Se l'onorevole Antonello Cracolici, presidente dei deputati all'ARS, e Giuseppe Lumia membro della Commissione antimafia e che ricopre la carica di senatore anche in ragione di una campagna a suo sostegno partita dalla famiglia di Enzo Provenzano di Partinico, e da noi sostenuta, quando il suo Partito l'aveva definitivamente “posato” nel senso che non lo voleva più candidare, avessero un minimo di pudore politico dovrebbero già dimettersi dai loro incarichi istituzionali avendo palesemente fallito nel proporre, volere e sostenere l'accordo con l'onorevole Raffaele Lombardo. Lombardo é, notoriamente, un “traditore” degli elettori di centro-destra che l'avevano voluto Presidente della Regione con QUELLA COALIZIONE e non certo con altri e, pare, che insieme al fratello Angelo deputato al Parlamento nazionale e ad altri 56 tra amministratori ed imprenditori, sarà rinviato a giudizio essendo accusato dello stesso reato che portò in carcere Salvatore Cuffaro: concorso esterno in associazione mafiosa.
Ma insieme ai sopracitati, dovrebbero anche dimettersi non solo l'europarlamentare Rosario Crocetta una specie di saltabanco politico (PCI, Rifondazione, Verdi, PCdI, PD) anch'egli convertito al “lombardismo”, ma la signora Borsellino sorella di Paolo massacrato dalla mafia che ha sostenuto la campagna elettorale dell'on. Giuseppe Lupo a segretario regionale del PD il quale ora dichiara d'avere “fiducia nella magistratura”. Ma non ritira l'appoggio al Presidente. E, infine, si dovrebbe anche dimettere il segretario nazionale Bersani che venne proprio in Sicilia per “benedire” quell'accordo così come dovrebbe rivedere le sue incaute dichiarazioni anche il giovane Gianlivio Provenzano. Giannlivio, proprio giovedì 8 aprile - in occasione della presentazione ai Carmelitani dell'Associazione DemoS di cui Presidente é proprio quell'on. Cracolici esperto mondiale in inciuci - ai microfoni di Tele Jato dichiarava “di rivendicare l'importanza del PD nel governo Lombardo trattandosi di un governo delle riforme“ e aggiungendo "perché non restasse alcun dubbio “ che coloro che hanno votato PD alle regionali volevano che il Partito andasse al governo e non certo restare all'opposizione". Dunque anche Gianlivio sposa la formula di Cracolici (Cracolici, sgombrando il campo da ogni infingimento, con la DemoS ha costruito anche a Partinico una sua “corrente “ all'interno del PD anche se non dubitiamo che possa anche essere un centro di cultura e di politica) che é quella assai nota ai tanti “digiunatori non certo volontari del potere“ per cui "bisogna andare al governo anche con il diavolo”. Ovviamente in noi inguaribili comunisti o, meglio, residuati di una “Politica” che con una certa presunzione pensiamo un pochino più seria e chiara, qualche perplessità é rimasta nell'ascoltare tali dichiarazioni, nel senso che avremmo preferito sentire dire, sopratutto da un giovane, queste parole: ”Noi nel 2008 abbiamo condotto una battaglia per vincere le elezioni perché al governo vogliamo andare. Non abbiamo vinto e restiamo all'opposizione preparandoci, nella chiarezza, a vincere quelle del 2013. Sempre che Lombardo non finisca come Cuffaro per cui alle elezioni ci andiamo prima". D'altronde non fu una certa senatrice Finocchiaro che disse: il “lombardismo” altro non é se non una formula riveduta e corretta del “cuffarismo”?
