Tuttavia succede che chi amministra si trova a realizzare "una cosa" che il suo Programma non aveva previsto e, trattandosi di cosa giusta, la realizza facendola diventare elemento, appunto integrativo, del "progetto" che mancava di qualcosa. In questo caso viene dichiarata, e quindi giustificata, l'opportunità dell'iniziativa che, di fatto, diventa elemento che "arricchisce" il programma elettorale e, soprattutto, qualifica l'azione amministrativa.
Ora però capita, come é capitato a tanti di noi, d'ascoltare un'intervista dell'Assessore Bartolo Parrino che insieme al Sindaco e all'assessora Panzavecchia partecipavano ad una cerimonia che ha avuto luogo nell'atrio dei Carmelitani e promossa da un'Associazione di volontariato che ogni anno accoglie alcuni ragazzi della Bielorussia per fare trascorrere loro un periodo di riposo dopo la tragedia dell'inquinamento nucleare che ha colpito soprattutto quel Paese.
Dichiarava l'Assessore, più o meno, che quella iniziativa solidaristica era elemento di una "più ampia politica di scambi culturali che sono parte integrante del Programma elettorale del Sindaco".
Ora, con tutto il rispetto che bisogna avere nei confronti di chi assume il peso della gestione di una comunità, io penso che Lo Biundo ed i suoi collaboratori che hanno steso il programma elettorale a nome delle liste coalizzate, tutto potevano pensare tranne che far diventare il nostro Comune come elemento propulsore di una politica ad alta "intensità culturale", dell'integrazione, dell'accoglienza e della forte solidarietà nei confronti di altre popolazioni. Io, a meno che non mi sia sfuggito, di questo, non ho trovato traccia nel Programma del Sindaco e devo dire, seppur condividendo integralmente quello presentato dal Movimento UNA CITTA' PER TUTTI (d'altronde quel Programma raccoglie SOSTANZIALI elementi dell'elaborazione di Rifondazione sia del 2005 che del 2008) nemmeno in quello. Comprendo e giustifico le ragioni per cui l'Assessore Parrino ha inteso, in quella occasione, tentare di "nobilitare" l'azione del Sindaco con il quale collabora ricorrendo ad una piccola bugia.
Ora io non dubito delle buone intenzioni di Lo Biundo e Parrino tuttavia sono molto preoccupato, nel caso in cui la cosa risultasse vera, e cioé che questa Amministrazione, al contrario di quanto dichiarato da Bartolo Parrino abbia manifestato già il suo volto nei confronti del rapporto con gli altri popoli, della solidarietà, dell'integrazione, dell'accoglienza. Pare che AVREBBE (uso a proposito il condizionale) fatto sgomberare quei piccoli nuclei di nomadi (che in genere appartengono al popolo Rom) che sempre avevano avuto accoglienza nel nostro Comune e venivano, sebbene con qualche mugugno, tollerati. Per cui mi chiedo se l'accoglienza e la solidarietà questa Amministrazione la manifestano nel sostenere le iniziative di benevoli Associazioni a guida locale oppure si tratta di un VALORE UNIVERSALE da utilizzare nei confronti di tutti i popoli, di tutte le etnie, anche dei "poveri" Rom.
Ma a prescindere dal fatto, pongo all'Assessore Psarrino una domanda precisa: Assessore Parrino ti senti di proporre alla tua Amministrazione, come abbiamo fatto noi durante la sindacatura Motisi attraverso l'Assessore Tranchina, di realizzare un CAMPO NOMADI nell'area contigua ai 108 alloggi popolari in quanto previsto dal Piano Regolatore generale? E ci fai sapere quanti sono, dove abitano, come vivono, quale politica espleta il nostro Comune nei confronti degli extracomunitari presenti nel nostro Comune sebbene, anche di questo problema, non troviamo alcuna traccia ne Programma elettorale del Sindaco?
Noi pensiamo che vadano sostenute le Associazioni, TUTTE, le iniziative benemerite TUTTE sia quelle che vanno nella direzione di "scambiare la propria cultura con altre", che aiutare, solidarizzare, accogliere. E, sebbene nel programma di Lo Biundo non troviamo traccia di queste problematiche, le poniamo noi all'attenzione dell'Amministrazione e della pubblica opinione.
Toti Costanzo
mercoledì 30 luglio 2008
>>> ASSESSORE PARRINO, CI DICI SE SEI D'ACCORDO...
