Un paio di cose. Sono rimasto molto colpito dalla polemica tra il Sindaco di San Cipirello e l’Assessore Antinoro. Io non so chi possa avere ragione: se il Sindaco, il quale ritiene che i reperti archeologici provenienti dagli scavi della città jatina debbano restare nel museo allestito all’interno della città, oppure l’Assessore che vorrebbe trasferire tali reperti nelle Case d’Alia, cioè un caseggiato al di fuori della città. Io penso, però, che ”a prescindere” come direbbe Totò, un Assessore debba rispettare la volontà popolare che vuole il Museo dentro la città. Ma pare che Antinoro abbia una concezione “padronale” dei beni culturali siciliani nel senso che pensa di poterne disporre secondo la sua volontà tant’è che fin dal suo insediamento pensò di affidarli ai privati manifestando un’idea abbastanza levantina del patrimonio storico-culturale della Sicilia. Una forte opposizione, che si levò da ogni dove, l’ha fatto desistere da tale insano pensiero. Ora, se l’Assessore in ragione delle sue circa trentamila preferenze e per il ruolo che tali voti gli hanno consentito di ricoprire, ritiene d’avere giurisdizione su tutto e dunque la sua volontà contro quella degli altri, manifesto subito la mia preoccupazione e temo per la Cantina Borbonica perché sono certo che Antinoro un’idea della gestione di questo pezzo di storia partinicese l’abbia già congegnato e, nel caso, piuttosto che trovare un Sindaco che pervicacemente si oppone alla Tonino Giammalva di San Cipirello ne abbiamo un’ altro Antinorodipendente che, per tante diverse ragioni, direbbe con certezza, e alla qualunqu ,“signorsi’”.
Tuttavia mentre aveva luogo questa “querelle” di livello terra-terra che manifesta il grande orizzonte intellettuale del medico Antinoro, Assessore per caso ai Beni Culturali della Regione siciliana, non potevo non riflettere sul fatto che le due città jatine (S. Cipirello e S.Giuseppe Jato), dispongono di un bene incommensurabile che è l’antica città riportata alla luce in decenni di scavi dal prof. svizzero Isler. Una città di origine elima che ebbe un importante ruolo nella storia siciliana, costruita almeno mille anni prima della venuta di Cristo, densamente popolata di almeno 13 mila famiglie e collocata a circa 850 metri sul livello del mare. Basta avere conoscenza del meraviglioso teatro del tipo greco che può ospitare non meno di 1500 spettatori, per avere l’idea di quel che fu la città jatina nella storia della nostra terra. E di quel che potrebbe rappresentare per lo sviluppo seriamente turistico della Valle dello Jato ad oggi ancora inaccessibile per mancanza di adeguata viabilità e dunque poco utilizzabile per manifestazioni estive di grande interesse culturale. Ma un bene così prezioso non pare sia nella testa e negli interessi dell’Assessore Antinoro il quale preferisce le dispute paesane per stabilire se ha più potere decisionale un Sindaco di un piccolo Comune oppure un Assessore di una grande Regione mentre sarebbe opportuno che si occupasse “del che fare?” della città jatina e non solo. Per cui mi permetto di dare un suggerimento ai suoi più vicini sodali partinicesi e soprattutto all’Assessore Parrino che sarebbe, rispetto a Lo Biundo ma ovviamente con le dovute proporzioni, quel che Antinoro è rispetto a Lombardo: da decenni come comunisti abbiamo una ben precisa idea dello sviluppo turistico (non solo quello sportivo di cui abbiamo precedentemente parlato) del nostro territorio e ne abbiamo fatto oggetto dei nostri Programmi elettorali e in occasione di elezioni per il rinnovo della Provincia così come della Regione siciliana. E quando parliamo di territorio, ovviamente, ci riferiamo anche ai Comuni viciniori. Ad