La mia nonna materna , Agostina ,donna
pia con tanto di sorella suora che
divenne poi Madre Superiora a Sant’Antonio, abitava nelle vicinanze du chianu ra casa Santa , a due passi dall’abitazione di Pina
Suriano.Con lei sono cresciuto nei tre anni che mi hanno visto frequentare la
scuola media ‘o Carminu.A Terrasini
,dove risiedeva la mia famiglia,il ciclo scolastico si concludeva con la quinta
elementare. Dunque pur essendo ,la nonna, donna pia e seppur allenata ad accudire una famiglia numerosa come era uso
all’epoca, ogni tanto perdeva le staffe e,per altre ragioni, le sentivo dire al
nonno:”Turi’( leggasi: Turiddu-Totò-Salvatore- Toti) , chiddu fa ‘u fissa pun paari u daziu”.
Di quel che voleva dire la nonna capivo assai poco ma ,poi, la conversazione si dilungava nei
particolari e comprendevo come qualche cliente (tenne un piccolo esercizio
commerciale di generi alimentari in una abitazione du’ stratuni ri baddi –Via principe Umberto ) pensava di aggirare
facendo lo gnorri o adducendo motivi anche banali per trarre dalla sua azione
il massimo vantaggio . Facia, in una
parola, ‘ u fissa cioè il tonto, che
cade dalle nuvole e ,però, pigghiari puru
ri supra!.Pensavo a questo remoto episodio della mia vita di ragazzino
ascoltando l’intervista-sceneggiata rilasciata ieri da Vito D’Amico a Tele Jato.
E di sceneggiata si tratta nel senso che D’Amico, quando è intervistato , ripete sempre gli stessi concetti, usa sempre le stesse argomentazioni , utilizza sempre le stesse parole, come lavoro, sviluppo, legalità, imprese, soldini e perfino antimafia ritenendo cosi’ di non pagare dazio e per di più farsi ragione che ovviamente non ha !.E lo fa ,indifferentemente, se parla di Policentro o di distilleria che sono cose assai diverse tra di loro .Ora ,Policentro, a parte l’approvazione di UN PROGETTO ILLEGALE , significa baratto dell’area artigianale con Lino Iemi, accordo sfacciato alla faccia di quelli che come noi sostennero il suo COSAR in quel famoso agosto 2004 quando facianu i fissa pun paari ‘u daziu fingendo , cioè, di occupare e incatenarsi al Municipio mentre sottobanco trattavano gli affari che si sarebbero poi conclusi nel modo in cui sanno tutti.E lo sanno , come si suole dire, cani e gatti. Mentre distilleria , CHE NON SI DELOCALIZZA, significa per noi lotte, inquinamento, soperchierie,affari, salute. Qualche buona e pia anima potrebbe spiegare, finalmente ,anche a quegli acclarati e certificati ignoranti rappresentanti del Comune che hanno firmatola
Convenzione -redatta molto probabilmente ma comprensibilmente
dai tecnici e dai legali dell’industriale- che DELOCALIZZARE IN ITALIANO (E
NON E’ IL NOSTRO CASO) SIGNIFICA
TRASFERIRE UNA INDUSTRIA E RICOSTRUIRE LA STESSA ALTROVE PER CONTINUARE LA STESSA ATTIVITA ’ E NON ALTRA
COSA ?Dunque cominciamo da qui’ :Vitu’,diglielo
a Lo Biundo e al Segretario generale che la distilleria Bertolino non si
delocalizza ma ,al più ,potrebbe DISMETTERE
i suoi impianti,perché è la cosa che più potrebbe interessarle in quanto le avete concesso sui suoi 70 mila metri quadrati di Viale dei Platani l’indice di
edificabilità più alto possibile .Dunque
tu non hai avuto alcun ruolo se non
quello di dirle signorsi’ o, se ti fa più piacere, “ abbuccari ‘u cantaru “alle
proposte dell’industriale che sono indiscutibilmente assai vantaggiose per lei” . E se dismette ,tuttu bbonu e binirittu anche se come collettività pagheremo un
dazio assai salato del quale ci occuperemo . Ma siamo d'accordo ,checché tu ne dica insieme ai sicofanti, non certo per barattare con altri
camini, altri eventuali inquinamenti, altre porcherie da bruciare, altri reflui da buttare
in qualche posto . E, allora, diciamolo chiaro:
in questa vicenda è l’industriale che ha condotto il gioco e stabilito TUTTO avendo
quale interlocutori soltanto dei personaggi spinti da interessi assai diversi
tra di loro che saranno oggetto-siatene certi- delle nostre attente,attentissime
attenzioni .Ma non solo questo. L’industriale ha anche stabilito, oltre che le
procedure,ANCHE I TEMPI di tutta l'operazione. Basta , dunque,
leggere la Convenzione
. Al punto 12 , ad esempio, si scrive:” Entro il trentesimo giorno
DELL’ATTIVAZIONE DEL NUOVO IMPIANTO ( cioè quello per la trasformazione
delle biomasse che si dovrà costruire a Sant’Anna e Bosco) la distilleria Bertolino CESSERA’ LA PRODUZIONE INDUSTRIALE nell’area sita in Viale dei Platani ed entro
i successivi 30 giorni INIZIERA’ I LAVORI DI DISMISSIONE DELL’ATTUALE
DISTILLERIA E DI BONIFICA DELL’AREA!.Dunque, Vitù, ti è chiaro il concetto?.
