vivono sopratutto di lavoro autonomo.
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