esempio che ne pensano, loro signori, di dare vita al PARCO ARCHEOLOGICO che comprenderebbe non solo la città antica, i percorsi naturalistici delineati dalla Provincia Regionale di Palermo a ridosso dei due Comuni jatini e, seguendo il naturale percorso del fiume, arrivare fino all’invaso trasformato in Parco del Poma con la sua Oasi Orientata che comprenderebbe anche l’ancora esistente seppur in stato di imperdonabile abbandono, NECROPOLI SICANA a due passi dalla Torre Azzalora? E se aggiungiamo i bagli restaurati dai privati, le Torri, il recupero di Borgo Parrini e una dignitosa quanto decorosa sistemazione del centro storico della nostra città insieme alla vicinanza del mare facilmente raggiungibile dall’entroterra con la sistemazione della Partinico-Corleone? Fermiamoci quà perché,viceversa, vi è il rischio che Lo Biundo e Parrino, insieme ad Antinoro, messi di fronte a tutto questo ben di dio di cose da fare, si possano “appagnare”! Meglio occuparsi dell’elenco dei dipendenti comunli, compresi gli ex LSU, da fare transitare all’ATO idrico dato che ora andremo alle elezioni europee ed Antonello ha bisogno di voti, chiedere all’attuale Comandante Provvisorio della Polizia Municipale di rastrellare, per il 2009, un 350 mila euro quali proventi delle contravvenzioni per pagare sopratutto avvocati categoria di professionisti che sta molto a cuore di Lo Biundo, chiedere a cittadini canoni dell’acqua che non debbono, spremerli con l'aumento scandaloso della tariffa dei rifiuti solidi urbani, convocare qualche conferenza stampa a scoppio ritardato per sostenere quelli che sono più infelici di noi, accollare a qualche Associazione di supporto (del tipo lecca-lecca) e per trent’anni, beni confiscati alla mafia tanto non sono più "cosa nostra", affittare locali non necessari e contestualmente piangere miseria, lasciare nelle mani dei privati pezzi di beni comunali e, dulcis in fundo, arruffianarisi perfino i Carabinieri. E, come si suole dire, per oggi é meglio che la chiudiamo qua.
Toti Costanzo
2 commenti:
Professù...Vossia cu st'articulu mi misi 'ncunfusioni assai.Casi affittati a l'amici di l'amici,avvocaticchi ca muncinu a la Comuni,licca licca ca s'aggiranu na li stanzi di lu palazzu comunali,assessoricchi ca pensanu di la matina a la sira a farisi crienti pi li prossimi vutazioni.
Professù...è un casinu.
Un casinu ca danneggia nuatri poveri cristi e ancora... nun'amu vistu nenti.Ti vogghiu ... caro paisano...appena c'è di paari li bulletti e allura se ca riremu.
"Buttana di macinga"...ma iddi ci pensano ca fissa nun c'è chiù nuddu?
"Iacali" ca sunnu...nun lu capiscinu ca sprecannu tutti sti picciuli pi fari piaciri a ritta e manca ...aumentanu li tassi a nuatri? e ca nuatri oramai lu capemu?e ni putemu 'ncazzari?
Professù ...appena pò.. vossia su sti cosi m'ava rispunniri.
Ora vaiu 'ncampagna picchì è da stamatina presto ca aiu tratturato e siccome appi a scinniri o paisi pi un chiffareddu... ivi a casa e mentri me mugghieri priparava un cafè ci scrissi sta littra.
Salutamu e a la prossima
Ma è proprio vero che il sindaco ha pensato di chiedere all’attuale Comandante Provvisorio della Polizia Municipale di rastrellare, per il 2009, un 350 mila euro quali proventi delle contravvenzioni per pagare sopratutto avvocati ?
Povero illuso. Non penso che questa cifra potrà essere raggiunta da un Corpo di Polizia Municipale (ormai rimasto senza Capo nè coda !), nè penso che sia stata una richiesta decente da parte di Lo Biundo in tempi di vacche magre, continuare a spremere i cittadini come limoni per fare loro uscire dai portafogli altri 100 mila euro di multe, oltre ai 256 mila già introitate nell'anno 2008 !
Posta un commento