Come è possibile che quattro opere importanti possano diventare nel tempo quattro costosissime porcherie senza che per questo nessuno paghi ?Semplice : basta mettere in fila , e nel tempo, tre sindaci come Giordano , Motisi e Lo Biundo .Cerchiamo di spiegarlo ai nostri lettori, soprattutto quelli assai giovani, che poco conoscono della “storia” , quella impudica ,di questa nostra città . La prima porcheria la tentò Giuseppe Giordano .Il Comune di Partinico aveva ottenuto dall’Assessorato regionale T.A un finanziamento di un miliardo delle vecchie lire per la realizzazione di un Centro per la raccolta dei rifiuti differenziati. Necessitava un’area di proprietà comunale per la sua realizzazione. Giordano la individuò all’interno dell’area della terza zona di edilizia economica e popolare e cioè quella confinante lato Palermo con la scuola materna”Rodari”,con l’impianto sportivo “Ninni Cassarà” lato mare e quasi di fronte la caserma dei Carabinieri.
Ovviamente all’interno di un contesto urbano fatto di alloggi di proprietà dello IACP e di cooperative della casa .Il luogo - tra tutti quelli possibili da scegliere quali , ad esempio, un terreno in contrada Spatafora confiscato ai Lo Iacono oppure una parte di area all’interno della dimessa discarica di Valguarnera - era il più inidoneo. Non certo per la sua estensione quanto per la sua collocazione urbanistica .Ovvie le proteste dei residenti tra cui si distinse per passione e veemenza l’attuale consigliere Andrea Prussiano. Il Consiglio comunale bocciò quella proposta ma permise che della vicenda non si discutesse più. Per cui resta da chiedere: CHE FINE HA FATTO QUEL FINANZIAMENTO ? Ovviamente non lo chiediamo a Lo Biundo ,che come per altre nostre richieste non risponderebbe ,ma a chi OGGI gli scrive gli editti contro quanti, come l’ex sindaco Gigia Cannizzo o il Partito della Rifondazione Comunista , ogni tanto si permettono di ledere la sacra maestà di questo giovane sindaco di cui si critica supponenza ammantata da qualche punta anche di arroganza.
Ovviamente all’interno di un contesto urbano fatto di alloggi di proprietà dello IACP e di cooperative della casa .Il luogo - tra tutti quelli possibili da scegliere quali , ad esempio, un terreno in contrada Spatafora confiscato ai Lo Iacono oppure una parte di area all’interno della dimessa discarica di Valguarnera - era il più inidoneo. Non certo per la sua estensione quanto per la sua collocazione urbanistica .Ovvie le proteste dei residenti tra cui si distinse per passione e veemenza l’attuale consigliere Andrea Prussiano. Il Consiglio comunale bocciò quella proposta ma permise che della vicenda non si discutesse più. Per cui resta da chiedere: CHE FINE HA FATTO QUEL FINANZIAMENTO ? Ovviamente non lo chiediamo a Lo Biundo ,che come per altre nostre richieste non risponderebbe ,ma a chi OGGI gli scrive gli editti contro quanti, come l’ex sindaco Gigia Cannizzo o il Partito della Rifondazione Comunista , ogni tanto si permettono di ledere la sacra maestà di questo giovane sindaco di cui si critica supponenza ammantata da qualche punta anche di arroganza.
Per parlare DELLE DUE ULTIME POCHERIE devo fare,però, una doveroso premessa .Le due opere che citeremo , sostanzialmente realizzate, avevano una giustissima ispirazione ma come storicamente capita nel nostro Comune tutto finisce “a schifiu”. Per capire ,bisogna andare un poco a ritroso. Fifi’ Fiorino, prematuramente scomparso, oltre che parlamentare nazionale e sottosegretario fu anche deputato ed Assessore regionale al Turismo . E come si usava durante la prima repubblica chi aveva avuto o aveva un incarico istituzionale di prestigio( e questo riguardava soprattutto uomini di Partiti che governavano con la DC ) doveva “lasciare” alla sua città almeno “ un ciuri” nel senso di realizzare opere pubbliche significative. Cosi’ accadde che Fifi’ Fiorino ,insieme ad un finanziamento per ristrutturare l’ex Oratorio di Piazza Garibaldi finanziò altri due importantissimi progetti. IL PRIMO : una condotta che dall’invaso Poma, in caso di crisi idrica ,portasse l’acqua dell’invaso fin dentro i serbatoi comunali di Collina Cesarò. Il progetto fu realizzato, l’opera funzionò egregiamente soprattutto durante la sindacatura di Gigia Cannizzo ma, poi, inspiegabilmente ,dell’opera nessuno si è più occupato. Possiamo chiedere al giovane che fa da megafono a Lo Biundo ,se non altro per interesse affettivo, di darci qualche particolare ragguaglio visto che le nostre richieste non trovano audizione presso il suo ( si presume) datore di lavoro ?
ORA SIAMO AL SOLITO . Cosi’ come aveva proceduto Motisi con l’area di via dei Mulini (all’interno dell’area era già stata realizzata la vasca natatoria di dimensioni olimpioniche) piuttosto che ricercare le risorse per recuperare l’impianto di utilizzo delle acque reflue in contrada Incastrona ,opera di straordinaria importanza per riciclare milioni di metri cubi di acqua e metterla al servizio dei nostri coltivatori, che fa? Lui assente, cosi’ come l’Assessore ai Lavori pubblici, fa proporre all’Assessore Parrino e con l’immancabile firma del Segretario Generale (ma la delibera manca persino del nome che presiede la Giunta al posto del Sindaco assente ) la delibera n.36 del 14.02.2012 con oggetto “ ASSEGNAZIONE ALLA SERVIZI COMUNALI INTEGRATI PER USO CENTRO DI RACCOLTA ” , cioè consegnata ad una società in liquidazione un bene che la cui destinazione finale è ben altra .Ovviamente la delibera nella sua premessa non dice le ragioni per cui l’opera non fu completata ,perché l’impresa non li completò ,se i lavori realizzati furono contabilizzati ,i pagamenti effettuati e a chi , le opere oggetto di collaudo. Se lo mettano in testa che gli faremo fare la stessa fine che fece il provvedimento di Motisi con quella analoga ,citata delibera . Infine , se fosse ancora con noi Fifi’ Fiorino gli avremmo chiesto : " Ma tu, caro Fifi', cosa ne pensi di questi amministratori inetti ed incapaci e dei loro collaboratori a diverso titolo ?"
Toti Costanzo
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