La distilleria si dismetterà quando
gli avrai consentito la realizzazione di UNA NUOVA INDUSTRIA E NON SARA' UNA DISTILLERIA . E NEL FRATTEMPO, CIOE’ NEI PROSSIMI ANNI A
VENIRE , COSA FA' LAVORA, STA' FERMA,
CHIUDE,FUMA,NON FUMA,SCARICA, NON SCARICA ?E che significa bonificare
l’area di Viale dei Platani ed edificare li’, su 70 mila metri ,con quell’indice di edificabilità avendoglielo mantenuto come zona D2 cioè 1,5 e
non certo quello dell’area circostante che é C2 con indice 0,70?
Significa quel che ha detto in
conferenza stampa l’architetto Giacomo Grimaudo, Presidente dell’Osservatorio “La Franca ” . Gimaudo ha detto
,perché si potesse comprendere il livello “dell’affare”,che per capire quel che
potrebbe accadere bisogna moltiplicare almeno per dieci quel che nei pressi del
Villaggio Luna ha realizzato l’ingegnere Cannone . Una affare intorno a 5/600
milioni di euro. Vitu',é di tutto questo che ha bisogno in termini di edificabilità
la città di Partinico?Questo lo vedremo. Già ,dimenticavamo di dire che si
tratta di soldini,vero Assessore? Esattamente quasi come quelli della Policentro
! E di fronte ai soldini che significano, lavoro,sviluppo, legalità, antimafia bla.bla.bla...…. Ma c’è di più. L’Assessore sostiene esattamente quel
che ha ripetuto con l’amplificazione dei nuovi sicofanti ,come ha detto Gino
Scasso in Conferenza stampa, e cioè che “sono
sempre i soliti che si oppongono allo sviluppo e al lavoro, che biomasse
significa niente in termini di inquinamento perché è come se si realizzassero
pannelli solari (testuale e sic!) , che
la distilleria non ha mai inquinato ( poi si auto corregge ritenendo
d’averla sparata grossa anche davanti a Tele
Jato) ,che costoro non propongono mai
niente, che loro non sono riusciti dove siamo riusciti noi e per questo SONO
GELOSI .”E aggiunge che vuole sapere “COSA HANNO FATTO COSTORO CONTRO
L’INQUINAMENTO ( COSTORO saremmo noi
,quelli del Consiglio intercomunale e cioè tanto per fare un esempio un Toti
Costanzo o un Gino Scasso o un Alberto Lo Iacono!) e sui soldi che la Bertolino deve al Comune
dice che ci sarà una sentenza che deciderà . E l‘intervista di D’Amico per essere ancor più credibile si
conclude con una nota ad effetto e cioè
che qualcuno tra noi cerca il posto per i figli mentre il servizio
televisivo continua nell’argomento con uno dei soliti comunicati dell’addetto
stampa ( ma che riporta in maniera comprensibile e in buon italiano ,
ovviamente, il pensiero della new company) in cui si coglie una perla. Dice
questa “ coda” ormai di stanza che Giovedi' “avevano tenuto la Conferenza stampa
l’IDV,Rifondazione e Legambiente”. Per rassicurare Vito D’Amico ,l’estensore
della nota e i nuovi sicofanti , gli diciamo che il Consiglio non è composto
SOLTANTO da “questi” ma anche da SEL ,da
consiglieri comunali appartenenti a Partiti diversi cosi’
come il consigliere comunale di Trappeto, Salvo Randazzo e poi Pino Dicevi
storico di Montelepre e protagonista di tante battaglie soprattutto per l’acqua
pubblica, Liberacqua regionale ,di Totò
Bono, e cittadini a titolo personale. Ovviamente non siamo pochi e saremo di
