Un amico piddiino spergiurava,
riservatamente, che a Partinico gli
artigiani di Mimmuzzu e Vituzzu avevano elettoralmente sostenuto l’ex deputato Giuseppe inteso Pino, da sempre nell’organico dei VV.FF ,che
chiuse la recente campagna elettorale regionale nell’isola di Ustica dove un
suo amico gli aveva consigliato di risiedere li’ definitivamente e mettere tra
lui e l’onorevole Crac 35
miglia di mare non sempre facilmente raggiungibile .Ma
Pino che è una delle poche persone per bene che componevano la precedente
assemblea regionale siciliana ,e per tale ragione non poteva più ritornare a Sala
d’Ercole, non volle ascoltare il consiglio disinteressato e si ritrovò di nuovo
a Palermo in un mare politico a lui risultato ostile .E non solo per la presenza in lista del giovane smaniatore di ribalta , Ferra, ma sopratutto perché una imprevedibile schiera di grillini si era, tra le altre cose, pappata i due seggi di Palermo che nelle
precedenti elezioni e per un accordo tra i due galantuomini Antonello e Totò- quest’ultimo temporaneamente
a “velligiatura”- erano stati
assegnati insieme ad altri tre nel 2008, al nuovo Partito
Democristiano delle coppie Craco-Lumi,
Capodi-Crisa , Lup-D’Anton, Geno-Cardi, Papa-Coci..E lo stesso amico
piddiino dava sostanziale conferma come il giovane Sal, ora meglio conosciuto
come Aspanu , alla stregua della
buonanima del compagno Nitto ,avesse girato le famiglie con le tasche
piene di fac-simile di candidati e di Partiti diversi .E alla domanda ovvia del perché, lui dichiarava serafico che essendo il Sindaco e,
dunque, al di sopra delle parti non poteva sottrarsi all’impegno
assunto con la corte dei miracoli che lo sostiene e , allora, per non
scontentare nessuno doveva “girare” con fac-simile di candidati di destra , di centro, di centro destra e di
centro–centro .E mentre lui sosteneva tutti ,Filippino e Toto’II sostenevano
Totò I, Pino sosteneva Totò I e (forse) anche Vincenzo, mentre Vito sosteneva
Totò I, Vincenzo(forse) ,Franco I e Franco IV (no, non il celebre duo della musica beat che imperversò in Italia durante
gli anni ’70 e meglio conosciuto per il brano “Ho scritto t’amo sulla sabbia” ,ma Francesco Sco e Francesco Ca ) ,
mentre ‘Ntrea ,Diego ed altri “purtavano‘u
baariotu” e don Peppino insieme all’avvocato davano una mano seppur blanda a “ ‘o
trapanisi”, cioè ad un tal Tony (ma
tutti quei capelli di Tony sono veri?) .già deputato regionale ed
assessore provinciale ma soprattutto conosciuto anche a Partinico quale esperto in corsi per far acquisire il titolo
di docente di PDH .Ovviamente a gratis. Fra tutto questo bailamme Vincenzino ora UDC ,che significa “ ‘U viristuivu ddocu? Dumani
ddocu ‘un Cc’è chiu’ picchi già si trova ‘nta natra banna !) dava una mano a
se stesso mentre il germano Mimmo cercava di dissuaderlo , ovviamente non
riuscendoci ,”picchi’- sosteneva giustamente - i cosi
ormai sunnu stritti” e non è più come prima . E non aveva tutti i torti
.Ma un altro piddiino confermava come il giovane Aspanu pare avesse particolarmente a cuore
l’elezione dell’onorevole Crac (crac nel senso del disastro che ha combinato sponsorizzando
Croc ) che un recente articolo del giornale on line, Live Sicilia ,definisce Crac come travolto dal ciclone Croc cioé a dire che Crac pensava di mettere a Presidente della Regione Croc al quale affidare il ruolo
di “pupo”, che al contrario da ipotetico
pupo pare che si stia dimostrando un abilissimo puparo.Una specie di donnnAntonino
Canino puparo di prima e Garifo puparo
in seconda .Ovviamente , in questo caso, a prevalere é sempre " 'u cchiù mastru". E ,dunque, a Palermo ribaltando qualunque previsione più maestro si é manifestato Croc piuttosto che Crac
Dunque allora non è vero , come
sosteneva l’amico piddiino ,che gli “artigiani”
Mimmuzzu e Vituzzu abbiano fatto votare a Partinico Pino ? E alla domanda del "perché?" pare che sia stata data questa spiegazione :se l'avessero sostenuto avrebbero dovuto anche sottoscrivere un Appello a Croc perché Pino ,escluso dal Parlamento, potesse diventare Assessore regionale. E invece? Invece tra le centinaia di firme di solidarietà e richiesta mancavano proprio quelle dei due citati Eppure si dice che Pino si sia fortemente
interessato alle sorti della Poli che sta loro a cuore come il matrimonio di una zitella destinata ,suo malgrado, alla verginità Ma chi conosce bene le cose della nostra
città ,tuttavia, non prova meraviglia in quanto c’è ancora in circolazione un
detto che dice :”Faciti beni a p…e
limosina a parrini”.
E mai detto fu più appropriato per rendere evidente le cose di casa nostra .
P.S. Comunque Pino , anche se non eletto, a Partinico fici fiura nel senso che ebbe sostanzialmente gli stessi consensi delle precedenti elezioni .
Sala Rossa
1 commento:
U sinnacu era cumminatu tipu i picciriddi cu l'album di fiurini. Avia candidati pi tutti! 'Ntrea, si strarriau cu a Campagna e vutava pu mari ranni di Baaria, u dutturi e l'avvocatu si scurdaru di Tony parruccu pi i voti, ma no pi avutri cosi. U prisidenti du consigghiu aiutau a na pocu e tutti parianu beddi 'nto teatrinu da politica.
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