Quante volte é capitato di sentir dire che i "programmi elettorali" sono tutti gli stessi o, peggio, che si può scrivere quel che si vuole tanto poi é importante quel che si fà.
Qualcuno, addirittura ha teorizzato "che un conto sono le cose che si dichiarano quando si é opposizione, altra cosa quando si diventa maggioranza". Un'abberrazione o, meglio, una forma degenerativa della "politica" che, purtroppo, é diventata usuale in quanti si trovano alla guida di un Governo, anche locale. Ovviamente dichiaro la mia assoluta contrariertà ritenendo i programmi elettorali i " principi" ispiratori di qualunque azione politica in quanto questi scaturiscono da incontri, discussioni, confronti e soprattutto dalla "idea" che si ha della società che s'intende edificare. Dunque il "buon politico" tenta sempre d'essere coerente con quanto é stato da lui pensato e scritto prima d'assumere un incarico di governo.
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6 commenti:
Non mi dilungo per esigenze di tempo purtroppo! Comunque in attesa della risposta dell'assessore, ieri noi giovani comunisti in una delle nostre riunioni (anche d'estate si lavora! nessuno ci può dire che rifondazione esiste solo in campagna elettorale) parlavamo di vicinanza concreta alla società tutta. Ad esempio si potrebbe comunciare a parlare di uno sportello di solidarietà per questi gruppi che purtroppo stanno adesso subendo l'onda xenofoba su cui cavalca inconsciamente la società italiana! Uno sportello che non scambi l'aiuto e la solidarietà con la promessa di un voto alle prossime elezioni. Meccanismo che esiste in tante realtà partinicesi. Getto anche sul blog la proposta per metterne a conoscenza tutti.
Gianluca Ricupati
Ma un commentino sull'elezione del nuovo segretario Ferrero non lo fate?.....Immagino tutti vendoliani....!!!! E adesso l'unità con il PDCI!!!!
Carissimo "compagno" Trotzkii(si scrive proprio cosi')ci sembra doverosa una risposta.Anzi più di una.
La prima: nel nostro Congresso locale di cui abbiamo dato informazione esauriente su Sala Rossa ( ma tu, non ci leggi con la dovuta attenzione?)quattro documenti su cinque hano ottenuto i voti dei trenta compagni su sessanta iscritti che hanno votato in un torrido giono di luglio ;
la seconda: nel Comitato direttivo della nostro Circolo o Sezione ,vi sono i rapprentanti dei diversi documenti presentati al Congresso e tra questi tanti sono i giovani ;
la terza: tutti gli organismi del notro Partito(Segretario, Comitato direttivo, Comitato di garanzia e Tesoriere sono stati eletti ALL'UNANIMITA' ;
la quarta perché definirsi "ferreriani o vendoliani" quando tutti siamo orgogliosi di chiamarci ancora COMUNISTI?
Sala Rossa
1 agosto 2008
Beh Trotsky si scrive come lo scrivo io o in alternativa in questo modo Trockij http://it.wikipedia.org/wiki/Trotzky .....ma lasciando stare questo, è vero che quattro documenti su cinque hanno ottenuto i voti ecc...ma proprio dal resoconto del congresso mi pare che cmq la maggioranza fa riferimento al 2 documento (Vendola-Migliore..).Questo mi aveva sollevato il dubbio che l'elezione di Ferrero non fosse molto gradita dato che non ho trovato alcun nota, alcun commento da parte vostra a questo evento cosi importante per un partito che elegge un segretario nazionale.Io sono un vostro elettore e la nuova nuova maggioranza mi ha ridato invece quel pò di entusiasmo che la direzione passata del partito mi aveva fatto quasi definitivamente perdere...Certo siamo tutti comunisti e orgogliosi di esserlo ma è innegabile che all'interno del partito c'è chi non lo è, ha ridotto la nostra storia a tendenza culturale e tenta adesso di mettere sotto scacco il partito con la corrente "Rifondazione per la sinistra" che strizza l'occhio al cinico baffetto bombardatore dei Balcani! Quindi la divisione purtroppo c'è, è evidente, e bisogna al più presto fare chiarezza. Mi auguro cmq che si percorra la strada della costruzione unitaria di tutto il movimento comunista italiano che oggi è disperso e nel modo più insensato.
Caro compagno Trotzky-Trockii-Tortzkii ,alcune considerazioni.
La prima : il Congresso ha eletto Segretario del Partito il compagno Paolo Ferrero. Ferrero, é il Segretario di tutti come lo sono stati Garavini, Bertinotti o Franco Giordano .
