Era il 12 giugno .Si era
concluso il primo turno delle elezioni comunali .Andavano al ballottaggio
Bonni’ e Lo Biundo.Rifondazione Comunista dopo avere dato vita al Movimento "CAMBIAMO PARTINICO" che includeva ed
include (proprio Venerdi’ scorso ha avuto luogo un' assemblea di “Cambiamo” anche
con altre, nuove personalità) la
presenza di altri soggetti che
comunisti non sono,costruiva con i suoi
dieci candidati (2 eletti
insieme al primo e alla terza dei non eletti) una Lista con gli aderenti al Laboratorio
politico “Servire e non servirsi” nato
all’interno della Parrocchia del SS.Salvatore . E insieme ai due Movimenti
politici, anche alcuni candidati provenienti
e dalla politica e dalla società civile che come noi condividevano un comune
percorso fatto non solo di propositi ma di condivisione delle ragioni di fondo di una battaglia per operare
il cambiamento nella città. Ma proprio quel giorno, e alla fine del primo
scrutinio , partivano contro i comunisti le vecchie ,stantie oltre che volgari
illazioni che accomunava in una strana combine i soliti tromboni anticomunisti
in servizio attivo permanente ,pennivendoli
a mezzo e a pagamento intero , lacché, lecchini di Lo Biundo ed anche,
inspiegabilmente,un candidato a sindaco di altra Lista che disquisiva sul “cammuffamento dei comunisti”.Come se
quelli di Rifondazione avessero la rogna e dunque ,obbligatoriamente , restare isolati
nel loro “lazzaretto” non avendo il
diritto politico di stare con altri e partecipare ,cosi’ ,alla battaglia
elettorale con lo scopo di far eleggere anche i propri candidati .La combine
,ovviamente non metteva in discussione il diritto dei comunisti a partecipare alla battaglia elettorale, ma dovevano farlo DA SOLI mentre se altri stanno insieme non c'é problema . Come se è scritto che i candidati comunisti aspirano , a priori, alla
santità o al martirio e non certo a rappresentare , attraverso la costruzione di una strategia politica alla luce del sole ,il consenso e la
elezione in rappresentanza della intera collettività .E proprio il 12 giugno scrivevamo: “Ma
sull’argomento politico di quel che è CAMBIAMO PARTINICO dentro cui ci sono
ANCHE i comunisti ,il suo ruolo, la sua funzione e la sua politica
,avremo tempo e modo di che dire …..” E, quindi,oggi diremo.
Dunque, concluso il primo
giro, gli altri 6 candidati a sindaco si leccavano le ferite e incominciavano,però,
a ragionare dove collocarsi. Fin qui tutto in regola e in sintonia con il
copione della politica locale .Cosa già vista. D’altronde ciascuno dei candidati a
sindaco o a consigliere aveva il diritto di dire a se stesso ma anche agli
altri :”Io ho partecipato alla
competizione elettorale ,mi sono candidato a sindaco o a consigliere per questa
e quest’altra ragione e, dunque, ne voglio ottenere il massimo risultato
possibile se non addirittura il massimo vantaggio personale “ Funziona
cosi’ e per certi versi cosi’ ha funzionato . Al più la domanda a loro rivolta potrebbe
essere: “ma tu per quale ragione ti sei
candidato, per fare cosa, per quale progetto utile alla collettività?Tu chi
sei? Da dove arrivi? Qual’è la tua identità politica?” Le risposte potrebbero
essere le più diverse e tutte legittime ma non per questo tutte condivisibili .Cio’,però,
potrebbe valere soprattutto per quei candidati che si improvvisano tali ( e
sono la stragrande maggioranza) e che si
appagano se eletti, soltanto di ottenere uno status sociale e farsi ,nel caso
di elezione, appellare “consigliere”,godendone
e accontentandosi di un nuovo ruolo nella società, seppur soltanto formale . Cosa legittima ma ninete a che fare con "la politica" . Poi potrebbe accadere , però, quel che ci raccontava a proposito di
consiglieri eletti subito dopo la nascita della nostra Repubblica ( ma questo
accade ancor oggi ) il compagno Cola . Diceva Cola di un consigliere comunale noto ai più
perché in tanti anni di presenza nel consesso non aveva mai aperto bocca .
