SPIGOLANDO UNO
Dunque Vincenzone, seppur con notevole ritardo rispetto a Pino Giovia ed altri, fece affiggere (ma, ora, non li affigge più lui?) i manifesti di ringraziamento per i 3115 voti ottenuti e che lo hanno "portato" a Palazzo Comitini in via Maqueda la, dove qualche decennio or sono, il nonno don Vincenzino aveva occupato "una sedia" in rappresentanza della "gloriosa"(?) Democrazia Cristiana opulenta, dispensatrice e, perché no, anche corruttrice.
Don Vincenzino vi arrivò per volontà del suo Partito (allora si trattava di elezione di 2° grado. Cioé i consiglieri comunali di un Partito eleggevano i Consiglieri provincilali) mentre Vincenzone vi arriva a furor di popolo. Sicuramente una bella soddisfazione.
Tuttavia ci chiediamo: perché Vincenzo ringrazia gli elettori? Non potrebbe, come é giusto che sia, ergere un bel cippo nel giardino di Nassiria (giardino oggi tristemente abbandonato ma che é stato tanto caro a lui e a Totino alla stregua del leopardiano "tanto caro mi fù quell'ermo colle") a quei quattro sprovveduti di Forza Italia partinicese i quali fecero come quella moglie che rivolgendosi all'amante del marito disse: "Nè tu, né io.." e tagliò "quelle cose" al povero malcapitato.
"Né tu, né tu, né tu...." dissero i forzaitalioti locali (ma perché la gente continua a dare loro tutti questi consensi?) indicandosi e contemporaneamente escludendosi a vicenda. E così, come sempre accade, tra i due litiganti il buon Vincenzo ha goduto. Prosit!
SPIGOLANDO DUE
La notizia riportata dal quotidiano La Repubblica ci informa che il neo Assessore ai BB.CC, e poi ?ai BB.AA, e poi? alla P.I. nonché nuovo patron, insieme alla Madonna del Ponte e all'ing. Policentro (l'avete capito che la "festa d'agosto" se la "caricheranno" l'Assessore e il padano che ha già manifestato la sua infinita munificenza) della nostra città avrebbe intenzione di dare ai privati i "gioielli" culturali della Sicilia e, nello specifico, la Valle dei Templi.
Va detto, per amor del vero, che la definizione di "gioielli" non é dell'Assessore ma del nostro Sindaco che così, giustamente, ha definito quelli di famiglia e cioé la Cantina Borbonica, il Palazzo Ram e il Palazzo dei Carmelitani.
Dunque Antonello (che intuito per gli affari, che finezza d'ingegno, che gioia ci ha donato Totò!) sarebbe dell'idea di dare ai privati "la nostra storia"che non é solo siciliana ma patrimonio dell'umanità.
Allora sorge spontaneo un interrogativo: vuoi vedere che Lo Biundo, ovviamente in perfetta buona fede, rivogendosi al padrino col giusto proposito di valorizzare i nostri gioielli, affida, come si suole dire, "'a pecura 'o lupu?"
SPIGOLANDO TRE
"Incontrerò il dott. Caltabellotta che non é certamente Sucato - dice il Sindaco con palese disprezzo nei confronti dell'ex Commissario - e discuteremo seriamente dell'invaso Poma e di tutto il resto"
Sucato, Sucato chi era costui? Ma non é stato, per tantissimi anni, un fedelissimo di Cuffaro e gli faceva, come si suole dire, "'i sirviza?" E Cuffaro non lo tenne quale Commissario straordinario del Consorzio di bonifica Palermo 2 per anni ed anni? E Cuffaro non era il leader indiscusso in Sicilia dell'UDC, il Partito d'appartenenza di Lo Biundo? Ed Antinoro non conosceva quel che combianava Sucato il quale doveva soltanto sprecare risorse ed assumere, assumere, assumere tutti quelli che giravano a diverso titolo sopratutto dentro l'UDC ma non certo quei quattro poveracci che avevano per anni lavorato presso la Cooperativa "Consorzio irriguo Jato"?
E Lo Biundo non fu Presidente del Consiglio comunale con capacità, se lo avesse voluto, di interlocuzione con Antinoro, Sucato, Cuffaro?
Ora il Sindaco dice che intende incontrare il nuovo Commissario del "Palermo 2" ed anche Totò Inghilleri Presidente della CIA. Giusto!
E quando vorrà incontrare il Consiglio di Amministrazione della cooperativa Consorzio irriguo Jato che accollandosi le malefatte di ex Amministratori della Cooperativa, conduce in solitudine una importante battaglia di giustizia e civiltà al fine di salvare un pezzo di storia di Partinico ed un pezzo dell'economia agricola del nostro territorio?
