La notizia viene riportata in ottava dal Giornale di Sicilia e con tanto di foto di qualche annetto addietro: "Nuccio dà l'addio al Partito Democratico" e si dice che abbia dichiarato, inoltre, che le ragioni siano da addebitare alle "scelte fatte da mandarini e capi-corrente" come a dire: "Io volevo fare il deputato o il senatore come Lumia o la figlia ventiseienne di Cardinale Totò (ma perché tutti gli uomini politici siciliani più discussi si chiamano TOTO'?) ed invece sono rimasto al palo".
Dobbiamo ricordare, in questa occasione, che Nuccio che di nome fa Gaspare, ha avuto anche una bella carriera politica. Negli anni '80 veniva a Partinico come rappresentante di Democrazia Proletaria e si presentava con giacca di velluto a coste, rigorosamente accompagnata da panciotto multicolore in un taschino del quale fuoriusciva una lunga catena d'oro che sosteneva un antico orologio il quale trovava rifugio nel taschino opposto. Un vero e proprio dandy.
Gaspare, all'epoca, disquisiva di RIVOLUZIONE al punto che molti di noi comunisti del PCI restavamo intimoriti di tanto argomentare anche se non ci sfuggiva come l'eccentricità e la ricercatezza mal si conciliano con i "processi rivoluzionari" i quali più che vantaggi, storicamente, hanno sempre fatto fare a questi vocati, la "fame".
Poi il declino politico: Rete, PPI(addirittura!), Margherita (ma chi ddici!) e infine nel magma indefinito del PD. In tutto questo peregrinare riuscì, però, a fare oltre che il mandarino e il capo-corrente anche il Deputato al Parlamento nazionale per un paio di anni .
Si dice, seppur non risulta scritto, che alla notizia del suo abbandono una schiera infinita di "militanti storici" (fra cui, pare, anche Gino Scasso suo buon amico da sempre) si sia riversata nelle piazze e chiedere a gran voce: "Gaspare, Gaspare, per favore torna,torna stà casa aspietta te!"
SPIGOLANDO DUE
Totò Cintola, ora senatore della Repubblica, si rivolge ai giudici del Tribunale civile di Palermo e chiede che "l'on. Antonello trentamila" ritorni a fare il cittadino comune. Si tratta di una non preventivata "zampata" del vecchio leone oppure una delle tante "contorte" strategie di Salvatore che ai suoi "nemici" non concede, come si suole dire, nemmeno "un lazzo"? Questo non siamo nella condizione di decifrarlo.
Tuttavia dopo questa eclatante notizia giornalistica, poniamo i nostri lettori davanti a queste diverse ipotesi con possibilità che ciascuno dia una o più risposte:
a) cosa succederà, ora, a Partinico essendo i "cintoliani" alleati del figlioccio di Antonello?
b) se Antonello perde il "posto" chi garentirà la "ciurma partinicota" a proseguire un difficile cammino amministrativo dopo avere convinto gli elettori a votare il buon Salvo perché lassù, "a Palermo qualcuno ci ama", nel senso della sicura protezione politica ed anche di eventuali lauti finanziamenti ?
c) é l'apertura di un conflitto scientificamente ragionato che potrebbe portare il neo senatore fuori dell'UDC, gruppo che al Senato conta quanto il due di coppe? E, poi, per andare dove?
Bisogna dire la verità: di Salvatore Cintola si può dire tutto ed anche di più, ma non certo che sia "un'acqua cheta"!
SPIGOLANDO TRE
Sembra un bollettino di guerra: inflazione quasi i 4%, produzione in calo, consumi ridotti del 25% con particolare riguardo per i tessuti, le calzature e i beni cosidetti non necessari, aumenta la soglia della povertà e aumentano contestualmente le famiglie dell'ex ceto medio che non arrivano nemmeno alla terza settimana. Un disastro vero e proprio.
Ci chiediamo: ma c'é qualche esperto economista che spieghi come essendo sorti in Sicilia una serie infinita di grandi Centri commerciali e in un'area come la nostra, cioé Partinico e l'interland dove all' "esistente storico" si sono aggiunti migliaia e migliaia di metri quadrati di vendita (ultimo in ordine di tempo quel che si stà costruendo contiguo alla via "DELLO SCIOPERO ALLA ROVESCIA" ex via vecchia di Valguarnera in contrada Timpanella), possa pensare a investire milioni di euro per realizzare un nuovo grande Centro commerciale?
A meno che...a meno che quell'investimento, comunque, "sà da fare".
SPIGOLANDO QUATTRO
L'avete seguito nelle tivvù locali l'insediamento e il giuramento dei vecchi e nuovi consiglieri provinciali? E l'avete sentito quel burlone di Enzo Briganò? Enzo ha detto quasi testualmente:
"sono lieto e commosso per essere stato rieletto per POTERE CONTINUARE IL LAVORO GIA' INTRAPRESO FIN DALLA MIA PRIMA ELEZIONE"
La sua prima elezione..... La sua prima elezione risale ai tempi del "me nannu" cioé in una epoca remota al punto che non ne ricordiamo più la data.
Ora, la domanda che ci poniamo é questa."Ma c'é qualche cittadino del territorio dove Enzo, presentandosi sempre in un Partito diverso dal precedente e sempre rastrellando voti a piene mani, che possa indicare UN'OPERA, UNA SOLA OPERA che sia stata pensata, fatta finaziare e realizzata dal nostro donchisciotte il quale é sempre stato in Partiti che la Provincia l'hanno sempre governata"?
Ad Enzo ci permettiamo di dire:
"Caro Consigliere, tu sei una persona simpatica, sei anche una macchina potente di consenso elettorale (ma comu fà!) ma quanto a "FARE" potremmo dire ad alta voce quel che si dice all'atleta non talentuoso, sfiancato e logorato: "ENZU', ATTENTA 'A NUATRI, ARRITIRATI!!!!"
Sala Rossa
20 luglio 2008
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