Costui ,durante una seduta ,aveva finalmente alzato la mano per chiedere di
parlare..Il silenzio scese solenne nell’aula (l’attuale stanza del Sindaco) .
Tutti gli occhi a lui si rivolsero , l’attesa era grave, la curiosità ad altissimo
livello Abbassato il braccio il
consigliere , alzandosi con lentezza in ragione anche della sua mole, rivolgendosi
al sindaco ebbe a dire: “ Per favore,
signor sindaco , vuole chiedere a don
Peppino ( don Peppino era il commesso ) se
mi può portare un bicchiere d’acqua?” Quel che accadde lo si può solo immaginare .Il fatto è che ci sono consiglieri
comunali ,a tutt’oggi, ed alcuni anche presenti da qualche decennio dentro
quell’aula che non hanno aperto mai bocca e tu ti chiedi quali possano essere
le ragioni per cui costoro vogliono essere sempre li’. Per cui possiamo
affermare che ci sono candidati e candidati, sindaci e sindaci , assessori ed
assessori,e ci sono consiglieri e consiglieri. E di questi , di quelli che non
parlano perché non hanno nulla da dire, ne troveremo ,senz’altro anche all’interno
di questo nuovo Consiglio .
Dunque, ci sono candidati eletti
consiglieri che dietro di sé non hanno alcunché mentre
altri presentano una storia politica, un
percorso fatto di impegno e sacrificio, di passione per la loro città, per i ceti
che la vivono, per i problemi che l’affliggono. Consiglieri CHE HANNO UNA
IDENTITA’.POLITICA . E tra i 30 eletti ce ne sono certamente diversi ma
sicuramente due , Gianluca e Valentina, che rispondono a tutto ciò ma
soprattutto hanno un chiara e definita identità :SONO COMUNISTI anche se il loro
impegno ,giustamente,dentro e fuori il Consiglio si potrà legare , saldare,amalgamare con quanti comunisti non sono e che pensano,
come noi, che l’impegno nella società sia una delle più nobili passioni che,
insieme alla fede religiosa quando è realmente messa al servizio degli altri, rappresenta
il più alto livello di nobiltà cui un uomo possa aspirare . Quando uno è un UOMO e non certo un pupo come ce ne sono
tanti in libera circolazione . E Comunisti significa legarsi fortemente a
quelli che non hanno voce , diritti , giustizia, potere decisionale. Una parte notevole
della nostra società che non sempre ha ritrovato la sua voce ,cosa politicamente assai importante, in una
società democratica fondata sui principi della Costituzione che assegnerebbe ad
ogni cittadino il diritto di contare, E i Comunisti di Partinico UNA VOCE l’hanno sempre avuta, una voce che non ha
abbaiato alla luna, che ha operato, proposto, organizzato, indicato .E non
certo da ieri ma nel prossimo 2014 sono già 70 anni della loro storia . Dunque ,dentro il nuovo Consiglio comunale di
Partinico, ritornano i Comunisti E NIENTE
SARA’ COME PRIMA .Ma saranno ancora fuori perché non hanno mai lasciato la loro casa
,operando per lo stesso scopo per cui sono nati e sempre dentro e fuori il
luogo degli incontri, del dibattito ,della elaborazione , proposizione, costruzione di una politica per la città. E
per tranquillizzare gli storici tromboni dell’anticomunismo permanente, come i
pennivendoli a mezzo e a servizio intero, le tante rane che rane erano e tali resteranno
anche se tentano, inutilmente, di
gonfiarsi per diventare buoi, ricordiamo che i Comunisti a Partinico esistono dal 1944
quando Mommo Li Causi ,Cola Geraci, Turiddu Termine, Raffaele La Franca , Cinquemani, Addamo,Patti,D’Anna,
Mazzurco, Casarrubea, Lo Iacono, Collica e tanti altri compagni ,quasi in
clandestinità, diedero vita al Partito Comunista Italiano sezione “Antonio Gramsci” di Partinico che ha fatto LA STORIA , quella nobilissima, di questa nostra città e
che si sono SEMPRE INCONTRATI,CONTAMINATI,AMALGAMATI CON ALTRI che comunisti
non erano ,per fare un percorso insieme ,per costruire insieme ,per CAMBIARE INSIEME LA NOSTRA SOCIETA ’ ma senza per questo perdere la loro
identità o volere condizionare gli altri.
