Un'opportuno quanto doveroso chiarimento.
Ho sempre manifestato e manifesto rispetto per quanti si occupano e fanno informazione senza pregiudizi e doppi fini. Per cui la mia stima a Michele Giuliano, che iniziò con noi a Tele Jato la sua professione di giornalista, é incondizionata. Tuttavia ritengo che siano opportuni alcuni chiarimenti su due "brevi" da lui firmate sul G.d.S. e che potrebbero ingenerare degli equivoci per delle delle critiche da me rivolte all'Assessore Bartolo Parrino.
Un primo chiarimento: non ho mai manifestato critiche per "le cose" che l'Assessore (non l'ho fatto nemmeno nei confronti di altri) ha fatto fino ad oggi sul piano amministrativo. Quando se ne dovessero manifestare le condizioni dirò, come diremo, QUEL CHE PENSIAMO.
Né ho manifestato critiche, ad esempio, per avere l'Assessore partecipato alla iniziativa di ricevimento dei bambini della Bielorussia nostri ospiti. Non ho mai manifestato critiche nei confronti delle iniziative dell'Assessore per quel che riguarada il "contenuto" della cosidetta estate partinicese. Ho manifestato chiare critiche, semmai, perché l'Assessore nella prima occasione intese "nobilitare", per ragioni tutte sue, una linea di politica culturale e della solidarietà tra i popoli di cui non ho trovato specificazione nel Programma elettorale del Sindaco e, nella seconda, perché ha inteso rendere ringraziamenti all'Assessore Antinoro per avere concesso all'Amministrazione di Partinico un contributo necessario a realizzare le iniziative programmate sulle quali iniziative non ho proprio niente da ridire. Tutto quel che si costruisce, é lapalissiano, é sempre più di quel che non c'é.
L'Assessore Antinoro, ad esempio, se si vuole distinguere da altre discutibili passate pratiche di esercizio del potere, PROGRAMMI FIN DA ORA CIO' CHE DEVE ESSERE CONCESSO, PER IL PROSSIMO ANNO, A CIASCUNA DELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI DELLA SICILIA e a queste assegnare le relative risorse. E lo faccia anche l'Assessore Parrino ONORANDO, così, un Regolamento del Consiglio comunale di Partinico che va proprio nella direzione DELLA PROGRAMMAZIONE e dell'uso delle risorse per le iniziative che fanno crescere il livello culturale della nostra popolazione dando, così, "senso" ad una politica della cultura e del turismo che noi riteniamo sia, da anni, manchevole.
Se così non sarà per "impedimenti" diversi e per "logiche" non condivisibili allora, mi chiedo, in CHE COSA DOVREBBE CONSISTERE IL "CAMBIAMENTO"?
Ad ogni buon conto insisto nel dire che "una politica dell'accoglienza e della solidarietà tra i popoli" va oltre una, seppur una giusta e doverosa, partecipazione ad una "cerimonia" e che una concezione "culturalmente subordinata" nei confronti di chi detiene un qualsiasi piccolo o grande potere, se dovesse persistere, mi convincerà sempre più che il nostro ruolo di Partito e di uomini della "sinistra" dovrà superare, ancora di più, intollerabili resistenze e pericolose incrostazioni dure a morire che soffocano la necessità di riscatto del nostro popolo.
Questa Amministrazione si é insediata da poco. Avremo tempo per esprimere compiutamente un REALE giudizio sulla sua natura, sul ruolo, sugli obiettivi che gli uomini che la compongono intendono raggiungere non appena saranno tanti gli atti amministrativi da questa prodotti e sui quali avremo possibilità d'esprimere giudizio. E noi, sicuramente, lo faremo.
Quando abbiamo vinto le elezioni ed eletto Motisi quale Sindaco della città, su di un numero di SALA ROSSA abbiamo scritto: "non basta conquistare il GOVERNO DELLA CITTA', ora bisogna SAPERE GOVERNARE". Purtroppo i fatti successivi e che sono alla conoscenza di tutti, ebbero a darci spiacevole ragione.
Toti Costanzo
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