Dunque, vediamo un po’. Ieri è
stata presentata la nuova Giunta di Partinico. Si tratta di un organismo nuovo al 50% ( tre assessori ) perché il resto è già stato visto. Ovviamente non poteva mancare
il fedelissimo Giovanni Pantaleo con una marea di deleghe (Lavori Pubblici,Bilancio,Tributi,Patrimonio,Beni confiscati,Servizi
cimiteriali,Programmazione su fondi regionali, nazionali europei) che senza tema di smentita possiamo
ben definire quale prestatore d’opera assunto a tempo indeterminato da Lo
Biundo di cui gode ampia stima essendo un “fedelissimo”.
Non va dimenticato che i due giovani rampanti iniziarono questa avventura
politica insieme a Giugio e sotto le ali di Ciccio Nicolosi di cui a Partinico
referente fu , ab initio , Filippino
Aiello che a quanto pare martedi’ prossimo,molto probabilmente ,sarà eletto Presidente del
Consiglio comunale. Senza dimenticare l’affetto e la stima che li legò anche al fresco fresco condannato in via definitiva per scambio di voti con la mafia, onorevole
Antonello Antinoro, di cui fino a ieri tessevano le lodi e si subordinavano . Ma ,come si suole
dire ,morto un papa se ne fa un altro.Ieri Antonello ,oggi Saro e domani chissà
.Dunque Pantaleo ,ovviamente, viene riconfermato assessore insieme a Gianlivio
Provenzano che , bisogna dirlo, reciso il cordone ombelicale dal PD locale ha preso il volo, si è costruito la
“sua” lista e dunque veleggia verso
il Partitino di Saro Trombetta con la
benedizione di due campioni assoluti della politica trasformistica siciliana:
Craco e Lumi. Ci permettiamo dare un consiglio paterno: se puoi traccia il tuo
futuro autonomamente e non legarlo al destino dei due citati personaggi. Lo
capisco, siete anche amici. Per carità, non lo si mette in dubbio. Però, penso,
che l’amicizia sia ben altra cosa rispetto
alla politica ….!
Dunque Gianlivio prende il posto
che fu di Filippino Aiello alla Solidarietà sociale .Di un Filippino flemmatico quanto straordinario navigatore a
vista che riesce SEMPRE a fiutare la
giusta direzione del vento e soprattutto a
sentirne il profumo .Vi ricordate la esilarante ,efficace, pungente, vignetta
di Giovanni Guerra sul naso elettronico di Filippino ,assessore con Giugio, in
occasione della nostra ennesima battaglia contro la Bertolino ed i suoi fumi
?.E il vento che spesso li ha investiti é quello portatore di apparenti sconvolgimenti ma che passato, tutto lascia
come prima . “Passata è la tempesta odi
l’augelli far festa e la gallina tornata in su la via,che ripete il suo verso .”
E’ vero, la campagna elettorale è stata soltanto una tempesta, ma….in un
bicchiere d’acqua. E non solo perché tutti, dico TUTTI (o quasi ?) sono
ritornati all’ovile di Lo Biundo -i Totò,Francucci,Dieguzzi, Tanini,Vincenzini ( quest’ultimo con le sue cinque liste nel ruolo di procacciatore di gradevoli
assessora per conto terzi) ma perché il contrasto , quello forte, quello
solido, quello sconvolgente non ci fu perché non poteva esserci .E ,ovviamente,
Lo Biundo Salvo novella gallina leopardiana ,ripete il suo verso ringraziando e
passando avanti Dunque Gianlivio ,che fu assessore ai lavori pubblici come noi
siamo esperti in vulcanologia ,finalmente diventa assessore con “ delega piena”. Non la dovrà dividere
con nessun altro perché, diciamolo, la delega ai lavori pubblici assegnata a Gianlivio
era soltanto una figurazione se non addirittura una finzione .Gianlivio , con tutto rispetto, fu una specie di prestanome perché, di fatto, il potere decisionale ed operativo restava
saldamente nelle mani del duo SalJhonny. Che ora, finalmente, quella delega la possono gestire
senza ingombri o impedimenti. Il recupero di un ruolo tutto suo consentirà ,però, al
neo assessore alla Solidarietà, di manifestare le capacità anche nel settore
della Sanità di cui poco si parla e ancor poco ci si interessa nella nostra
città. Con la fine degli organismi democraticamente eletti (assemblea dell’USL
e Comitati di gestione), la nostra salute è finita in un buco nero,nelle mani
dei soliti maneggioni della politica regionale che fanno e disfanno a loro
piacimento. Sarà, Gianlivio, nella condizione di rappresentare concretamente anche
il bisogno di salute delle nostre popolazioni?. Lo vedremo e,per quel che possa
contare, se cosi' sarà ne saremo contenti.
