La nuova giunta assessoriale è stata completata e presentata dal nuovo sindaco Lo Biundo: questa è la notizia del giorno che campeggia nel panorama della politica locale. I nomi presenti certamente non sono entusiasmanti. Noi di Rifondazione non siamo avvezzi ad esprimere giudizi avventati. Aspetteremo di aver visto all'opera i nuovi amministratori. Intanto, ci auguriamo, per il bene della città, che i nuovi assessori ed il sindaco siano veramente all'altezza dell'arduo compito che li attende.
Riteniamo, tuttavia, che nell'attuale quadro politico-amministrativo siano presenti alcuni elementi potenzialmente destabilizzanti.
Il primo riguarda la compagine politica che ha supportato la candidatura di Lo Biundo. Si tratta, appare a tutti evidente, non di una coalizione ideologicamente uniforme, ma di un'alleanza elettorale che, come tale, potrebbe "rompersi" da un momento all'altro qualora una delle liste (o, meglio, dei capi-lista) non ottenesse la mercede pattuita. Detto in altre parole, risulta chiaro che quando si creano alleanze elettoralistiche che somigliano molto a patti istituiti tra comitati d'affari e centri di potere, l'unico debole collante che li può tenere assieme è il puro e semplice soddisfacimento delle richieste di funzioni di potere avanzate in fase contrattuale.
Un secondo aspetto riguarda, invece, la mancanza, nella nuova giunta e nel sindaco stesso, di un chiaro progetto di sviluppo sociale ed economico. Infatti, quando un gruppo politico al potere dichiara candidamente di non appartenere al alcun schieramento partitico e/o ideologico, ammette implicitamente di non avere in mente alcuna idea coerente, organica, eticamente definibilie e identificabilie di progetto sociale. Se, per giunta, ci si vanta di questo "qualunquismo", si capisce quale ennesimo rischio involutivo sta correndoil governo di Partinico.
Questo è quello che potrebbe accadere. Speriamo di essere smentiti dai fatti.
Per quanto ci riguarda, noi di Rifondazione, se necessatrio, non lesineremo critiche e saremo attenti ad infomare i cittadini ogni volta che verrà calpestato il loro diritto di essere al centro dell'azione amministrativa.
Se sono vere tutte le dichiarazioni di buon governo fatte dell'attuale sindaco e della sua giunta durante la campagna elettorale, non sarà per loro difficile dare fin dai primi giorni segni tangibili della loro buona fede diminuendo da subito, per esempio, l'importo delle indennità previste per le loro cariche (per i comuni superiori a 30000 abitanti l'indennità del sindaco è di €6.700).
I fatti, non le parole, sono i veri testimoni dell'onestà polica e morale degli amministratori.
Chi vivrà, vedrà!
Riteniamo, tuttavia, che nell'attuale quadro politico-amministrativo siano presenti alcuni elementi potenzialmente destabilizzanti.
Il primo riguarda la compagine politica che ha supportato la candidatura di Lo Biundo. Si tratta, appare a tutti evidente, non di una coalizione ideologicamente uniforme, ma di un'alleanza elettorale che, come tale, potrebbe "rompersi" da un momento all'altro qualora una delle liste (o, meglio, dei capi-lista) non ottenesse la mercede pattuita. Detto in altre parole, risulta chiaro che quando si creano alleanze elettoralistiche che somigliano molto a patti istituiti tra comitati d'affari e centri di potere, l'unico debole collante che li può tenere assieme è il puro e semplice soddisfacimento delle richieste di funzioni di potere avanzate in fase contrattuale.
Un secondo aspetto riguarda, invece, la mancanza, nella nuova giunta e nel sindaco stesso, di un chiaro progetto di sviluppo sociale ed economico. Infatti, quando un gruppo politico al potere dichiara candidamente di non appartenere al alcun schieramento partitico e/o ideologico, ammette implicitamente di non avere in mente alcuna idea coerente, organica, eticamente definibilie e identificabilie di progetto sociale. Se, per giunta, ci si vanta di questo "qualunquismo", si capisce quale ennesimo rischio involutivo sta correndoil governo di Partinico.
Questo è quello che potrebbe accadere. Speriamo di essere smentiti dai fatti.
Per quanto ci riguarda, noi di Rifondazione, se necessatrio, non lesineremo critiche e saremo attenti ad infomare i cittadini ogni volta che verrà calpestato il loro diritto di essere al centro dell'azione amministrativa.
Se sono vere tutte le dichiarazioni di buon governo fatte dell'attuale sindaco e della sua giunta durante la campagna elettorale, non sarà per loro difficile dare fin dai primi giorni segni tangibili della loro buona fede diminuendo da subito, per esempio, l'importo delle indennità previste per le loro cariche (per i comuni superiori a 30000 abitanti l'indennità del sindaco è di €6.700).
I fatti, non le parole, sono i veri testimoni dell'onestà polica e morale degli amministratori.
Chi vivrà, vedrà!
Mimmo Neri
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