giovedì 16 febbraio 2012

A PARTINICO L'ACCATTONAGGIO POLITICO E' SOSTARE DIETRO LA PORTA DI LO BIUNDO

IERI A TELE JATO E' STATO LETTO UN REDAZIONALE SUL CONCETTO DI ACCATTONAGGIO.OVVIAMENTE DI ACCATTONAGGIO COSIDETTO "politico" .
CI E' PIACIUTO, PER CUI COL PERMESSO DELLA REDAZIONE DELL'EMITTENTE LO RIPROPONIAMO AI NOSTRI LETTORI 


Cos’è l’accattonaggio? La definizione più accreditata dice che l’accattonaggio è chiedere l’elemosina per mestiere . Cioè chiedere agli altri non sempre per reale necessità ma perché chi accattona , spesso non avrebbe alcun  bisogno per la sua sopravvivenza ma lo fa perché ormai lo considera un mestiere cioè una parte di se, parte essenziale della sua personalità. Cioè ci sono persone che se non accattonano, se non chiedono, se non pietiscono  non si sentono se stessi. Dunque non sempre chi chiede agli altri si trova in stato di bisogno. Ora accade che a Partinico da quando si è insediato Lo Biundo  la schiera dei suoi sostenitori a vario titolo esercitando tanti tra costoro  le più svariate forme di accattonaggio ,si è infoltita ogni giorno di più , si è ingrossata come un fiume carsico che prima sotterraneamente e poi sempre più palesemente emerge ,esplode e diventa realtà. Dietro la porta di Lo Biundo ,ovviamente in senso figurato, staziona giornalmente una truppa di accattoni.
Ci sono quelli  per  bisogno ,cioè per chiedere o una indennità a integrazione del reddito – per esempio la Presidenza di una Commissione consiliare- o un incarico professionale ad esempio per difendere il Comune dagli assalitori quotidiani che col Comune hanno un contenzioso,  o un  vantaggio economico qualsiasi e cioè l’affidamento della direzione di un Ufficio ,la nomina in un settore, l’aumento delle ore di straordinario .E cosi’ via. Ma stazionano anche gli accattoni non per necessità ma per mestiere,si potrebbe meglio dire per vizio . Cioè ci sono quelli che non hanno bisogni materiali da soddisfare ma sono talmente viziosi , e dunque accattoni, che chiedono anche senza pretendere  un compenso materiale. A loro basta avere un poco di visibilità, una piccola ribalta ,essere  visti anche dal vicino di casa e poter dire loro : “ Avete visto come sono tenuto in considerazione?” Gli esempi si potrebbero sprecare. A noi , però, interessa questa particolare categoria  di accattoni . E facciamo qualche esempio. Il Sindaco Lo Biundo nomina un Assessore .Costui per un tempo più o meno definito svolge il suo compito ricevendone , ovviamente, un vantaggio. L’Assessore ,si sa’, riceve una indennità. Dice un nostro detto “Ogni ficateddu di musca fa sustanza”.Poi per ragioni diverse il Sindaco è costretto a licenziarlo, a cacciarlo  e dunque costui , ovviamente, perde la ribalta, la sua visibilità, il suo appannaggio economico. Il soggetto in questione , si pensa, dovrebbe restare scosso, dovrebbe protestare, reagire, divenire come minimo nemico mortale del Sindaco. E invece qui entra il vizio dell’accattonaggio,il mestiere dell'accattone, perché passa un po’ di tempo e in maniera discreta, senza fari scrusciu  l’ex Assessore  viene nominato CONSULENTE A COSTO ZERO.  E te lo ritrovi di nuovo dentro i meandri del palazzo, dietro la porta del Sindaco, aggirarsi tra gli uffici avendo ricevuto un incarico. Tu dici: ma come è possibile che uno il quale ha avuto un incarico di prestigio qual’è quello di Assessore di un Comune come Partinico e poi licenziato in tronco possa ridursi a consulente a gratis ? E’ quello che ci siamo chiesti noi quando abbiamo appreso che l’ex Assessore D’Orio cacciato dal Sindaco per fare posto al geometra Barbici, cacciato a sua volta per fare posto al ragioniere Motisi, è diventato consulente a costo zero del Sindaco  Lo Biundo.         

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2 commenti:

alberto lo iacono ha detto...

QUELLO CHE SCRIVO NON HA NIENTE IN COMUNE CON IL POST DI TOTI
Ieri sera mi sono riunito a Trapprto con i compagni del comitato locale per la salvaguardia dell’ambiente. Durante il dibattito sono venute fuori alcune proposte in merito alla riunione che si terrà nella nuova aula consiliare del comune, nel pomeriggio di domenica 26, si è deciso di invitare il sindaco di Trappeto in primis e poi il presidente del consiglio comunale, l’assessore all’ambiente, la cooperativa dei pescatori, la scuola, i partiti e la società civile tutta. L’ambiente ci appartiene, è di tutti ed è interesse di tutti essere presenti per la sua difesa e la sua salvaguardia. Sabato 18 p.v. sarà allestito un gazebo, sarà fatto il volantinaggio, saranno affisse delle locandine e poi facciamo affidamento al passa parola, nonché alle informazioni on-line. Tutto al fine di avere un ambiente più pulito, il ripopolamento della fauna marina, un ritorno di turisti nella nostra zona con una balneazione senza rischi e un sensibile ritorno economico.

Alberto Lo Iacono ha detto...

Questa mattina Salvatore Randazzo si è recato all’Uff. Protocollo del Comune di Trappeto per gli inviti ufficiali alle autorità istituzionali comunali per il consiglio cittadino che si terrà domenica 26 nell’aula consiliare del comune. In questi giorni il comitato cittadino si sta dando un gran da fare per la riuscita dell’iniziativa, domani sabato, alle ore 17,30 nei pressi del supermercato SMA sarà allestito un gazebo e si darà vita alla distribuzione dei volantini. L’ambiente è un bene comune e come tale deve essere salvaguardato, senza un ambiente pulito è come vivere in un mondo senza orizzonti, perciò invitiamo a partecipare all’assemblea di domenica 26 quanta più gente possibile, PASSA PAROLA