E’ ormai consegnato alla storia il giudizio per
cui se non fosse intervenuta nel 1992 la Magistratura a smantellare il sistema
di potere creato dalla DC dalla fine della guerra, quel Partito e in quella
forma di governo insieme ai suoi satelliti, avrebbe
continuato governare fino ad oggi e senza soluzione di continuità. Dunque quel
sistema cadde non certo per l’azione della “politica” ma della cosiddetta
Giustizia. Perché scrivo questo? Perché nella prima repubblica il PCI di
Partinico fu, forse inconsapevolmente
responsabile della costruzione e durata nella nostra città di un sistema di
potere che ebbe il suo fulcro nella DC. In
sintesi i comunisti di Partinico preferirono SEMPRE lo scontro politico cioè l’informazione alla
città, l’azione di propaganda e denuncia attraverso gli strumenti della
comunicazione con lo scopo di convincere ,piuttosto che ricorrere alla
magistratura di fronte ai fenomeni diffusi di illegalità e clientelismo che
ogni giorno di più ebbero a rafforzare quel sistema .Quel sistema vedeva le
classi dirigenti del pentapartito partinicese costruire ogni giorno uno
strumento fondato sul controllo ma anche sul consenso e ,soprattutto, sul
coinvolgimento consenziente non solo di una chiesa imbelle, anticomunista ed
appiattita su quelle classi e dunque consapevole oltre che colpevole(per
fortuna oggi non è più cosi’) , ma ebbe il sostegno sostanzialmente organico
della mafia. La mafia dei lavori pubblici, del controllo della sofisticazione
vinicola, dei traffici delle sigarette e poi della droga, degli investimenti
nel settore dell’edilizia , del commercio e su ogni altra attività produttiva che
intendeva iniziare il suo percorso nella nostra città .Avere scelto , da parte
dei comunisti, soltanto la “denuncia
politica” fu sintomo di incapacità a comprendere come il fenomeno della
clientela, che diventava ogni giorno di più “sistema”
,avrebbe non solo spazzato via il tessuto organizzativo del PCI, che nasceva anche
a Partinico subito dopo lo sbarco americano in Sicilia e la costituzione della
sezione e della Camera del Lavoro, ma soprattutto sottrarre il consenso delle
classi lavoratrici ,edili e braccianti in particolare, che furono l’iniziale nucleo forte del PCI nella nostra città .Intanto
con le rimesse degli emigrati si dava fondo al fenomeno devastante dell’abuso
edilizio che coinvolgeva proprietari dei suoli, speculatori, tecnici ed
amministratori e che per diffondersi e consolidarsi aveva bisogno del silenzio e l tolleranza interessata di costoro mentre si espandeva una forte categoria commerciale legata agli
esponenti dei partiti del governo a conduzione dicci’ in ragione della
subordinazione al rilascio delle licenze .Nasceva e si diffondeva ,
contestualmente ,una piccola borghesia dedita
ai traffici più o meno leciti ,fondata sulla violazione quotidiana delle leggi
,sulla corruzione, sul ricatto e sul condizionamento economico e psicologico.
Con quel sistema intere famiglie di tradizione e storia comunista ( eclatante fu
il passaggio elettorale di un intero quartiere “rosso” come lo era stato quello della Madonna del Ponte ,nel
sistema di potere creato da Salvatore Cintola che dava vita al Partito
Repubblicano di Tepedino e Gunnella ammanigliati con tutti i poteri della
Regione siciliana e dei suoi enti-carrozzoni. ) si trasferivano nell’alveo di
quei Partiti i quali garantivano o un
posto di lavoro nel pubblico impiego che allargava a dismisura i suoi organici ma
soprattutto il silenzio e la tolleranza del fenomeno diffusissimo e devastante dell’abuso
edilizio.Tutto ciò che era illecito ed illegale diventava FAVORE . INSIEME A QUESTO ,IL TOTALE CONTROLLO DELLA
MACCHINA AMMINISTRATIVA E DEI SINGOLI DIPENDENTI CHE VENIVANO USATI PER BUONA PARTE IN DIFFORMITA’ ALLE QUALIFICHE PER CUI ERANO STATI ASSUNTI .Significativa la
saldatura tra mafia e politica a protezione della sofisticazione del vino e gli
illeciti arricchimenti che sconquassarono il corpo della società partinicese .Dunque
il PCI NELLA SUA LUNGA BATTAGLIA CONTRO I GOVERNANTI LOCALI NON INTESE MAI ,
sbagliando, RIVOGERSI ALLA MAGISTRATURA
quale ausilio a sostegno dei principi della legalità convinto che soltanto “la via politica” doveva rappresentare
l’unico strumento dello scontro Ma c’era
anche un’altra ragione : OGNI POSTO DI LAVORO ,ANCHE SE FRUTTO DI CLIENTELA E
