Avrei voluto sbagliarmi .Lo
dico con sincerità . E invece ieri all’insediamento del Consiglio comunale di
Partinico ,fra un’esplosione di baci, abbracci ed auguri e tante gradevoli signore consigliere (ammetto d’avere provato
un po’ di nostalgia per quel posto avanti a sinistra occupato ieri dalla signora
Motisi e che avevo tenuto per ben cinque consiliature ) ho avuto la conferma
che il giudizio espresso nei confronti ,non certo della persona che resta sempre a modo ed
ineccepibile nei rapporti umani, ma sul
ruolo politico di Gioacchino Albiolo .Ed era quanto avevo scritto: un
Presidente sostanzialmente appiattito sulle posizione della maggioranza e in
specie subordinato al Sindaco . Ieri Albiolo presiedeva in ragione dell’essere
stato il primo tra i consiglieri eletti e avendo dato in quella veste una
ulteriore, ultima conferma di quanto da noi scritto .Mentre interveniva
Gianluca Ricupati ,il sindaco palesemente irritato ma al quale veniva concessa la parola a piacimento come se il sindaco non fosse SOLTANTO un invitato ai lavori del Consiglio , faceva segno al Presidente di intervenire per
redarguire il più giovane consigliere tra i 30 il cui discorso, ovviamente, non
poteva piacere ad una platea di benpensanti ,abituati molto spesso alle
ipocrisie , alle parole paludate e ai salamelecchi .E, puntualmente, Gioacchino
riprendeva e redarguiva Gianluca il quale non si perdeva d’animo e continuava
nel suo intervento per dire una cosa semplice: il Presidente del Consiglio
comunale ,quello da eleggere, non poteva operare cosi’ come il precedente che
si era distinto per essere stato uomo di parte . Dunque il nuovo eletto , a
detta di Gianluca, non dovrà rappresentare la parte politica cui appartiene ma ,spogliandosi,
diventare il rappresentante di tutti i consiglieri e soprattutto di tutti i
cittadini. Una chiara ed implicita critica ad Albiolo che aveva gestito
quell’organismo, probabilmente, in maniera corretta sul pianto della
organizzazione interna dei suoi lavori
ma sicuramente chiuso alla città Un esempio tra tutti. Si era nel mese di
novembre 2011 ,da giorni la puzza nauseabonda della distilleria si era
intensificata , i giovani comunisti insieme a altri che comunisti non sono, si
erano presentati durante una seduta del Consiglio comunale ,esponendo uno
striscione di protesta ed ottenendo la solidarietà di due consiglieri comunali
non certamente tacciabili di appartenenza alla nostra parte politica ma
sicuramente sensibilissimi ai temi dell’ambiente come il dottore Pino Giovia e l’architetto
Santino Aiello. Il Presidente Albiolo pressato dalla protesta e dai due
consiglieri assumeva l’impegno di organizzare ,sulla materia ambiente, un
Consiglio aperto alla città. Passavano i giorni la puzza aumentava al punto che i comunisti si recavano dai Carabinieri ed esporre una denuncia mentre il
Consiglio, ovviamente, non veniva convocato . Figuriamoci se si potevano
disturbare i manovratori dell’amministrazione che ,intanto, con la Bertolino preparavano i
piani per delocalizzare la distilleria (sic!) e soprattutto per lo sviluppo
dell’azienda in vista di nuove frontiere del business del bruciato che tanto
stimola la fantasia della “signora” e soprattutto dei nuovi affaristi locali .Poi
si è finito di capire quali ,questi affari, realmente fossero .Ed allora al guru rosso venne una idea. .Capita pure a lui ogni tanto d’averne qualcuna
come quella ,ad esempio, di dare vita al “Giornale
della Valle Jato” stampato in tipografia e registrato e che denunciava “con
nomi e cognomi” coloro che avevano abbattuto il Palazzo di Piazza Duomo , fatto
nascere insieme ad altri guru dello stesso colore “Radio Onda libera” e soprattutto ,il capolavoro “Tele Jato” in ragione del fatto che i “rossi”
hanno sempre compreso quale sia il potere dei mezzi di comunicazione, ovviamente
quelli dell’informazione ALTERNATIVA. D’altronde non si capirebbero le ragioni
della nascita di una radio o di una tivvù se non affondando le radici nella storica
provocazione della “Radio dei poveri