Ma insieme ai sopracitati, dovrebbero anche dimettersi non solo l'europarlamentare Rosario Crocetta una specie di saltabanco politico (PCI, Rifondazione, Verdi, PCdI, PD) anch'egli convertito al “lombardismo”, ma la signora Borsellino sorella di Paolo massacrato dalla mafia che ha sostenuto la campagna elettorale dell'on. Giuseppe Lupo a segretario regionale del PD il quale ora dichiara d'avere “fiducia nella magistratura”. Ma non ritira l'appoggio al Presidente. E, infine, si dovrebbe anche dimettere il segretario nazionale Bersani che venne proprio in Sicilia per “benedire” quell'accordo così come dovrebbe rivedere le sue incaute dichiarazioni anche il giovane Gianlivio Provenzano. Giannlivio, proprio giovedì 8 aprile - in occasione della presentazione ai Carmelitani dell'Associazione DemoS di cui Presidente é proprio quell'on. Cracolici esperto mondiale in inciuci - ai microfoni di Tele Jato dichiarava “di rivendicare l'importanza del PD nel governo Lombardo trattandosi di un governo delle riforme“ e aggiungendo "perché non restasse alcun dubbio “ che coloro che hanno votato PD alle regionali volevano che il Partito andasse al governo e non certo restare all'opposizione". Dunque anche Gianlivio sposa la formula di Cracolici (Cracolici, sgombrando il campo da ogni infingimento, con la DemoS ha costruito anche a Partinico una sua “corrente “ all'interno del PD anche se non dubitiamo che possa anche essere un centro di cultura e di politica) che é quella assai nota ai tanti “digiunatori non certo volontari del potere“ per cui "bisogna andare al governo anche con il diavolo”. Ovviamente in noi inguaribili comunisti o, meglio, residuati di una “Politica” che con una certa presunzione pensiamo un pochino più seria e chiara, qualche perplessità é rimasta nell'ascoltare tali dichiarazioni, nel senso che avremmo preferito sentire dire, sopratutto da un giovane, queste parole: ”Noi nel 2008 abbiamo condotto una battaglia per vincere le elezioni perché al governo vogliamo andare. Non abbiamo vinto e restiamo all'opposizione preparandoci, nella chiarezza, a vincere quelle del 2013. Sempre che Lombardo non finisca come Cuffaro per cui alle elezioni ci andiamo prima". D'altronde non fu una certa senatrice Finocchiaro che disse: il “lombardismo” altro non é se non una formula riveduta e corretta del “cuffarismo”?
Una ultima considerazione. E' vero, come dichiarava sempre a Tele Jato con manifesto orgoglio Gianlivio, che uno dei primi atti del “governo delle riforme” é stato di licenziare un certo Felice Crosta che presiedeva un carrozzone, l'ARRA, guadagnando 1500 euro al giorno. E, tuttavia, senza volerlo mettere in imbarazzo per le innumerevoli, ingiustificate, clientelari assunzioni di esperti e consulenti del governo Lombardo, vorremmo che qualcuno ci spiegasse le ragioni per cui la dottoressa Adele Mormino, una seria quanto INCORRUTIBILE funzionaria della nostra Regione (quella Soprintendente che fece ingoiare a Parrino e Lo Biundo lo scandaloso articolo del Regolamento di gestione della Cantina Borbonica che la trasformava in una specie di Baglio Trinità) veniva proprio da questo governo delle riforme IMMEDIATAMENTE TRASFERITA AD ALTRO INCARICO. Forse perché si era fermamente opposta affinché nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico – come dicono le cronache giornalistiche che riguardano gli affari dell'on. Vitrano del PD oggi nelle patrie galere - i soci occulti dell'affaire fotovoltaico non potessero utilizzarle per i loro loschi interessi? Al processo a Vitrano che ci sarà, per il quale Cracolici annuncia che si costituirà parte civile(sic!), sicuramente ne sapremo delle belle. Intanto l'ex magistrato antimafia Massimo Russo, l'ex magistrato figlia di Rocco Chinnici ucciso dalla mafia, Caterina, l'ex Prefetto Giosué Marino, assessori di don Raffaele, imbarazzati tacciono. Come tacciono, almeno fino ad ora, gli orfani partinicesi di don Raffaele (quelli del PD) per i quali non abbiamo altro da offrire se non una prece per il lutto che li ha così profondamente ed immaturamente colpiti.
Toti Costanzo
Toti Costanzo
2 commenti:
Alcune semplici riflessioni:
Quanto a Demos: Amo definirla uno strumento di democratica partecipazione e di concreto impegno sociale e politico. Un laboratorio di idee, uno spazio concreto di confronto e di approfondimento sui temi politici, culturali, economici e sociali della nostra realtà.
Vogliamo creare un luogo comune di studio, libero dagli schemi rigidi che le realtà politiche, e i partiti impongono. Vogliamo aprirci alle realtà presenti sul ns territorio, anche di estrazione politico-culturale diversa dalla mia, dalla nostra e creare insieme momenti di dialogo indirizzati al raggiungimento di obiettivi chiari di crescita per la ns realtà. A destra e a sinistra ci sono istanze di rinnovamento indirizzate alla creazione di un grande progetto riformista.