L’avvocato Roberto Denaro è nuovo alla politica attiva e
soprattutto all’azione amministrativa. Nulla da dire se non fosse che ha avuto
le deleghe –Urbanistica e Attività Produttive- che furono di Vito D’Amico. Perché ? Cercheremo di
spiegarlo mentre, intanto, va detto che lo stesso D’Amico viene riconfermato assessore. E siamo ,siamo certi, verificherà il
rispetto delle leggi in materia di sosta nei parcheggi a pagamento, se risulta vero che la ditta che gestisce i posteggi si fa pagare 12 euro dai multati incassando DIRETTAMENTE presso il suo ufficio di Corso dei Mille , l’esistenza
di eventuali voti di scambio con pseudoimprenditori-candidati, il
ripristino dell’ordine e della sicurezza nella caotica situazione del traffico.
D’altronde per lui nel settore della viabilità sarà tutto in discesa visto e
considerato che da oltre un ventennio sponsorizza un tal poliedrico architetto
della Sicilia orientale, esperto in materia, che bazzica dalle nostre parti ,profumatamente pagato con pubbliche risorse,
mentre Diego Campione si impegnerà su verde, sport e pulizia della
città , e l’assessora Silvia Ferro della
Cultura, Spettacolo, Scuola e Turismo . Queste ultime furono deleghe appannaggio per oltre quattro anni ,quale vice
di Giugio, del suo pigmalione di cui si ricordano interessanti iniziative quali
sagre paesane del tipo sasizza,
muffuletti, pani e panelli, ma soprattutto la indimenticabile frotta di turisti che per quattro lunghi
anni riusci’ a far approdare nella
nostra città .Si ,in quei lunghi anni fu costruita una forte politica del
turismo e della cultura di cui ancora si parla e ci si meraviglia ..
Ma che succede ai cosiddetti “artigiani” , cioè a coloro i quali con
Lo Biundo avevano da anni stipulato un patto di sangue e d’onore che ruotava
attorno agli interessi soprattutto della famigerata Policentro di contrada
Margi ed ora anche della signora Bertolino? Perché a D’Amico vengono sottratte
le due pesantissime deleghe dell’Urbanistica e delle Attività Produttive? Il
perché E’ ANCHE NEI NUMERI e noi
l’avevamo scritto: se Gioacchino Albiolo,
che nulla aveva a che spartire con il Movimento Democratico per Partinico,
non si fosse candidato in quella Lista ed ottenuto un mare di preferenze ,quella degli “artigiani” sarebbe stata la sedicesima a non superare lo sbarramento del 5%. Un vero e proprio disastro politico che
non avrebbe portato in Consiglio neppure Vito D’Amico ,l’assessore che per
cinque anni ha avuto nelle mani un potere enorme clientelare e che ora passa in quelle più salde
di Lo Biundo e del suo cerchio magico . Il quale non solo tiene con Pantaleo e
Denaro le deleghe più sostanziose ma come i vecchi, fradici sindaci
democristiani , ha pure tenuto per sé il controllo del personale con lo scopo
abbastanza evidente di avere nella mani anche la macchina burocratica
avvalendosi dei servigi di un accondiscendente Segretario generale ,una specie
di tuttologo visto che è stato anche nominato Ragioniere generale. Proposta:
perché non gli date pure la delega di Comandante della Polizia Municipale? Cioè
Lo Biundo mantiene un potere di
controllo su centinaia di famiglie buona
parte delle quali le abbiamo visti “battiri
i manu” come soleva dire Nino Riina tutte le volte che in Piazza Duomo
comiziava l’onorevole Mimi’ Bacchi di cui era appassionato estimatore , ed
esaltarsi al grido di “ oddio Salvo,perché sei cosi' bravo?” . Qualcuno ha chiesto che fine abbiano fatto , politicamente parlando, Totò Chimenti ( che se si fosse candidato a sindaco la lista avrebbe superato agevolmente lo sbarramento assicurandosi una sua rappresentanza) e Franco Cangemi che gli hanno servito su di un piatto
d’argento , due liste belle e pronte ?E
Nuccio Latona, Rizzo Puleo ,Tanino La
Corte e un pezzetto di quel PD seguace del Craco che si è consegnato nelle mani di Lo Biundo ,alla faccia di chi sappiamo noi ?A qualcuno ,riferendosi
a costoro, scappa di dire: “pupi”. Noi ,però, non ci possiamo credere. E voi?
Toti Costanzo
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