sabato 16 giugno 2012

VITU', ATTENTA A NUATRI: ABBUCCASTIVU 'U CANTARU !


La mia nonna materna , Agostina ,donna pia con tanto di sorella suora  che divenne poi Madre Superiora a Sant’Antonio,  abitava nelle vicinanze du chianu ra casa Santa , a due passi dall’abitazione di Pina Suriano.Con lei sono cresciuto nei tre anni che mi hanno visto frequentare la scuola media ‘o Carminu.A Terrasini ,dove risiedeva la mia famiglia,il ciclo scolastico si concludeva con la quinta elementare. Dunque pur essendo ,la nonna, donna pia e  seppur allenata ad  accudire una famiglia numerosa come era uso all’epoca, ogni tanto perdeva le staffe e,per altre ragioni, le sentivo dire al nonno:”Turi’( leggasi: Turiddu-Totò-Salvatore- Toti) , chiddu fa ‘u fissa pun paari u daziu”. Di quel che voleva dire la nonna capivo assai poco  ma ,poi, la conversazione si dilungava nei particolari e comprendevo come qualche cliente (tenne un piccolo esercizio commerciale di generi alimentari in una abitazione du’ stratuni ri baddi –Via principe Umberto ) pensava di aggirare facendo lo gnorri o adducendo motivi anche banali per trarre dalla sua azione il massimo vantaggio . Facia, in una parola, ‘ u fissa cioè il tonto, che cade dalle nuvole e ,però, pigghiari puru  ri supra!.Pensavo a questo remoto episodio della mia vita di ragazzino ascoltando l’intervista-sceneggiata  rilasciata ieri da Vito D’Amico a Tele Jato.
E di sceneggiata si tratta nel senso che D’Amico, quando è intervistato , ripete sempre gli stessi concetti,  usa sempre le stesse argomentazioni , utilizza sempre le stesse parole, come lavoro, sviluppo, legalità, imprese, soldini e perfino antimafia ritenendo cosi’ di non pagare dazio e per di più farsi ragione che ovviamente non ha !.E lo fa ,indifferentemente, se parla di Policentro o di distilleria che sono cose assai diverse tra di loro .Ora ,Policentro, a parte l’approvazione di UN PROGETTO ILLEGALE  , significa baratto dell’area artigianale con Lino Iemi, accordo sfacciato alla faccia di quelli che come noi sostennero il suo COSAR in quel famoso agosto 2004 quando facianu i fissa pun paari ‘u daziu fingendo , cioè, di occupare e incatenarsi al Municipio mentre sottobanco trattavano gli affari che si sarebbero poi conclusi nel modo in cui sanno tutti.E lo sanno , come si suole dire, cani e gatti. Mentre distilleria , CHE NON SI DELOCALIZZA, significa per noi lotte, inquinamento, soperchierie,affari, salute. Qualche  buona e pia anima potrebbe spiegare, finalmente ,anche a quegli acclarati e certificati ignoranti rappresentanti del Comune che hanno firmato la Convenzione -redatta molto probabilmente ma comprensibilmente dai tecnici e dai legali dell’industriale- che DELOCALIZZARE IN ITALIANO (E NON E’ IL NOSTRO CASO) SIGNIFICA TRASFERIRE UNA INDUSTRIA E RICOSTRUIRE LA STESSA ALTROVE PER CONTINUARE LA STESSA ATTIVITA’ E NON ALTRA COSA ?Dunque cominciamo da qui’ :Vitu’,diglielo a Lo Biundo e al Segretario generale che la distilleria Bertolino non si delocalizza ma ,al più ,potrebbe DISMETTERE  i suoi impianti,perché è la cosa che più potrebbe interessarle in quanto le avete concesso sui suoi 70 mila metri quadrati di Viale dei Platani l’indice di edificabilità più alto possibile .Dunque  tu non hai avuto alcun ruolo se non quello di dirle signorsi’ o, se ti fa più piacere, “ abbuccari ‘u cantaru “alle proposte dell’industriale che sono indiscutibilmente assai vantaggiose per lei”  . E se dismette ,tuttu bbonu e binirittu anche se come collettività pagheremo un dazio assai salato del quale ci occuperemo . Ma siamo d'accordo ,checché tu ne dica insieme ai sicofanti, non certo per  barattare con altri camini, altri  eventuali inquinamenti, altre porcherie da bruciare, altri reflui da buttare in qualche posto . E, allora, diciamolo chiaro: in questa vicenda è l’industriale che ha condotto il gioco e stabilito TUTTO avendo quale interlocutori soltanto dei personaggi spinti da interessi assai diversi tra di loro che saranno oggetto-siatene certi- delle nostre attente,attentissime attenzioni .Ma non solo questo. L’industriale ha anche stabilito, oltre che le procedure,ANCHE I TEMPI  di tutta l'operazione. Basta , dunque, leggere la Convenzione . Al punto 12 , ad esempio,  si scrive:” Entro il trentesimo giorno DELL’ATTIVAZIONE DEL NUOVO IMPIANTO ( cioè quello per la trasformazione delle biomasse che si dovrà costruire a Sant’Anna e Bosco) la distilleria Bertolino CESSERA’ LA PRODUZIONE INDUSTRIALE  nell’area sita in Viale dei Platani ed entro i successivi 30 giorni INIZIERA’ I LAVORI DI DISMISSIONE DELL’ATTUALE DISTILLERIA E DI BONIFICA DELL’AREA!.Dunque, Vitù, ti è chiaro il concetto?. La distilleria si dismetterà quando gli avrai consentito la realizzazione di UNA NUOVA INDUSTRIA E NON SARA' UNA