cristi” di Danilo che violò l’etere da palazzo Scalia rompendo il monopolio dei governi . Il guru, dunque,
lanciava una provocazione : se Maometto non va alla montagna , la montagna allora
va da Maometto. Detto fatto. Un guru rosso di Cinisi ,Presidente di “Liberacqua” ,prestava un ampio gazebo
9 x 3 che veniva collocato in Piazza Municipio proprio davanti il Palazzo
Municipale chiuso e sordo e li’ aveva luogo un’assemblea cittadina abbastanza
partecipata ,anche con la presenza di altri di paesi viciniori ,perché i
cittadini potessero discutere dando vita al “Consiglio intercittadino sui problemi
dell’ambiente” .Si disse : se il Consiglio comunale non vuole discutere i
problemi dell’inquinamento ne discuteranno i cittadini. E cosi’ fu. Va detto,
per memoria, che i guru rossi indipendentemente
dall’età che è sempre cosa abbastanza relativa perché quel che conta è “la
testa” ,altro non sono se non semplici militanti al servizio del loro Partito
politico .CIOE’ I GURU ROSSI HANNO UN PARTITO CHE E’ UN CONTENITORE ORGANIZZATO
DI UOMINI E DONNE ACCOMUNATI DA UN’UNICA FEDE e sono fermamente convinti DELL’ESISTENZA DI UN ALTRO MONDO POSSIBILE per
il quale, i poveracci creduloni , si battono .Cioé i guru hanno una cultura, una
politica, una capacità di proporre ed anche agire Ovviamente parliamo di un
mondo possibile su questa terra. .E poiché la politica per loro è come una religione
hanno anche i loro santi devoti, santi
laici ,che si sono spesi per una società fondata sulla giustizia e sui diritti.
Sono tanti e rappresentano i loro punti ideali di riferimento .Certo non possono dedicare statue o santini ma ricordarli alla memoria soprattutto dei
giovani, quello si. Si, diciamolo pure urbi et orbi: sono inguaribili
nostalgici perché “ i loro santi” li hanno sempre presenti nella mente e nel cuore.
Dopo l’intervento di Gianluca
,che disse cose ovvie sul ruolo di Albiolo , al grido “A iddu,
a iddu”, si lanciarono a parlare anche i muti della maggioranza . Bene, è
un buon segno. I comunisti hanno fatto il primo miracolo : anche i muti cominciano a dire
che esistono e intendono essere anche ascoltati cosi’ come loro diritto. Si spera nella continuazione .
P.S. n.1 : da qualche giorno i comunisti sono all’attenzione “stringente ed affettuosa” del giornalista ,ora con
tesserrino, da questi difeso in ogni dove quando era giusto difenderlo e di cui
non si sono mai approfittati semmai potrebbe essere accaduto esattamente il
contrario. Cioé servire e non servirsi Non se ne sono mai pentiti anche quando gli altri, in tantissimi , li rimproveravano in maniera piuttosto pesante . Di questa sua quasi ossessiva attenzione nei loro confronti hanno motivo di ringraziarlo perché dà sostanza ad un detto siciliano
abbastanza efficace che dice :” Parrani
malu ma parrannu spissu”.Non è stato cosi’ col PD che dopo cinque anni di
gratuita pubblicità ha eletto ben due consiglieri comunali ma , soprattutto, il
bersaglio principale Leonardo Lo Iacono, alla fine è risultato il primo degli eletti?.Ovviamente
l’entourage piddino ringrazia Dunque
,grazie anche da parte dei comunisti locali se questa attenzione dovesse continuare. Potrebbe
accadere il miracolo che da quei 2/300 affezionati elettori possano passare a qualche cosa di più .E data la veneranda età si permetta ad uno di loro di dare un consiglio
:se il giornalista ora con tesserino grazie, modestamente, anche ai comunisti se la
prende con quei quattro gatti che sono rimasti e che non rappresentano niente e
nessuno , la cosa li preoccupa nel senso che si è messi molto male a notizie .Certo
se anche qualcuno tra i comunisti locali fosse stato ,ad esempio, senatore della Repubblica avrebbero anche compreso . Ma lo sanno tutti, proprio tutti che non sono niente , e contano ancor meno .
P.S. n 2: non è un dettaglio
ma una informazione dovuta : i comunisti quelli seri e veri ,come i preti ,lo sono per sempre e
pur non amando il martirio sono in grado di sopportarlo. Ancora grazie .
Toti Costanzo di recente con qualifica di guru , ovviamente rosso
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