A queste richieste noi vogliamo rispondere, vogliamo esserne portavoce, costruendo, al di là dei classici schieramenti, forze ed alleanze politiche capaci almeno di farci pensare che ancora qualcosa di straordinario è possibile. Vogliamo insieme a quanti hanno buona volontà, pur con differenze culturali e anche politiche trovare soluzioni concrete di sviluppo affinchè i giovani come me che ancora dicono ” Vado via perchè Partinico è un paese con pochi sbocchi, inizino almeno a riflettere sul resto qui perchè voglio contribuire a una Partinico migliore”!!!
Quindi nessuna corrente del Pd. Semmai una sorta di CNR della Politica Partinicese.
Quanto al Pd: Sulla faccenda dell’appoggio a Lombardo ho sentito troppo spesso, molti usare parole del calibro di “tradimento”, “ribaltone”, “onore”, concetti che nascondono, a volte “ad arte”, i fatti della politica. Questi stessi fatti ci dicono che qui in Sicilia una coalizione che aveva vinto in maniera debordante le elezioni del 2008, e che sin dalle sue prime battute ha registrato l’incapacità ad attuare un programma condiviso nella gestione della cosa pubblica della nostra Regione, si è dissolta come neve al sole. In Sicilia il Partito democratico ha deciso di rompere gli steccati per osare il cambiamento, abbiamo creato le condizioni per un cambiamento radicale del sistema politico. Abbiamo disarticolato il centrodestra. Non era mai successo che Calogero Mannino e i suoi diretti eredi o Miccichè e Dell’Utri si trovassero all’opposizione come il Pdl lealista di Schifani e Castiglione. Sono le nostre riforme e le nostre innovazioni che danno senso alle alleanze. Siamo oggi dentro una nuova stagione, la stagione di un Governo tecnico composto da personalità che non vengono e non sono espressione nel senso tradizionale del termine dei partiti e delle forze politiche, e ci siamo arrivati per la crisi del sistema politico, il governo tecnico esiste perché è fallito il sistema politico che aveva vinto le elezioni. Altro che ribaltone!!!! La nostra è un’alleanza alternativa al modello berlusconiano. Il centrosinistra da Idv, a Rifondazione, a Sel, ai Socialisti, ai Verdi, discuta su come allargare la base politica e sociale piuttosto che darci lezioni di morale sulla quale peraltro credo che abbiamo poco da imparare(esempio costituzione di parte civile contro Vitrano), il punto è che in questa terra, ho l’impressione, che c’è chi si limita a evocare il cambiamento e poi c’è chi lo attua davvero… per esempio abolendo la costruzione dei termovalorizzatori siciliani su cui si erano concentrati gli interessi di Cosa nostra e di un pericoloso intreccio affaristico come confermato dall’operazione “Grande Vallone” recentemente eseguita.
Con stima Gianlivio Provenzano
Anch’io vorrei fare delle semplici riflessioni:
Non parlerò di Demos, ne della sua natura culturale, men che meno voglio mettere in dubbio quello che ci rappresenta nel suo post Gianluca Provenzano, sempre relativamente a quel centro che si occupa dei problemi politici, economici, culturali di impegno sociale, di laboratorio delle idee e quant’altro.
A questo aggiungo che in una campagna elettorale è normale che ogni partito si candida e si batte con tutte le sue forze per andare a governare e non per andare a fare l’opposizione, tuttavia, appare evidente che alla fine ci sarà una coalizione che governerà ed un’altra che sarà all’opposizione e durante la legislatura cercherà in tutti i modi di attrezzarsi (se ne avrà le capacità) per battere la maggioranza nelle elezioni successive.
Nel caso specifico è assolutamente vero che i Miccichè, i Mannino, i dell’Utri, pur avendo vinto le elezioni si sono sciolti come un gelato al sole nel mese di agosto, ed è altresì vero che la coalizione del centrodestra si è venuta a trovare in una palude dalla quale è difficile uscire, formando nuovi schieramenti, il più delle volte in contrasto tra loro, ma è pur vero che l’attuale governo regionale, non spicca per moralità (vedi Vitrano, lo stesso Lombardo ecc.) allora, a mio modesto avviso, il PD avendo raggiunto l’obiettivo di scompaginare il centrodestra, lunica via che può percorrere non è quella di fungere da stampella al governo (anche se condotto da alcuni tecnici), ma quella di andare a votare prima possibile, anche perché caro Gianluca, la gente quando ascolta i telegiornali ha difficoltà a capire che in quel governo che è partito col centrodestra, dove sono successe tante cose poco morali ora c’è un governo che, anche volendomi sforzare, non riesco a dargli una collocazione politica se non quella della cosiddetta ”cutra”.
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