DISTILLERIA . E NEL FRATTEMPO, CIOE’ NEI PROSSIMI ANNI A VENIRE ,  COSA FA' LAVORA, STA' FERMA, CHIUDE,FUMA,NON FUMA,SCARICA, NON SCARICA ?E che significa bonificare l’area di Viale dei Platani ed edificare li’, su  70 mila metri ,con quell’indice di edificabilità  avendoglielo mantenuto come zona D2 cioè 1,5 e non certo quello dell’area circostante che é C2 con indice 0,70? Significa  quel che ha detto in conferenza stampa l’architetto Giacomo Grimaudo, Presidente dell’Osservatorio “La Franca” . Gimaudo ha detto ,perché si potesse comprendere il livello “dell’affare”,che per capire quel che potrebbe accadere bisogna moltiplicare almeno per dieci quel che nei pressi del Villaggio Luna ha realizzato l’ingegnere Cannone . Una affare intorno a 5/600 milioni di euro. Vitu',é di tutto questo che ha bisogno in termini di edificabilità la città di Partinico?Questo lo vedremo. Già ,dimenticavamo di dire che si tratta di soldini,vero Assessore? Esattamente quasi come quelli della Policentro ! E di fronte ai soldini che significano, lavoro,sviluppo, legalità, antimafia bla.bla.bla...…. Ma c’è di più. L’Assessore sostiene esattamente quel che ha ripetuto con l’amplificazione dei nuovi sicofanti ,come ha detto Gino Scasso in Conferenza stampa, e cioè che “sono sempre i soliti che si oppongono allo sviluppo e al lavoro, che biomasse significa niente in termini di inquinamento perché è come se si realizzassero pannelli solari  (testuale e sic!) , che la distilleria non ha mai inquinato ( poi si auto corregge ritenendo d’averla sparata  grossa anche davanti a Tele Jato) ,che costoro non propongono mai niente, che loro non sono riusciti dove siamo riusciti noi e per questo SONO GELOSI .”E aggiunge che vuole sapere “COSA HANNO FATTO COSTORO CONTRO L’INQUINAMENTO ( COSTORO   saremmo noi ,quelli del Consiglio intercomunale e cioè tanto per fare un esempio un Toti Costanzo o un  Gino Scasso o un Alberto Lo Iacono!) e sui soldi che la Bertolino deve al Comune dice che ci sarà una sentenza che deciderà . E l‘intervista di D’Amico per essere ancor più credibile si conclude con una nota ad effetto e cioè che qualcuno tra noi cerca il posto per i figli mentre il servizio televisivo continua  nell’argomento con uno dei soliti comunicati dell’addetto stampa ( ma che riporta in maniera comprensibile e in buon italiano , ovviamente, il pensiero della new company) in cui si coglie una perla. Dice questa “ coda” ormai di stanza che  Giovedi' “avevano tenuto la Conferenza stampa l’IDV,Rifondazione e Legambiente”. Per rassicurare Vito D’Amico ,l’estensore della nota e i nuovi sicofanti , gli diciamo che il Consiglio non è composto SOLTANTO da  “questi” ma anche da SEL ,da consiglieri comunali appartenenti a Partiti diversi cosi’ come il consigliere comunale di Trappeto, Salvo Randazzo e poi Pino Dicevi storico di Montelepre e protagonista di tante battaglie soprattutto per l’acqua pubblica,  Liberacqua regionale ,di Totò Bono, e cittadini a titolo personale. Ovviamente non siamo pochi e saremo di più . Sicuramente più di quanti eravamo in quella famosa estate del 1984. Noi eravamo in pochi sulle piagge a dividere volantini,a lottare contro l’inquinatrice ,per continuare in maniera indefessa fino ad oggi. “ Vitù( leggasi: Vito, Vitino, Vituccio,Tuccio) Ma tu unni eri e unn’è statu ‘nta tutti sti anni visto che nel 1984 da molto tempo non eri più un ragazzino?Acchianasti ‘a Pritura ri Partinicu cu’ nuatri ? Ci isti mai ‘o Tribunali di Palermu e contrastare gli avvocati della distilleria più grande d’Europa ?” Già ,tu avevi altro da fare .Ti allenavi ,ESSENDO SEMPRE DENTRO TUTTE LE GIUNTE DELLA SECONDA REPUBBLICA FINO AI NOSTRI GIORNI ,a combattere la mafia(sic.!), trovare posti di lavoro per i tuoi concittadini(doppio sic!) ,creare sviluppo ai Margi  (sic! triplo ),a difendere la legalità (ccà nna rinnemu! ) . E quando Gigia ,persona al di sopra di ogni sospetto e limpida  lo scorso anno “si permise” di osservare che stavate creando la revisione del PRG  “ a taci maci”, l’avete investita di volgarità e contumelie .
P.S.1)PER FAVORE,VITU’,NON CI FARE STARE IN ANSIA:  DICCI ,DI GRAZIA, CHI SAREBBERO COLORO CHE CERCANO IL “POSTO” PER I FIGLI, A CHI SI SAREBBERO RIVOLTI ,DI CHE POSTO DI LAVORO SI TRATTA  SE NON ALTRO PER NON FARCI SOFFRIRE E  AMMALARE DI ANSIA ACCELERATA .
P.S 2Vitu' se la Bertolino vuole realizzare un impianto di trasformazione delle biomasse deve presentare PRIMA IL PROGETTO  per sapere come e cosa vuole fare . Atta n'tò saccu, nenti!
P.S.3) Signora Bertolino,lo abbiamo sempre saputo che lei era "sperta". In questa vicenda ha veramente superato se stessa. Congratulazioni vivissime da parte di suoi nuovi estimatori .
Toti Costanzo

Toti Costanzo

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