Sala Rossa
Dunque Vincenzone, seppur con notevole ritardo rispetto a Pino Giovia ed altri, fece affiggere (ma, ora, non li affigge più lui?) i manifesti di ringraziamento per i 3115 voti ottenuti e che lo hanno "portato" a Palazzo Comitini in via Maqueda la, dove qualche decennio or sono, il nonno don Vincenzino aveva occupato "una sedia" in rappresentanza della "gloriosa"(?) Democrazia Cristiana opulenta, dispensatrice e, perché no, anche corruttrice.
Don Vincenzino vi arrivò per volontà del suo Partito (allora si trattava di elezione di 2° grado. Cioé i consiglieri comunali di un Partito eleggevano i Consiglieri provincilali) mentre Vincenzone vi arriva a furor di popolo. Sicuramente una bella soddisfazione.
Tuttavia ci chiediamo: perché Vincenzo ringrazia gli elettori? Non potrebbe, come é giusto che sia, ergere un bel cippo nel giardino di Nassiria (giardino oggi tristemente abbandonato ma che é stato tanto caro a lui e a Totino alla stregua del leopardiano "tanto caro mi fù quell'ermo colle") a quei quattro sprovveduti di Forza Italia partinicese i quali fecero come quella moglie che rivolgendosi all'amante del marito disse: "Nè tu, né io.." e tagliò "quelle cose" al povero malcapitato.
"Né tu, né tu, né tu...." dissero i forzaitalioti locali (ma perché la gente continua a dare loro tutti questi consensi?) indicandosi e contemporaneamente escludendosi a vicenda. E così, come sempre accade, tra i due litiganti il buon Vincenzo ha goduto. Prosit!
SPIGOLANDO DUE
La notizia riportata dal quotidiano La Repubblica ci informa che il neo Assessore ai BB.CC, e poi ?ai BB.AA, e poi? alla P.I. nonché nuovo patron, insieme alla Madonna del Ponte e all'ing. Policentro (l'avete capito che la "festa d'agosto" se la "caricheranno" l'Assessore e il padano che ha già manifestato la sua infinita munificenza) della nostra città avrebbe intenzione di dare ai privati i "gioielli" culturali della Sicilia e, nello specifico, la Valle dei Templi.
Va detto, per amor del vero, che la definizione di "gioielli" non é dell'Assessore ma del nostro Sindaco che così, giustamente, ha definito quelli di famiglia e cioé la Cantina Borbonica, il Palazzo Ram e il Palazzo dei Carmelitani.
Dunque Antonello (che intuito per gli affari, che finezza d'ingegno, che gioia ci ha donato Totò!) sarebbe dell'idea di dare ai privati "la nostra storia"che non é solo siciliana ma patrimonio dell'umanità.
Allora sorge spontaneo un interrogativo: vuoi vedere che Lo Biundo, ovviamente in perfetta buona fede, rivogendosi al padrino col giusto proposito di valorizzare i nostri gioielli, affida, come si suole dire, "'a pecura 'o lupu?"
SPIGOLANDO TRE
"Incontrerò il dott. Caltabellotta che non é certamente Sucato - dice il Sindaco con palese disprezzo nei confronti dell'ex Commissario - e discuteremo seriamente dell'invaso Poma e di tutto il resto"
Sucato, Sucato chi era costui? Ma non é stato, per tantissimi anni, un fedelissimo di Cuffaro e gli faceva, come si suole dire, "'i sirviza?" E Cuffaro non lo tenne quale Commissario straordinario del Consorzio di bonifica Palermo 2 per anni ed anni? E Cuffaro non era il leader indiscusso in Sicilia dell'UDC, il Partito d'appartenenza di Lo Biundo? Ed Antinoro non conosceva quel che combianava Sucato il quale doveva soltanto sprecare risorse ed assumere, assumere, assumere tutti quelli che giravano a diverso titolo sopratutto dentro l'UDC ma non certo quei quattro poveracci che avevano per anni lavorato presso la Cooperativa "Consorzio irriguo Jato"?
E Lo Biundo non fu Presidente del Consiglio comunale con capacità, se lo avesse voluto, di interlocuzione con Antinoro, Sucato, Cuffaro?
Ora il Sindaco dice che intende incontrare il nuovo Commissario del "Palermo 2" ed anche Totò Inghilleri Presidente della CIA. Giusto!
E quando vorrà incontrare il Consiglio di Amministrazione della cooperativa Consorzio irriguo Jato che accollandosi le malefatte di ex Amministratori della Cooperativa, conduce in solitudine una importante battaglia di giustizia e civiltà al fine di salvare un pezzo di storia di Partinico ed un pezzo dell'economia agricola del nostro territorio?
Sala Rossa
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