VOTO DI SCAMBIO,OGNI OPERA EDILE ANCHE ILLEGALE ,OGNI INIZIATIVA ECONOMICA
anche attraverso la violazione delle leggi significava anche per il PCI “GARANTIRE LAVORO E SVILUPPO “ ad un uomo, ad una famiglia , ad un
insieme di categorie .E il problema del lavoro era il punto centrale dell'azione politica dei comunisti . Un gravissimo errore strategico,però, frutto anche di una concezione
moralistica della politica che il PCI pagò rimanendo per decenni un forte
Partito, autorevole e prestigioso, ma soltanto minoranza nella città che
consolidava ,cosi’,un’ampia base di moderatismo e conservatorismo sociale che hanno
fatto di Partinico una città difficile da cambiare .Difficile ma non certo
impossibile perché ,per fortuna, rimangono “
liberi” tanti cittadini che hanno costruito il loro futuro soltanto con le
proprie forze, sacrifici,impegno,intelligenza .E lo si é ancora visto nella recente competizione elettorale Dunque nella prima repubblica accadeva
quel che ESATTAMENTE E’ ACCADUTO IN QUESTI CINQUE ANNI DI AMMINISTRAZIONE LO
BIUNDO .Gli stessi processi, le
stesse dinamiche e logiche ancor più efficaci perché inserite in un
contesto in cui il bisogno oggi ha raggiunto i massimi livelli. La Policentro nei suoi processi ha seguito itinerari e procedure non legali? Si, ma dà lavoro. La Bertolino facendo finta
di delocalizzarsi , realizzerà a Bosco Falconeria un’altra industria dai
contorni ambigui e preoccupanti? Si, ma anche lei creerà lavoro. Si costruisce su tutto
il territorio di Partinico o abusivamente o con licenze edilizie fasulle perché
si conviene che non bisogna controllare ? Si, ma lavorano gli edili e i
“mastri” ,e la ruota gira . Ci sono servizi che potrebbero essere gestiti dal
Comune e invece si consegnano ai privati perché ,cosi’, assicurano il lavoro a
qualche decina di giovani anche se il Comune perde enormi risorse economiche ?
E le case famiglia? E quelle di riposo?Il Comune ne controlla la qualità e la
gestione?Il notevole esercito di dipendenti comunali ,a diverso titolo, viene utilizzato
con criterio e razionalità per costruire e gestire vecchi e nuovi servizi? E i “nemici” poveracci, quelli che hanno avuto l’ardire di comparire sul palco
dell’avvocato Bonni’ cosa ne facciamo? Lli mandiamo ai servizi cimiteriali mentre “gli amici” che hanno organizzato un
incontro in villa di campagna con operai precari e alla presenza dell’amico
ricandidato Lo Biundo,gli aggiustiamo il contratto che da precario si trasforma
a tempo indeterminato mentre “gli amici
più amici” che hanno ottenuto favori o li dovranno ottenere SI SONO DOVUTI CANDIDARE NELLE LISTE DI LOBIUNDO
.A richiesta possiamo fornire nomi , voti conseguiti ,posizione in lista oltre che fare
riferimento ai loro specifici interessi. . SI POTREBBE IPOTIZZARE COME “VOTO DI SCAMBIO ?”
Vedremo
DUNQUE, IN QUESTI CINQUE ANNI DI GOVERNO QUALUNQUISTICO DEL SINDACO LO
BIUNDO QUEL PROCESSO GIA’ VISTO DURANTE LA PRIMA REPUBBLICA SI
E’ RIPROPOSTO,SEPPUR RINNOVATO ED ADEGUATO AI NUOVI TEMPI . Ma è sempre
quello che si fonda sul bisogno e sul suo condizionamento, sull’arricchimento
facile e sui vantaggi nel sostenere una parte politica priva di freni e
convinta di non dovere pagare alcun prezzo .E’ IL ” MODELLO” DELLA
CORRUZIONE E DELLA CLIENTELA CON NUOVI PROTAGONISTI, NUOVI VOLTI E NUOVE STORIE (pezzi
di politica locale e pezzi dei suoi politicanti) avendo, però ,al centro gli
stessi interessi ovviamente in relazione alle nuove forme di sviluppo economico
e nuove esigenze individuali e collettive . Questo processo va fermato .E lo
diciamo subito :NOI NON FAREMO GLI
STESSI ERRORI CHE FECE IL VECCHIO PCI. Attiveremo tutti i meccanismi ,
coinvolgeremo TUTTI i poteri dello Stato
PERCHE’ SU PARTINICO SI ACCENDANO I RIFLETTORI DELLA LEGALITA’. . Non certo
quella declamata a parole ,quella dei beni confiscati e assegnati NON SOLO AI CLIENTI ma anche per iniziative meritevoli e nobili ( associazione antiraket,consulta della legalità) e divenute, loro malgrado, come le fogli di
fico per coprire ogni vergogna .MA LA LEGALITA ’ CHE VUOLE COERENZA, RIGORE
MORALE, CORRETTEZZA,SVILUPPO MA ALL’INTERNO DELLE REGOLE. .NO NON FAREMO GLI STESSI ERRORI DEL PCI , PERCHE’ ,lo avevamo preannunciato: NIENTE SARA’ COME
PRIMA
Toti Costanzo
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