più . Sicuramente più di quanti eravamo in quella famosa estate del 1984. Noi
eravamo in pochi sulle piagge a dividere volantini,a lottare contro
l’inquinatrice ,per continuare in maniera indefessa fino ad oggi. “ Vitù( leggasi: Vito, Vitino,
Vituccio,Tuccio) Ma tu unni eri e unn’è
statu ‘nta tutti sti anni visto che nel 1984 da molto tempo non eri più un
ragazzino?Acchianasti ‘a Pritura ri Partinicu cu’ nuatri ? Ci isti mai ‘o Tribunali
di Palermu e contrastare gli avvocati della distilleria più grande d’Europa ?” Già
,tu avevi altro da fare .Ti allenavi ,ESSENDO SEMPRE DENTRO TUTTE LE GIUNTE DELLA SECONDA REPUBBLICA FINO AI NOSTRI GIORNI ,a combattere la mafia(sic.!), trovare posti di lavoro per i tuoi
concittadini(doppio sic!) ,creare sviluppo ai Margi (sic! triplo ),a
difendere la legalità (ccà nna rinnemu! ) . E quando Gigia ,persona al di sopra di ogni sospetto e limpida lo
scorso anno “si permise” di osservare che stavate creando la revisione del PRG “ a taci maci”, l’avete investita di
volgarità e contumelie .
E di sceneggiata si tratta nel senso che D’Amico, quando è intervistato , ripete sempre gli stessi concetti, usa sempre le stesse argomentazioni , utilizza sempre le stesse parole, come lavoro, sviluppo, legalità, imprese, soldini e perfino antimafia ritenendo cosi’ di non pagare dazio e per di più farsi ragione che ovviamente non ha !.E lo fa ,indifferentemente, se parla di Policentro o di distilleria che sono cose assai diverse tra di loro .Ora ,Policentro, a parte l’approvazione di UN PROGETTO ILLEGALE , significa baratto dell’area artigianale con Lino Iemi, accordo sfacciato alla faccia di quelli che come noi sostennero il suo COSAR in quel famoso agosto 2004 quando facianu i fissa pun paari ‘u daziu fingendo , cioè, di occupare e incatenarsi al Municipio mentre sottobanco trattavano gli affari che si sarebbero poi conclusi nel modo in cui sanno tutti.E lo sanno , come si suole dire, cani e gatti. Mentre distilleria , CHE NON SI DELOCALIZZA, significa per noi lotte, inquinamento, soperchierie,affari, salute. Qualche buona e pia anima potrebbe spiegare, finalmente ,anche a quegli acclarati e certificati ignoranti rappresentanti del Comune che hanno firmato
P.S.1)PER FAVORE,VITU’,NON CI FARE STARE IN ANSIA: DICCI ,DI GRAZIA, CHI SAREBBERO COLORO CHE
CERCANO IL “POSTO” PER I FIGLI, A CHI SI SAREBBERO RIVOLTI ,DI CHE POSTO DI
LAVORO SI TRATTA SE NON ALTRO PER NON
FARCI SOFFRIRE E AMMALARE DI ANSIA ACCELERATA .
P.S 2) Vitu' se la Bertolino vuole realizzare un impianto di trasformazione delle biomasse deve presentare PRIMA IL PROGETTO per sapere come e cosa vuole fare . Atta n'tò saccu, nenti!
P.S.3) Signora Bertolino,lo abbiamo sempre saputo che lei era "sperta". In questa vicenda ha veramente superato se stessa. Congratulazioni vivissime da parte di suoi nuovi estimatori .
Toti Costanzo
P.S.3) Signora Bertolino,lo abbiamo sempre saputo che lei era "sperta". In questa vicenda ha veramente superato se stessa. Congratulazioni vivissime da parte di suoi nuovi estimatori .
Toti Costanzo
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