Chi ha svolto per decenni il lavoro di docente, e lo ha fatto con un minimo di interesse ed impegno nel senso di cercare di comprendere ,penetrare,la personalità dei ragazzi attraverso le loro manifestazioni anche quelle corporee, sà che insieme al soggetto sensibile e modesto ,oltre che al cosiddetto “bravo”, circuitano nelle scuole i testardi, gli ignoranti che accompagnano questa negativa qualità quasi sempre con la presunzione.Ovviamente presenti oltre che gli altruisti anche gli egoisti e poi gli insensibili , compresi “i scecchi” . Una varia umanità che passava davanti a te negli anni , che con te in parte cresceva anche culturalmente oltre che dal punto di vista umano . Dico questo perché non essendo stato docente di Salvo Lo Biundo( data la sua età avrei anche potuto esserlo ma non ho avuto un tale fortuna ) mi sforzavo, oggi, di comprenderlo attraverso le risposte che dava durante una intervista a Tele Jato sulla convenzione con la Bertolino . Ascoltandolo ho avuto conferma di una mezza idea che mi sono fatto ma per pudicizia non la esterno. Tuttavia mentre Lo Biundo parlava , non so per quale remota ragione mi sovvenne di un ragazzino ( oggi è un affermato professionista) che frequentò la scuola media “Archimede” dove esercitai per circa un quindicennio.e da docente di educazione fisica .Quel ragazzino per la sua mole fisica poteva essere classificato quale “ soggetto in evidente stato di soprappeso” il quale ,però, s’era messo in testa di diventare un saltatore in alto. Ora, chi ha un minimo di dimestichezza con la mia passata professione , sà che i saltatori in alto devono essere longilinei, con possenti fasce muscolari, fortemente coordinati per potere superare l’asticella. L’esatto opposto del mio giovanissimo allievo il quale ,però, aveva una dote che altri più fortemente dotati di lui non avevano: una determinazione, una voglia di farcela, di superare quell’ostacolo costi quel che costi e sprezzante del pericolo oltre che del ridicolo senza tralasciare le pernacche dei suoi coetanei .Ma lui ,caparbio fino all'inverosimile, sfidava perfino le leggi della fisica,della biomeccanica e della motricità..Mi chiedeva il permesso di esercitarsi anche al di fuori delle normali lezioni,permesso che volentieri gli concedevo in quanto apprezzavo questa grande voglia di superare l’ostacolo anche se convinto che consala comu voi sempri cocuzza é nel senso che una sua trasformazione in libellula appariva sicuramente cosa impossibile . Alla fine dell’anno i suoi progressi erano sostanzialmente zero anche se lui si riteneva assai soddisfatto convinto, cioè, d’avere notevolmente migliorato le sue qualità e prestazioni .Nè io mi permisi mai di contraddirlo in questo suo legittimo convincimento Ora tutto questo mi sovveniva mentre Lo Biundo –fisicamente certamente non paragonabile al mio ex allievo ma “di testa” sicuramente si,nel senso dei suoi testardi convincimenti- rispondeva sulla convenzione con la Bertolino “sulla quale ,convenzione- ebbe a dichiarare - da quattro anni lavoro alla luce del sole per raggiungere l’obiettivo”. Quale obiettivo, pensai,se la distilleria di Viale dei Platani sarà DISMESSA solo dopo che a Sant’Anna e Bosco la Bertolino avrà realizzato una NUOVA INDUSTRIA CON TRE DIVERSI CICLI DI LAVORAZIONE ?Nel senso di lascia uno e prende tre . Dunque ragionai sul concetto che ha Lo Biundo della partecipazione e soprattutto delle “cose alla luce del sole” Forse s’intende di SOLE , ma di cose chiare sicuramente NO E mi fu facile pensare a quanto , di recente, dichiarato da Totino Comito (finito come noi "quattro gatti" nelle grinfie verbali del consigliere Giuliano) che lamentava ,al contrario, come avendo incontrato il Sindaco col gruppo giovanile “Audere sempre” ,di quella convenzione il Sindaco non fece loro alcun cenno ! Pensa tu ,dissi a me stesso : se non ne ha parlato con noi- intendeva dire Totino- ovviamente non ne aveva parlato con alcuno! Ed aveva,giustamente, ragione perché NON NE HA MAI PARLATO CON ALCUNO tranne ,ovviamente, con Vituzzu e , aumma aumma ,con qualche altro del “giro magico” .Ma l’intervista continuava e Lo Biundo a rispondere imperterrito con una serie di sconvolgenti banalità per non dire cazzate ( caro Sindaco, non me ne volere .Non sono riuscito a trovare altre definizioni) oltre che, ovviamente., farfantarie come quella riportata prima Ma questo è niente rispetto a quel che ebbe a dire successivamente .Preso da comprensibile orgasmo giustificazionista dichiarava d’avere compiuto “quello che altri non sono stati capaci di fare e che voleva fare la Cannizzo con in più, però, i 65 miliardi che la Bertolino allora aveva e che oggi non ha più” Ovviamente di fronte a questa linguisticamente indecifrabile dichiarazione mi stavo per arrendere e cambiare canale quando ,invece, con piglio sicuro e legittimamente accigliato aggiunse che la Bertolino avrebbe trasferito la distilleria a Sant’Anna e Bosco .Sommessa domanda di Maniaci. “Lavorerà le biomasse?” Certo- rispose_ “perché faremo una tavola rotonda con esperti per fare vedere che la lavorazione delle biomasse non è una centrale nucleare”. Assintumu non per le biomasse ma per il parallelo con l'energia nucleare . Un compagno di buon cuore mi sbrizzia acqua gelata e mi riprendo per ascoltare l’ultima minchiata con le ali da far impallidire quelle provocatoriamente dipinte a Cinisi dal professore Pino Manzella che fu compagno ed amico di Peppino. Dice ,alla domanda di Maniaci a proposito dei due milioni di euro che la Bertolino dovrà pagare per danni ambientali (il professore Scasso e altri ambientalisti la fecero chiudere e il sottoscritto, nel 1999 da Assessore ,incaricava l’avvocato Sorrentino che l’ha fatta condannare in maniera definitiva a pagare i milioni di euro citati) “ che LA SIGNORA BERTOLINO AVEVA POSTO COME CONDIZIONE ,PER DELOCALIZZARE, DI NON PAGARE PIU’ E IO A QUESTA PROPOSTA MI SONO OPPOSTO” Capite? La Bertolino gli aveva proposto di avere abbonato il suo debito per quel che ha causato alla città e Lo Biundo, siccome i soldi sono suoi E NE PUO' DISPORRE ,si è opposto.dicendo sostanzialmente questo: “ No cara signora no, cosi’ non va .Se non paga diamo l’addio all’amore .Lei i due milioni li deve pagare” .Che coraggio, che ardimento, quale sublime tensione morale !.Come se un Sindaco possa barattare le risorse comunali con la prima avventrice che si presenta per pattiari i suoi interessi con quelli della collettività.!MA COME E’ POSSIBILE- MI CHIEDO- CHE AD UN SINDACO CH DICE TALI COSE GLI SI POSSA CONCEDERE ATTENUANTI SE NON ADDIRITTURA FIDUCIA E CREDIBILITA OLTRE CHE LA NOSTRA VITA QUOTIDIANA ?BOH!!
Toti Costanzo