Si incontrarono con Danilo Dolci ,che certamente comunista non era ,per il lavoro e lo
sviluppo; con Piero Calamandrei che li difese quando
subirono l’arresto per avere sostenuto le ragioni dei disoccupati ;con i socialisti per costruire un blocco politico-elettorale
avendo quale scopo quello di arginare lo strapotere di una DC sempre più
assoggettata agli interessi americani Si incontrarono a Partitico e in tempi
più recenti in Alleanza Democratica con tanti altri provenienti da storie
politiche e culturali diverse (esattamente come è accaduto in queste ultime
elezioni) quando un altro pezzo della sinistra locale non comunista o pseudo
tale veniva,invece, attratto dal fondamentalismo orlandiano; come si
incontrarono con cattolici quali Gigia
Cannizzo nel governo della città per chiudere una fase della storia
politica di Partinico fatta di di tante opere,caro assessore Pantaleo, ma sopratutto per recidere cordoni ,intrecci
tra mafia e politica, affari e vergogne; e si incontrarono con Verdi
e Salvare Partinico nel 2005 e proprio
quest’anno con Antonio Ingoia in RIVOLUZIONE
CIVILE .Si, sempre con lo stesso scopo :insieme anche agli altri per CAMBIARE questa nostra Società .E CI SI E’
INCONTRATI IN QUESTA ULTIMA COMPETIZIONE ELETTORALE CONTRO L’AZIONE
DEVASTANTE DELLA POLITICA DEI LO BIUNDO E DELLA MISTIFICAZIONE . E insieme, in “Cambiamo Partinico”,al giovanissimo
NANNI BILLECI (1° dei non eletti) ,LAURA GIAMMONA (3a dei non eletti) FILIPPO
GRILLO,GABRIELLA PELLITTERI ,MARIA CIOCAN ,tutti candidati non comunisti e tutti impegnati
,insieme ai comunisti GIANLUCA RICUPATI, VALENTINA SPECIALE, CLAUDIA
GIACALONE, MELANIA MINORE .E pronti a dare alla Lista altri nomi e altri
compagni, se necessario, a dimostrazione
della capacità di aggregazione del Circolo non a caso intitolato a Peppino
Impastato .I numeri? 824 voti di preferenza dei candidati di Cambiamo su 1414 totalizzati dagli altri
due gruppi e consentire , cosi’, con i voti di Cambiamo Partinico e la elezione di
4 consiglieri comunali oltre che la terza posizione tra le 23 liste che si sono
presentate nella competizione. Un successo straordinario dei tre gruppi (il terzo gruppo composto tra gli altri
da Francesco Di Trapani e Gianfranco Lo Iacono eletti consiglieri ) che in quella
Lista si impegnarono
SI TRANQUILLIZZINO, dunque, I VECCHI E NUOVI ZUINI
DI LO BIUNDO, e si tranquillizzino i VECCHI TROMBONI DEMOCRISTIANI, tutti
accomunati dallo stesso livore .I COMUNISTI
NON HANNO BISOGNO DI CAMUFFARSI. La loro storia ,come la loro vita, è stata
limpida e sempre sarà LA
FACCIA DI TANTA PARTE DELLA MIGLIORE SOCIETA’.PARTINICESE
.Invece sulla combine citata resta indelebile sulla faccia dei suoi adepti e il colore verde della bile e le rughe frutto
di antichi e stratificati solchi della loro perpetua
VERGOGNA .
Toti Costanzo
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