Seconda considerazione: le cinque mozioni, seppur nella loro diversità, avevano in comune un importante punto e cioé che il nostro Partito restava tale con i suoi iscritti, la sua storia la sua politica .
Terza osservazione : sono tanti i compagni che reputano il Comunismo ANCHE una "tendenza culturale" sebbene la trasformazione della nostra Società passa , necessariamente, attraverso le azioni e le lotte dei Comunisti.
Quarta osservazione: Rifondazione per la Sinistra" é un'aera che aggrega quasi la mettà degli iscritti del Partito che,però, intende mantenerlo COSI' COM'E' (simbolo, storia,politica) senza disdegnare di costruire percorsi e luoghi dove i comunisti incontrano quelli che sono "di sinistra" ma che comunisti non sono con i quali operare e costruire un NUOVO MONDO POSSIBILE .
Quinta osservazione : a me non pare che ci sia una parte del Partito che intende "affidarsi" al PD tenuto conto che si tratta di un Partito che nasce dalla mescolanza di "riformismo di destra", centrismo ex dicci', clericalismo e fondamentalismo cattolico senza disdegnare l'uso della forza militare per risolvere i conflitti nel mondo in palese violazione dell'art. 11 della nostra Costituzione.Non ci sfugge, però, che dentro quel Partito POTREBBERO manifestarsi forze che intendono l'unità a sinistra quale strumento per battere la destra ed il governo autoritario dell'on. Berlusconi e di cui biusogna realisticamente tenere conto .
Sesta considerazione : a Partinico Rifondazione ha incontrato compagni del PDCI che hanno scelto di stare con noi ma il Congresso di Chianciano, tu lo sai, ha bocciato la proposta della COSTITUENTE COMUNISTA .
Per finire, caro compagno perché non diventi "organico" cioé un militante di cui ha bisogno non solo il nostro Partito ma sopratutto la nostra città. Un militante, anche troschista( si può scrivere cosi'?)
Sala Rossa
2 agosto 2008
Una svolta a sinistra. Paolo Ferrero la sintetizza così la nuova linea politica del partito della Rifondazione Comunista. Con una risicata maggioranza, l’ex ministro viene nominato nuovo segretario di un partito che sembra quasi ad un passo dalla scissione interna. Dalla speranza d’unità di tutte le forze comuniste e anticapitaliste si è passato al rischio di una netta divisione interna. Non era proprio questo ciò che si sperava e comunque non è ancora detta l’ultima parola. In fondo l’ideale da perseguire è unico, sui metodi è facile trovare un accordo, date le comuni basi. Il peccato di Ferrero è quello di essere rimasto al governo nel consiglio dei ministri scendendo a bassi compromessi e scegliendo di non dimettersi appoggiando di fatto quella politica erronea di collaborazione anche dopo le scelte centriste del governo Prodi. Peccare è umano, perseverare è diabolico. Speriamo pertanto che la nuova dirigenza riparti da zero nella ricostruzione di un partito che deve ritornare ad essere l’unico veramente sempre e comunque vicino alla gente e non solo in campagna elettorale. Un partito nel quale i dirigenti sono solo cariche formali e dove invece la sovranità risiede nel consenso dei propri tesserati e simpatizzanti. Un partito che iniziando un processo di analisi della situazione sociologica del mondo che c’è fuori, riesca a comprendere le esigenze della gente e ad attualizzare le idee comuniste in una società che dai tempi di Marx è profondamente mutata. Credere sempre nell’abbattimento dei dislivelli economici e sociali, causati dal forte capitalismo fuso al fattore globalizzante, è la nostra priorità. Proteggere i deboli dalla morsa di una civiltà sempre più presa da egoismi e meccanismi esclusivamente di tipo economico è il nostro fine da perseguire. Si è affermata la chiusura netta e definitiva al dialogo a livello nazionale col il PD: una scelta a mio parere giusta considerato che il PD è di fatto l’ombra del governo Berlusconi, verso il quale noi (e crediamo tutti gli altri) dobbiamo essere fortemente antagonisti. Una scelta che potrà cambiare qualora gli esponenti del partito democratico si rendessero conto della spinta verso destra che stanno implicitamente appoggiando e degli errori commessi fino ad oggi. Alleanze e simbiosi con i seguaci di Veltroni si possono sicuramente discutere a livello locale, dove si possono facilmente trovare punti di sintesi e programmi più o meno comuni.
Questo è il mio parere. Auguri al nuovo segretario.
Gianluca Ricupati
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